Category: Viareggio

Pestata per strada dall’immigrato

https://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2021/07/02/news/aggredita-senza-un-motivo-e-chi-mi-ha-picchiato-e-ancora-libero-1.40454079

Pestato da 10 migranti perché difende moglie e figlia dalle loro avances

https://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2021/07/01/news/pestato-da-due-ragazzini-per-avere-difeso-dalle-offese-la-moglie-e-la-figlia-di-15-anni-1.40447432

Profugo arrestato 3 volte in 40 giorni per spaccio

I Carabinieri della Compagnia di Empoli, ieri mattina, hanno arrestato Believe Isioma Ejime, 26enne nigeriano, domiciliato a Limite sull’Arno, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nei guai anche il suo coinquilino O.E., connazionale di anni 29, incensurato. Alle 11 circa Ejime, già conosciuto dai Carabinieri in quanto arrestato altre due volte nel mese di luglio per il solito reato (è uno dei sei arrestati presso il centro di accoglienza di Vinci), è stato notato mentre si dirigeva nel parco di Via di Barzino ad Empoli, a poche centinaia di metri dal Sert. Subito dopo è iniziato un viavai di persone che si avvicinavano ai cespugli, dove si era posizionato il nigeriano, per poi allontanarsi subito dopo molto velocemente. I Carabinieri hanno quindi deciso di intervenire bloccando sia il nigeriano che un ragazzo fermatosi nei pressi del cespuglio dove si era posizionato lo spacciatore. L’acquirente ha confermato di essersi recato in quel posto per acquistare stupefacenti a credito non avendo, in quel momento, disponibilità di denaro; il nigeriano però si era rifiutato di cedergli l’eroina e l’acquirente se n’era andato per tornare in un secondo momento. Nel frattempo gli altri militari, che avevano bloccato Ejime, avevano rinvenuto, sotto i suoi piedi, nascosti sotto terra, sette involucri di eroina pronti per essere smerciati. Nella tasca dei pantaloni sono invece stati trovati quasi 400 € ritenuti provento dell’attività di spaccio. Presso l’abitazione, dove il pusher era domiciliato insieme ad un connazionale, sono state trovate ulteriori 27 dosi di eroina e materiale per il confezionamento: il tutto sotto la cucina, ben occultato sotto il battiscopa (complessivamente 60 grammi di droga). Pertanto Ejime è stato arrestato mentre il connazionale, che aveva comunque disponibilità della stupefacente, è stato denunciato a piede libero. Questa mattina ci sarà la direttissima presso il Tribunale di Firenze. È il 15esimo nigeriano arrestato dai Carabinieri in flagranza di reato, per spaccio di eroina, ad Empoli nel 2018.

Nigeriano arrestato per la terza volta in 40 giorni per spaccio di eroina

Gestiva un ‘bordello’ in centro a Viareggio: denunciata dalla polizia

Il controllo è stato effettuato, da personale della squadra anticrimine del commissariato di Viareggio, presso un appartamento situato in pieno centro a Viareggio, dove avevano segnalato che venivano effettuati massaggi e pratiche sessuali. Gli agenti, una volta suonato il campanello sono stati accolti da due donne, di nazionalità cinese, in abiti succinti.

Alla vista del tesserino di riconoscimento si è presentata la locataria dell’abitazione che ha candidamente riferito agli agenti di esercitare l’attività di meretricio e che le due ragazze erano sue ospiti. Dagli accertamenti è emerso che mentre la “padrona di casa”  era in regola con il permesso di soggiorno le due “ospiti” ne erano sprovviste.

Pertanto Q. X. nata nella Repubblica Popolare Cinese nel 1975, residente a Genova, è stata indagata in stato di libertà a per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Le altre due donne sono state messe a disposizione dell’Ufficio Immigrazione che ha avviato le pratiche per l’espulsione dallo Stato.

http://www.lagazzettadiviareggio.it/cronaca/2015/04/gestiva-un-bordello-in-centro-a-viareggio-denunciata-dalla-polizia/

 

crpt2


sgro


Slot Show


Carismi


mondo finestre


Altri articoli in Cronaca


lunedì, 27 aprile 2015, 15:46

Campagna vaccinale contro il meningococco C, ecco la delibera della Regione

Meningite, la giunta regionale ha approvato nella sua seduta di stamani la delibera sulla campagna vaccinale, che contiene tutte le misure di prevenzione adottate dalla Regione. Misure peraltro già annunciate, e avviate, la settimana scorsa


lunedì, 27 aprile 2015, 12:57

Signor tenente…

Gli alunni della scuola elementare Giorgio gaber di Lido di Camaiore hanno visitato la caserma dei carabinieri di Viareggio. Un reciproco scambio di… fiducia e speranza per il futuro


