Zingari assaltano gioielleria con kalashnikov: benzinaio eroe ne uccide 1

04-02-2015

NANTO. ORE 16.29 IL BENZINAIO: “NON VOLEVO UCCIDERE”. È tornato a rifornire di carburante auto e camion dopo l’inferno di ieri sera, il benzinaio che a Ponte di Nanto ha sparato contro i malviventi, probabilmente uccidendone uno, che avevano assaltato una gioielleria. «Non sono un eroe nè un giustiziere – ha detto parlando oggi con i giornalisti – ho agito d’istinto pensando alla povera commessa sola, che potrebbe essere mia figlia, che già due anni fa aveva subito una rapina. Prima ho urlato poi sono salito in casa a prendere il fucile ho sparato in aria poi quando uno di loro è venuto verso di me con il mitra in mano ho mirato alle gambe per difendermi. Non volevo certo uccidere». Da quanto si è appreso in ambienti giudiziari, l’uomo dovrebbe presto essere indagato per eccesso di legittima difesa. Un atto dovuto per permettergli, attraverso il suo legale Lino Roetta, di assistere a prove irripetibili, come l’autopsia. Dell’esame autoptico sul corpo del bandito morto verrà incaricato il medico legale Vito Cirielli dell’istituto di medicina legale di Verona. L’azione criminale di ieri intanto ha convinto il titolare della gioielleria Roberto Zancan, 52 anni ad abbassare definitivamente la saracinesca. «Non posso che ringraziare l’amico benzinaio – ha osservato Zancan – ha fatto ciò che andava fatto. Purtroppo ora non ci resta che chiudere l’attività. Non si può andare avanti in questo modo ma non abbiamo alternative contro la violenza criminale».

ORE 16.10 IDENTIFICATA LA VITTIMA. È stato identificato il bandito rimasto ucciso ieri nel tentativo di rapina ad una gioielleria nel vicentino. Si tratta di un nomade 41enne, Albano Cassol, nato a Vicenza. Lo ha comunicato il Procuratore capo di Vicenza, Antonino Cappelleri. Il magistrato ha confermato inoltre l’inscrizione nel registro indagati, come atto dovuto, di Graziano Stacchio, il benzinaio che ha esploso alcuni colpi di fucile contro i banditi.

ORE 11.18 “HO SPARATO IO”. Nanto il giorno dopo la sparatoria. Il titolare dello store preso d’assalto dai rapinatori, Roberto Zancan ha commentato: “Non ne posso più chiudo tutto”, mentre il benzinaio Graziano Stacchio che aveva affrontato la banda con il suo fucile a pompa ammette: “Ho sparato io a quei malviventi, mirando alle gambe mentre uno di loro si era avvicinato con il Kalashnicov”.

ORE 10.09 Sarebbe stato verosimilmente ucciso da uno dei colpi sparati per legittima difesa dal benzinaio il rapinatore, non ancora identificato, trovato morto in un auto poco dopo il tentativo di rapina a una gioielleria a Ponte di Nanto nel tardo pomeriggio di ieri. Ne sarebbero convinti gli investigatori che nelle prossime ore torneranno ad ascoltare il gestore, alla presenza del pm Cristina Gava. Il benzinaio non è per ora indagato ma lo potrebbe essere nelle prossime ore come atto dovuto. Lo stesso magistrato ha effettuato un sopralluogo sul teatro della sparatoria davanti alla gioielleria Zancan. I carabinieri hanno accertato che i malviventi, due dei quali imbracciavano un kalashnikov, avrebbero esploso sette, otto colpi contro i tre sparati dal benzinaio. A quest’ultimo ieri sera ha portato la propria solidarietà il sindaco di Albettone, un Comune limitrofo, Joe Formaggio noto per aver confessato di dormire con il fucile accanto al letto. Alla vittima, abbandonata all’interno della Renault Laguna dai complici fuggiti su una A8, gli uomini della scientifica dell’Arma hanno rilevato le impronte digitali. Nell’auto sono stati recuperati alcuni bossoli, un piccone e una mazza da muratore. L’autopsia sarà disposta nelle prossime ore.

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/1043143_rapina_spari_fuga_e_sangue_ucciso_giostraio_di_41_anni/

EVIDENZA, Vicenza

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