San Paolo, chiedono l'elemosina e derubano anziana. Arrestate due …
BariLive.it Arresto in flagranza di reato due cittadine straniere di etnia rom, una 27enne ed una 16enne, ritenute responsabili di furto con destrezza ai danni di una 81enne. Tecnica ben consolidata quelle due donne, che hanno avvicinato in strada la pensionata … |
Tag: danni
Brescia: mamma e bimba aggredite con spray urticante da tunisini
Gli agenti della Questura stanno verificando in queste ore l’eventuale coinvolgimento di due tunisini nell’aggressione subita la scorsa settimana da mamma e bimba di due anni in via Campo Marte, a Brescia.
Mamma e figlia erano state aggredite con dello spray urticante e derubate.
I poliziotti sono arrivati ai due tunisini indagando su un altro scippo messo a segno sabato in via Albertano da Brescia ai danni di una donna ucraina. In quell’occasione la donna era stata soccorsa da un ciclista che aveva memorizzato la targa dell’auto utilizzata per il colpo e descritto lo scippatore.
L’auto, una Lancia Y, è stata poi individuata in via Temistocle Solera, sempre in città, ieri mattina: proprietaria un 35enne bresciana con problemi di droga, rintracciata in uno stabile abbandonato in via Privata Terzulli in compagnia di due giovani tunisini di 29 e 31 anni.
I tre hanno ammesso la loro responsabilità per lo scippo ai danni della donna ucraina. Inoltre, addosso alla ragazza sono state trovate delle dosi di eroina, mentre uno dei due uomini aveva una bomboletta di spray urticante.
Da qui le indagini per chiarire se possano essere coinvolti nell’aggressione di mamma e figlia a Campo Marte.
http://www.giornaledibrescia.it/in-citta/mamma-e-bimba-aggredite-con-spray-due-sospettati-1.1838168
Terrore: auto donna incinta circondata e sballottata da ‘profughi’ appena sbarcati
“Non scorderò facilmente quelle risate e gli schiamazzi di quegli uomini – dice la malcapitata -, i calci verso la mia macchina che ha subìto evidenti danni alla carrozzeria. Ma tantissima è stata la paura … non so ancora come sono riuscita a far ripartire il veicolo e scappare. Non voglio pensare a cosa sarebbe potuto accadere se avessero aperto la portiera. Io e miei familiari siamo ancora sotto shock!”.
Paura ieri pomeriggio, venerdì 7 marzo, per una giovane donna di Scicli, mentre percorreva la Pozzallo-Marina di Modica, nei pressi dello svincolo per Maganuco è stata accerchiata da un gruppo di immigrati ospiti del CPA di Pozzallo.
La donna che viaggiava con la propria autovettura e con a bordo i suoi genitori, in direzione Scicli, è stata costretta a rallentare la marcia sino ad arrestarsi trovando la corsia occupata da circa 20 persone, tutti immigrati, che hanno accerchiato il veicolo e hanno iniziato a dare calci e pugni, nella carrozzeria, nei vetri, a ridere e urlare …
Sono stati attimi di grande paura per la giovane donna, N.F. (le iniziali) e per i suoi parenti; dopo qualche attimo di smarrimento è riuscita a ripartire e mettersi in salvo.
“Non scorderò facilmente quelle risate e gli schiamazzi di quegli uomini – dice la malcapitata -, i calci verso la mia macchina che ha subìto evidenti danni alla carrozzeria. Ma tantissima è stata la paura … non so ancora come sono riuscita a far ripartire il veicolo e scappare. Non voglio pensare a cosa sarebbe potuto accadere se avessero aperto la portiera. Io e miei familiari siamo ancora sotto shock!”.
http://www.novetv.com/?p=49390&fb_source=message
Intanto protesta la sezione provinciale di Forza Nuova che prepara una manifestazione di protesta.
Vicenza: ragazzo sfregiato a coltellate da clandestino
VICENZA. Per Mohamed Mzoughi sono tornate ad aprirsi le porte del carcere di San PioX. Il tunisino, 30 anni, irregolare e con una sfilza di precedenti penali da riempire una pagina dell’elenco telefonico, è stato arrestato martedì sera dai carabinieri in via Paiello.
