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Arroganza migrante: chiama caserma e sfotte carabiniere, preso latitante romeno

BOLZANO, 16 GEN 2014 – E’ costato caro a un latitante un gesto di sfida, con una telefonata di auguri per capodanno ad un maresciallo dei carabinieri. L’Arma si è subito attivata e lo ha individuato, nascosto sotto il letto nel suo rifugio a Locri. Vittima della sua leggerezza un romeno di 24 anni che aveva chiamato per gli auguri il maresciallo della stazione di Corvara in Alto Adige, proprio colui che a suo tempo aveva sporto la denuncia che gli era costata la condanna, dopo la quale il romeno era fuggito.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2014/01/16/Chiama-carabiniere-auguri-arrestato_9909901.html

 

90enne malata d’Alzheimer pestata dalla badante

BOLZANO. Immagini di una violenza inaudita quelle che nel quartiere Gries-San Quirino hanno incastrato una badante moldava di 54 anni. La donna, infatti, picchiava selvaggiamente l’anziana pensionata di 90 anni, affetta da demenza senile, per la quale lavorava da quattro anni. I maltrattamenti andavano avanti sicuramente da diversi mesi, ma solo ieri la polizia è riuscita ad arrestare la badante. Le mini camere installate in tutte le stanze dell’appartamento dimostrano come l’anziana venisse trattata in modo disumano, da chi in realtà avrebbe dovuto prendersi cura di lei. Venerdì mattina, alle 11, la situazione si fa insostenibile e gli agenti della Squadra Mobile, coordinati da Giuseppe Tricarico, devono intervenire. La moldava deve rispondere di maltrattamenti. Viveva insieme al compagno e al figlio nell’appartamento della donna e riceveva uno stipendio di 1.800 euro al mese.
Prima immagine. L’anziana fa fatica a mangiare. Mastica lentamente. La badante le siede accanto. Tiene in mano il cucchiaio. Poi succede qualcosa che è difficile da descrivere. La badante vuole che l’anziana si sbrighi. Le tappa il naso con una mano, mentre con l’altra le infila la zuppa in gola. La vittima quasi soffoca. Parte del cibo finisce sui vestiti. Inizia a piangere. Ma le lacrime non fermano la crudeltà della donna. Anzi, viene colpita con uno schiaffo al volto: «Sbrigati. Ti ho detto di mangiare. E stai zitta. Guarda che schifo che hai combinato».
Seconda immagine. L’anziana deve essere lavata. Oramai non è più in grado di farlo da sola. Ha bisogno di un’assistenza costante. La badante la prende per le braccia e poi la spinge con un calcio sulla sedia. Invece di accompagnarla alla toilette per farle un bagno, prende uno straccio bagnato e si limita a “pulire” un po’ la faccia e sotto le ascelle. L’anziana si lamenta. Si capisce che è sofferente. Arriva un altro schiaffo. Gli schiaffi, infatti, in questa casa non mancano. La badante ne fa molto uso, così come dei calci e degli insulti. La moldava fa alzare la novantenne, che pensa di poter tornare a letto. Ma la crudeltà della 54enne non ha limiti. Le dà una spinta per farla cadere. Ride. Si prende gioco di lei. Questa situazione va avanti per ore.
Terza immagine. È ora di pranzo. La badante porta l’anziana in salotto. La prende come se stesse sollevando un sacco di patate, che viene gettato sul divano. Accende la televisione e poi sparisce. La donna, di madrelingua tedesca, viene abbandonata così per diverse ore. La moldava è in cucina con il compagno italiano e il figlio 21enne (entrambi disoccupati). Poi esce e va a divertirsi. Torna nel cuore della notte. L’anziana è ancora seduta lì, dove l’aveva lasciata. E come avrebbe potuto allontanarsi, visto che non può camminare da sola. Per tutto il pomeriggio e tutta la sera ha pianto. Ma nessuno ha potuto aiutarla.
Quarta immagine. La badante dà da mangiare al pappagallo. Se ne prende cura come fosse un bambino. L’anziana è stata spinta su una sedia. È stata schiaffeggiata. È stata presa a calci. Adesso, per la crudele moldava, è il momento degli insulti. Parla al pappagallo: «Guarda quella vecchia. Vedi come si diventa quando passano gli anni? Ci si trasforma in pazzi e animali». In realtà, neanche le bestie tratterebbero quella povera anziana così come la tratta l’assistente moldava. Lunedì mattina, finalmente, i vicini di casa vanno in Procura. Dicono di sentire le urla e i lamenti dell’anziana. Dicono che ultimamente è trascurata. La polizia scoprirà di più. Scoprirà le vessazioni, i maltrattamenti, la violenza psicologica. Ora la vittima si trova in ospedale. Le sue condizioni psicologiche sono gravi.

http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2013/07/06/news/anziana-picchiata-arrestata-la-badante-1.7380195

Tunisino tenta di rubare auto di lusso, arrestato

BOLZANO, 19 GIU 2013 – Avrebbe potuto essere il ‘colpo’ della sua vita, ma e’ fallito: un tunisino di 28 anni e’ stato arrestato a Terlano vicino a Bolzano nel tentativo di rubare una lussuosissima Aston Martin con targa svizzera. L’uomo e’ stato sorpreso da una pattuglia dei Carabinieri mentre con un coltello stava tagliando la capote della vettura da 300 mila euro. Alla vista dei militi, il tunisino non ha potuto fare altro che nascondersi sotto la vettura, da dove e’ stato estratto per finire in manette.

