Tag: cinesi

Venezia: continue scaramucce etnica, scontri veneziani-cinesi

  VENEZIA – Da una parte un gruppo di amici veneziani, e dall’altro uno di cinesi. Sul posto, avvisati dai passanti, sono arrivati i poliziotti delle volanti, i carabinieri di San Zaccaria e anche l’idro-ambulanza con i medici del Suem. I referti del pronto soccorso dell’ospedale civile parlano solo di botte, graffi, e di qualche escoriazione. Nulla di grave, insomma. Per guarire ci vorranno pochi giorni, per risolvere i problemi con la legge probabilmente qualcosina di più. La polizia infatti ha denunciato quattro persone, tre veneziani e un ciittadino cinese, per rissa e lesioni. Chi è passato per San Bartolomeo verso le 23 si è trovato di fronte alla scena del gruppetto di veneziani seduti per terra, ai piedi della statua del Goldoni, e un gruppetto di cinesi pronto a menar le mani, invitati alla calma da carabinieri e poliziotti. Goldoni non potrà rivedere le sue baruffe, ma per studiare la trama di quanto successo i poliziotti potranno contare sulle immagini delle telecamere di sorveglianza del bar.

 

È da qualche settimana che il centro storico si riscopre rissoso, nei campi e nei vaporetti. L’ultimo caso risale a inizio settembre, quando scoppiò una lite furibonda tra “statue” in Riva degli Schiavoni, verso le 14.30. Il finimondo – tra grida, spintoni e poi pugni – era scoppiato quando tre cittadini rumeni avevano affrontato a brutto muso due figuranti che stavano facendo le “statue” in Riva, insieme ad altri due accompagnatori, in posti che non dovevano essere loro.

 

Da evidenziare il tono demenziale con il quale questo ‘giornale’ si occupa della vicenda e del totale degrado di Venezia.

Rimini, spiaggia sotto assedio: senegalesi distruggono suppellettili per ‘ritorsione’

RIMINI – LA RITORSIONE DEGLI INVASORI AFRICANI I lettini tagliati ‘in mostra’ sulla battigia
“Ero stato avvisato l’altro ieri sera in pieno stile mafioso da un senegalese che conosco da anni – scrive un operatore di spiaggia, Vainer Nanni, su internet. – Sono tutti scontenti di te, mi disse, cinesi, bengalesi e neri. Io non rieco più a tenerli. Questo (in riferimento alle foto dei lettini tagliati, ndr) è il risultato dell’impegno. Spero si comprenda che non si tratta più di quattro ‘poveracci’ ma ormai di qualcosa di diverso che non si combatte con la compassione ma con la legalità. Io non mollo”.

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Insomma, alle tante parole e minacce alla fine sono seguiti i fatti: lettini squarciati. Le foto, postate poche ora fa dal diretto interessato e di cui ne pubblichiamo due, non lasciano spazio a dubbi. Un avvertimento che potrebbe anche andare oltre? La tensione è ormai alle stelle. Spintoni, parole grosse, gesti che non lasciano presagire nulla di buono. Piene zeppe le pagine della cronaca di fatti del genere. Così l’estate 2013 sarà ricordata, oltre che per l’alluvione e il caldo africano, anche dalla ‘guerra’ contro l’abusivusmo commerciale. Stanno per superare il centinaio di condivisioni quelle immagini, decine i commenti. Credo – si legge in un commento – che un giusto ringraziamento vadano al sig. Prefetto ed il sig. Sindaco Gnassi oltre che che al sig. Questore per aver sottovalutato il fenomeno ..tutta la mia solidarietà. Poi ancora: ma siamo in Italia o in altro Paese dittatoriale? La spiaggia è nostra! Io sono a 11 per quest’anno ma dopo la sfuriata di ieri ho paura che il conto si allungherà. Segue: solidale al 100% , sia come bagnino che come cittadino, un po meno come riminese sconfitto! Si scrive: i risultati del buonismo a tutti i costi e del “poverini lasciateli stare” adesso stanno dando i loro frutti? come sono ci piacciono!? Poi altre accuse: prendetevela con i vostri amministratori comunisti e con con la chiesa. Infine: questa e’ la loro voglia di integrazione? Direi che sarebbe bene che questa energia la mettessero per liberare i loro paesi dalla dittatura (Ndr. In realtà non c’è alcuna dittatura in Senegal).

http://www.lapiazzarimini.it/2013/dalle-parole-ai-fatti-la-ritorsione-degli-abusivi/

Il risultato dell’approccio ‘dolce’ da parte del sedicente questore di Rimini. Si potrebbe denunciare la Kyenge, il ministro pagato dai cittadini italiani, per avere protestato contro chi impedisce il comemercio abusivo sulle spiagge e paventato future ritorsioni. Ecco la prima.
Intanto Letta è pochi metri più in là a parlare di ‘legalità’ dai palazzinari di CL.

