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Roma: zingare derubano turisti, ai domiciliari nel campo nomadi comunale!

ROMA 22 settembre 2013 – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, nel corso di un normale servizio, hanno arrestato una 28enne, zingara, nata in Francia, ma domiciliata presso il campo nomadi di via Pontina, già nota alle forze dell’ordine con l’accusa di furto con strappo in concorso e denunciato per lo stesso reato un 13enne, ‘nomade’ proveniente dallo stesso campo nomadi. I due ieri mattina in via del Teatro Marcello, a pochi passi dal Campidoglio, nell’asportare il portafogli ad una turista, della Corea del Sud, in Italia per turismo, sono stati sorpresi da quest’ultima ed inseguiti, con la collaborazione della guida turistica. I militari in transito in via del teatro Marcello, notata la scena, sono intervenuti immediatamente riuscendo a bloccare la nomade nel momento in cui stava per consegnare il portafogli al 13enne. Portati in caserma sono stati successivamente riaccompagnati presso il campo nomadi dove solo la 28enne è stata sottoposta al regime degli arresti domiciliari, in attesa di essere sottoposta al rito direttissimo mentre, il minorenne non imputabile, è stato segnalato al Tribunale per i Minorenni di Roma.

http://www.mnews.it/2013/09/turista-e-guida-turistica-inseguono.html

Svuotacarceri all'opera

Svuotacarceri all’opera

Mercedes, Porches e Ferrari nei campi nomadi di Roma

 
I carabinieri al Comune «Troppi finti poveri nel campo nomadi»

Nomadi intestatari di moduli abitativi riservati a persone indigenti che possiedono invece auto di grossa cilindrata. Ferrari, Porsche, Mercedes. Un’incongruenza evidente finita sulle scrivanie dell’Ufficio nomadi del Comune dopo che i carabinieri del Nucleo operativo della compagnia Eur hanno scritto al Campidoglio segnalando quanto riscontrato in una serie di controlli nel maxi insediamento di Castel Romano, sulla via Pontina, devastato da metà giugno da decine di incendi dolosi dei moduli, da risse e aggressioni. E dove venerdì scorso, per il ritardato pagamento delle bollette, è stata staccata l’acqua corrente.
Ora l’Arma chiede al Comune di verificare se sussistano ancora i presupposti che consentono ad alcune famiglie rom – composte anche da pregiudicati – di possedere le casette prefabbricate nonostante le indagini abbiano accertato che non siano bisognose d’aiuto ma dispongano invece di cospicue disponibilità di denaro oltre che di veicoli del valore di decine di migliaia di euro. In alcuni di questi nuclei familiari – una trentina di persone – ci sarebbero anche persone destinatarie di provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale.

Un nuovo scenario in un insediamento dal quale nei giorni scorsi si sono già allontanati circa 500 nomadi per occupare di nuovo le aree di campi già sgomberati, come quello della Martora (Tor Sapienza) e di Tor de’ Cenci, e dove i danni per i roghi e gli atti di teppismo ammontano a oltre un milione di euro.