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Rissa ghanesi-italiani, c’era anche Balotelli

Allo scontro, inizialmente solo verbale poi sarebbero volati anche schiaffi e spinte e, forse, qualche pugno, avrebbero preso parte il giocatore del Milan e della Nazionale, suo fratello Enoch, il conduttore tv e dj Facchinetti e alcuni suoi amici. Non si sa ancora di preciso per quale motivo sia nato il diverbio. Si sa solo che lo “scontro” è avvenuto davanti a moltissime persone. Luogo dell’acceso diverbio il Biblos, uno dei loclai più in voga di Milano.

Balotelli era reduce dalla positiva trasferta di Cagliari, che ha visto il suo Milan conquistare tre punti dopo essere passato in svantaggio. Nonostante il gran bel gol su punizione Supermario era uscito dal campo un po’ arrabbiato, per i fischi e gli insulti ricevuti dai tifosi del Cagliari. Lui aveva risposto con un brutto gesto al loro indirizzo. Gesto per il quale il giudice sportivo lo ha squalificato per un turno. Tornato a Milano l’attaccante è andato a rilassarsi un po’ con i suoi amici e con il fratello: cena più discoteca. Tutto sembrava filare liscio nel locale, quando, a un certo punto, è scoppiata la rissa. Solo il tempestivo intervento dei bodyguard ha evitato guai peggiori. Alla fine niente di particolarmente grave. Ovviamente quanto è accaduto nel giro di pochi minuti era sulla bocca di tutti.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/rissa-discoteca-balotelli-e-facchinetti-986417.html

Allarme rapine in casa: 70enne molestata e rapinata da gang ‘integrata’

MONREALE (PALERMO) – Mostra i lividi sulle mani, indica la sua bocca, ancora dolorante dopo essere stata imbavagliata con forza. Racconta quei momenti terribili con la paura negli occhi, descrivendo nei dettagli le fasi della rapina messa in atto da tre malviventi ieri pomeriggio, mentre si trovava a letto. Carolina Tuppo, 69 anni, stava riposando quando i rapinatori hanno fatto irruzione nella sua villa, in via Corpo di Guardia a Monreale. La casa in cui la donna abita ormai da trent’anni è circondata da campi alberati, ai confini dei quali si intrecciano numerose stradine sterrate.

L’entrata principale è su una via di passaggio per le auto, ma i malviventi – finiti ieri in manette – avrebbero raggiunto la villa a piedi, attraversando uno dei terreni vicini. Poi, avrebbero scavalcato la rete di recinzione e fatto accesso nell’abitazione dalla porta sul retro. Erano due romeni e un palermitano, due trentenni e un ventunenne: Cionta Covaci, Dorin Alin Staicu Mosneanu e Marcantonio Gnoffo. Facce già note alla polizia che ieri è riuscita a cogliere sul fatto i tre, fermati mentre si stavano dando alla fuga. Poco prima, avevano minacciato con un coltello, imbavagliato e legato ai piedi del letto la donna, che durante il suo racconto aggiunge un particolare sconcertante, quello delle molestie subite da parte di uno dei rapinatori.

“Uno di loro faceva da palo e si trovava nel corridoio – racconta la 69enne – gli altri due mi hanno aggredito nella stanza da letto e mi hanno immobilizzata. Il più robusto ha cominciato a rovistare nei miei cassetti, l’altro si è seduto accanto a me sul letto e mi ha molestata. Ero sconvolta, disgustata – racconta Carolina Tuppo – ma non potevo fare nulla. Lui ha continuato dicendomi “Lo facciamo?”. Io, terrorizzata, ho ovviamente risposto di no ed è stato in quel momento che ha deciso di legarmi.

Il suo complice ha così afferrato una mia vestaglina di cotone e l’ha strappata, ricavando un lungo pezzo di stoffa con il quale mi hanno legato ai polsi. Stessa cosa hanno fatto per le caviglie e la bocca. Mi hanno imbavagliata con violenza, la bocca mi fa male, riesco a malapena a parlare. Poi – aggiunge – non contenti mi hanno legata ai piedi del letto, facendomi mettere in ginocchio. Da quel momento in poi non ho più capito cosa stessero facendo. Ero nel panico, credevo che mio nipote si trovasse nell’altra stanza e che gli avessero fatto del male”.

Invece, per fortuna, il giovane era andato a casa della madre, al secondo piano della villetta, dove la mamma abita col figlio più piccolo di quattro anni. “Ero con mia nonna fino a pochi minuti prima – racconta – ma quando è andata a riposare ho deciso di andare un poco di sopra”. E’ stato il ragazzo ad intuire quello che stava succedendo alla nonna e a lanciare l’allarme alla polizia: “L’ho sentita urlare e dire che non aveva soldi. Poi passi veloci e rumori strani, ho chiamato subito il 113”. Un gesto che ha permesso l’arresto dei tre, soprattutto in base al fatto che la polizia conosceva già quella casa, finita nel mirino dei malviventi già tra volte in pochi mesi.

