Venezia: il racket dei mendicanti, tra borseggi e molestie

14-12-2012

Mendicanti sempre più invadente nei giorni di mercato. Ieri la polizia locale ha identificato e allontanato dieci persone che praticamente da via Piave a via Caneve, coprivano le strade principali di transito pedonale. Bulgari, ungheresi ma soprattutto romeni di etnia rom e pure alcuni di colore si sono divisi la città e, con i sistemi più fantasiosi, chiedono l’elemosina cercando di impietosire i passanti. C’è chi, come un ragazzo, in via Brenta Vecchia gira a piedi nudi e con i pantaloni corti. Romeno di etnia rom, impietosisce i passanti mostrando di avere freddo e spiegando di non avere i soldi per comprarsi da vestire e le scarpe. Ma a inizio pomeriggio da sotto una panchina tira fuori pantaloni e scarpe, si riveste e se ne va.

Nella zona del Candiani invece, sempre un rom, chiede l’elemosina suonando un mandolino. C’è chi lo paga con i soldi e chi gli regala da vestire. Qualche giorno fa ha rotto il mandolino e, per un po’, non si è fatto vedere in giro. Poi ha trovato chi gli ha cambiato il pezzo dello strumento ed è tornato sul posto di lavoro.

Nella zona del mercato si incontrano sia anziani rom che ragazzi di colore. Quest’ultimi, fino a qualche mese fa, “battevano” il centro storico. Quando sono diventati troppi si sono spostati in terraferma. La loro zona è quella attorno a piazza Ferretto che dividono con altri rom.

In via Poerio, sotto i portici e a quattro passi dal centro Le Grazie, ha un posto fisso un rom presente praticamente sei giorni su sette. Se altri mendicanti si sistemano sotto ai portici, non usano il punto dove lui lascia dei fogli di carta per sedersi a terra. A testimonianza che c’è divisione del territorio e c’è un’organizzazione che gestisce l’affare delle elemosine in città.

Da qualche settimana, sempre in via Poerio, ha fatto la sua comparsa saltuariamente una donna di colore con il figlio piccolo. Un bambino di circa un anno che tiene in braccio, mentre lei, seduta a terra, chiede l’elemosina anche se in maniera discreta. C’è chi le lascia del denaro, chi porta del mangiare al piccolo o degli abitini. Racconta di essere disoccupata, come del resto il marito, e di vivere a Treviso. Rischia di essere arrestata e di perdere il bambino. Infatti per la legge contro lo sfruttamento dei minori, nell’accattonaggio è previsto l’arresto.

Ieri, sempre alla polizia, in particolare all’ufficio di piazzale Candiani, sono stati denunciati tre borseggi durante il mercato. Vittime tre donne che al momento di pagare la spesa si sono trovate senza portafogli.

http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2012/12/13/news/mendicanti-invadenti-intervengono-i-vigili-1.6195414

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