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Aspetta treno a stazione: ‘Profugo’ tenta di stuprarla

Tenta di violentare una ragazza, arrestato 25enne alla stazione di Aragona

Si trova rinchiuso nel carcere di Agrigento il liberiano di 25 anni, ospite di una comunità di Aragona, che avrebbe tentato di violentare una giovane. La ragazza, ieri sera, si trovava nella stazione Caldare in attesa del treno per Racalmuto quando sarebbe stata aggredita dal giovane che avrebbe tentato di abusare di lei. Le urla della donna hanno attirato l’attenzione di un ferroviere libero dal servizio e di un passante che sono riusciti a mettere in fuga l’uomo.

A questo punto il giovane avrebbe lasciato la donna portando con sè la sua borsa e nascondendosi in un giardino. Gli agenti della Polfer lo hanno, però, trovato e arrestato. Adesso si trova in galera e dovrà rispondere di tentata violenza sessuale e rapina aggravata. La donna, invece, è sotto choc ma non ha riportato gravi conseguenze.

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Amnistia: con martello spacca la mano ad agente

Ennesimo caso di violenza nel carcere di San Giorgio. La denuncia viene dal Sappe, sindacato di polizia penitenziaria. “Un detenuto marocchino – racconta il segretario generale Donato Capece – ristretto nella fatidica Terza Sezione del carcere di Lucca ha tirato, per futili motivi, uno sgabello al poliziotto in servizio nel Reparto che è stato molto abile nello schivare il pesante oggetto. Poco dopo, lo stesso detenuto ha ingerito delle pile e, dopo essere stato accompagnato in infermeria ma aver rifiutato il ricovero nell’ospedale, mentre faceva rientro in cella costeggiando il muro del giardino, ha prelevato il coperchio di cemento di un tombino e si è scagliato contro i poliziotti. Uno di coloro, colpito con violenza, ha avuto dall’Ospedale una prognosi di 21 giorni per frattura del metacarpo e per almeno 40 giorni dovrà tenere il gesso. A lui e all’altro collega va tutta la nostra solidarietà. Ma certo si tratta dell’ennesima situazione incredibile e inaccettabile: e il fatto che ha visto protagonista, ancora una volta, uno straniero ci induce a tornare a sollecitare il Governo e il Ministro della Giustizia Cancellieri ad attivarsi davvero perché i detenuti stranieri scontino la pena a casa loro. Una cosa è certa: la Polizia Penitenziaria non è carne da macello e non tollererà altre violenze”.

Capece annuncia che nei prossimi giorni sarà al carcere di Lucca, nel quale nelle ultime settimane diversi sono stati gli eventi critici: atti di autolesionismo, risse, colluttazioni e tentati suicidi. “Eppure – afferma – nonostante tutto questo, l’amministrazione penitenziaria brilla per l’assenza di provvedimenti su Lucca, da almeno dieci anni. ” Non è più possibile tollerare violenze come quelle di ieri sera contro i poliziotti del carcere di Lucca. Le autorità nazionali e regionali penitenziarie si sveglino dal colpevole torpore in cui da almeno un decennio si trovano ed assicurino garanzie e tutele alla Polizia penitenziaria, che nella prima linea delle sezioni detentive combattono e rischiano la vita ogni giorno. Altro che segni di ripresa: Lucca è un carcere ad alta tensione, con violenze e problemi ogni giorno”.

http://www.lagazzettadilucca.it/cronaca/2013/09/detenuto-aggredisce-un-agente-e-gli-frattura-la-mano/

Ivoriano si aggira seminudo e con coltellaccio per strada: 8 reati in poche ore

VITERBO – Violenza continuata plurima, resistenza, minaccia aggravata e lesioni a pubblico ufficiale, atti osceni in luogo pubblico, porto e detenzione di arma da taglio, danneggiamento e violazione di domicilio: è il carnet di reati che un ivoriano di 23 anni è riuscito a collezionare in una sola sera.

L’uomo, pluripregiudicato, stava girando seminudo nelle vie del paese della Tuscia, quando poi è entrato in un giardino privato. I militari lo hanno deferito in stato di libertà per atti osceni e violazione di domicilio. Ma una volta all’interno della caserma della Compagnia di Ronciglione per la fotosegnaletica, è riuscito a fuggire procurando anche lesioni a due carabinieri.

Nella fuga è riuscito a impossessarsi di un grosso coltello da cucina, con cui poi si è scagliato contro i militari che lo avevano nel frattempo rintracciato.