“Ad ottobre scorso – spiega la figlia della vittima, Sonia Tusa, un uomo è entrato armato di un coltello ed è scappato con alcuni oggetti di bigiotteria. A dicembre la casa è nuovamente stata presa d’assalto. Posso dire che ci hanno tolto completamente la serenità”. “E’ vero – aggiunge la madre – mia figlia adesso non vuole nemmeno lasciarmi più da sola, è molto preoccupata. Qui basta voltarsi per trovarsi un ladro di fronte. Abbiamo paura”.

Un piano, quello che avrebbero voluto mettere a segno i due stranieri e il palermitano, che avrebbe portato via alla vittima oggetti dal grande valore affettivo: “Mi dicevano di dargli i soldi, ma ho più volte detto che non avevo e così mi hanno sflato dalle dita la fede d’argento e quella d’oro. Ho perso mio marito qualche anno fa e non avere più questi anelli per me sarebbe stato un dolore. Per fortuna mi è stato riconsegnato tutto. Quella che non riavrò più è la tranquillità”.

http://livesicilia.it/2013/08/29/le-molestie-poi-la-rapina-e-la-fuga-lanziana-aggredita-a-monreale-e-stato-terribile_365025/

Boldrini sarà estasiata, da questo esempio di integrazione riuscita italo-romena.

Bambino di 1 anno molestato da immigrato

Bimbo di un anno molestato da marocchino: era con la mamma al supermercato

La mamma ha lanciato un urlo chiedendo l’intervento degli inservienti. L’uomo è stato fermato immediatamente

Viareggio – Si è avvicinato a un bambino di un anno, gli ha messo una mano sotto il mento e lo ha baciato in bocca. Ed è scoppiato il putiferio all’interno del supermercato, perché a compiere quel gesto non è stato il padre del bambino. Ma un perfetto sconosciuto, un nordafricano che è stato arrestato dai carabinieri per abuso sessuale. E’ successo ieri mattina attorno alle 10.30 in un supermercato a Lido di Camaiore.

Non si contano piu’ gli episodi gravissimi di criminalita’ da parte di questi ” nuovi italiani ” tanto voluti dalla sinistra con la canna del gas in cerca disperata di voti. Ieri a Viareggio,come riportano tutti i siti d’ informazione locali, un giovane marocchino,ovviamente clandestino , in un negozio ha approfittato della momentanea assenza della madre di un bambino di un anno seduto sul seggiolone del carrello della spesa, per baciarlo. Immediata la reazione sbigottita e terrorizzata della madre del bambino che ha chiesto soccorso. I carabinieri hanno arrestato questo delinquente , pericoloso maniaco sessuale , purtroppo fino ad ieri libero di molestare e stuprare. Vergogna!!!

http://voxnews.info/2013/07/16/gravissimo-episodio-a-viareggio-clandestino-marocchino-molesta-un-bambino-di-un-anno/
http://www.lanazione.it/viareggio/cronaca/2013/07/13/918954-bimbo-baciato-sconosciuto.shtml

Giustizia privata: irrompono in casa, 81enne ne fa fuori uno a fucilate

Attimi di paura sabato sera, 29 giugno, intorno alle 23,30 in una villa a Casal Boccone, alla periferia di Roma. Durante un tentativo di rapina un imprenditore di 81 anni, dopo aver sentito dei rumori, ha sparato quattro colpi d’arma da fuoco ed ha ucciso uno dei ladri, un romeno di 36 anni con precedenti penali. I complici invece sono riusciti a fuggire senza portare via il bottino.

Come riporta il sito Ansa.it, quando l’anziano ha esploso i quattro colpi di pistola, sua moglie era già stata legata e imbavagliata. La posizione dell’uomo al momento è al vaglio degli inquirenti. “Se ti sequestrano tua moglie davanti a te, la legano e le puntano la pistola in testa, in bocca… Erano incappucciati e avevano le pistole”, ha spiegato l’uomo al Tgr Lazio, parlando al citofono con il giornalista: “Ho sorpreso il bandito e altri due complici nella villa dopo aver sentito dei rumori. Ho sparato soltanto a scopo intimidatorio, i tre erano armati”.

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/1271307/Colpo-in-villa–imprenditore-di-81-anni-spara-e-uccide-il-rapinatore.html

Purtroppo in due sono riusciti a fuggire. Gli inquirenti pensino al romeno con precedenti che era fuori invece che dentro. Patetici.

