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Torino, immigrati marciano su città e occupano anagrafe: “Lavoro e casa o sarà il caos”

Torino, 19/04/2013 – Una cinquantina di aspiranti “profughi” ha occupato poco prima delle 12,30 la sede dell’anagrafe centrale a Torino in via della Consolata. Cartelli, striscioni e un coro ritmato: lavoro, casa, residenza. Chiedono il riconoscimento dei propri diritti, promettono di proseguire l’occupazione a oltranza. L’anagrafe ha di fatto interrotto il servizio ed è stata presidiata in forze dalla polizia.

L’assessore all’Anagrafe, Stefano Gallo, ha parlato ai clandestini che chiedono il diritto alla residenza per poter trovare un lavoro e accedere a tutti i servizi sanitari: «Ho concordato con il coordinatore della segreteria del sindaco di indire la prossima settimana un incontro con una delegazione di immigrati. Insieme all’assessore alle Politiche sociali Elide Tisi cercheremo di affrontare le due questioni residenza e casa», ha detto loro. Secondo le prime ipotesi la riunione potrebbe esserci già martedì o mercoledì pomeriggio. Dopo aver parlato con l’assessore, gli immigrati hanno spiegato che sono pronti a occupare l’anagrafe, interrompendone i servizi, finché non saranno ascoltati.

Il gruppo si è poi spostato in corteo lungo via della Consolata, corso Regina e piazza della Repubblica dove hanno consegnato agli immigrati che bivaccano ai bar e al mercato di Porta Palazzo volantini contenenti le loro richieste. Il corteo si è poi sciolto in corso Regina angolo via XX settembre. L’appuntamento è alle 16 all’ex villaggio olimpico per l’assemblea pubblica degli immigrati d’Europa.

http://www.lastampa.it/2013/04/19/cronaca/profughi-occupano-l-anagrafe-centrale-fIGktpRNxfIbCQks83oXQM/pagina.html

Piacenza, immigrati in piazza: “Dateci 2.000 euro oppure occupiamo il Ferrhotel”

I "nuovi italiani"

Gli immigrati marciano anche su Piacenza. Arriva sotto il municipio la protesta dei sedicenti profughi mantenuti da oltre un anno dalla collettività. La manifestazione svoltasi in mattinata è illegale in quanto non autorizzata dalla questura. Gli immigrati hanno urlato sotto le finestre del comune per chiedere un incontro con il sindaco Dosi. Il 31 dicembre 2012 infatti è terminato lo stato di emergenza, e il 28 febbraio 2013 finiranno gli aiuti che hanno permesso loro di rimanere sul nostro territorio. Gli stranieri chiedono soldi per andarsene o di lavorare. La prefettura ha proposto 500 euro a testa ma loro ne vogliono almeno 2000. A garantire l’ordine e la sicurezza del palazzo comunale un codone di carabinieri, Digos e polizia municipale.

Una delegazione di 4 profughi è stata ricevuta in comune. Alcuni dei manifestanti erano armati di ferri e catene che sono stati sequestrati dalla Digos. Il sindaco Dosi ai profughi che ha incontrato: «Non possiamo far altro che dare 500 euro, purtroppo la situazione è questa e non c’è margine». I profughi dal canto loro si sono dichiarati insoddisfatti e hanno minacciato di occupare con la forza il Ferrhotel se non verranno esaudite tutte le loro richieste.

La reazione della Lega Nord per bocca del consigliere regionale Stefano Cavalli- “L’onerosa parentesi profughi deve essere chiusa. Subito. Chiediamo al sindaco ‘tolleranza zero’ contro chi minaccia occupazioni e azioni eclatanti. I piacentini hanno sopportato fin troppo”.  “I piacentini hanno speso oltre tre milioni di euro per ospitare, in completa inattività, per due anni, oltre cento profughi, ben oltre la fine dell’emergenza libica – dichiara Cavalli -. In questi mesi alcuni migranti si sono resi responsabili di violenze, minacce, danneggiamenti alle strutture di accoglienza e oggi si permettono pure di rifiutare l’ennesimo aiuto (a perdere) concesso loro. La situazione è inaccettabile ed è chiaramente degenerata. Ci aspettiamo azioni decise e risolute. Basta sopportare in nome di un deleterio buonismo. La pazienza dei piacentini è finita”. “Si attivino quindi, immediatamente, le procedure per il rimpatrio. E i fondi che si vorrebbe assegnare a ciascun migrante vengano dirottati a favore dell’avviamento al lavoro dei nostri giovani e al sostegno ad anziani e famiglie, ai quali la politica è chiamata a garantire assoluta priorità”.

http://voxnews.info/2013/02/27/immigrati-marciano-su-piacenza-vogliono-2-000-euro-per-tornare-a-casa/