Tag: caserma dei carabinieri

Pedina l’ex compagna alla caserma: arrestato moldavo


Verona Sera
Pedina l’ex compagna alla caserma: arrestato
L’Arena
Aveva pedinato fino alla caserma dei carabinieri l’ex compagna dove si era recata per denunciarlo perchè si sentiva perseguitata: è stato così arrestato dai militari che l’hanno trovato impassibile all’esterno in attesa dell’uscita della sua ex. È
Pedina la ex fino in caserma dove lei voleva denunciarlo per stalkingVerona Sera
STALKING: MINACCIA FIDANZATA E LA SEGUE IN CASERMA AGI – Agenzia Giornalistica Italia
La segue fino in caserma arrestato per stalkingTgVeronatutte le notizie (5) »

Rissa in famiglia d’immigrati davanti alla caserma dei carabinieri

 

FANO (Pesaro e Urbino) – Dagli affari alle botte: tutto in famiglia. Arresti e denunce compresi. E’ successo a Fano dove ieri pomeriggio i carabinieri sono dovuti intervenire per sedare una rissa che aveva per protagonisti un nucleo familiare allargato a parenti e amici. Si tratta di una comunità di romeni che risiede fuori provincia, in questi giorni marito e moglie sono a Fano in un appartamento a Sassonia. Ieri pomeriggio la coppia, nei pressi dello Sport Park, è stata raggiunta da alcuni parenti di lei e da altri conoscenti. Il casus belli erano dei chiarimenti non meglio precisati di natura economica con il marito e ben presto la situazione è degenerata. Nel parcheggio sono volati gli insulti e le botte che hanno avuto uno strascico davanti alla caserma dei carabinieri. La coppia ha infatti cercato di allontanarsi in auto, tallonata dagli inferociti parenti che hanno raggiunto i due nei pressi del comando dell’Arma. E giù di nuovo botte tanto da far intervenire i militari guidati dal capitano Cosimo Giovanni Petese. Alla fine sono scattati quattro arresti (per gli uomini coinvolti) e due denunce (per le donne). I sei devono rispondere di rissa, resistenza a pubblico ufficiale.

 

 

Lo ha ammazzato un “nuovo italiano”: si fidava di lui, come insegna la tv

Foto 3Svolta nelle indagini sulla morte di Andrea Ferri, l’imprenditore pesarese ucciso lunedì notte nella città marchigiana. Sono state infatti poste in stato di arresto le due persone fermate nella tarda serata di ieri. In manette sono finiti un marocchino naturalizzato italiano, residente a Rimini, e un macedone, dipendente di Ferri. I due volevano rapinare l’imprenditore dell’incasso dei distributori di benzina che possedeva.

Secondo i carabinieri del Comando provinciale, i due avevano intenzione di prendere nell’auto di Ferri, un Suv nel quale l’imprenditore è stato crivellato di colpi – 7 in tutto, 5 dei quali hanno raggiunto l’uomo alla testa e uno alle spalle – le chiavi elettroniche del caveau del distributore che l’uomo aveva a Montecchio, dove vengono erogati grossi quantitativi di carburante perché serve soprattutto autotrasportatori.Chi sono i due arrestati – I due giovani arrestati dai carabinieri di Pesaro sono Donald Sabanov, 25 anni, macedone residente a Trasanni di Urbino, dipendente della vittima, e Karim Bari, 23 anni, di origini marocchine ma “nuovo cittadino italiano”, calciatore in una squadra dilettantistica, residente a Morciano di Romagna insieme alla famiglia.

Macedone rischia il linciaggio – Il macedone Donald Sabanov ha rischiato il linciaggio all’uscita della caserma dei carabinieri di Pesaro da dove è stato trasferito in carcere. I colleghi del giovane, dipendente in uno dei distributori della vittima, hanno cercato di aggredirlo rivolgendogli insulti. Sabanov, ieri, aveva partecipato ai funerali dell’imprenditore pensando forse che la sua assenza ai funerali del datore di lavoro avrebbe insospettito i carabinieri.

Per la vittima il killer era come un figlio – Dalle indagini è emerso che per Ferri, padre di un bambino di 12 anni e di una ragazza di 18, il 24enne era come un terzo figlio, con cui la vittima si confidava e che era al corrente di molti particolari della vita privata dell’uomo ucciso. Probabilmente, dunque, era anche a conoscenza delle abitudini e delle frequentazioni di Ferri, che la sera dell’agguato usciva dall’abitazione di un’amica nigeriana. L’imprenditore aveva anche aiutato economicamente il presunto assassino, che aveva un regolare contratto di lavoro. Nel suo ambiente, Donald Sabanov è conosciuto con il soprannome “il Barbaro”, forse per la sua struttura massiccia e muscolosa. Per i carabinieri, la ferocia dell’omicidio denota anche un forte livore.

La rapina nella notte al distributore – A mettere gli investigatori sulle tracce degli assassini, il furto compiuto nel distributore da una persona travisata proprio la notte del delitto. L’area di servizio è stata così perquisita e monitorata, perché è stato subito chiaro che, date le strumentazioni sofisticate per accedere al caveau, solo una persona dell’entourage di Ferri poteva avervi accesso o procurarsi le chiavi elettroniche.

E’ sempre uno choc scoprire fino a dove può portare la xenofilia e l’assuefazione alla propaganda dell’accoglienza. Quest’uomo è una vittima dell’integrazione e di chi lo ha invitato a deporre le armi e fidarsi di un marocchino. Esattamente come vogliono fare con tutta la società in generale. Come dice la Idem? Dare la cittadinanza agli sportivi.

ecuadoriano di 19 anni sorpreso dai militari mentre cedeva … – Piacenza24


Piacenza24

ecuadoriano di 19 anni sorpreso dai militari mentre cedeva
Piacenza24
Piacenza – Arrestato 19enne ecuadoriano per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Secondo le indagini dei militari, il giovane spacciava la droga in viale Beverora proprio nei pressi della caserma dei carabinieri. Domenica pomeriggio
Scoperto dai carabinieri getta la droga sotto l'auto: un arresto in via IlPiacenza

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Sfida i carabinieri spacciando davanti alla caserma, arrestato – Piacenza24


Piacenza24

Sfida i carabinieri spacciando davanti alla caserma, arrestato
Piacenza24
Piacenza – Arrestato 19 ecuadoriano per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Secondo e indagini dei militari, il giovane spacciava la droga in via Beverora proprio nei pressi della caserma dei carabinieri. Domenica pomeriggio i

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Indiano assale agenti con siringa usata

Cison di Valmarino, drogato suona ai carabinieri e li aggredisce
Imbottito di droga ha dato all’assalto alla caserma dei carabinieri armato di una siringa usata. Un indiano di 22 anni, residente a Revine Lago, è il protagonista di questa incredibile storia.
E’ accaduto giovedì a Cison di Valmarino. I militari hanno visto suonare alla loro porta il giovane, cheha subito tentato di colpire il carabiniere di guardia.
Per disarmarlo è stato necessario l’intervento dei colleghi. L’indiano è stato arrestato e denunciato per resistenza, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale. Secondo gli esami dei medici il giovane aveva appena assunto droga e con la siringa ancora sporca di sangue aveva tentato l’aggressione

http://www.trevisotoday.it/cronaca/drogato-aggredisce-carabinieri-cison-di-valmarino.html