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Caserta: due romeni e una bulgara arrestati per rapina col morto – AGI – Agenzia Giornalistica Italia


AGI – Agenzia Giornalistica Italia

Caserta: due romeni e una bulgara arrestati per rapina col morto
AGI – Agenzia Giornalistica Italia
Due romeni e la fidanzata bulgara di uno di loro sono stati arrestati per la rapina in una abitazione a Castelvolturno, nel casertano, nella quale mori' un anziano. L'uomo era deceduto per un malore, ma in casa vi erano chiari segni di un furto. L

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Bergamo, furiosi scontri fra immigrati: uccisa dottoressa italiana

Bergamo 09 settembre 2013 – Far west ieri sera attorno alle 22.30 sull’ex provinciale 91 a Chiuduno. Una rissa, poi la strage: un indiano e un medico di 44 anni, di Trescore – la ginecologa Eleonora Cantamessa – sono stati falciati e uccisi dall’auto su cui c’erano tre, forse quattro immigrati, che prima avevano accoltellato l’indiano, lasciandolo gravemente ferito a terra.

Eleonora Cantamessa, la dottoressa uccisa

Eleonora Cantamessa, la dottoressa uccisa

Poi, mentre la dottoressa, che si era fermata per prestare soccorso, era china sul ferito, l’auto degli aggressori è tornata indietro, forse per «finire» l’indiano e ha falciato entrambi, schiantandosi contro altre auto, tra cui l’Audi A2 su cui c’erano due giovani che lavorano in un bar di Grumello e che stavano tornano a casa.

Secondo le ricostruzioni, pare che ci fosse anche una terza auto con a bordo altri indiani coinvolti in quello che dovrebbe essere stato un tragico regolamento di conti, e che quest’auto sia fuggita. Come sono fuggiti gli uomini che hanno ucciso l’indiano e la dottoressa, ginecologa alla clinica Sant’Anna di Brescia, con studio anche nel centro di Trescore. Ferito, gravemente, anche un giovane di Trescore: pure lui si era fermato per soccorrere l’accoltellato. In ospedale anche un amico di Eleonora Cantamessa che era sulla Golf con lei, tornando a casa dopo un aperitivo insieme. A terra anche il giovane indiano che guidava l’Audi su cui viaggiava anche l’amico ucciso. I feriti sono stati portati in ambulanza negli ospedali di Bergamo (Papa Giovanni e Humanitas Gavazzeni), Seriate, Chiari.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/393082_incidente/

E’ morta tragicamente, mentre prestava soccorso a un ferito in una rissa, ieri sera a Chiuduno (Bergamo),  un medico 44enne di Bergamo che lavora all’Ospedale S.Anna di Brescia e che passava con un amico. Un’auto con a bordo quattro connazionali del ferito, i suoi aggressori, ha falciato entrambi, forse con l’obiettivo di ‘finire’ l’indiano ferito a sprangate poco prima. Sul posto sono giunti anche il padre e il fratello della donna, disperati, e i carabinieri, che si occupano del caso.

E’ stato identificato l’uomo, uno straniero, che era alla guida dell’auto cha investito e ucciso la dottoressa e il cittadino indiano che la donna stava soccorrendo, hanno confermato i carabinieri. Con lui sono stati portati in caserma anche altri connazionali.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/09/09/Rissa-bergamasco-dottoressa-muore-mentre-soccorre-ferito_9268925.html

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/09/09/Rissa-Bergamasco-preso-investitore_9269312.html

Pestata da Dominicano: rischia di perdere occhio

Catania, 24 apr. – Un dominicano di 38 anni e’ stato fermato da carabinieri a Catania per lesioni gravi nei confronti della moglie, una sua connazionale di 29 anni, ora ricoverata con prognosi riservata al Policlinico. L’aggressione e’ avvenuta nella zona alta di viale Vittorio Veneto, per motivi ancora non chiari. L’uomo e’ accusato di avere picchiato selvaggiamente la consorte, che rischia di perdere l’occhio destro.

http://www.agi.it/cronaca/notizie/201304241424-cro-rt10204-violenza_donne_catania_picchiata_da_marito_rischia_un_occhio

Mattanza senza fine: ne hanno stuprata un’altra

Ovviamente chiunque avesse detto a questa sconsiderata, – perché nessuna mente sana frequenta maghrebini, infatti quasi tutti i frequentatori di questi individui sono tossicodipendenti – di non frequentare Marocchini, sarebbe stato denunciato a quell’ente parassitario e danno chiamato Unar.
E’ un’altra vittima dell’immigrazione e delle propaganda del “siamo tutti uguali”.
Non siamo tutti uguali e prima ce ne renderemo conto, meglio sarà. Intanto la mattanza continua.

Brescia, 24 marzo 2013 – Rifiuta le avances, la prendono con la violenza. I carabinieri di Rovato, insieme ai colleghi del nucleo operativo radiomobile di Chiari, nel bresciano, hanno arrestato due marocchini di 26 e 32 anni per violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di una ragazza che risulta residente nel mantovano, ma che vive a Brescia.

Ieri la giovane aveva accettato di trascorrere la serata in un locale a Rovato insieme a uno dei due marocchini, che già conosceva, e ai suoi tre amici. Il gruppo, dopo aver consumato alcolici, si è spostato in un parco pubblico, dove la ragazza è stata poi aggreditaUno dei due uomini l’ha violentata mentre il secondo, al tentativo di lei di reagire e difendersi, l’ha picchiata selvaggiamente.

La ragazza, dopo essere riuscita a chiedere aiuto, è stata trasportata all’ospedale di Chiari da dove è stata dimessa con una prognosi di 15 giorni in quanto ha riportato anche traumi alla testa, al viso e alla schiena.

Aggredita alla stazione: pugni, calci e tentata violenza

Nel primo pomeriggio di ieri gli agenti del Commissariato di Ventimiglia hanno arrestato il lituano Valeries Leonovics, 49 anni, pregiudicato per rapina e reati contro la persona, per avere aggredito una donna italiana di 55 anni che, insieme al suo compagno, stava trascorrendo la notte nella stazione di Ventimiglia in attesa del primo treno diretto in Piemonte.

Verso le 4 del mattino con una scusa ha attirato la donna vicino ad un convoglio in sosta per abusare di lei e, non riuscendo nell’intento, l’ha aggredita a pugni e calci, provocandole gravi lesioni al volto, giudicate guaribili in un mese.

La vittima dell’aggressione e suo convivente che hanno descritto l’autore come  “un uomo, apparentemente gentile, conosciuto poco prima e che aveva riferito di chiamarsi “Valeri” e di  essere cittadino russo  alto 1.80, robusto, capelli corti castani, occhi chiari, indossante giacca colore fucsia pantaloni grigi e berretto nero”.

La donna era riuscita a divincolarsi ed a scendere dal treno per poi fuggire e recarsi dal suo compagno per cercare aiuto alla Polizia Ferroviaria.

Grazie a una dettagliata descrizione, gli agenti del Commissariato, poche ore dopo, sono riusciti a rintracciare l’autore della violenza in una via del centro, ad arrestarlo e a portarlo in carcere a Sanremo

 

http://www.riviera24.it/articoli/2013/01/14/147599/arrestato-un-lituano-che-aveva-preso-a-calci-e-pugni-una-donna-nella-stazione-di-ventimiglia