Tag: giro

Ambiente: Meccanici abusivi gettano olii inquinanti negli scarichi

meccaniciabusivi

A Zingonia si sta registrando, ormai da qualche mese, un altro preoccupante fenomeno, forse non criminale ma senza dubbio illegale. Si tratta dei meccanici abusivi. Decine, per la verità, di extracomunitari di colore che si sono improvvisati tecnici d’auto e che, dunque, riparano autovetture e motocicli nei parcheggi attorno alle torri.

Il tutto ovviamente senza alcun genere di autorizzazione e senza alcuna sicurezza per loro e per le eventuali altre persone che dovessero transitare in zona e dovessero, per esempio, restare feriti per i pezzi d’auto lasciati in giro. Già, perché le officine, come detto, sono a cielo aperto e «aperte» alla luce del sole, praticamente tutti i giorni.

Non si tratta di casi isolati, né di persone che riparano la propria auto oppure quella di amici, ma di meccanici abusivi attrezzati con tanto di cric industriali – o, in altri casi, del tutto improvvisati – e altre strumentazioni proprio per fornire al cliente un servizio il più possibile vicino a quello delle officine in regola.

A preoccupare è soprattutto lo smaltimento degli oli per motori. Infatti, mentre le officine regolari devono seguire delle precise procedure di smaltimento degli oli e degli altri materiali di scarto, a Zingonia tutto viene buttato nei tombini, direttamente sulla strada. E poi nei fiumi.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/se-serve-il-meccanico-ce-labusivo-e-lolio-esausto-finisce-nei-tombini_1051297_11/

Arrestati due volte in due giorni: magistrato li manda ai domiciliari!


radiortm.it
Vanno ai domiciliari gli albanesi arrestati due volte in due giorni
RagusaNews
Scicli – Tornano agli arresti domiciliari i due cugini albanesi Endrion Tabaku, 19 anni, e Viktor Tabaku, 23enne, arrestati due volte nel giro di 24 ore dai carabinieri della Tenenza di Scicli prima per concorso di detenzione di sostanza stupefacente
Scicli, tornano ai domiciliari i due cugini albanesi arrestati due volte radiortm.it
Mezzo chilo di marijuana? Sì, ma per uso personale!CorrierediRagusa.ittutte le notizie (3) »

Rimini: smantellato giro di droga – SMTV San Marino


News Rimini
Rimini: smantellato giro di droga
SMTV San Marino
Ieri altri tre arresti per spaccio: il Nucleo Ambientale della Polizia Municipale ieri pomeriggio al Parco Renzi ha arrestato tre giovani tunisini di 19, 22 e 23 anni intenti a spacciare sostanza stupefacente a due italiani. Durante la perquisizione
Operazione Kebab. Consegnati encomi ad agenti municipale. Ieri News Rimini
Operazione “Kebab connection”, encomio agli agenti coinvolti nell RiminiTodaytutte le notizie (3) »

La scaraventa fuori dall’auto ferma e ruba auto: panico per le vie di Milano

PAVIA. Rapina un’auto a Pavia e la guida a Milano completamente ubriaco. Un marocchino di 34 anni è stato arrestato dalla polizia nel capoluogo lombardo dopo un lungo inseguimento. La vettura è stata recuperata ed è stata restituita ai legittimi proprietari.
Ecco la ricostruzione di una vicenda iniziata giovedì mattina a Pavia. Marito e moglie si fermano all’angolo tra via Fasolo e via Trento. Lui scende ed entra in una tabaccheria dove acquista un pacchetto di sigarette. Seduta sul sedile a fianco del conducente c’è la moglie, una donna di 49 anni. Le chiavi della vettura restano inserite nel quadro. Il marito non le ha prese perchè sarebbe ritornato nel giro di qualche minuto. Ma l’imprevisto era dietro l’angolo. Un uomo ha visto la passeggera sola e ne ha approfittato. Si è avvicinato alla vettuta e ha minacciato la passeggera. «Scendi subito e non ti succederà niente», l’ha minacciata. L’ha strattonata e l’ha costretta a scendere. Lui è salito al posto di guida, ha ingranato la marcia e si è allontanato velocemente. La donna si è messa a urlare e qualcuno ha chiesto l’intervento di polizia e carabinieri. E’ scattata la caccia all’auto rapinata ma non c’è stato niente da fare. La vicenda sembrava finita così ma la parte più movimentata doveva ancora arrivare. Il rapinatore, il marocchino che sarebbe stato arrestato, è fuggito verso Milano. Poi ha incontrato alcuni amici e ha trascorso la serata con loro. Si è ubriacato e, verso le due della scorsa notte, un’auto della polizia lo ha notato in via Quaranta. La vettura procedeva a zig-zag sulla carreggiata e gli agenti gli hanno ordinato di fermarsi. Lui, invece di accostare, ha ingranato la marcia ed è fuggito a tutta velocità. E’ così iniziato un inseguimento per le vie di Milano che si è concluso in via Ravenna. Qui l’auto rapinata a Pavia è sbandata ed è andata a sbattere contro un marciapiede. Il conducente è uscito dalla vettura e si è messo a correre nel tentativo di sfuggire alla cattura. Ma i poliziotti lo hanno inseguito e, in pochi istanti, lo hanno raggiunto e lo hanno bloccato.
L’uomo è stato sottoposto all’alcol test che ha confermato i primi dubbi: l’automobilista era uscito. I poliziotti hanno poi eseguito un controllo al terminale con la targa dell’auto e hanno scoperto che era stata rapinata a Pavia il giorno prima. Così il marocchino è stato arrestato con le accuse di rapina e guida in stato di ebbrezza.