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/trentino/2013/06/19/Tenta-furto-Aston-Martin-arrestato_8896709.html

 

Bolzano: preso accoltellatore tunisino

Individuato dalla polizia l’aggressore di piazza Erbe. Si tratta del 26enne M.A., che avrebbe accoltellato un bolzanino di 23 anni alla gamba sinistra in seguito ad una lite avvenuta, per futili motivi. Grazie alle testimonianze di alcuni giovani un equipaggio della squadra Volante, nel pomeriggio di ieri è riuscito ad individuare il possibile autore materiale del reato. L’uomo è stato denunciato per lesioni aggravate dall’uso del coltello. Si tratta di un tunisino irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia a carico. Sono state, pertanto, avviate dalla Questura anche le pratiche per l’espulsione dal territorio nazionale.

http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2013/06/17/news/denunciato-dalla-polizia-l-aggressore-di-piazza-erbe-1.7274423

Due arresti per furti in Alto Adige – ANSA.it


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Due arresti per furti in Alto Adige
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Due arresti per furti in Alto Adige (ANSA) – BOLZANO, 22 MAG – I carabinieri hanno arrestato un rumeno di 35 anni e un peruviano di 25 anni, accusati di una lunga serie di furti ai danni di bar, piscine pubbliche, distributori di benzina ed esercizi

Data alle fiamme da immigrato romeno

BOLZANO  magg 2013 – Una bottiglia di alcol sul corpo e un fiammifero per darle fuoco. E’ stata questa la sorte toccata a una ragazza romena di 24 anni romena, punita così dal compagno che aveva deciso di lasciare per smettere di prostituirsi. A salvarla dal fuoco sono state alcune prostitute vicino alla stazione ferroviaria, che hanno sentito le urla. L’hanno trovata come una torcia umana e le hanno gettato addosso delle coperte. Quando è arrivata in ospedale, in condizioni gravissime, la ragazza ha parlato di un incidente, per la paura solo dopo è riuscita ad ammettere l’aggressione. Ha ustioni sul 30 per cento del corpo, ferite che s’infettano di continuo, e ha perso la vista da un occhio.

La vicenda risale a prima di Pasqua, ma la polizia l’ha tenuta nel riserbo per ragioni investigative. L’uomo è stato infatti individuato e condotto in carcere solo venerdì. E’ accusato di lesioni gravissime, tentato omicidio e sfruttamento della prostituzione. La Squadra mobile, coordinata da Giuseppe Tricarico, l’ha individuato perché aveva trovato un lavoro come stagionale e l’ha arrestato su ordinanza del sostituto procuratore di Bolzano Luisa Mosna. La ragazza era arrivata in Italia un anno fa per sfuggire alla miseria, con la promessa di vivere in casa di lui, che aveva riferito di lavorare. A Bolzano però si era ritrovata a ripararsi sotto ponti o in baracche, costretta alla prostituzione e picchiata, sempre controllata, gelosamente. Aveva quindi deciso di lasciarlo. Ma la sua reazione è stata violentissima.

“Il fuoco è stato appiccato ai vestiti che indossava, ma non ci sono elementi per parlare di acido gettato addosso”, ha precisato il capo della Squadra mobile, Giuseppe Tricarico smentendo le prime notizie che parlavano anche di un contenitore di acido che l’uomo le avrebbe gettato sul volto. “Si tratta di ustioni deturpanti al viso, al collo e alle spalle che riguardano il 30 per cento del corpo, causate dal fuoco appiccato agli abiti”. L’acido di cui qualcuno ha parlato invece non corrisponde a verità, anche se i segni che la donna ha riportato sono davvero importanti. Sarebbero stati provocati proprio per impedirle di proseguire a fare la prostituta”. Il dirigente parla di una vicenda di “forte degrado e specifica che non viene fornito il nome dell’uomo per non mettere a rischio la giovane di essere riconosciuta. Per questo i particolari della vicenda li conosce solo chi ha condotto direttamente le indagini. Del resto l’uomo in carcere è ancora da sentire”. “Si tratta – dice il capo della Mobile – di un senzatetto che aveva trovato un lavoro saltuario come bracciante e che avremmo dovuto sentire per l’interrogatorio di garanzia domani. Interrogatorio che ora è stato rimandato per le precarie condizioni di salute del romeno”.

http://www.repubblica.it/cronaca/2013/05/19/news/bolzano_prostituzione_ustione-59175478/

Nigeriano molesta sessualmente una studentessa, ma la burocrazia … – Articolotre

Nigeriano molesta sessualmente una studentessa, ma la burocrazia
Articolotre
-Redazione- 20 maggio 2013- Una studentessa trentina di 23 anni è stata molestata sessualmente da un nigeriano di 33 anni, mentre aspettava il treno alla stazione del treno di Bolzano. L'uomo – dopo l'arresto – è stato denunciato per violenza sessuale.

