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Studente modello di mattina, pusher la sera: l’eroina anche nel …
Studente albanese arrestato per spaccio di eroina a PadovaErano destinati anche al Veneziano i sei chili di eroina sequestrati a R.L., 29enne albanese residente a Padova, in zona ospedale. Studente “modello” di un corso di laurea della facoltà di Lettere dell’Ateneo patavino la mattina, con una buona media, e la sera pusher di droga. E non di modiche quantità. Gli agenti del nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle di Venezia, infatti, seguivano da tempo lo studente, insospettiti dal tenore di vita superiore a quello di un universitario disoccupato. Girava per la città in sella a un potente scooter da migliaia di euro.In via Palestro, che dopo i recenti maxisequestri di hashish si conferma crocevia importante per il traffico e lo spaccio di stupefacenti, i sospetti sono divenuti certezze: i finanzieri hanno visto lo “studente” incontrarsi con un altro uomo e appartarsi. Pochi attimi e il corriere estraeva dal portabagagli dell’auto uno zainetto che passava nelle mani del ragazzo.Vista la scena, le forze dell’ordine hanno deciso di intervenire, con il coordinamento del pubblico ministero Rita Ugolini, della Dda di Venezia. L’irruzione ha portato all’arresto, oltre che di R.L., anche di A.T., 44enne di origine albanese proprietario di un ristorante a Savona, e al sequestro di sei chili di eroina contenuti all’interno di uno zainetto. Inutile il tentativo di R.L. di nasconderlo sotto un’auto parcheggiata vicino. E quello stupefacente, che avrebbe potuto fruttare circa 300mila euro, oltre che a Padova, sarebbe arrivato anche nel Veneziano.
Droga: Gdf sequestra 6 kg eroina, arrestati due albanesiANSA.it |
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Integrazione: studente modello di mattina, spacciatore la sera
Bruciano plastica e rame: allarme inquinamento. Anche i Sindacati contro gli Zingari (in ritardo)
Ad Asti, negli ultimi anni, quasi quotidianamente, i vigili del fuoco del comando provinciale di via Mons. Marello devono accorrere al campo nomadi di via Learco Guerra per spegnere incendi di vario tipo. Buona parte dei questi interventi sono per spegnere incendi appiccati per bruciare la plastica che avvolge mucchi di cavi di rame, bottino di furti compiuti in varie situazioni.
Sull’argomento che è oramai un caso di cronaca quotidiano sono intervenute le segreterie provinciali di tutti i sindacati. In una lettera inviata al prefetto ed ai vertici delle istituzioni astigiani i responsabili delle confederazioni sindacali chiedono provvedimenti atti a bloccare il fenomeno.
Nel documento si sottolinea che gli interventi dei vigili del fuoco hanno dei costi che devono sostenere la collettività. Inoltre l’attività illecita svolta nel campo nomadi è anche fonte di pericoli oltre che di disagi per i residenti nella zona a causa delle emissioni di fumi maleodoranti.
http://www.atnews.it/2012/06/18/leggi-notizia/argomenti/cronaca-3/articolo/sindacati-chiedono-di-bloccare-gli-incendi-appiccati-nel-campo-nomadi.html
Fuggono e si schiantano contro madre e figlia
Arrestati dalle volanti della questura di Venezia due cittadini tunisini, con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e omissioni di soccorso. Durante un controllo notturno, nella zona vicina alla stazione ferroviaria di Mestre, gli agenti hanno notato una vettura ferma con a bordo due persone. Quando la volante si è avvicinata, tuttavia, l’auto si è allontanata sgommando e a forte velocità. Nel corso del lungo inseguimento, in parte anche a piedi, i due furfanti sono finiti anche contro una vettura con a bordo una donna con la figlia, rimaste fortunatamente solo ferite. Contusioni non gravi anche per un agente coinvolto nell’operazione. Su uno dei due malviventi, poi fermati e arrestati, gravava già un provvedimento di custodia cautelare.
Se i due militari avessero sparato, e magari ucciso questi due delinquenti d’importazione, i magistrati li avrebbero perseguitati. Milano docet.