http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2013/12/14/news/crosione-aggredita-e-rapinata-dell-auto-1.8303224

Le sfonda il timpano: non lo denuncia perché le regala delle rose

BOLZANO. Dagli atti della Procura emergono nuovi dettagli agghiaccianti nell’indagine che ha portato all’arresto di un cittadino albanese, accusato di maltrattamenti, minacce, sequestro di persona e lesioni personali aggravate. La vittima, una bolzanina di ventidue anni, per mesi ha dovuto sopportare botte e umiliazioni, mentre tutti i suoi amici e parenti venivano pian piano allontanati.
Il primo episodio. All’inizio di marzo i suoi scatti d’ira diventano sempre più frequenti. Vieta alla fidanzata di uscire, di incontrare gli amici e di vestirsi in modo “provocatorio”. La sua gelosia è diventata oramai incontrollabile. La ragazza non può incontrarsi nemmeno con le amiche. Secondo l’uomo, infatti, potrebbero “influenzarla” male. Potrebbe avere voglia di incontrare altre persone. Potrebbe avere voglia di più libertà. Potrebbe capire che quello che lui le sta facendo non ha nulla a che vedere con l’amore. L’unica cosa che la donna può fare, è andare a lavoro. Per il resto, il suo tempo libero lo deve passare con lui. L’albanese ha una personalità doppia. la picchia e la riempie di regali.
La porta a vedere mostre in giro per l’Europa. Ma la bolzanina non c’è la fa più: è stanca della sua gelosia morbosa, dei numerosi divieti, degli insulti e delle botte. Tenta di lasciarlo. Lui la colpisce ripetutamente al volto. Le sfonda un timpano. Lei non lo denuncia. Lui in “cambio” le regala 120 rose rosse. Le chiede perdono e come tanti uomini violenti, le dice che è dispiaciuto dell’accaduto. Le dice: «Mi hai costretto, ho perso la testa. Non succederà più».
Sei ore di inferno. Ma dopo un paio di mesi succede di nuovo. Già. Succede perché lei parla con un collega. L’albanese torna a colpire e questa volta lo fa davanti a vari testimoni. Colpisce anche il giovane che stava parlando con la “sua” fidanzata. A quel punto, la bolzanina capisce che è arrivato il momento di lasciarsi alle spalle quella storia malata. Ha paura. Ha tanta paura. Ma non può più vivere in quel modo, isolata da tutto e da tutti e con il terrore di finire di nuovo all’ospedale. Il suo ex, però, non lo accetta. Aspetta che torni nell’appartamento dove vivevano insieme. Sa che tornerà a prendere delle cose lasciate a casa. E quando arriva, scoppia l’inferno. Lui chiude la porta a chiave. Per sei ore la tiene sequestrata in casa. Le sputa in faccia. Inizia a insultarla pesantemente. Poi la spintona. Vola il primo pugno. Poi il secondo. La giovane finisce a terra. Viene raggiunta da una raffica di calci. Per sei ore le dice che non vale niente e che tanto non troverà nessuno che la amerà di più. Alla fine la lascia andare.
Le testimonianze. La bolzanina presenta nuovamente denuncia. L’ospedale conferma tutto. La vittima si è recata al pronto soccorso varie volte per essere medicata. Le ferite parlano chiaro: è stata vittima di pesanti maltrattamenti. Il sostituto procuratore Luisa Mosna avvia l’indagine. Amici e conoscenti vengono sentiti dai carabinieri di Bolzano. Alcuni di loro sono molto spaventati. Confermano di essersi allontanati dalla giovane per paura di essere picchiati dall’albanese. Quest’ultimo viene descritto come un uomo molto irascibile e violento. In passato, ha avuto problemi con la giustizia proprio per lesioni personali. In un caso è stato denunciato da un bolzanino, con il quale aveva litigato per un parcheggio. L’albanese era sceso dalla vettura e aveva colpito più volte l’automobilista, “colpevole” di aver parcheggiato, dove il 24enne voleva mettere la sua di macchina. La donna intanto ha deciso di non tornare a Bolzano, per non dover mai più incontrare il suo ex.

http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2013/09/29/news/sei-ore-di-botte-29-e-poi-le-regala-120-rose-1.7826608

Monza: presa a calci e pugni dall’ex tunisino

Prende a calci e pugni la ex e poi cerca di tagliarsi le vene con un coccio di bottiglia. Sabato sera piazza Cambiaghi, a pochi passi dal centro storico di Monza, è stata teatro di un ennesimo episodio di violenza contro le donne. Un tunisino di 28 anni, residente in Brianza, disoccupato, è stato arrestato dai carabinieri di Monza con l’accusa di stalking. Incapace di accettare la decisione della ex fidanzata di lasciarlo, le ha dato un ultimo appuntamento chiarificatore. Tuttavia, nel giro di pochi istanti, il tunisino è passato dalle parole alle percosse e poi, quando ha visto in terra sanguinante la sua ex ragazza, ha cercato di togliersi la vita con un vetro.

