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Torino invasa da baby-gangs: ragazzo accoltellato da 3 marocchini

Accoltellato per un iPhone da tre ‘piccoli immigrati’

Non ha consegnato l’iPhone ai tre ragazzi marocchini quindicenni da cui era minacciato con un coltello e ne è nata una lite in cui è stato colpito più volte da una lama di 22 centimetri. Vittima dell’aggressione è un ragazzo minorenne che, con un suo amico, era da poco uscito dal centro commerciale 8 Gallery. Seguiti da quelli che poi si sono rivelati essere rapinatori seriali, non hanno ceduto alle minacce e questo è costato al ragazzo possessore dello smartphone una prognosi finale di venti giorni.

L’episodio ha permesso alla Polizia del Commissariato Barriera Nizza non solo di arrestare i tre colpevoli dell’aggressione, finiti in manette con l’accusa di tentato omicidio, ma anche di scoprire un giro di rapine effettuate tutte con lo stesso modus operandi. Una banda di una ventina di stranieri, tutti molto giovani, che passava le giornate nel centro commerciale di Lingotto. Dopo aver adocchiato le vittime da rapinare, le seguivano al di fuori dell’8 Gallery e con un coltello in mano si facevano consegnare sia i cellulari, sia i portafogli.

http://www.torinotoday.it/cronaca/accoltellato-ragazzino-8-gallery-iphone.html

 

“Sono immigrato, alcol gratis per me”: e aggredisce vigilante, è già libero!

Ladro di alcolici all’Esselunga aggredisce il vigilantes per fuggire ma viene bloccato e infine arrestato dai carabinieri. In manette è finito Adrian Butnaru, 23enne di origini rumene sorpreso nel tardo pomeriggio di ieri (11 dicembre) mentre tentava di trafugare dagli scaffali del centro commerciale di San Concordio alcune bottiglie di superalcolici, nascondendosele addosso. In compagnia di un amico, che non si sarebbe accorto di nulla e che risulterebbe estraneo ai fatti, il giovane si era messo gli alcolici nelle tasche interne della giacca ma è stato notato dal personale di sorveglianza del supermercato che lo ha osservato a distanza fino al momento in cui ha superato le casse senza pagare.
A quel punto un vigilantes che ha tentato di bloccarlo è stato aggredito: spintonato è finito a terra, mentre è scattato l’inseguimento. Altre guardie giurate lo hanno bloccato all’esterno, consegnandolo ai carabinieri della stazione di San Concordio che nel frattempo erano stati avvisati dal centro commerciale. Il 23enne è accusato di rapina impropria. Comparso stamani in tribunale per essere processato con rito direttissimo, ha patteggiato una pena di un anno e mezzo (pena sospesa). Una stangata, anche se il giudice ha deciso di rimettere il giovane in libertà.

http://www.luccaindiretta.it/2011-08-07-02-51-49/item/19683-ladro-di-alcolici-aggredisce-vigilantes-dell-esselunga-preso.html

Tunisino sbarca a Lampedusa: tenta subito di stuprare bambina

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) 26 agosto 2013 Un tunisino minorenne, sbarcato recentemente a Lampedusa, avrebbe tentato ieri sera di abusare di una tredicenne di Milano, in vacanza sull’isola. Sull’episodio i parenti della giovane hanno presentato una denuncia ai carabinieri. La ragazza era in barca, ormeggiata in porto, in compagnia di un amico minorenne, anch’egli di Milano. Mentre i due stavano attendendo l’arrivo di alcuni parenti, l’immigrato è salito a bordo e dopo una colluttazione ha chiuso nel bagno il giovane, tentando di violentare la ragazzina. Quando l’amico si è liberato, è riuscito a mettere in fuga il tunisino, che oggi sarebbe stato riconosciuto dai due nella caserma dei carabinieri, alla presenza di un magistrato. L’immigrato è stato fermato.

http://livesicilia.it/2013/08/26/tenta-di-violentare-una-13enne-fermato-un-tunisino-a-lampedusa_363653/

Sono i famosi ‘profughi’ bambini che Boldrini vaneggia. Quelli salvati dai nostri marinai della GC.

