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da un nomade a Porta Maggiore
Il Messaggero ROMA – Aggressione a un autista di un bus a Roma. In piazzale di Porta Maggiore, angolo via Casilina un autista della linea905 è stato aggredito da un nomade. Secondo quanto riferito dall’autista l’uomo insieme ad altre due donne voleva salire a bordo …altro » |
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Roma: altro autista pestato da zingari
Roma, aggredito autista del bus da un nomade a Porta Maggiore – Il Messaggero
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Roma, aggredito autista del bus da un nomade a Porta Maggiore
Il Messaggero ROMA – Aggressione a un autista di un bus a Roma. In piazzale di Porta Maggiore, angolo via Casilina un autista della linea905 è stato aggredito da un nomade. Secondo quanto riferito dall'autista l'uomo insieme ad altre due donne voleva salire a bordo … |
“Siamo zingari, ti devi fermare dove diciamo noi”: e pestano autista bus
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ROMA – Aggressione a un autista di un bus a Roma. In piazzale di Porta Maggiore, angolo via Casilina un autista è stato aggredito da due donne nomadi che era a bordo della vettura con un uomo insieme ai loro bimbi. Sembra che il gruppo di nomadi avesse chiesto all’autista di effettuare una fermata non consentita, in un’area dove non è previsto lo stallo dei bus. Quando l’autista ha negato al gruppo la possibilità di scendere in un luogo diverso da quello previsto, le due donne del gruppo si sono scagliate contro di lui. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri. |
Integrazione a Torino: islamici pestano cristiano, non faceva il ramadan!
Torino: cristiano copto picchiato con le catene dagli islamici perché non fa il Ramadan
Sherif Azer, cristiano copto è stato selvaggiamente colpito alla testa con catene da un gruppo di islamici perché non fa il Ramadan, il digiuno islamico. Azer è stato coordinatore dei rapporti con la Comunità cristiana copta del nostro movimento politico Io amo l’Italia. I cristiani copti in Italia ammontano a circa 40 mila fedeli.
(A Torino si inaugura la nuova moschea in via Genova
Torino: esposto della lega contro la moschea, ndr)
E’ successo verso le 17,30 di oggi a Torino, in Corso Brescia angolo Corso Giulio Cesare, nella zona centrale di Porta Palazzo trasformata dagli islamici in un loro ghetto con ben 3 moschee e macellerie e negozi halal, cibo islamicamente corretto.
Dopo averlo intercettato e averlo identificato sia come egiziano di origine sia come cristiano per la croce visibile al petto, un primo gruppo di 4 islamici l’ha fermato chiedendogli in modo provocatorio:
“Fai il Ramadan?”, ovvero osservi il digiuno islamico iniziato l’8 luglio proprio il giorno della visita di Papa Francesco a Lampedusa dove rivolgendosi a dei clandestini musulmani santificò il Ramadan dicendo loro:
“Un pensiero lo rivolgo ai cari immigrati musulmani che oggi, alla sera, stanno iniziando il digiuno di Ramadan, con l’augurio di abbondanti frutti spirituali. La Chiesa vi è vicina nella ricerca di una vita più dignitosa per voi e le vostre famiglie. A voi: o’scià!”
Alla domanda “Fai il Ramadan?”, Azer ha risposto seccamente “No”.
Gli islamici manifestano le loro reali intenzioni ordinandogli:
“Glorifica il profeta Maometto!” (in arabo: “Salli ala al nabi”)
Azer non si fa intimidire e risponde coraggiosamente:
“Io non glorifico il profeta Maometto!”
A quel punto i quattro si sono allontanati per pochi minuti, si sono ripresentati con altri islamici armati di catene, hanno assaltato Azer colpendo ripetutamente alla testa e in tutto il corpo urlando:
“Noi ti ammazziamo cristiano di merda!”
Per fortuna è intervenuta subita la polizia che ha messo in salvo Azer. Mi ha chiamato da un commissariato della Polizia per informarmi dell’aggressione appena subita.