 

Asti: emergenza rapine, banda di immigrati scatenata

Nuova rapina notturna in un’abitazione astigiana. Nelle scorse settimane erano state assaltate ville e case a Revigliasco, Palucco e Valmanera. L’ultimo episodio è invece accaduto intorno alle 2 della notte tra martedì e ieri in una piccola cascina di località Rilate dove vive sola una pensionata di 75 anni.
Quattro banditi hanno forzato una finestra e sono entrati nelle stanze delle casa mentre la donna dormiva. Sentendo i rumori l’anziana si è svegliata ma è stata bloccata da uno dei quattro, che l’ha strattonata e le ha messo una mano sulla bocca per zittirla. Intanto, i tre complici rovesciavano con brutalità cassetti e armadi alla ricerca di denaro e oggetti di valore. L’aggressione è durata pochi minuti. Dopo aver trovato un centinaio di euro e alcuni monili d’oro, i balordi se ne sono andati. La pensionata, rimasta sotto choc, ha quasi subito avvertito il 113. Sono intervenuti gli agenti delle Volanti di turno insieme agli investigatori della Mobile e della Scientifica. I quattro, secondo la frammentaria descrizione della vittima indossavano cappucci e sciarpe a coprire il volto. Avrebbero pronunciato alcune frasi in italiano con un’inflessione non comune, straniera. Durante l’assalto non hanno mostrato armi.
Nella notte in città sono scattati numerosi posti di controllo delle forze dell’ordine e alcuni immigrati sono stati accompagnati in questura per accertamenti. Non si escludono collegamenti con le rapine in casa avvenute nel corso della primavera ai danni di una pensionata di Revigliasco, di una famiglia di Valmanera e di un giovane operaio residente in una villetta al Palucco.

http://lastampa.it/2013/05/30/edizioni/asti/rapinata-in-casa-da-banditi-momenti-di-terrore-nella-notte-xSNYpIwjV3thNf1nixBYuI/pagina.html

E Milano «perdona» chi picchia le donne – il Giornale


il Giornale

E Milano «perdona» chi picchia le donne
il Giornale
Milano – Le donne, quelle picchiate, violentate, perseguitate, sono da tempo sulla bocca di tutti. Bene, si dirà. Quando però chiedono giustizia, i conti non tornano. A Milano meno che altrove. Qui più della metà delle denunce che arrivano sul tavolo

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Piazza Vettovaglie, eroina come gomma da masticare: in manette … – PisaToday


PisaToday

Piazza Vettovaglie, eroina come gomma da masticare: in manette
PisaToday
Nel frattempo, comunque, altri militari avevano già provveduto a individuare lo spacciatore ed a bloccarlo prima che ingoiasse ben quattro dosi di eroina che teneva nascoste in bocca. Subito è scattato l'arresto in flagranza di reato dell'algerino che
Arrestato spacciatore alle VettovaglieLa Nazione

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Nordafricani aggrediscono coppia: “Dacci il brillante!” E lei lo ingoia…

Ha ingoiato l’anello che portava al dito per salvarlo dai rapinatori che sotto la minaccia di un coltello e di un pezzo di vetro volevano portarglielo via. La vittima, una signora romana di 47 anni, è stata ricoverata per accertamenti al San Giovanni, e probabilmente dovrà essere operata per estrarre il gioiello dall’intestino.

A gente come questa il Pd vuole svendere la cittadinanza

L’aggressione dalla conseguenza inaspettata è accaduto sabato sera intorno a mezzanotte in via Pier Francesco Giambullari, tra Colle Oppio ed Esquilino. La signora stava passeggiando con il marito, 52 anni, quando all’improvviso la coppia è stata raggiunta e circondata da 3 rapinatori nordafricani, che li hanno prima presi a spintoni e poi minacciati con una lama ed una bottiglia rotta. Subito le due vittime si sono arrese consegnando ai malviventi 200 euro che avevano nei rispettivi portafogli. Uno dei tre banditi aveva però notato il brillante sul dito medio della donna. Lei non ci ha pensato due volte, lo ha sfilato in un lampo dal dito e l’ha ingoiato.
“Un’esperienza che non dimenticherò mai  –  racconta la donna nel pronto soccorso dell’ospedale  –  Quando uno di quei malviventi mi ha detto “dammi l’anello” ho fatto finta di sfilarmelo ma me lo so sono messo in bocca ed ho deglutito per ingoiarlo. Quel diamante, oltre ad avere un alto valore commerciale, è anche il ricordo di una persona che non c’è più ed ha quindi un elevato valore affettivo. Sono riuscita a salvare un gioiello importante, ma ora dovrò forse essere operata”.In ogni caso il gesto della signora ha talmente sorpreso i rapinatori che non hanno perso tempo e sono immediatamente fuggiti verso il parco del Colle Oppio. Alcuni passanti che hanno visto a coppia in difficoltà hanno chiamato i 113, la pattuglia è arrivata in una manciata di minuti, ha soccorso la donna, chiamando anche i sanitari del 118. 