SANGUE A TERRA – L’allarme è stato lanciato da alcuni passanti, allarmati da una scia di sangue per terra. Seguendola, a pochi metri di distanza hanno trovato prima la ragazza, piena di lividi, e poi il ragazzo, con le braccia e i vestiti intrisi di sangue.

PERSECUZIONE – In base alla ricostruzione effettuata dai militari, i due si erano conosciuti più di un anno fa. Dopo un’iniziale frequentazione, avevano deciso di intraprendere una vera e propria relazione sentimentale durata fino a qualche mese fa, quando lei ha interrotto ogni contatto. Il ragazzo, però, non si è rassegnato a perderla e ha iniziato a perseguitarla con telefonate anonime, pedinamenti e minacce. L’ultimo atto è stata l’aggressione che è costata a entrambi il ricovero in ospedale, più l’incarcerazione per lui nella casa circondariale di via Sanquirico a Monza.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_settembre_23/monza-stalker-picchia-fidanzat-minaccia-suicidio-2223256584304.shtml

Coppie miste.

Ventimiglia: Polizia senza frontiere, documento falso ‘scoperto’ dalla … – Sanremonews


Sanremonews

Ventimiglia: Polizia senza frontiere, documento falso 'scoperto' dalla
Sanremonews
sulla frontiera romeno-moldava, il quale, dotato di apparecchiature moderne e sofisticate, ha inviato, nel giro di venti minuti, copia del documento riportante generalità, numero e data rilascio del reale possessore del documento, stabilendo dunque

altro »

Padova: zingaro fermato 4 volte senza patente, sequestrate auto di lusso in campo nomadi comunale

Senza patente fermato quattro volte nomade via Longhin
E’ stato fermato tre volte (il 21 gennaio, il 12 aprile, il 21 aprile) nel solo 2013 per guida senza patente.

Noncurante delle leggi Jonny S. nomade di via Longhin a Padova continuava a girare con le sue numerose automobili in giro per l’Italia fino a venerdì quando è stato fermato per l’ennesima volta sprovvisto anche di assicurazione a bordo della sua Peugeot 307.

Questa volta, però, gli agenti della polizia hanno deciso di prendere misure più drastiche e con un blitz nel campo nomadi hanno sequestrato ben cinque vetture risultati non in regola, tra cui anche alcune di grossa cilindrata.

Jonny S. è conosciuto dagli agenti anche per diversi precedenti penali, tra cui furti e possesso di materiale per scasso.

http://www.padovaoggi.it/cronaca/senza-patente-fermato-quattro-volte-nomade-via-longhin.html

Affitta casa a rom: per mandarlo via 20mila euro

Milano, 30 lug. – Arrestato per estorsione un uomo di 25 anni, Tanta Nelo, nomade di etnia rom residente a Bellusco in provincia di Monza. La denuncia e’ arrivata dal proprietario della casa in cui viveva il ragazzo, Augusto S. di 73 anni.

L’uomo aveva ceduto in locazione da un paio di anni un suo appartamento, situato nello stesso palazzo dove vive, al ragazzo. Il ragazzo pero’, a detta dell’uomo, faceva troppe feste in casa, causando disturbo ai condomini. Percio’ Augusto S. decide di sfrattarlo, ma il ragazzo inizia a chiedergli dei soldi come condizione per lasciare l’appartamento. Cosi’ nel giro di due anni circa il ragazzo riesce a estorcere all’uomo circa 20.000 euro.

Dopo l’ultima richiesta del ragazzo di 2.000 euro per andarsene, accompagnata dalla minaccia di rompere la serratura ed entrare nella casa se non li avesse ricevuti, l’uomo decide di recarsi dai carabinieri per sporgere denuncia. Questo ha permesso ai carabinieri di fermare il ragazzo e arrestarlo.

http://www.liberoquotidiano.it/news/1287769/Monza-arrestato-per-estorsione-20mila-euro-in-due-anni.html

Così impara ad affittare casa a certi individui.

DROGA, GIRO VITE CC DA EUR A CENTRO: 23 PUSHER IN … – La Repubblica


Cinque Quotidiano

DROGA, GIRO VITE CC DA EUR A CENTRO: 23 PUSHER IN
La Repubblica
Dopo i 9 arresti dei giorni scorsi, altri 23 pusher, nelle ultime ore, sono finiti nella rete dei militari dell'Arma. In particolare: 6 cittadini romani e 17 stranieri (due cittadini del Mali, due del Gambia, uno del Ghana, quattro cittadini tunisini
Roma: controlli antidroga dei carabinieri, 23 arrestiLiberoQuotidiano.it

tutte le notizie (2) »