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Anziano travolto e ucciso da un pirata
il Giornale Lunedì, in zona Monforte, un autotrasportatore ecuadoriano era scappato, lasciando sul posto il furgone che stava guidando, dopo aver travolto un bimbo di 10 anni che stava attraversando la strada sulle strisce pedonali all’angolo tra via Fiamma e via …altro » |
Tag: 10 anni
E’ morto anziano travolto insieme a bimbo da auto immigrato
Brescia: marocchino prende a coltellate moglie e figlioletto
Un gravissimo episodio di cronaca che viene da Bedizzole, in provincia di Brescia. Un 39enne di origini marocchine ha ferito gravemente a colpi di lama la moglie, una connazionale di 36anni, da tre mesi separata dal marito, disoccupato, pregiudicato, e con problemi di alcolismo.
La donna, di professione cameriera, aveva avviato le pratiche per la separazione , una decisione che era ostacolata dall’ex compagno che aveva così avviato una serie di persecuzioni nei confronti della 36enne, con appostamenti sotto casa, telefonate e minacce. La donna si era quindi rivolta ai carabinieri e aveva sporto denuncia. In corso vi era un provvedimento di ammonimento nei confronti del nordafricano.
Martedì sera, però, il tragico epilogo: l’uomo ha atteso che l’ex moglie tornasse dal lavoro, appostandosi sotto casa, quindi l’ha colpita con un fendente al torace, vibrato con un coltello da cucina con lama lunga 28 centimetri.
Alle urla della ragazza sono accorsi in aiuto i vicini e anche il figlio della coppia, di soli 10 anni, che è stato a sua volta aggredito dal padre a calci e pugni. La 36enne è stata trasferita al Civile di Brescia dove è ricoverata in gravi condizioni, mentre il ragazzinoo è stato tenuto sotto osservazione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno arrestato l’uomo. Deve rispondere di tentato omicidio e di maltrattamenti in famiglia.
http://www.quibrescia.it/cms/2013/09/25/bedizzole-accoltella-l-ex-moglie-e-picchia-il-figlio/
Roma: romeno assale la moglie con coltellaccio di mezzo metro
Stupratore marocchino scompare dopo scarcerazione: vittima chiede danni allo Stato
PORDENONE 04 luglio 2013 – Violentata la sera di San Valentino a un distributore di benzina di Pordenone. Era il 2005. Il suo aggressore ha già scontato la condanna: i 10 anni inflitti dal Tribunale sono diventati 7 anni e 4 mesi grazie allo “sconto” di pena ottenuto in Corte d’Appello. Adil Hrizi, marocchino di 33 anni all’epoca residente a Pravisdomini (Pordenone), è sparito non appena si è lasciato alle spalle il cancello del carcere.
Inutile ogni tentativo di rintraccio fatto dall’avvocato Alberto Fenos. Questo significa che per la vittima è sfumata la possibilità di ottenere il risarcimento di 200mila euro stabilito dai giudici. C’è, tuttavia, una possibilità. Il legale, infatti, ha promosso un’azione contro la Presidenza del Consiglio dei ministri per ottenere quanto spetta alla giovane pordenonese a cui l’aggressore ha stravolto la vita.
Il ricorso sarà discusso dalla sezione civile del Tribunale di Trieste, perchè in questi casi la competenza si radica presso la sede dell’avvocatura dello Stato. All’avv. Fenos, forte di un caso simile accaduto a Torino e del conseguente pronunciamento della Corte d’Appello, non è rimasto che citare la presidenza del Consiglio dei ministri puntando sul fatto che il nostro Governo è inottemperante alla direttiva comunitaria che impone allo Stato italiano di istituire un fondo di solidarietà per le vittime di un reato intenzionale violento che non hanno la possibilità di ottenere un risarcimento perchè il responsabile – in questo caso il trentatreenne nordafricano – è sfuggito alle richieste risarcitorie.
Nel suo ricorso l’avvocato Fenos ricorda che la sua assistita è stata vittima di «un feroce abuso sessuale subito da uno sbandato, ubriaco, senza lavoro, oggi di fatto irreperibile». Che la giovane donna ha pagato duramente per la violenza subita: tre anni di psicoterapia ci sono voluti per tornare lentamente alla normalità, intrattenere nuovamente relazioni personali, affettive e sentimentali, per non temere il buio e i contatti con altre persone. L’impossibilià di essere risarcita per quanto patito l’ha ulteriormente mortificata ed è per questo che allo Stato vengono ora chiesti danni per 250mila euro.
La vicenda sconvolse la provincia di Pordenone. La ragazza aveva 24 anni e si fermò in un distributore di benzina di viale Venezia per fare il pieno. Il suo aggressore, arrivato a bordo di una macchina rubata, la violentò e la rapinò dell’auto. Fu successivamente catturato dai carabinieri dopo un inseguimento. Era a bordo di un’altra auto rubata.