Imperia: scippa anziano ma viene bloccato da un amico della vittima … – Sanremonews


Sanremonews

Imperia: scippa anziano ma viene bloccato da un amico della vittima
Sanremonews
Gli agenti, una volta appurata la dinamica e recuperata la collana d'oro spezzata in più parti, hanno tratto in arresto il marocchino che annovera tra l'altro numerosi precedenti di polizia, commessi prevalentemente in Toscana. Il pregiudicato è stato 

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Milano: tunisini aggrediscono ragazza, amici li rincorrono e bloccano

E’ successo nella notte tra mercoledì 26 e giovedì 27 giugno 2013 in via Vigevano, durante la movida dei Navigli.

Secondo quanto spiegato dalla Polizia di Statodue uomini originari della Tunisia hanno adocchiato una ragazza proprietaria di un iPhone. Attendendo il momento giusto, i due hanno aggredito la giovaneobbligandola a consegnare loro lo smartphone. Sfortunatamente per i malviventi, però, in soccorso della ragazza sono intervenuti un amico e due passanti, che hanno prontamente inseguito i rapinatori. Una volta raggiunti, i ragazzi sono riusciti a bloccare i due ladri, tenendoli fermi nel piazzale di Porta Genova fino all’arrivo di una VolanteSopraggiunti gli agenti, i malviventi sono stati arrestati.

Secondo i dati della Questura di Milano, nel 2012 le rapine in pubblica via sono aumentate del 5.2%, e i furti con strappo del 23,5%. Sempre secondo i dati ufficiali, lo scorso anno, i reati compiuti nella nostra città sono aumentati nelle seguenti modalità:

– violenze sessuali: +9%, con 462 casi all’anno, pari a 1,2 violenze sessuali compiute al giorno

– rapine in abitazione: +52,3%

– rapine in esercizi commerciali: +30,2%

– rapine in pubblica via: 5,2%

– furti con strappo: +23,5%

– furti con destrezza: +4,6%

– furti in abitazione: 9,3%

– furti in esercizi commerciali: 10,5%

 

Milano: stuprata da tre immigrati

Milano, 17 giugno 2013 – Violentata da tre uomini, extracomunitari. E’ la denuncia di una donna di 37 anni ha denunciato la violenza che sarebbe avvenuta tra sabato e domenica all’interno di un camper abbandonato in via Lucini, dove era stata portata da un amico marocchino (non ancora individuato ma comunque estraneo alla violenza) che aveva incontrato dopo aver litigato con il proprio fidanzato. La vittima è una cittadina lettone.

Aveva deciso di prendere un treno e lasciare Milano ma nei pressi della stazione ha incontrato lo sconosciuto che si è offerto di ospitarla. Quando si è presentata all’ospedale Niguarda per chiedere aiuto, la donna aveva un tasso alcolemico molto alto, e presentava escoriazioni e tumefazioni al volto. Il suo racconto è ora al vaglio dalla polizia.

Società multietnica: tunisino aggredisce ecuadoriano

Genova. La volante del Commissariato Cornigliano è intervenuta, ieri mattina, a seguito della segnalazione di un’aggressione a danno di una coppia di cittadini dell’Ecuador di 22 e 23 anni, da parte di un individuo che aveva utilizzato uno spray urticante.

Grazie alla testimonianza di un amico della coppia, che ha assistito ai fatti e fornito la descrizione dell’aggressore, gli agenti lo hanno immediatamente individuato all’interno di un bar ed accompagnato presso gli uffici della Questura.