È infatti ritenuto responsabile dell’accoltellamento di sabato sera a Borgo Casale ai danni di un uomo di 27 anni rimasto sfigurato. Mzoughi, che era uscito dalla casa circondariale il giorno di Natale, dopo aver scontato un anno e mezzo per reati legati allo spaccio e al possesso di droga; ora dovrà rispondere, nell’ordine: di lesioni gravissime (quelle procurate al suo connazionale sfregiato al volto con due fendenti uno dei quali gli ha tranciato di netto l’orecchio); detenzione ai fini di spaccio (al momento dell’arresto è stato trovato in possesso di 6 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e altri 7 grammi di droga preparata per il taglio); violazione dell’ordine del questore in merito all’espulsione. |
Telgate, furto ai danni del Comune: due kosovari arrestati dei … – L’Eco di Bergamo
L’Eco di Bergamo |
Telgate, furto ai danni del Comune: due kosovari arrestati dei …
L’Eco di Bergamo Tutti e due agli arresti domiciliari e processo rinviato al 13 marzo. Il sindaco di Telgate, avvertito dai carabinieri, ha allertato la locale protezione civile che, … nostrani che acquisiscono mano d'opera a buon mercato e sotto-pagata. Con la fame … |
Perugia: marocchino tenta di stuprare studentessa
Perugia, studentessa aggredita e ferita con con un coltello …
Il Messaggero Un marocchino di 30 anni è stato fermato dalla polizia di Perugia che lo ritiene responsabile di un tentativo di violenza sessuale ai danni di una studentessa venticinquenne ferita al braccio da una coltellata. L’episodio è avvenuto nella notte … Perugia, tenta di violentare una studentessa per strada …Umbria 24 Newstutte le notizie (11) » |
Ricercato per stupro di gruppo: ‘passeggiava’ per Roma
Ricercato per stupro di gruppo: tunisino arrestato a Roma
La Repubblica Ricercato per stupro di gruppo: tunisino arrestato a Roma I carabinieri del nucleo operativo della compagnia roma centro hanno arrestato un 30enne, tunisino, senza. fissa dimora, ricercato per rapina e violenza sessuale di gruppo ai danni di una … Violentò una donna a Bologna assieme al ‘branco’: arrestato a RomaRomaToday Ricercato per violenza sessuale di gruppo: fermato a Roma, ora è al …BolognaToday Roma: ricercato dal 2012 per rapina e violenza sessuale di gruppo …LiberoQuotidiano.ittutte le notizie (7) » |
Sindaco pro-immigrati aggredito alla stazione: da immigrati
RAVENNA – Situazione calda in zona stazione. Dopo la brutale aggressione di sabato scorso ai danni di un giovane tunisino, martedì sera, attorno alle 20.30, anche il sindaco Fabrizio Matteucci, impegnato in uno dei suoi consueti ‘giri di perlustrazione’, ha rischiato di finire vittima di un pestaggio. Il primo cittadino, secondo quanto trapela dal suo staff, informato di un violento parapiglia tra stranieri scoppiato nei pressi di un distributore automatico di bevande situato lungo viale Farini, trovandosi nei paraggi si era avvicinato per verificare in prima persona quanto stava effettivamente accadendo. Sul posto, all’arrivo del sindaco, erano già presenti i carabinieri del Norm e alcuni agenti di polizia, intervenuti su segnalazione di alcuni passanti e residenti. Il negozio in questione, aperto 24 ore su 24 e con licenza di vendita alcol, da tempo infatti sembra essere divenuto luogo di ritrovo degli extracomunitari che gravitano in zona stazione. Numerosi, almeno otto, e piuttosto alticci, quelli presenti anche martedì sera.
http://www.romagnanoi.it/news/ravenna/1198482/Tentativo-di-aggressione-al-sindaco-Matteucci.html
Nessun limite: razziano anche i cimiteri
SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA. Ennesimo furto di rame in un cimitero dello spilimberghese. Ad essere preso di mira, questa volta, il camposanto di Pozzo di San Giorgio della Richinvelda.
Ad accorgersi dell’accaduto una donna, residente nella frazione sangiorgina, la quale, recandosi a portare un saluto ai propri cari, s’è trovata dinanzi ad uno spettacolo inqualificabile. Fiori sparsi lungo il camposanto, soprattutto – ed è l’elemento che ha destato il maggior sconcerto – alcune lapidi distrutte per prelevare i vasi in rame.