Ricordatevi, voi della GC e voi bagnanti in calore xenofilo: questi un giorno erano sbarcati a Lampedusa o in Sicilia.

Entra in negozio cinese e viene picchiato: si scoprirà che è tutto abusivo

Roma 09 agosto 2013 – Era entrato in un negozio di abbigliamento gestito da cinesi all’Esquilino, voleva comprare un vestito esposto in vetrina. “No, questo è un negozio all’ingrosso, non è possibile”. Si è sentito rispondere più o meno questo dai titolari.  Per nulla convinto dalle spiegazioni ricevute, il cliente ha insistito. Ma, per tutta risposta, i commessi lo hanno picchiato e allontanato. Il malcapitato si è subito recato alla Stazione dei Carabinieri di Piazza Dante e ha denunciato l’accaduto. I militari hanno richiesto l’intervento della Polizia Locale del I Gruppo, diretto dal comandante Stefano Napoli, per gli accertamenti sulla regolarità della licenza. Così, due vigili urbani della Sezione Amministrativa in borghese si sono finti clienti interessati ad acquistare all’ingrosso un considerevole quantitativo di merce.

L’affare si era appena concluso con la consegna della bolla per il ritiro di duecento abiti in un magazzino di via dell’Omo al Prenestino. A quel punto, quando il negoziante pensava ormai di incassare, è scattato l’intervento congiunto dei Carabinieri e dei Vigili, stavolta in divisa. Dai controlli della Polizia Locale è emerso che l’attività era autorizzata per la sola vendita al dettaglio e in un unico spazio commerciale. Il titolare la effettuava invece all’ingrosso e in due locali distinti, di cui uno totalmente abusivo. Abusivo anche il magazzino che si trovava nel sottoscala. Tra i dipendenti, tutti cinesi, sono state individuate due donne che lavoravano completamente in nero. In corso gli accertamenti per contestare al responsabile della società gli addebiti sia amministrativi che penali.

http://www.romatoday.it/cronaca/picchiato-negozio-cinese-esquilino.html

 

Via Padova, rissa tra egiziani e cinesi: 12 arresti – Corriere della Sera


Il Giorno

Via Padova, rissa tra egiziani e cinesi: 12 arresti
Corriere della Sera
Dodici persone sono state arrestate dalla polizia per una rissa scoppiata per una futile lite dovuta all'alto tasso alcolico dei partecipanti. I fermati sono 8 cinesi e 4 egiziani, di età compresa tra 27 e 37 anni, bloccati la scorsa notte dagli agenti
Maxi rissa in via Padova Dodici gli arrestatiIl Giorno

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Immigrati: sbarchi di cinesi a Ragusa, estradato scafista maltese – AGI – Agenzia Giornalistica Italia


radiortm.it

Immigrati: sbarchi di cinesi a Ragusa, estradato scafista maltese
AGI – Agenzia Giornalistica Italia
L'uomo, che era stato arrestato a Malta in sinergia con la Squadra Mobile di Ragusa su mandato di arresto europeo, emesso dal Gip del Tribunale di Modica il 30 aprile 2007, per associazione a delinquere finalizza all'immigrazione clandestina, e' giunto 
RAGUSA: OPERAZIONE “MARCO POLO”.- Estradato in Italia uno radiortm.it
Operazione "Marco Polo". Estradato maltese scafista di due sbarchi Ondaiblea

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Appartamento a "lanterne rosse" Segregate e costrette a prostituirsi – PadovaOggi


PadovaOggi

Appartamento a "lanterne rosse" Segregate e costrette a prostituirsi
PadovaOggi
Giovani ragazze cinesi, praticamente recluse in casa per tutto il giorno, con un turn over frequente, ogni 15 giorni circa trasferite in località diverse e rimpiazzate con altre connazionali, venivano sfruttate e costrette a prostituirsi in due diverse
In via Ariosto la casa del sesso a Mestre: arrestata una cineseNuova Venezia
Case chiuse a Mestre, ragazze segregate e costrette a prostituirsiVeneziaToday