 



Controlli in pineta di ponente, arrestato spacciatore

Nella serata di ieri i carabinieri del Comando stazione di Viareggio, nell’ ambito di un servizio volto al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nella pineta di ponente, hanno arrestato in flagranza di reato Santu Lama Ritar, nepalese di nascita, classe 1956, domiciliato a Camaiore, perché responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare i militari, effettuando delle pattuglie all’interno della pineta di ponente, insospettiti dall’atteggiamento del nepalese hanno proceduto alla sua perquisizione trovandolo in possesso di 4 dosi di cocaina contenute in piccole confezioni di cellophane e € 1.400,00, probabilmente provento dell’attività di spaccio.

I soldi e la droga sono stati sequestrati mentre il Santu è stato accompagnato presso la Stazione Carabinieri di Viareggio per le incombenze di rito per poi essere condotto presso il suo domicilio in regime degli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo.

http://www.lagazzettadiviareggio.it/cronaca/2015/04/controlli-in-pineta-di-ponente-arrestato-uno-spacciatore/

Accoltella il figlio intervenuto in difesa della madre, arrestato

Poco dopo l’una di questa notte giunge, sulla linea 113, la chiamata di soccorso da parte di un uomo che riferisce di trovarsi in via Libeccio, località Bicchio, di aver avuto una violenta lite e di essere stato ferito al volto. Immediatamente è stata inviata sul posto una Volante del commissariato di Viareggio che ha trovato l’uomo ancora in strada: il suo volto era una maschera di sangue.

Mentre veniva richiesto l’intervento di un’ambulanza la vittima ha riferito agli agenti che, poco prima, mentre si trovava nella roulotte con i genitori, il padre, per futili motivi, aveva iniziato a litigare con la madre. La lite era degenerata e il capo famiglia aveva impugnato un grosso coltello da cucina minacciando di morte la donna. A questo punto il giovane, figlio della coppia, era intervenuto in difesa della madre sovrapponendosi fra i due, ma il padre gli si era scagliato contro con inaudita violenza, sferrandogli un fendente al volto, prendendolo a pugni, calci e schiaffi finché non il ragazzo non è riescito a divincolarsi e a scappare in strada per chiamare il 113.

I poliziotti, nella roulotte, hanno trovato l’uomo con ancora in mano il coltello sporco di sangue. Lo hanno, così, disarmato senza che opponesse resistenza e tratto in arresto.

L’uomo è Ghician Copalea, quarantunenne rumeno, pregiudicato per reati contro il patrimonio, in particolare furto e ricettazione, che in mattinata è stato processato con rito direttissimo presso il Tribunale di Lucca.

Il figlio è stato dimesso dall’ospedale Versilia con una prognosi di sette giorni

http://www.lagazzettadiviareggio.it/cronaca/2015/04/accoltella-il-figlio-intervenuto-in-difesa-della-madre-arrestato-dalla-polizia/

Immigrati scatenati: “io volere soldi per sigarette” pestato da 4 immigrati, sono a piede libero.

pestaggiovallese

Stava annaffiando i fiori alla Casina dei Ricordi in via Ponchielli, quando è stato aggredito da quattro extracomunitari che l’hanno picchiato e mandato all’ospedale, ferito. ” Voglio usare la parola dissesto non solo per indicare lo squallore di una amministrazione, dissesto la voglio usare ad indicare una città portata allo squallore dove niente è più garantito,  dove i cittadini diventano preda per la delinquenza più comune e nessuno si prende la responsabilità di fermare, il loro motto è tollerare”. Parole dure quelle di Giuliano Bandoni, presidente delle Tartarughe Lente, rammentando che la Casina dei Ricordi è stata spesso vittima di raid di vandali e di ladri: “Ieri sera è toccato a uno di noi – aggiunge –  il suo compito era annacquare i fiori alla Casina dei Ricordi, cosa che faccio sempre personalmente e spesso ho denunciato i miei timori. Stasera è avvenuto non sulla mia persona ma su un amico da me mandato e questo mi fa ancora più incazzare. Le forze di polizia sono intervenute dopo un’ora, questa è la vergogna di una città mal gestita, dove il reato non è punito. Qui non basta più nemmeno il manganello ci vuole l’esercito”.

Da quanto emerso un extracomunitrario si è prima avvicinato da solo, e gli ha chiesto una sigaretta, poi sono arrivati gli altri tre che hanno tentato di strappargli il marsupio, buttandolo a terra e colpendolo con la catena di una bicicletta a un braccio.

