Lunedì 10 giugno, nel carcere di Marassi a Genova, un membro della polizia penitenziaria è stato brutalmente aggredito da un detenuto straniero12. L’aggressione ha causato gravi lesioni all’agente, tra cui un dito e diverse costole rotte, e una prognosi di oltre 30 giorni12.
Vincenzo Tristaino, segretario per la Liguria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ha chiesto interventi concreti, sottolineando che le aggressioni al personale stanno diventando una mera statistica12. Ha espresso la speranza di un rapido intervento da parte dell’amministrazione penitenziaria per garantire un minimo di benessere psicofisico ai lavoratori12.
Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha evidenziato che nel solo secondo trimestre del 2024, nel distretto penitenziario ligure-piemontese, si sono verificati numerosi eventi critici12. Ha sollecitato provvedimenti urgenti, tra cui un inasprimento della pena per i detenuti che aggrediscono il personale di polizia penitenziaria e l’espulsione di tutti i detenuti stranieri in Italia12.
Questo incidente sottolinea la necessità di garantire la sicurezza del personale penitenziario e di prendere misure efficaci per prevenire tali aggressioni. La sicurezza e il benessere dei lavoratori sono di fondamentale importanza e devono essere una priorità.
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