Intanto è partita la caccia ai rapinatori per le vie del quartiere. I poliziotti del commissariato Esquilino, diretto da Rossella Matarazzo con le volanti hanno settacciato la zona, mentre gli investigatori insieme alla polizia scientifica ha raccolto le descrizioni dei tre per tracciare un identikit. E il bollettino medico del San Giovanni sulla donna è incoraggiante: “Dall’ultima ecografia il gioiello si trova all inizio dell’intestino. Se l’anello verrà espulso i maniera naturale e fisiologica, non dovremmo praticare l’intervento chirurgico, viceversa se le grandi dimensioni dell’anello o e la posizione interna lo impediranno si dovrà operare”.
 http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/03/11/news/i_rapinatori_vogliono_l_anello_lei_si_sfila_il_brillante_e_lo_ingoia-54287885/

Spaccio con sputo, nigeriano arrestato dai carabinieri – Reggionline


Reggionline

Spaccio con sputo, nigeriano arrestato dai carabinieri
Reggionline
A finire in manette, con l'accusa di spaccio di cocaina, Kingsley Ukato, 34 anni, nigeriano a cui sono state sequestrate tre dosi di cocaina appena "sputate" ed altre 15 già confezionate trovate a nella sua casa dove i carabinieri hanno anche
Reggio Emilia: nascondeva cocaina in bocca per poi 'sputarla' in LiberoQuotidiano.it

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Donna sequestrata e seviziata da una banda di immigrati

Europa senza frontiere: i pendolari della violenza

Sono stati infiniti attimi di terrore quelli vissuti mercoledì scorso da Virginia Carpentieri, sorella del sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino Nunzio. La donna, 51 anni, è stata aggredita, picchiata, legata ad una sedia e minacciata di morte da quelli che al momento restano tre stranieri sconosciuti: lo riporta il quotidiano Il Mattino.

Tutto ha inizio mercoledì sera intorno alle 19 e 45 quando la donna fa rientro nella sua abitazione situata in via Ugo Foscolo, a Sant’Egidio del Monte Albino. Improvvisamente dal nulla, mentre la donna fa per aprire la porta, sbucano tre immigrati con volto nascosto da passamontagna ed armati di coltello. Secondo quanto si è appreso i tre aggressori erano nascosti nei pressi della villa. La donna tenta di reagire provando a strappare il passamontagna ad uno dei tre e per tutta risposta viene picchiata violentemente con pugni e schiaffi. Gli aggressori la legano quindi ad una sedia e le ficcano in bocca una spugna. Non basta: uno dei tre della banda le punta un coltello alla gola mentre gli altri due rovistano in casa, alla ricerca di soldi e preziosi da rubare. Due di loro parlano con accento straniero il terzo rimane in silenzio.

Nessun altro è presente in casa: la donna non è sposata e nella dimora di famiglia vive con un nipote, che però è assente. Solamente il caso mette i bastoni tra le ruote ai tre malfattori: una cugina della donna si reca a farle visita e, già sull’uscio della porta, avverte degli strani rumori. Virginia Carpentieri riesce a sputare la spugna e grida alla cugina di chiamare i carabinieri perché “ci sono i ladri”. La visitatrice, in breve tempo, dopo aver chiamato il 112 si vede passare davanti i tre malfattori che fuggono.

Sul posto si recano gli uomini della scientifica, i carabinieri della tenenza di Pagani e i militari del reparto territoriale di Nocera Inferiore, agli ordini del maggiore Matteo Gabelloni, oltre agli uomini del 118. La donna viene condotta in ospedale, dove vengono evidenziate ferite con una prognosi di dieci giorni: non ha riportato, fortunatamente, conseguenze gravi. Nel frattempo viene avvisato Nunzio Carpentieri, impegnato ad Angri per una manifestazione elettorale. Il sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino si reca sul posto e si trova di fronte uno scenario non piacevole. Oltre ad aver picchiato la sorella i ladri sono riusciti a portare via 500 euro in contanti e oggetti in oro.

Il sindaco si è espresso duramente su quanto accaduto e, pur lodando l’impegno dei carabinieri che però “sono numericamente pochi”, ha chiesto l’istituzione di una caserma dei carabinieri a Sant’Edigio del Monte Albino. Proseguono intanto le indagini: stando a quanto emerso dai primi rilievi pare che i tre malviventi abbiano atteso a lungo l’arrivo della donna pur potendo entrare tranquillamente dalla finestra della cucina, che era aperta: avrebbero infatti potuto agire indisturbati proprio perché nessuno era in casa.

http://www.salernotoday.it/cronaca/aggressione-virginia-carpentieri-sorella-sindaco-sant-egidio-del-monte-albino.html