Risale al marzo scorso l’ultimo episodio di cronaca nera avvenuto alla Casina dei Ricordi e Bandoni scrisse: “Come tutte le sere sono andato a chiudere la Casina dei Ricordi e anche stasera mi sono trovato faccia a faccia con due individui non molto piacevoli armati di due bocce di vino, ho chiuso la casina sempre con i loro occhi puntati addosso poi ho chiamato il 113 risposta “stasera non è di nostra competenza gli passo i carabinieri” da cui non ho risposta, li richiamo mi risponde e spiego la situazione la sua risposta “faccio passare una macchina”, non sono andato via e mi sono appostato,dopo poco altre tre persone mi sono venute in appoggio un mio nipote mio figlio e un conoscente che forse si trovava li per caso.Visto tutto questo movimento se ne sono andati non ho visto ombra di chi ci dovrebbe tutelare.Io tengo molto a quel posto perche l’ho voluto e vissuto per tenere alta la memoria di quello che è accaduto. Mi viene spontaneo un pensiero ma se avessi un diverbio con queste persone e un bisogno chi correrebbe ad aiutarmi?In quel posto trovo di tutto, pantaloni reggiseni mutande calzini giubbotti nascosti in terra sotto le mensole di legno. Io non abbandonerò quel luogo e non starò nemmeno a guardare se qualcuno gli manca di rispetto quindi tenete ben presente che se mi succederà qualcosa sarà solo per la poca sicurezza che offrite ai cittadini e alla città ormai bersaglio di sciacallaggio e di violenze inaudite”.

“Abbiamo messo la telecamera per questi motivi – commenta l’ex europarlmentare Claudio Morganti -, chiedete di visionare le immagini. Così vediamo se funziona!”.

“I carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Viareggio nella tarda serata di ieri sono intervenuti in Largo del Risorgimento, presso  la Casina dei Ricordi in memoria della strage ferroviaria del 29 giugno 2009,  poiché era stata segnalata un’aggressione ai danni di un cittadino italiano da parte di nordafricani – si legge nella nota arrivata dall’Arma – ” Data la descrizione fornita dalla vittima di uno degli aggressori (pantaloni azzurri ed in sella ad una mountain bike), la pattuglia immediatamente inviata sul posto si è messa subito alle ricerche dei malviventi, pattugliando e perlustrando la Stazione e le zone maggiormente frequentate da cittadini nordafricani nelle tarde ore della sera. Nel frattempo un’ambulanza è intervenuta per le cure alla vittima, un italiano del 1971 chei è stato portato in ospedale riportando alcune escoriazioni al volto. Quando i militari sono poi arrivati al Pronto Soccorso, per sincerarsi delle condizioni dell’uomo ed ottenere maggiori informazioni sulla dinamica dei fatti, lo stesso ha raccontato loro di essere stato vittima di una tentata rapina da parte di ignoti individui; mentre si trovava nei pressi della casina dei ricordi infatti lo stesso sarebbe stato avvicinato da uno di loro che avrebbe cercarlo di distrarlo mentre gli altri tentavano di avvicinarsi al marsupio. Comprese le intenzioni, lo stesso si è accasciato a terra col borsello ben stretto per non permettere di essere derubato. I malviventi hanno cominciato ad aggredirlo con alcuni calci  e pugni ma vista la sua resistenza gli aggressori sono alla fine fuggiti senza riuscire a portargli via il marsupio. Le ricerche con la descrizione fornita dalla vittima sono proseguite per tutta la notte e ora i militari stanno esaminando le immagini delle telecamere presenti sul posto per cercare di trovare elementi utili all’identificazione dei soggetti”.

Aggredito mentre annaffia i fiori alla Casina dei Ricordi, Bandoni: “Ci vuole l’esercito”

INTERESSANTE ANZICHE’ SALVAGUARDARE IL CITTADINO VANNO A SALVAGUARDARE LORO, INOLTRE PENSANO DI RISOLVERE LA SITUAZIONE METTENDO DELLE TELECAMERE, UNA SOLA PAROLA RIDICOLI.

Getta acido in faccia ai turisti per rapinarli: catturato tunisino

Viareggio, 21 agosto 2014 – Rapinava i turisti utilizzando liquido ustionante. Identificato dal personale del Commissariato di Viareggio un tunisino di 30 anni autore di almeno tre rapine avvenute a Torre del Lago e Viareggio.

