Zingare si scambiano neonato alla fine del “turno” per continuare il lavoro

20-12-2012

Quelli che “gli Zingari non sono delinquenti”

Usavano i propri figli, anche neonati, per impietosire i passanti. Un vero e proprio business, con tanto di turni da otto ore e passaggio di neonati dalle braccia di una donna all’altra per continuare lo sfruttamento. E’ quanto hanno scoperto gli uomini della polizia locale di Milano, coordinati dal pm Gianluca Prisco, che hanno fatto scattare le manette per due giovani romene.
La 28enne, sorpresa con una bimba di sette mesi, era stanziale nella metropolitana di Rogoredo, viveva nel campo nomadi di via Barzaghi ed è stata incastrata da alcuni video: si nota anche il passaggio tra le braccia della madre a quelle di una connazionale. Era con i suoi tre figli di uno, quattro e sette anni, invece, la 26enne già segnalata in passato alle forze dell’ordine. Ogni mattina lasciava la sua baracca in via Impastato e insieme con i bambini viaggiava sulla linea rossa della metropolitana, in particolare lungo la tratta tra Cadorna e il centro. Un’attività che garantiva, secondo gli investigatori, un centinaio di euro al giorno.
Per le due donne il gip ha convalidato l’arresto in carcere. I tre bambini più grandi sono stati affidati a una comunità, mentre la neonata è insieme con la madre. L’operazione, spiega il procuratore aggiunto Piero Forno. “è la prima di un fenomeno inquietante, come quello dell’accattonaggio”. Un primo intervento “a cui ne seguiranno altri”, assicura. Le due madri arrestate devono rispondere di maltrattamenti.

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