Chiedo al sindaco di Torino Piero Fassino, al presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta e al presidente della Regione Piemonte Roberto Cota di intervenire subito per condannare il vile attacco a un cittadino italiano cristiano copto nel centro di Torino, per assumere tutti i provvedimenti politici e amministrativi per prevenire il ripetersi di simili attentati di stampo terroristico, per restituire alla legalità e all’italianità la zona centrale di Porta Palazzo che è stata trasformata dagli islamici e dagli immigrati in una zona extraterritoriale dove imperversano l’arbitrio e la sharia, la legge islamica.
di Magdi Allam
http://www.imolaoggi.it/?p=56584&fb_source=message
L’integrazione funziona. Questi personaggi si portano dietro le loro faide inter-etniche. Ci saranno sempre più disordini tra varie etnie africane – non dimentichiamo che il genocidio moderno più grande non è avvenuto ad Auschwitz, ma in Ruanda – e tra vari gruppi provenienti dallo stesso paese: è la società multietnica.
Palermo, aggredisce un immigrato: arrestato un 22enne – Si24.it
Si24.it |
Palermo, aggredisce un immigrato: arrestato un 22enne
Si24.it PALERMO, 8 GIUGNO 2013 – Sabri Ben Ali, 22enne palermitano, è stato arrestato dalla Polizia di Palermo, con l'accusa di tentata rapina aggravata ai danni di un immigrato. Il giovane, insieme ad altri tre maghrebini, in piazza Giulio Cesare, angolo via … |
Torino, immigrati marciano su città e occupano anagrafe: “Lavoro e casa o sarà il caos”
Torino, 19/04/2013 – Una cinquantina di aspiranti “profughi” ha occupato poco prima delle 12,30 la sede dell’anagrafe centrale a Torino in via della Consolata. Cartelli, striscioni e un coro ritmato: lavoro, casa, residenza. Chiedono il riconoscimento dei propri diritti, promettono di proseguire l’occupazione a oltranza. L’anagrafe ha di fatto interrotto il servizio ed è stata presidiata in forze dalla polizia.
L’assessore all’Anagrafe, Stefano Gallo, ha parlato ai clandestini che chiedono il diritto alla residenza per poter trovare un lavoro e accedere a tutti i servizi sanitari: «Ho concordato con il coordinatore della segreteria del sindaco di indire la prossima settimana un incontro con una delegazione di immigrati. Insieme all’assessore alle Politiche sociali Elide Tisi cercheremo di affrontare le due questioni residenza e casa», ha detto loro. Secondo le prime ipotesi la riunione potrebbe esserci già martedì o mercoledì pomeriggio. Dopo aver parlato con l’assessore, gli immigrati hanno spiegato che sono pronti a occupare l’anagrafe, interrompendone i servizi, finché non saranno ascoltati.
Il gruppo si è poi spostato in corteo lungo via della Consolata, corso Regina e piazza della Repubblica dove hanno consegnato agli immigrati che bivaccano ai bar e al mercato di Porta Palazzo volantini contenenti le loro richieste. Il corteo si è poi sciolto in corso Regina angolo via XX settembre. L’appuntamento è alle 16 all’ex villaggio olimpico per l’assemblea pubblica degli immigrati d’Europa.
Lecce, estorsore nigeriano terrorizzava automobiliste al semaforo
LECCE, 09/04/2013 – A qualche centinaio di metri dalla sede della questura di viale Otranto, dove si trova proprio l’ufficio immigrazione, angolo viale Gallipoli, sotto il semaforo in corrispondenza del bar “Euclide”, tal Moritz Ifeanyi Ehiejilikwe, nigeriano di 25 anni, arrestato ieri sera dagli agenti delle volanti per tentata estorsione e violenza privata, era solito pretendere denaro agli automobilisti che si fermavano in attesa del “verde”.
Richieste seguite con tanto di minacce se chi si fosse trovato al volante avrebbe rifiutato di aprire il finestrino dell’auto per porgergli monete. Atteggiamento che il nigeriano avrebbe avuto, intorno alle 19, nei confronti di una donna, la quale ha poi telefonato al 113 sostenendo di essere stata minacciata da un cittadino di colore che pretendeva del denaro. Sul posto è giunta una pattuglia della polizia e lì la vittima ha riferito agli agenti che il 25enne nel frattempo si era allontanato per dirigersi nei vicoli del centro storico e, più precisamente, per via Carlo Russi. Rintracciato, è stato bloccato dopo un breve inseguimento.
