Violenza nomade: ad un mese dalla vile aggressione, il cuoco di Bergamo è ancora in coma

05-02-2012

A distanza di un mese dall’aggressione avvenuta all’interno del Millaenya Pub di Entratico restano molto gravi le condizioni del cuoco rimasto ferito nella rissa con tre giovani rom del campo nomadi di Trescore. La preoccupazione per M. C., 54 anni di Costa di Mezzate che il 30 dicembre era intervenuto per mettere fine alla discussione tra un collega e i tre clienti che non volevano pagare il conto, si intreccia ora al confronto tra le parti politiche di Trescore sul campo nomadi.
Un mese fa il cuoco aveva avuto la peggio, al Pub: era stato colpito al volto con un pugno e aveva perso l’equilibrio battendo la testa contro un pilastro. Da quella sera M. C. è ricoverato in coma, in prognosi riservata, agli Ospedali Riuniti di Bergamo. Lo conferma il responsabile del Millaenya Pub di Entratico, sempre in contatto con i familiari del cinquantaquattrenne. Nel frattempo i tre rom, due fratelli e un cugino, residenti al campo nomadi di Trescore, sono stati arrestati dai carabinieri. L’accusa che li ha fatti finire in carcere da qualche settimana è di lesioni personali gravissime in concorso.
Intanto a Trescore Balneario gli esponenti bergamaschi di Forza Nuova avevano manifestato domenica 29 gennaio, in centro, «per trattare il problema della difesa del popolo italiano» con un gazebo dove avevano distribuito 500 volantini. Anche in quell’occasione avevano chiesto «la chiusura del campo rom».
Alla protesta di Forza Nuova risponde la sezione locale dell’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani italiani che ha organizzato per questa mattina, dalle 10,30 a mezzogiorno, un presidio in via Locatelli a Trescore. «La vicenda di Entratico chiede solo giustizia e ciò spetta esclusivamente alla magistratura, non sicuramente a Forza Nuova – commentano dall’Anpi della Val Calepio e della Val Cavallina –. Sono provocazioni intollerabili per la convivenza civile e richiedono una ferma e civile risposta democratica».

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/266005_entratico_un_mese_dallaggressione_il_cuoco_di_54_anni_sempre_in_coma/

[stextbox id=”info”]Dubitiamo che i veri partigiani si sarebbero schierati con gli Zingari.
Al di là delle differenze politiche, è chiaro che sia questi(tranne gli stalinisti che vendettero l’Istria a Tito) che i fascisti, erano convinti di combattere per l’Italia, e qui non è sede per una analisi storica complessa e per ritornare su quelle vicende.
Non si capisce cosa spinga oggi, se non la stupidità, l’Anpi (la cui esistenza è ridicola visto che i partigiani ormai, a meno di precoci duenni, non ne esistono più tra le sue fila), a schierarsi con la feccia dei campi nomadi. Feccia assassina.[/stextbox]

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