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Tentano raid al Manduca fermata banda di malviventi – La Repubblica Firenze.it


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Tentano raid al Manduca fermata banda di malviventi
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Al suono delle sirene delle gazzelle in avvicinamento, infatti, la banda di moldavi che domenica notte ha dato l'assalto alla discoteca Manduca, nel parco delle Cascine, è stata costretta ad abbandonare la refurtiva in tutta fretta e a darsi alla fuga

Piacenza, scontri etnici: maxi rissa tra 40 immigrati, tunisini contro egiziani

Piacenza 26 magg 2013 – Maxi rissa verso le 22 del 25 maggio in via Capra. Circa una quarantina, tra tunisini e egiziani, gli extracomunitari coinvolti. La scintilla che ha fatto scattare tutto sembra sia da ricercarsi in problemi di ospitalità. Alcuni dei coinvolti pare che abbiano chiesto ad altri di lasciare un appartamento per l’arrivo imminente di alcuni parenti. Questa richiesta ha fatto scaldare gli animi e in mezzo a via Capra è nata una maxi rissa. Sul posto è intervenuta la polizia e in ausilio anche due gazzelle dei carabinieri. Si è reso necessario anche l’arrivo del 118: 3 infatti sono stati i feriti che sono stati portati al pronto soccorso. La posizione di alcuni extracomunitari è al vaglio delle polizia.

http://www.ilpiacenza.it/cronaca/rissa-via-capra-extracomunitari-polizia.html

 

Milano, mega rissa fra 30 immigrati: ferito carabiniere

Milano, 18/04/2013 – Un immigrato  dice “bella figa” alla fidanzata di un altro immigrato e ne nasce una rissa paurosa che coinvolge circa trenta immigrati provenienti dalla Romania. Ferito un carabiniere intervenuto con i colleghi per placare la furia “migrante”.

Pisapia: "nessun problema sicurezza"

Una sorta di inferno. E’ questa la descrizione più ricorrente tra le numerose segnalazioni di residenti spaventati che, nella notte, hanno chiamato il 112 per una maxi rissa fuori da un locale in via Prato Magno, tra via Padova e viale Monza. Le testimonianze parlano di una trentina di persone coinvolte in sprangate, bastonate, pugni, calci. 

Sul posto sono così giunte diverse gazzelle dei carabinieri che hanno placato un maxi pestaggio collettivo tra cittadini romeni fuori da una discoteca frequentata solitamente da persone dell’Est Europa. Alla fine, dopo aver riportato la calma, sono state arrestate per rissa aggravata sette persone (tra i 20 e i 40 anni) e altre due – tutti cittadini romeni – sono state denunciate con la medesima accusa. I due denunciati sono minorenni, e hanno riportato una prognosi di 7 giorni. Anche un carabiniere è stato ferito a un ginocchio nel tentativo di separare i contendenti. Pare che tutti sia nato per un apprezzamento “forte” a una ragazza di uno degli avventori. Da lì, alcol e ragazzini “su di giri” hanno fatto il resto.

http://www.milanotoday.it/cronaca/rissa-romeni-via-prato-magno.html

In realtà è l’immigrazione a “fare il resto”.

Reggio Emilia: lo spaccio parla straniero

Si chiamano Rachid Amar, 25enne residente a Milano, lo spacciatore, e Abdellatif Fatni, 30enne abitante a Sassuolo (Mo), la “sentinella”. Sono stati arrestati lunedì, alle 18, in via Radici a Veggia di Casalgrande dai carabinieri della stazione locale. All’attenzione dei militari dell’Arma c’era già una Fiat Punto nera a bordo della quale, si raccontava nell’ambiente dei consumatori di droga, negli ultimi tempi arrivavano nella frazione degli spacciatori, che avevano scelto Veggia come base strategica per il loro mercato illegale tra le due province di Reggio e Modena. I malviventi avevano anche adottato una modalità di spaccio particolare: utilizzavano cioè dei pali, vere e proprie vedette, che, dal cavalcavia ferroviario, erano in grado di dare loro l’allarme all’avvicinarsi delle gazzelle dei carabinieri.

Dunque lunedì sera l’arrivo a Veggia di una Fiat Punto nera con a bordo due persone non è passato inosservato. La macchina si è fermata e ha parcheggiato. Un uomo è sceso con il cellulare all’orecchio. Ma appena ha notato la presenza dei militari è scappato buttando a terra il cellulare e 5 dosi da un grammo l’una di cocaina. Altre sei dosi, nascoste in un ovetto di plastica, sono state trovate a bordo dell’auto sulla quale era rimasto il 25enne Amar.

E mentre il suo amico spacciatore riusciva a fuggire i carabinieri fermavano un terzo uomo, poi arrestato: Fatni. Era nascosto in un cespuglio nei pressi del cavalcavia ferroviario. Il collegamento tra lui e i due spacciatori è stato presto confermato dall’analisi del traffico telefonico dei cellulari in disponibilità dei due arrestati.

http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2013/02/06/news/arrestati-spacciatore-e-sentinella-1.6484109

Preso dai Carabinieri il rapinatore di donne

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE– I carabinieri del reparto operativo di Castiglione hanno arrestato nelle scorse ore un giovane straniero responsabile di due colpi messi a segno il 12 e 13 dicembre. Il 12 dicembre, a Castiglione, venne aggredita una donna che raccontò ai carabinieri di essere stata minacciata da un giovane di colore che le fece baluginare la lama sotto il viso per costringerla a consegnargli il portafoglio. Il giovane riuscì a scappare.
La sera successiva il secondo colpo per impadronirsi di un’auto. In una strada del centro, una donna trentenne, aveva appena terminato di fare un giro d’acquisti ed era risalita sulla sua auto, una Fiat Grande Punto, per tornare a casa, in un paese vicino a Castiglione. Improvvisamente le si è avvicinato un uomo con il viso coperto da sciarpa e cappello, per cui era irriconoscibile. Ha afferrato la portiera dell’auto, che la donna stava chiudendo e, con un forte accento straniero, che la giovane non è riuscita a identificare, le ha intimato di scendere.
Per far sì che le sue intenzioni fossero chiare, le ha sventagliato sotto il viso un oggetto di metallo: probabilmente un coltello, anche se la donna aveva riferito di non averlo distinto con chiarezza. Aveva capito però perfettamente che non era il caso di tentare una mediazione ed era scesa subito dall’auto lasciandola con la chiave inserita nel cruscotto nelle mani del bandito. Sull’auto aveva lasciato la borsa, che conteneva i documenti personali e una ventina di euro. Il rapinatore aveva messo in moto ed era partito. La donna era rimasta del tutto illesa, ma si era spaventata tantissimo. Aveva trovato la forza però di chiedere subito aiuto e di avvertire il 112. Dalla caserma di Castiglione erano partite delle gazzelle che avevano battuto a tappeto tutta la zona, ma della Fiat Grande Punto non avevano trovato alcuna traccia.

http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2013/02/04/news/i-carabinieri-arrestano-il-rapinatore-seriale-1.6471916