C’è stata una nuova colluttazione, in seguito alla quale altri carabinieri hanno riportato lesioni. Tutti i militari sono stati poi visitati all’ospedale Sant’Anna di Ronciglione, mentre l’uomo è stato infine portato al carcere di Mammagialla a Viterbo.

https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=newssearch&cd=5&cad=rja&ved=0CDgQqQIoADAE&url=http%3A%2F%2Fwww.ilmessaggero.it%2FVITERBO%2Fivoriano_ronciglione_carabieri_arrestato_viterbo%2Fnotizie%2F326464.shtml&ei=udU1UtT5HY704QTU2YC4Ag&usg=AFQjCNHQOIW-e-sYvA-56qKplYRutJO_yQ

Milano: egiziano “regolare” si masturba davanti ai bambini

Milano 07 agosto 2013 – Un egiziano di 38 anni è stato arrestato dai carabinieri di Corsico per atti osceni e corruzione di minorenni dopo essere stato visto masturbarsi in un parco dove c’erano anche bambini. 

L’uomo è incensurato e regolare, e ha da perso poco il lavoro. Secondo il racconto dei militari, sono state alcune mamme, mentre portavano i figli a giocare in giardino di via Verdi, ad avvisare le forze dell’ordine dello strano comportamento dell’uomo. Era sempre con un cappotto nonostante ci fossero oltre 30 gradi, e teneva le mani sull’inguine. Quando qualcuno lo notava, poi, sia bambini che genitori, si scopriva e mostrava i genitali, e continuava a toccarsi.

Il pietoso “canovaccio” si è svolto anche martedì, sotto gli occhi dei carabinieri, presenti con un appostamento. L’uomo è stato colto sul fatto. Processato per direttissima, è stato rilasciato, essendo incensurato e non essendo stato trovato nella sua casa materiale pedopornografico. Ha l’obbligo di firma due volte al giorno.

http://corsico.milanotoday.it/maniaco-sessuale-corsico.html

 

“Siamo immigrati, non paghiamo il conto”: e tentano rapina

 

Fanno una pizzata, bevono birre. Quando è il momento di saldare il conto, però, uno dei commensali tira fuori la pistola e, oltre a non pagare, chiede l’incasso della serata. Nella notte tra venerdì e sabato, il titolare della pizzeria, affiancato da due fratelli e da alcuni dipendenti, ha messo in fuga i malviventi dopo una violenta rissa. Due persone però sono rimaste ferite, in modo non grave. L’episodio è accaduto verso le 2 nella pizzeria Zizò di via Ratti. Protagonisti quattro cittadini ucraini. Dopo aver mangiato una pizza in giardino, uno di loro si è alzato e arrivato alla cassa, ha estratto l’arma e intimato al titolare di consegnare l’incasso.

Magistrati vergognosi: spara a ladri sorpresi in casa, arrestato

VIETATO DIFENDERSI – Un macellaio di 33 anni, V.O., di Legnaro (Padova) è stato posto in stato di fermo per tentato omicidio dopo che questa mattina ha sparato a uno dei ladri che ha sorpreso nel giardino della sua villa. Il malvivente colpito, un 23enne albanese, è rimasto gravemente ferito alla testa, alla spalla e all’addome e si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale padovano di Piove di Sacco.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1107671/sorprende-ladri-e-spara-fermato.shtml

Padova: trova ladri in casa e spara, uno quasi morto

PADOVA – Un immigrato di 23 anni è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Padova dopo essere stato ferito alla testa da alcuni pallini esplosi con un fucile da caccia da un commerciante padovano che ha reagito ad un tentativo di furto della sua auto. Il fatto è accaduto all’alba di oggi a Legnaro (Padova). Il commerciante, Walter Onichini, 33 anni, si è svegliato di soprassalto, sentendo dei rumori nel giardino della sua abitazione ed ha sorpreso due ladri mentre gli stavano rubando l’auto. Così ha preso il fucile da caccia ed ha esploso due colpi contro i malviventi ferendone uno alla testa, alla spalla e al fianco. Il commerciante è stato sentito dal pm Orietta Canova.