La vittima ha denunciato più nel dettaglio alla polizia che il nigeriano le avrebbe chiesto insistentemente denaro, bussando al finestrino, e dopo aver avvicinato il viso la minacciava dicendole di non passare più da quelle parti, altrimenti sapeva lui cosa le avrebbe fatto. Il ragazzo avrebbe poi continuando a pronunciare frasi offensive e minacciose nei confronti della donna, ponendosi davanti all’auto e, nonostante il semaforo ormai era passato a verde, avrebbe impedito alla malcapitata di proseguire la marcia. E così la donna ha pensato bene di comporre sulla tastiera del suo telefonino il 113. Il nigeriano avrebbe continuato perfino a colpire l’auto con calci e pugni. Ma vi sarebbe stato un altro procedente.
La donna, già durante la mattina di ieri, mentre era ferma allo stesso sarebbe stata aggredita verbalmente dal 25enne per aver suonato il clacson, affinché l’auto che la precedeva riprendesse la marcia proprio mentre lui era in attesa di ricevere del denaro. A seguito di perquisizione personale, gli agenti hanno trovato in tasca dell’arrestato 57 euro, denaro che con tutta probabilità era riuscito a racimolare sotto il semaforo agli automobilisti.
http://www.lecceprima.it/cronaca/lecce-arresto-tentata-estorsione.html
Cagliari, la faida per il "tesoro dei rom" Bosniaco in cella: deve … – L’Unione Sarda
![]() L’Unione Sarda |
Cagliari, la faida per il "tesoro dei rom" Bosniaco in cella: deve …
L’Unione Sarda LA STORIA – In un angolo del campo rom di Mulinu Becciu, tra i liquami e i cumuli d'immondizia, Sabha Sulejmanovic aveva seppellito i gioielli di famiglia. Oro, tanto oro: 13 chili in tutto. E soldi, in contanti: 460 mila euro. Una fortuna che una … |
Campo nomadi e immondizia sono vergognato e allibito – Il Mattino
Campo nomadi e immondizia sono vergognato e allibito
Il Mattino Sono vergognato e allibito per quanto e come accade in via del riposo, angolo Via L. Bleriot., vicino campo Nomadi. La situazione è diventata insostenibile ed inverosimile, cumuli di spazzatura che sono arrivati a coprire una intera corsia della strada … |
Zingarolandia: c’è crisi, rubare non mi basta più e così spaccio!
I militari tenevano d’occhio la nomade già da qualche tempo, insospettiti da strani movimenti e via vai di persone conosciute nell’ambiente delle sostanze stupefacenti nelle vicinanze della palazzina in cui vive. Di qui l’altro ieri, dopo un periodo di controlli e appostamenti, la decisione di effettuare il blitz. Convinti che la Spinelli tenesse la droga in casa, i carabinieri hanno atteso che rientrasse. Intorno alle 17 l’hanno fermata davanti al portone condominiale, per poi salire insieme nell’appartamento.
Una volta entrati, gli investigatori hanno ispezionato ogni angolo della casa senza trovare nulla, ma non si sono arresi. Sicuri che la rom nascondesse la droga da qualche parte, i militari hanno deciso di controllare anche il sottotetto adibito al magazzino, dove hanno scovato la cocaina. Occultata all’interno di un borsello nero custodito all’interno di un armadio c’era una busta con 46 grammi di polvere bianca. Trovati anche materiale da confezionamento e un bilancino di precisione, non sono saltati fuori soldi o agendine con nomi di clienti e contabilità.
In ogni caso la Spinelli ha praticamente ammesso di spacciare nella zona di Ancona, spiegando di essersi vista costretta dalle difficoltà economiche che starebbe attraversando la sua famiglia.
http://www.ilmessaggero.it/marche/ancona_spaccio_ladri_malavita/notizie/245040.shtml