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Società multietnica: cinesi rapinano cinesi

Roma, 10 giu. – Rapina con aggressione ieri notte ai danni di un bar di proprieta’ di una coppia di cinesi in viale Palmiro Togliatti, nella periferia della Capitale. La coppia, di 48 e 50 anni e’ stata aggredita e rapinata dell’incasso da 5 connazionali che hanno agito a volto scoperto e armati di coltelli. La donna e’ stata colpita con pugni al volto, mentre il marito, dopo essere stato picchiato e’ stato immobilizzato con del nastro adesivo. I banditi si sono impossessati di 42mila euro in contanti oltre a sigarette e valori bollati. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Cinecitta’. La coppia e’ stata medicata al Policlinico di Torvergata.

http://www.agi.it/cronaca/notizie/201306101336-cro-rt10169-bar_di_cinesi_rapinato_da_connazionali_a_roma_bottino_40mila_euro

Padova: commerciante italiano preso a sprangate nel centro ingrosso cinese

PADOVA. È ancora un aggressione violenta a scatenare il putiferio sul centro ingrosso cinese di Corso Stati Uniti. Ieri attorno all’ora di pranzo un ambulante trentino di 67 anni, Bruno Stablum, se l’è vista brutta dopo l’inaspettato e cruento agguato che gli ha teso un commerciante cinese. L’episodio è avvenuto dietro l’ex padiglione della Mercedes, e ad aggredire l’uomo dovrebbe essere stato un dipendente del Centro Ingrosso Cina, anche se le indagini sono ancora in corso dopo che Stablum ha fatto denuncia alla polizia.

Succede tutto verso le 13.30. Stablum, che da quarant’anni gira i mercati del Trentino Alto Adige con il suo banchetto di vestiti, ha raggiunto l’ingrosso di Corso Stati Uniti senza l’idea di comprare qualcosa di preciso, ma soltanto per dare un’occhiata ad eventuali nuovi arrivi. Tra le vie dell’ingrosso incrocia un vecchio amico, Antonio Meneghetti, titolare di una catena di negozi di abbigliamento nel trentino e arrivato per rifornirsi dai cinesi. Meneghetti, dopo gli acquisti, invita a pranzo il collega, che sale sul suo furgone lasciato nel parcheggio dell’ingrosso. È qui che, mentre sta per partire, Stablum viene avvicinato da un cinese con un tubo di dalmine in mano. «Io ti uccido, devi pagarmi», inizia ad urlare il cinese che scaglia ripetutamente il palo contro il parabrezza del furgone. In pochi secondi manda in frantumi il vetro, danneggiando anche parte della carrozzeria. Stablum, riesce a mettere in moto il furgone e partire, nonostante una scheggia di vetro finita sul volante gli provochi una ferita alla mano. In suo soccorso arriva, però, l’amico. «Ho guardato lo specchietto retrovisore e ho assistito alla scena», spiega Meneghetti. «Così, visto che nel mio furgone trasportavo anche due rottweiler che avevo lasciato a mio fratello a Campo San Martino ed ero andato a riprenderli, ho deciso di liberare i cani». Il cinese, quindi, si allontana e i due furgoni riescono a lasciare il centro ingrosso. Ma perché quest’aggressione? «Il cinese dice che avevo un debito con lui, ma è una storia di due anni fa», spiega sotto choc Stablum. «Io quei soldi mi ricordo di averli pagati, erano poco più di mille euro». Molto scosso anche Meneghetti, che ha accompagnato l’amico a far denuncia in questura. Dopo essere usciti dalla questura Stablum ha accusato un mancamento ed è stato soccorso dall’amico. «Non è possibile subire un’aggressione del genere, anche se il debito fosse reale», conclude Meneghetti. «Io non ce l’ho con tutti i cinesi, ma questi episodi incresciosi si stanno ripetendo con troppa frequenza. Bisogna fare qualcosa, altrimenti la prossima volta ci scappa il morto».