L’uomo, un cittadino tunisino di 38 anni, che al momento del controllo non era in possesso di alcuno spray, a seguito della denuncia presentata dalla coppia aggredita è stato segnalato per il reato di lesioni aggravate. Le due vittime sono state medicate al pronto soccorso dell’ospedale San Martino, dove gli è stata diagnosticata l’iperemia della congiuntiva.

http://www.genova24.it/2013/06/genova-aggredisce-coppia-con-spray-urticante-denunciato-52078/

Treviso: 78enne pesta rapinatori, un viado brasiliano e il suo “amico” xenofilo

Nuovo episodio di violenza in pieno giorno a San Zeno, tra via Dandolo e il Terraglio. Un settantottenne è stato aggredito da due malviventi a scopo di rapina. Ma non si è fatto prendere dal panico e ha reagito assestando due pugni. In quel momento stava anche passando una pattuglia delle Volanti della questura che, grazie anche all’aiuto di un passante, è riuscita a mettere le manette ai polsi dei due aggressori: si tratta di Luca Michielan, pregiudicato di 34 anni,e di un viado brasiliano di 38 anni. La vittima è il pensionato Rino Bettiol, che non ci ha pensato due volte a difendersi: «Pensavo fosse una semplice coppietta, non certo una coppia di rapinatori. Non ho avuto paura ad affrontarli, ad uno ho dato un cazzotto, l’unica cosa da fare di questi tempi».
Erano le 14.30 circa quando Bettiol ha parcheggiato la sua automobile sotto il cavalcavia della stazione, a San Zeno. L’uomo aveva raggiunto l’abitazione di un amico tra via Dandolo e via Terraglio, dove doveva fare alcuni lavoretti in giardino. In quel momento è scattato l’agguato: Il trevigiano e il brasiliano avevano notato il portafogli del pensionato che usciva dalla tasca. A questo punto l’hanno assalito, pensando si trattasse di un colpo facile. La realtà è stata però ben diversa.
La vittima della rapina si è infatti divincolato dalla presa e con un pugno all’uomo ed un secondo fendente al transessuale, che aveva inutilmente cercato di sfilare il portafogli dalle tasche del malcapitato, li ha messi a terra. I due rapinatori sono stati quindi costretti alla fuga, per poi essere bloccati dalla polizia nei pressi del cavalcavia, tra via Dandolo ed il Terraglio. Ad avvertire una volante che si trovava in zona di quanto era accaduto poco prima è stato un passante. Per entrambi è scattato l’arresto con l’accusa di tentata rapina aggravata.
Per il pensionato si è invece trattato solamente di un grande spavento, affrontato però con grande prontezza di spirito. «Pensavo fosse una semplice coppietta, non certo una coppia di rapinatori», ha spiegato poi Rino Bettiol, «non ho avuto paura ad affrontarli, ad uno ho dato un cazzotto, l’unica cosa da fare di questi tempi».
Il quartiere di San Zeno torna quindi al centro della cronaca e l’arresto di ieri dimostra come la polizia stia presidiando il territorio a caccia di qualsiasi indizio utile a ricostruire l’identità del mistrioso piromane che sta tenendo sotto scacco San Zeno da metà marzo, da quando andò a fuoco la prima auto, quella di un agente di commercio parcheggiata in via Rizzi. Da allora è stata un’escalation: altre quattro vetture sono state distrutte dalle fiamme dolose insieme a un cassonetto delle immondizie e, ultima in ordine di tempo, alla cabina telefonica tra via Bregno e via Palladio. L’ipotesi che si tratti della stessa mano è sostenuta dal fatto che la tecnica è identica: un sacchetto di rifiuti incendiato sistemato sotto la vettura alla scopo di scatenare il rogo. Il moltiplicarsi degli episodi ha indirizzato le indagini verso un piromane con le caratteristiche della serialità. A rendere complicata la ricerca è l’assenza di immagini dal momento che nel quartiere, come denunciato dai residenti, non ci sono videocamere.
Quelle telecamere annunciate all’indomani dello stupro di via Dandolo: in quel caso c’erano le immagini e si rivelarono preziosissime per incastrare il colombiano Zuluaga. La restante parte del quartiere risulta però scoperta.

http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2013/05/16/news/a-78-anni-pesta-e-fa-arrestare-i-rapinatori-1.7078872

Brescia: ragazza stuprata al parco da Etiope, xenofilo fa da palo

Riccardi si complimenta con il 'migrante'