Immigrati spacciatori di morte
All’alba di lunedì scorso, alle ore 06.00 circa, Poliziotti della Sezione “Antidroga e contrasto Crimine Diffuso” della Squadra Mobile di Prato hanno effettuato un articolato servizio di verifica e controllo di una possibile attività di approvvigionamento di stupefacenti da parte di alcuni pusher magrebini in generale operanti in Toscana e più in particolare anche a Prato. Nell’occasione l’attività d’indagine portava gli uomini dell’antidroga pratese in località Vecchiano (PI), dove, alle prime ore del mattino, sono state avvistate due auto sospette provenienti dalla città di Milano che, uscite al casello di Pisa Nord, si sono dirette verso via della Barra, una strada sterrata del citato comune pisano.
Gli Operatori della Polizia di Stato hanno pertanto deciso di cercare di bloccare le due auto, una Audi A3 condotta con certezza da un noto trentasettenne marocchino residente a Milano, e soprattutto la Fiat Marea che la seguiva, operazione quest’ultima riuscita poiché, dopo una violenta colluttazione, si riusciva a mettere in sicurezza il suo conducente, un trentaquattrenne marocchino domiciliato a Prato, straniero con numerosi precedenti anche in materia di spaccio di stupefacenti, nonché il passeggero, ventiseienne marocchino in Italia s.f.d., pluripregiudicato fratello del trentasettenne marocchino conducente della Audi. Mentre quest’ultimo magrebino riusciva a scappare nel vicino bosco collinare, facendo perdere le proprie tracce, i due occupanti della Fiat Marea, in esito successiva accurata perquisizione della citata auto, sono stati trovati in possesso, nascosti in un’intercapedine del veicolo, di 10 grossi involucri sferici contenenti cocaina per complessivi 670 grammi.
Sequestrato lo stupefacente e condotti i due pusher presso la Questura di Prato, sono stati qui definitivamente tratti in arresto nella flagranza del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso, con contestazione al trentaquattrenne marocchino conducente della Marea anche dei reati di resistenza e violenza a P.U., mentre il trentasettenne marocchino conducente della Audi è stato denunciato in stato di irreperibilità per il concorso nella detenzione a fini di spaccio della cocaina.
http://questure.poliziadistato.it/Prato/articolo-6-692-43696-1.htm
Nota tecnica: per alcune ore è rimasto inserito un link errato. Si è trattato di un mero errore del software.
Blitz a motorizzazione Roma per patenti ‘facili’, 6 arresti – ANSA.it
Blitz a motorizzazione Roma per patenti 'facili', 6 arresti
ANSA.it A fare richiesta delle patenti 'facili' soprattutto cinesi, magrebini, egiziani, indiani, romeni, etiopi e moldavi. Anche se tra le persone denunciate risultano anche due italiani, che hanno deciso di utilizzare la 'scorciatoia illecita' dopo essere … |
Immigrato stupido tenta furto nella caserma dei carabinieri, è già libero
Montecatini, 04/06/2012 – Sfortuna, ingenuità, dabbenaggine, o forse presunzione. Certo è che Maricel Stanescu peggior obiettivo non poteva sceglierlo. Si è andato a cacciare in trappola con le sue mani andando a rubare all’interno della caserma dei carabinieri di Montecatini. Sorpreso dai militari nell’area sul retro dove sono in corso dei lavori, il romeno, senza fissa dimora, è stato bloccato. Ha provato a reagire, commettendo un doppio errore, ed è finito in manette anche per resistenza a pubblico ufficiale. Magari non contento dell’accusa di effrazione e furto. E’ stato processato nelle scorse ore con il rito per direttissima e si è beccato 6 mesi. Ha patteggiato in sostanza. E alla fine se l’è cavata con una reimmissione in libertà dopo la lettura della sentenza. Alla prossima verrebbe da dire. Anche se l’esperienza, brutta per la verità qualcosa dovrebbe pur insegnare. Perché entrare per rubare e finire ammanettato non è poi così un’esperienza di cui fregiarsi. Il romeno di 27 anni si era introdotto nell’area della caserma dove, collegati a un giardino, si trovano gli alloggi dei carabinieri. Nessun dubbio l’aveva assalito, convinto di fare bottino pieno. Invece nel sacco è finito lui. Ha provato a sfuggire. E avrebbe potuto anche passare per uno sbadato, ma al momento dell’identificazione Maricel Stanescu ha cercato di scappare strattonando i due carabinieri. E così è passato dal giardino alla camera di sicurezza. Dove, in base alla legge italiana, è rimasto il tempo di una notte. Poi ha riguadagnato la libertà.
http://affaritaliani.libero.it/cronache/ladro-in-caserma040612.html?refresh_ce