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/06/08/news/commerciante-ambulante-preso-a-sprangate-al-centro-cinese-1.7219980

Blitz in immobili occupati da cinesi, sequestrata anche un’abitazione trasformata in affittacamere

PRATO – 23/05/2013 – Blitz della polizia municipale di Prato e del personale dell’Ispettorato del lavoro. Sigilli a otto immobili e un centinaio di macchinari da lavoro. Rimosse anche diverse bombole gpl

Otto immobili, un centinaio di macchinari da lavoro e decine di bombole gpl: e’ quanto ha sequestrato la polizia municipale al termine di un controllo in capannoni e abitazioni occupati da aziende e cittadini cinesi a Chiesanuova, San Paolo, San Giusto e via Zarini. Sotto sequestro e’ finito anche un appartamento per il cambio di destinazione d’uso: grazie ad ampliamenti non autorizzati, era stato trasformato in un affittacamere. Nei capannoni, i vigili urbani che sono intervenuti con personale dell’Ispettorato del lavoro, hanno trovato i soliti soppalchi con posti letto e cucine. Complessivamente sono state elevate sanzioni per 15mila euro.

Italia multietnica: blitz nelle ditte cinesi, trovati clandestini indiani e albanesi

TERAMO apr 2013 –  Nuovi blitz nei laboratori cinesi in provincia di Teramo. Blitz della direzione provinciale del lavoro e dei carabinieri che ha messo in luce un nuovo fenomeno: adesso i cinesi sfruttano operai albanesi e indiatri trovati a lavorare in nero. L’operazione, chiamata “Filorientale”, si è svolta dal 4 febbraio al 22 marzo : gli ispettori della Direzione provinciale del lavoro e del nucleo carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro, diretti dal direttore della Dpl di Teramo Fabrizia Sgattoni, con i militari del nucleo operativo del gruppo carabinieri Tutela del lavoro di Napoli comandati dal tenente colonnello Gaetano Restelli, con l’ausilio del personale delle stazioni carabinieri, hanno verificato la corretta attuazione delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, nonché l’emersione del lavoro nero e sommerso nei laboratori di confezioni e di pelletterie gestiti da etnie cinesi, presenti soprattutto nella zona della Val Vibrata.

Negli opifici sono state trovate postazioni di lavoro attrezzate con macchine da cucire, con capi di abbigliamento e pelletterie già lavorati o da confezionare, commissionati da famose griffe.

Si è ripetuto lo stesso squallido scenario, riscontrato nelle precedenti operazioni: nell’ambito degli stessi ambienti accanto agli strumenti di lavoro sono stati rinvenuti dormitori posticci, divisi dagli spazi lavorativi solo da pareti di cartongesso, e anche spazi adibiti a refettori. I locali di lavoro sono risultati privi di riscaldamento, umidi, fatiscenti e senza alcuna garanzia igienica e di sicurezza. Ambienti insalubri, in cui non esiste distinzione tra spazi lavorativi e spazi adibiti al riposo e alla vita familiare.

Nel corso dell’operazione sono stati controllati:30 laboratori tessili e di pelletterie, tutti irregolari; 296 lavoratori extracomunitari, di cui 75 in nero tra cui 16 clandestini ed un minore;sono stati operati 22 sequestri di immobili adibiti a laboratori e di macchinari per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza, per un valore complessivo di 8.477.000 euro. Gli immobili sono risultati tutti di proprietà di cittadini italiani;sono state impartite 1379 prescrizioni per contestazioni di violazioni alle normative in materia di sicurezza, per un importo complessivo di 7.074.524 euro di ammende;sono stati adottati n. 19 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale ;sono state contestate sanzioni amministrative per un importo di 333.450 euro; le omissioni e l’evasione contributiva accertate ammontano complessivamente ad 1.205.277 euro; denunciati 30 cittadini cinesi.

Le indagini hanno permesso di accertare che in alcuni casi le lavorazioni sono state svolte per conto di ditte italiane con sedi in questa provincia e in regioni limitrofe. Un fenomeno nuovo venuto alla luce nel corso delle ispezioni e che ha lasciato stupiti gli operatori è stato quello di trovare all’interno degli opifici lavoratori “in nero” di nazionalità albanese e indiana, nonché lavoratori italiani subordinati assoggettati alle direttive dei padroni cinesi.

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2013/04/22/news/blitz-nei-laboratori-cinesi-al-lavoro-in-nero-indiani-e-albanesi-1.6930230