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Roma: zingaro al volante di una Porsche tenta corruzione agenti

A 20 anni a bordo di una Porsche da 160.000 euro. Non passava di certo inosservato il 20enne rom fermato ieri nel corso di normali controlli a Tor Bella Monaca. I militari, dopo aver accertato l’identità del giovane, 20 anni rom di etnica serba, ed aver controllato i documenti della macchina, una Porsche panamera turbo, hanno immediatamente fatto notare all’autista che lo stesso si trovava alla guida di una macchina non compatibile con la patente da lui posseduta. A quel punto il giovane ha preso quattro banconote da 50 euro e le ha inserite nel passaporto, offrendole ai militari sperando di riuscire a corromperli.

 “Bisogna valorizzare la figura del migrante, portatore di sapere e conoscenza”

“Bisogna valorizzare la figura del migrante, portatore di sapere e conoscenza”

I carabinieri come immediata risposta hanno arrestato il giovane per istigazione alla corruzione. Oltre a sequestrare i soldi, hanno sequestrato la potente autovettura del valore di circa 160.000 euro.

L’arrestato, giudicato in direttissima è stato condannato ad 1 anno e 4 mesi di reclusione.

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http://www.mnews.it/2013/09/turista-e-guida-turistica-inseguono.html

Dramma a Milano: africano irrompe in auto mentre parcheggia e l’accoltella

Ha tentato di salvare la borsetta dalle mani di un rapinatore ed è stata ferita da alcune coltellate di striscio alle mani e al volto. Vittima una donna italiana di 61 anni, aggredita mentre era ferma con la sua auto in via Fava, l’altra notte alle 2.30. Secondo il racconto della malcapitata alla polizia intervenuta, lei si trovava al volante, ferma nel parcheggio. Come spesso accade a molte donne che guidano, aveva sistemato la borsetta sul sedile passeggero anteriore. Era lì ferma ad aspettare alcuni amici. All’improvviso un botto sordo e il vetro della portiera destra è finito in mille pezzi. Era stato infranto da un nordafricano. L’uomo, dopo aver rotto il finestrino, ha allungato la mano e ha afferrato la borsa. A questo punto la reazione della sessantunenne è stata istintiva: anche lei ha afferrato il manico della borsetta, per evitare che gliela portassero via.

Una mossa che il rapinatore non ha gradito. E per avere la meglio sulla vittima ha estratto di tasca un coltello, ferendola al volto e alle mani. Solo allora la donna ha lasciato la presa e il malvivente si è allontanato saltando in sella a una bicicletta. Lanciato l’allarme, sul posto è arrivata una volante, mentre un altro equipaggio ha cercato di intercettare il rapinatore, descritto di carnagione scura, «probabilmente un magrebino». Gli agenti hanno medicato sul posto le ferite della donna, che non ha voluto essere accompagnata in ospedale.

Purtroppo episodi di questo tipo sono abbastanza frequenti nonostante si consigli di non tenere la borsa sul sedile davanti oppure il braccio con un orologio al polso fuori dal finestrino. Solo poche volte al rapinatore è andata male. È accaduto poco tempo fa in corso Buenos Aires, quando hanno tentato di rubare la borsetta a una donna di 58 anni, ex pilota di rally. Dopo la rapina, lei ha ingranato la marcia e ha cominciato l’inseguimento facendo arrestare l’aggressore, un dominicano di 23 anni.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_settembre_2/rapinata-auto-reagisce-ferita-coltellate-2222862141478.shtml

Scoperto traffico di auto rubate, 9 arresti – Il Piccolo


VeneziaToday

Scoperto traffico di auto rubate, 9 arresti
Il Piccolo
I primi fermi sono avvenuti rispettivamente l'8 marzo sull'autostrada Lubiana-Maribor dove la polizia slovena ha arrestato il cittadino moldavo Iurie Colta, 26 anni, al volante di una Bmw X5 rubata a Roma, e il successivo 18 marzo quando a Murska
Rubavano Range Rover e Bmw arrestata banda di romeni e moldaviIl Gazzettino
Rubavano Bmw e Range Rover da vendere all'est, 9 arrestiAGI – Agenzia Giornalistica Italia
Rubavano auto nel Veneziano, poi sparivano oltre confine: 9 arrestiVeneziaToday
PPN – Prima Pagina News –TRIESTEALLNEWS –RSnews
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Inseguimento da film poliziesco: trafficante albanese bloccato con 500 grammi