Con la scusa di chiudere informazioni l’uomo avvicinava le ‘vittime’ con in mano una bottiglia apparentemente contenente acqua, dove invece c’era del liquido ustionante che in un caso ha gettato in faccia ad una delle vittime che avevano opposto resistenza provocandogli un lieve dolore. In un altro caso ha fatto cadere un uomo al quale ha sottratto il telefonino cellulare. In base alla ricostruzioni di questi episodi la polizia è riuscita ad identificare il rapinatore che in base a precedenti specifici e per il fatto che era stato autore di una precedente rapina è stato così arrestato. Adesso tramite il Consolato tunisino sono in corso accertamenti per la sua reale identità e per procedere alle pratiche di espulsione dal territorio italiano.

http://www.lanazione.it/viareggio/getta-liquido-ustionante-in-faccia-a-un-turista-per-rapinarlo-preso-1.139964

Tunisino dà fuoco a dormitorio di senzatetto

Viareggio, 11 dicembre 2013 – Ieri pomeriggio a Torre del Lago un incendio doloso ha interessato una serra trasformata in un ricovero per la notte da alcuni extracomunitari. Il movente del rogo appiccato da un 35enne di nazionalità tunisina sarebbe la gelosia nei confronti dell’ex compagna, che in quella struttura di fortuna ci viveva.

Fortunatamente quando si è sviluppato il fuoco all’interno dell’ex serra non c’era nessuno.
A rischiare invece di ustionarsi lo stesso tunisino che avrebbe appiccato il fuoco, bloccato e messo in salvo dagli agenti del commissariato di Viareggio intervenuti. Da quanto spiegato il 35enne, arrestato dalla polizia, era già conosciuto dalle forze dell’ordine per precedenti segnalazioni per reati vari. L’arresto è scattato perincendio doloso e anche per detenzione ai fini di spaccio, visto che è stato trovato in possesso di 200 grammi di hashish oltre che di un coltello.

Rom assediano camping e lo razziano: nessuno interviene, imprenditore rovinato

bettiviareggio

Viareggio, 30 novembre 2013 – «ORA BASTA. Farò causa al Comune perché il Comune è e deve sentirsi responsabile». Dopo aver subito l’ennesimo furto al Camping del Lago la rabbia di Giuseppe Del Cima è incontenibile. L’imprenditore viareggino non ha più voglia di aspettare e punta il dito contro il campo rom, «dove — è pronto a giurarci — hanno dimora i ladri», e contro l’amministrazione comunale «che gli deve oltre 7mila euro». A tanto ammontano, infatti, le spese per le utenze che Del Cima garantisce quotidianamente alla comunità rom di via Cimarosa, che confina appunto con la sua struttura, nell’ambito del progetto di integrazione firmato con la Regione e con l’allora sindaco Marcucci. «La situazione è fuori controllo — spiega — All’inizio il campo accoglieva 32 persone, poi negli anni senza la supervisione delle forze dell’ordine e delle istituzioni gli ospiti sono praticamente triplicati. Con il sovraffollamento sono aumentati anche i furti in tutta la zona e i raid nella mia proprietà. Proprio giovedì ho sorpreso due nomadi tra le mie roulotte con dei cavi di rame e vari oggetti in mano. Appena mi hanno visto si sono date alla fuga, ma io le ho riconosciute, so bene da dove provengono». Un ultimo — in senso puramente cronologico — raid ai danni del Camping che ora rischia di chiudere per sempre, schiacciato sotto il peso di danni ormai non quantificabili.

«FACENDO un breve calcolo dal 2008 ho dovuto sborsare più di 100mila euro per rimediare a tutti i guai che mi hanno causato — continua con la rassegnazione nel cuore — Ogni volta che varco quel cancello mi aspetto di trovare qualcosa di tremendo. Quel Patto di legalità per l’integrazione è stato una vera rovina per me, la mia vita personale e professionale è praticamente distrutta. Non riesco più a far fronte alle spese, ma la cosa che mi fa soffrire di più è la sensazione di essere abbandonato a me stesso. Vedere che nonostante le denunce e gli esposti le forze dell’ordine non sono mai intervenute è davvero offensivo e sconfortante».

UN PARADOSSO data l’evidenza dei fatti perché via Cimarosa è diventata invivibile: in alcuni punti ci sono delle vere e proprie discariche abusive. «Le lamentele piovono sia da parte dei residenti che dei turisti — aggiunge Del Cima — Ho perso molti clienti e se continuo così sarò costretto a chiudere. Chi mi risarcirà?».

http://www.lanazione.it/viareggio/cronaca/2013/11/30/989819-comune-camping-ladri-lago.shtml