"Mamma ci rubano tutto": ladre nomadi inseguite e arrestate – PadovaOggi
PadovaOggi |
"Mamma ci rubano tutto": ladre nomadi inseguite e arrestate
PadovaOggi Come ogni mattina, la donna era uscita per pochi minuti a portare fuori la spazzatura quando, probabilmente dopo che da qualche tempo ne avevano spiato le abitudini, due giovani nomadi, una 16enne e una 22enne, fingendosi delle donne delle pulizie, … Padova, bimba di 10 anni sventa una rapina: “Mamma corri, rubano … |
Droga, prostituzione e riciclaggio. Sgominata cupola mafiosa romena – TorinoToday
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Droga, prostituzione e riciclaggio. Sgominata cupola mafiosa romena
TorinoToday Nel corso dell'operazione, grazie alla stretta collaborazione tra la Polizia italiana e quella rumena, è stato tratto in arresto anche un pericoloso ricercato, condannato in via definitiva nel nostro paese a 10 anni di reclusione per violenza sessuale … Torino: smantellata cupola mafiosa romena, 17 arresti Criminalità / Smantellata a Torino cup . . . Arresti mafia romena Torino Polizia di Stato, reati contetati in ambito … |
Parroco xenofilo derubato di 240mila euro da Albanese
VICENZA – Per circa dieci anni ha preso in giro e «dissanguato» il suo ex parroco, raccontandogli che era in gravi difficoltà e in serie condizioni di salute, e ottenendo così da lui, in diverse trance, un’autentica fortuna: la bellezza di 240mila euro. L’anziano religioso vicentino ha dato credito fino all’ultimo all’ex parrocchiano e solo quando le sue bugie sono diventate troppo grandi si è deciso a dire basta. Quando ormai però era già tardi: nel frattempo il 79enne aveva esaurito tutti i suoi soldi e pure quelli altrui – mosso a pietà aveva infatti ottenuto dei prestiti da alcune famiglie.
Realizzato che era stato raggirato, che era stato preso in giro, il parroco ha denunciato alle forze dell’ordine l’albanese di 35 anni residente a Vicenza, che dovrà presentarsi a processo questa estate, per rispondere del delitto di truffa continuata ed aggravata. Secondo l’accusa lo straniero aveva trovato il modo di spillare soldi all’anziano religioso, oggi 79enne e in pensione. Impietosendolo e muovendolo a compassione, gli aveva raccontato che si trovava all’estero, da solo, e per giunta in serie condizioni di salute che lo costringevano a sottoporsi a continui e costosi interventi, e a spostarsi da un paese all’altro per seguire delle cure. Ma era solo una montagna di frottole. Che ora gli costeranno il processo. Quanto ai soldi ottenuti con il raggiro, sono inevitabilmente spariti.
Pescara: baby ladri in trasferta da campo rom della capitale
Baby ladri in trasferta da campo rom della capitale
Il Tempo Baby ladri in trasferta da campo rom della capitale. PESCARA Hanno appena 10 anni l’uno e forse 14 l’altro, i due baby ladri in trasferta bloccati ieri mattina dalla polizia, a Pescara, mentre tentavano un furto in un’abitazione di via Rigopiano. A.. Fermati baby ladri d’appartamento: Hanno 10 e 15 anniIl Corriere d’Abruzzotutte le notizie (4) » |
Napoli, babygang di Zingari picchia bambini e anziani
In poche ore tre immigrati beccati senza patente alla guida
PRATO – Continuano senza sosta i controlli sui documenti di guida da parte dei motociclisti della Municipale. Nelle sole ultime 48 ore gli agenti hanno denunciato ben 3 conducenti extracomunitari, tutti per guida senza patente. Il primo è un pakistano di 28 anni, regolare sul territorio italiano è stato anche denunciato per uso di atto falso perché la patente internazionale pakistana mostrata agli agenti non corrispondeva agli specimen conosciuti. L’auto che guidava, di un parente, è stata messa sotto fermo amministrativo e rimarrà ferma per 30 giorni. Poco dopo un’altra pattuglia ha fermato un cittadino albanese di 52 anni, residente a Prato da 10 anni. L’uomo è risultato titolare di patente albanese presa dopo che era già residente in Italia e pertanto non valida. Anche lui è stato quindi denunciato ed il suo veicolo è stato messo sotto fermo amministrativo. Infine è stata la volta di un cittadino cinese di 27 anni, che guidava, oltre che senza patente, anche senza assicurazione. L’uomo, è stato quindi denunciato e l’auto portata in depositeria giudiziaria, sotto sequestro. Il proprietario potrà rientrane in possesso solo dopo aver pagato la sanzione di 800 euro ed aver stipulato un nuovo contratto assicurativo. Il cinese è risultato clandestino ed è stato inoltre denunciato per non aver ottemperato ad un precedente ordine di espulsione.