ForlìToday

Inseguimento da film poliziesco: trafficante bloccato con 500 grammi
ForlìToday
bloccato con 500 grammi di cocaina. Inseguimento da film poliziesco martedì sera a Cusercoli. La Guardia di Finanza di Forlì ha arrestato un 30enne albanese, residente a Como, che viaggiava al volante di un'auto con ben 500 grammi di cocaina

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Assalita e derubata da una gang di ragazzini stranieri

A gente come questa il Pd vuole svendere la cittadinanza

L’hanno vista uscire da un negozio, incamminarsi verso l’auto e, appoggiata la borsa sul sedile, salire al volante. Ed è scattato, fulmineo, l’attacco. «Erano in tre, mi hanno circondata in un attimo e sono rimasta gelata dalla paura: non sono stata capace di reagire, ho cercato di inseguirli, di urlare, ma cosa potevo fare io, da sola, contro tre ragazzi?». Sarebbero tutti giovanissimi, sui sedici, massimo diciassette anni, gli autori dell’agguato messo a segno venerdì sera in via Gandolfo, a due passi dall’anagrafe e dagli uffici comunali di palazzo Soardi. Una gang di ragazzini, tutti stranieri, stando al poco che è riuscita a vedere la vittima dell’aggressione, la 56enne che gestisce un negozio di frutta e verdura a metà di via Chiassi. Alla donna, assieme alla borsa, sono spariti il telefono cellulare, tutti i documenti, gli effetti personali e una settantina di euro. La donna sabato mattina è andata a denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine. Ma non sono molte le possibilità di recuperare le sue cose. Certo non se l’aspettava, non a Mantova e non all’ora di cena, alle otto di sera. La donna, chiusa la saracinesca di via Chiassi, era passata a trovare la figlia, che ha un negozio in corso Garibaldi e abita in zona. Dopo di che si è incamminata verso la macchina che aveva lasciato parcheggiata in via Gandolfo, all’angolo con via Frattini. «Pioveva, in strada c’era poca gente – è il racconto della fruttivendola – è probabile che mi abbiano seguita ma io non me ne sono accorta. Ho aperto la macchina, appoggiato la borsa sul sedile del passeggero e mi sono seduta alla guida». Forse i tre componenti della gang l’avevano notata e la stavano aspettando, forse invece l’hanno incrociata per caso e hanno improvvisato. Ma l’azione era coordinata, precisa, come quella di un branco di lupi. Non hanno dovuto malmenarla, minacciarla o puntarle un’arma. Semplicemente l’hanno circondata e hanno preso quello che volevano senza trovare resistenza: la volontà di reagire della donna è stata annullata dalla paura. «Me li sono trovati attorno, uno da una parte e uno dall’altra, il terzo invece l’ho visto solo dopo – è ancora il racconto della 56enne – uno mi ha sbarrato la strada, l’altro ha aperto la portiera del passeggero e preso la borsa. Dopo di che sono corsi via verso corso Garibaldi. È stato terribile, stanotte non ho dormito per la paura». La donna ha tentato un timido inseguimento, più per istinto che per la convinzione di poter recuperare le proprie cose. Poi ha desistito e chiamato le forze dell’ordine a cui ha fornito una descrizione dei banditi. La caccia all’uomo non ha avuto esito. L’unica speranza è che nella fuga i tre ragazzini abbiano incrociato una telecamera di sicurezza. Ma è probabile che abbiano evitato le zone sottoposte a videocontrollo. Per ora si sa solo che erano giovanissimi. «E sicuramente stranieri – aggiunge la donna – ne sono certa: avevano la carnagione scura e li ho sentiti parlare una lingua strana».