Dopo un inseguimento in auto da Cavallino a Jesolo, un tentativo di fuga a piedi, rallentato dall’intervento di un cittadino, uno Zingaro, residente in un campo nomadi a Mestre, è stato arrestato dalla polizia per furto, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. In tarda mattinata, una pattuglia delle volanti ha incrociato vicino a Cavallino-Treporti un’auto di grossa cilindrata di colore nero, una vettura dello tipo era stata segnalata negli ultimi tempi per una serie di furti ai danni di rappresentanti orafi. Un agente si è accorto che la vettura aveva la targa posteriore coperta con un cartone.
All’alt, però, l’auto si è allontanata a grande velocità. Ne è nato un inseguimento fino a Jesolo, e non è chiaro se nella sua corsa il nomade abbia fato uscire di strada un ciclista. Giunto nella cittadina veneziana, il conducente ha abbandonato la vettura, con a bordo la moglie e due figli piccoli, e ha cercato di fuggire a piedi. Prima di essere bloccato dai poliziotti, ha travolto un passante che aveva cercato di fermarlo.
Il nomade ha ammesso che poco prima di incrociare la volante aveva compiuto un furto in un’auto, portando via un computer portatile. La moglie dell’arrestato, già noto alle forze dell’ordine, è stata denunciata per concorso. Il questore Fulvio Della Rocca ha espresso parole di ringraziamento per l’alto senso civico dimostrato da cittadino che ha cercato di bloccare il ladro.
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