Xenofila incontra il proprio destino: stuprata da Albanesi

29-07-2012

Ha raccontato dell’abuso, della droga assunta mentre ubriaca capiva ben poco di quanto stava succedendo, di quegli amici casuali incontrati in strada e poi la bevuta al bar e il pestaggio del compagno, un marocchino ora sparito. La donna, una mestrina trentenne, lo ha raccontato agli agenti delle volanti quando, l’indomani, ha trovato la volontà di denunciare quanto successo la notte precedente.
Giovedì sera, ore 22. Una coppia che abita in zona via Castellana esce per fare quattro passi. Lei è mestrina, lui un marocchino da anni in Italia. Mentre stanno passeggiando incontrano due albanesi. Non è chiaro se li conoscono, o quatomeno per ora la polizia non lo ha accertato. I quattro cominciano a parlare. Poi decidono di recarsi in una vicina pizzeria per bere qualche cosa in compagnia.
I due albanesi sono amici dei titolari. Il gruppo beve birra e altri alcolici in compagnia. Poi, non si capisce perché, verso la fine della serata iniziano a litigare. O meglio gli albanesi se la prendono con il marocchino spalleggiati dai titolari della pizzeria. Forse qualcuno dei quattro fa apprezzamenti pesanti sulla donna, Il marocchino la prende male e inizia la lite. Ben presto si passa alle mani e ad avere la peggio è il marocchino che viene pestato a sangue dagli altri quattro. Alla fine se ne va. La donna resta e decide di seguire gli albanesi a casa loro per l’ultimo bicchiere. In casa ci sono altri due albanesi, La casa si trova poco lontano dalla pizzeria. Poco dopo arrivano pure i gestori della pizzeria.
Da questo momento il racconto della donna inizia a farsi confuso. Ha spiegato ai poliziotti che ad un certo punto mentre lei è con due degli albanesi, gli altri vanno in una stanza vicina. Quelli che sono rimasti con lei oltre a farla bere prendono della cocaina e cominciano a tirarla. Non si capisce se costretta o perché non si rendeva conto di cosa stava succedendo, colpa l’alcol, sta di fatto che pure lei ne fa uso.
Dalla cocaina e dall’alcol alla violenza il passo è stato breve. Solo alla mattina la donna si sveglia e comincia a rendersi conto di quanto successo nella notte e del fatto che è stata costretta ad avere dei rapporti sessuali, Scappa a casa. Qui trascorre alcune ore prima di trovare la forza e la volontà di denunciare quanto accaduto.
Chiamato il 113 sono intervenuti gli agenti di una volante. Dopo il racconto i poliziotti, hanno cercato riscontri alle pesanti accuse della donna. Una parte di questi già è arrivata dall’ospedale dove la donna è stata sottoposta ad accertamenti medici.
Ora sono in corso indagini da parte degli agenti della Squadra Mobile. La descrizione degli aggressori albanesi e della loro casa è stata molto precisa.

http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2012/07/29/news/drogata-e-costretta-a-fare-sesso-trentenne-denuncia-aggressione-1.5468274

E’ la frangia mentalmente ritardata della società a frequentare gli immigrati. E ne paga le conseguenze.

Questi individui non in grado di individuare i pericoli, cadono nella rete tesa dai ‘riccardi’ e dalla propaganda del ‘siamo tutti uguali’. Andrebbero protetti e andrebbe impedito loro di farsi del male, invece li si istiga all’autolesionismo.

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