Come se non bastasse, i malviventi hanno avuto tutto il tempo per sottrarre da diversi loculi anche i portafiori in rame contenuti nei vasi, tralasciando quelli in plastica. Non è andato a buon fine, invece, il furto delle grondaie di alcune tombe di famiglia, le quali, dopo essere state parzialmente sbullonate, sono state lasciate sul posto.
Alla donna non è rimasto altro da fare che lanciare l’allarme. Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Spilimbergo, agli ordini del maggiore Francesco Dotto.
Dai primi accertamenti, appare molto probabile che l’intrusione dei ladri-vandali possa risalire alla notte tra giovedì e ieri. I malviventi si sono introdotti nel luogo sacro consci di poter agire senza particolari problemi, trattandosi di un area isolata e scarsamente illuminata. Ma non è tutto. Stando ad una ricognizione degli addetti comunali, qualcosa sembrerebbe essere stato sottratto anche dal cimitero della frazione di Cosa.
Sul posto anche il sindaco Michele Leon, il quale si è detto «costernato e rammaricato per l’accaduto». Il primo cittadino sangiorgino ha aggiunto: «I danni sono ingenti. Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine e la collaborazione del Comune e degli stessi cittadini, continuano a verificarsi questi incresciosi episodi che, al di là del danno economico, sono degli odiosi atti sacrileghi».
Su suggerimento dei carabinieri, il primo cittadino ha dato piena disponibilità a farsi portavoce nei confronti di quanti avessero subito danni dal raid, per formulare una denuncia collettiva. Gli interessati possono comunicare i danni all’ufficio anagrafe comunale.
Coi soldi del massacro fanno ‘business’ in Marocco
Una condanna esemplare, peccato che non sarà mai scontata, salvo che i due feroci rapinatori non tornino in Italia.
Possibilità remota visto che, con i soldi arraffati spaccando la testa ad un’ottantenne sola in casa, hanno messo su bottega in Marocco.
Si occupano di moda. E chissà se mai sapranno che il bottino più grosso, pari a 104 mila euro in contanti, rimase nel cassetto dal quale avevano trafugato ori per un valore di 20 mila euro.
Il processo contro Adil Channita, 22 anni, e Mohamed Lamghari, 25, entrambi marocchini, difesi dall’avvocato d’ufficio Marinella Pasin, si è chiuso ieri dopo un rapido dibattimento e un’altrettanta rapida discussione. La vittima è Maria De Freitas, a Rasai: i due la legarono e poi la picchiarono in testa usando pare un portacenere in marmo che non venne mai ritrovato. Poi sparirono con destinazione Marocco. Le lesioni riportate furono gravi, tanto che l’anziana finì in rianimazione, riportando danni permanenti. La giustizia ha fatto la sua parte. Ma la sentenza è destinata a restare carta straccia.
http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/marocco_massacrano_anziana_rapina_negozio_foto/notizie/330991.shtml
Vengono qui e razziano. Per poi investire a casa loro. E non solo chi delinque, ma anche quelli che si comportano ‘bene’: solo di rimesse perdiamo 3 punti di Pil ogni anno.
Intanto, mentre il Marocco istituisce corsi di Islam nelle scuole italiane col beneplacito del nostro non governo – caso di Treviso – noi non riusciamo nemmeno a farci rimandare i delinquenti.
Un paese serio direbbe: “Non mi estradi questi due? Allora riprenditi tutti i marocchini.” E poi via.
SEGNALAZIONE
Vi seguo sempre con interesse e piena condivisione di valori e ideali.
Ho fatto una piccola ricerca su Google e questa è la pagina di uno dei due marocchini che nel 2011 hanno massacrato di botte una anziana signora e poi hanno aperto un negozio in Marocco con i soldi rubati.
http://it.netlog.com/adilchnnaydar (nato nel 1991)
Il suo nome è Adil Channita o più esattamente Adil Chnnaydar.
Ha anche un canale di Youtube dove appare in sella ad una moto
http://www.youtube.com/user/adil9519
Da quel poco che ho capito, vive nella zona della Medina (città vecchia) di Fès.
Le persone devono vedere la faccia di questo delinquente.