L’ennesima vittima della propaganda e della sua stupidità. Si è fidata di un immigrato e del suo complice xenofilo che poco prima aveva conosciuto in un bar di Ospitaletto e l’avevano invitata a seguirli. Inutile il consiglio di un giovane amico – sicuramente un cattivo razzista – che l’aveva inviatata a non seguirli. Invece la ragazza, studentessa ventenne  di Ospitaletto, non in grado di discernere la realtà dalla fantasia propinata dalle tv, la notte del 4 marzo – anche se la notizia è stata resa nota solo ieri – attorno a mezzanotte ha raggiunto un parco pubblico del paese, poco distante dal bar. E lì l’Etiope di 45 anni l’ha stuprata. A poca distanza il bresciano xenofilo di 19 anni che abita nella Bassa, amico dell’etiope, faceva da «palo» in pieno stile “riccardi”, senza partecipare ai fatti poi contestati all’immigrato.  La ragazza è stata percossa e violentata. Seminuda e sola, in piena notte nel buio del parco, è riuscita a telefonare a casa e ha chiesto aiuto alla mamma. Erano le due di notte. Dopo pochi minuti al parco sono giunti la mamma e i carabinieri di Ospitaletto e di Chiari. La ragazzina in lacrime ha raccontato che uno straniero aveva abusato di lei. I carabinieri sono riusciti a rintracciare i due uomini che si stavano allontanando a piedi dal parco. Entrambi sono stati portati in caserma e trattenuti fino al ritorno della ragazzina visitata in ospedale . Un ginecologo ha accertato la violenza sessuale fissando una prognosi di 10 giorni per le lesioni subite. In caserma la giovane ha riconosciuto il bresciano e l’etiope. E anche chi li aveva visti insieme al bar ha testimoniato. Tornati al parco, i carabinieri hanno recuperato gli slip della ragazza e repertato materiale organico durante la visita in ospedale. Il gip ha convalidato gli arresti: l’etiope resta in carcere mentre il bresciano, accusato di concorso in violenza sessuale, attenderà il processo da uomo libero. Il magistrato ha disposto perizie sui reperti e ulteriori interrogatori.

La nostra soluzione: impiccagione per l’Etiope stupratore. Ma il fatto più sconvolgente di questa vicenda è il comportamento dello xenofilo, probabilmente il solito frequentatore di centri sociali dalla mente obnubilata dal consumo di varie droghe, che quasi come metafora della complicità tra xenofili e immigrati, ha lasciato stuprare una sua connazionale da un immigrato depravato, anzi, lo ha aiutato nello scempio. Non so voi, ma io vedo in questo la metafora dei Riccardie delle Boldrini che fanno da palo agli immigrati, mentre questi stuprano la nostra Patria.
E la ragazza. Probabilmente non in possesso di tutte le facoltà mentali, o forse talmente rincoglionita dalla propaganda mediatica, da non riconoscere il pericolo quando si presenta: perché l’immigrato è buono. Lo dice la tv.

Marocchino violentava la sua ex in presenza degli amici

Arrestato giovane marocchino: violentava la sua ex in presenza

Ieri mattina sono scattate le manette per un uomo di origine marocchina. A prelevarlo dalla sua abitazione torinese sono state le forze di polizia con le accuse di violenza sessuale, rapina e aggressione. L’uomo abusava della sua ex ragazza nonostante questa avesse deciso di interrompere la relazione già da qualche tempo. Come se non bastasse, alla povera donna veniva estorto anche del denaro. Un elemento che rende la vicenda ancora più incresciosa riguarda il fatto che l’uomo violentasse la donna in presenza dei suoi amici.

L’intervento della polizia è stato ritenuto necessario poiché il giovane marocchino, dopo l’ennesime minacce e violenze rivolte alla donna, ha avuto una colluttazione con un amico della stessa che cercava di difenderla. Questi è stato ferito con un arma da taglio alla schiena e al braccio ma per fortuna le sue condizioni non sono gravi. I fatti si sono svolti in un locale di Torino.