Secondo una prima ricostruzione, il commerciante di Legnaro (Padova) dopo aver ferito il giovane, ha tentato di prestargli soccorso. Il ferito, un albanese di 23 anni, avrebbe però rifiutato l’aiuto minacciando l’uomo con un cacciavite. Il malvivente sarebbe poi fuggito a piedi, salvo poi cadere a terra privo di sensi dopo circa due chilometri. A trovare il corpo e ad allertare i medici del Suem sarebbe stato un passante. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Padova.

http://www.gazzettino.it/nordest/padova/sorprende_i_ladri_in_giardino_e_spara_colpito_alla_testa_23enne_in_fin_di_vita/notizie/307155.shtml

Anziana pestata a sangue: “Dacci la combinazione”

FIRENZE – Aggredita, minacciata e picchiata a sangue da due malviventi stranieri che hanno atteso il suo rientro a casa, poco dopo le 22.30, nel giardino della sua abitazione, in zona di via di Ripoli, periferia di Firenze.

L’82enne è stata minacciata con le pistole e costretta ad aprire la porta di casa. Una volta dentro, è stata legata e picchiata perché rivelasse la combinazione della cassaforte. Ma l’anziana, nonostante il brutale pestaggio, non ha voluto rivelarla. I due sono fuggiti con 1.500 euro.

http://voxnews.info/2013/06/30/violenza-a-firenze-anziana-pestata-per-rapina/

E’ così che pagano le pensioni.

 

Bimbo di 6 anni fa arrestare due ladri marocchini

Verona 22 giugno 2013  – Non hanno fatto i conti con un bambino di sei anni i due uomini arrestati a Verona mentre stavano cercando di entrare in casa per rubare. Gli agenti, infatti, sono intervenuti dopo la chiamata del padre allertato dal bambino. Il piccolo, mentre giocava in giardino, aveva notato i due che cercavano di scassinare una porta. Gli arrestati sono due fratelli di 28 e 26 anni. Ora dovranno rispondere di tentato furto.

La testimonianza del bambino è stata fondamentale per arrestare i due malviventi che sono stati intercettati su un’auto: sono due marocchini, ora in attesa dell’udienza prevista il 13 ottobre.

Rapinatori stranieri si accaniscono su anziana di 100 anni e figlia a calci e pugni

CASSOLA (Vicenza) – Avevano appena svaligiato la villetta di gioielli e stavano per fuggire via quando all’esterno, in giardino, si sono trovati a dover gestire uno sconveniente imprevisto: le padrone di casa, di rientro dal supermercato. Madre e figlia, di 100 e 63 anni, con cui i ladri si sono accaniti con grande violenza, per riuscire a guadagnarsi la fuga. I carabinieri del nucleo investigativo di Vicenza e del nucleo operativo di Bassano stanno dando la caccia ai due criminali che nella mattina dell’8 maggio, all’ora di pranzo, hanno messo a segno un colpo in una villetta di via Sant’Antonio a Cassola, passando attraverso le finestre lasciate aperte, e che hanno reagito alla «visita a sorpresa» delle due donne con inaudita brutalità.

Accanendosi con calci e pugni sulla più giovane, Patrizia Colasurdo, insegnante in pensione, e non risparmiando nemmeno la madre centenaria, Lucia Borghi, a cui hanno sferrato un cazzotto in pieno volto. Banditi senza scrupolo descritti come degli stranieri, con in testa delle parrucche a modificare le loro sembianze, pare senza armi in pugno. Probabilmente – ma sono aspetti ancora al vaglio da parte degli investigatori – hanno usato pure del cloroformio, un composto chimico, per addormentare le due donne. Quando hanno chiamato il 112, per chiedere aiuto, versavano infatti in uno stato di grande confusione e sentivano forti dolori, ma non volevano farsi visitare. A convincerle ci hanno pensato i militari.

Il ricovero al San Bassiano è avvenuto però solo nel tardo pomeriggio. Le condizioni che destano maggiore preoccupazione sono quelle della 63enne, a cui è stato riscontrato un ematoma interno. Quando il suo stato di salute e quello dell’anziana madre lo permetteranno, verranno sentite dai carabinieri che hanno messo in campo tutte le forze possibili, con numerosi posti di blocco, per dare la caccia ai due uomini, che dovrebbero essersi allontanati in bici, almeno per il primo tratto. Quanto al bottino racimolato, non è ancora stato stimato. Maggiori elementi potrebbero arrivare anche dai filmati delle telecamere installate nella villetta e in alcune abitazioni della zona. I due hanno le ore contate.

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2013/9-maggio-2013/centenaria-picchiata-ladri-2121053437962.shtml