Surreale: nigeriano tenta stupro, ma non lo arrestano perché…

BOLZANO. Una studentessa trentina di 23 anni è stata molestata sessualmente da un nigeriano di 33 anni, mentre aspettava il treno alla stazione del treno di Bolzano. L’uomo – dopo l’arresto – è stato denunciato per violenza sessuale.

I fatti sono avvenuti giovedì sera alle 22.50. La polizia ferroviaria di Bolzano, coordinata dal sostituto commissario Vincenzo Tommaseo, riceve una chiamata da un ragazzo che si trova a Trento. Dice che la sua fidanzata si trova sul binario 4 a Bolzano e che l’ha chiamato chiedendo aiuto.

Immediatamente, gli agenti escono e cercano la giovane. La 23enne indica un uomo di colore che sta fuggendo, dicendo di essere stata toccata e palpata nelle parti intime da lui. L’extracomunitario viene fermato e identificato. Si tratta di un cittadino nigeriano di 33 anni. Lo straniero era già stato notato dalla polizia, ma sembrava tranquillo. La studentessa è sotto choc. Vuole solo tornare a casa. Sale sul treno delle 23.01 e torna a Trento. Ieri mattina, infine, ha però presentato denuncia contro il suo aggressore che è stato denunciato per violenza sessuale.

Il nigeriano, infatti, si era avvicinato alla ragazza mentre si trovava nella sala d’attesa. All’inizio sembrava volesse solo scambiare due chiacchiere, fin quando non ha iniziato a toccare le gambe della studentessa. La trentina si è alzata ed è uscita a fumarsi una sigaretta, respingendo lo straniero.

Ma poco prima delle 23 ha preso la valigia ed è scesa nel sottopassaggio per raggiungere il binario 4 per prendere il treno. E proprio mentre si trovava nel sottopassaggio è stata raggiunta dall’extracomunitario. L’uomo ha iniziato a offenderla e ribadendo che doveva stare ferma se non voleva passare dei guai.

Quando ha visto che non c’era nessuno, l’ha spinta contro il muro e l’ha toccata nelle parti intime, costringendola a stare immobile. Fortunatamente, la studentessa è riuscita a liberarsi dalla presa, fuggendo verso il binario 4. In quei pochi istanti, ha avuto il tempo di chiamare il fidanzato che l’aspettava a Trento per chiedere aiuto. Non è riuscita a fare altro, talmente era spaventata. Il cittadino nigeriano, invece, l’ha raggiunta, continuando a parlarle e facendole degli apprezzamenti volgari. L’ha molestata fin quando non ha visto arrivare gli agenti e poi ha cercato di fuggire. L’uomo è stato denunciato, appunto, per violenza sessuale. Se la giovane vittima lo avesse denunciato subito, la polizia lo avrebbe arrestato. Ma la studentessa, in quel momento, non ha potuto fare altro che prendere il treno per lasciarsi il suo aggressore alle spalle.

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2013/05/17/news/studentessa-molestata-alla-stazione-1.7084898

Insomma, c’è uno stupratore libero perché l’ha denunciato la mattina dopo? Surreale. Come è surreale che una donna non possa prendere il treno la sera tardi, perché gli immigrati sono in agguato. Questo è il vero “femminicidio”.

Furti e truffe a Modena: sgominata banda di nomadi – Gazzetta di Modena


Bsnews.it

Furti e truffe a Modena: sgominata banda di nomadi
Gazzetta di Modena
Undici i nomadi italiani di etnia sinti raggiunti da ordinanza di custodia cautelare del Gip del Tribunale di Brescia, su richiesta della Procura; una ventina, invece, le vittime della banda, residenti nelle province di Mantova, Bolzano, Sondrio
Auto in vendita online «prese» con truffa e minacce dai nomadiCorriere della Sera
Banda di undici nomadi in manette: rubavano auto, camper e roulottesIl Gazzettino
Arrestati nomadi italiani per truffa e rapina a danno di inserzionisti webBsnews.it
InfoOggi
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Incendio al campo nomadi a Bolzano – ANSA.it


ANSA.it

Incendio al campo nomadi a Bolzano
ANSA.it
Incendio al campo nomadi a Bolzano (ANSA) – BOLZANO, 11 APR – Il Corpo Permanente dei Vigili del Fuoco di Bolzano e' intervenuto per un incendio al campo nomadi a Bolzano sud. Il rogo ha coinvolto e distrutto un piccolo caseggiato in legno adibito ad