Sono sospettati di essere rapinatori ‘seriali’ due tunisini arrestati a Bologna dalla polizia, che li accusa di un paio di aggressioni avvenute nei giorni scorsi in città. Ma un’ipotesi è che facciano parte di una banda che potrebbe essere responsabile di più episodi criminosi. In manette, con un provvedimento di fermo di polizia giudiziaria per rapina aggravata, sono finiti Issam Kalfaoui, 21 anni, e Marwen Mena, 23 anni, entrambi già con precedenti, rintracciati dagli agenti del 113 durante un controllo in strada in via Parri, zona Fiera.
Il primo risponde di due rapine: quella del 20 novembre scorso ai danni di un uomo di 55 anni di origine algerina, assalito da quattro persone a una fermata dei bus in via Stalingrado e alleggerito della borsa con il pc portatile e alcuni documenti; e quella del giorno successivo a una 44enne romena, presa di mira in via Ruggi con un tentativo di strapparle la catenina dal collo. Il 23enne è invece accusato con certezza solo della rapina di via Stalingrado. Il 55enne, che è cardiopatico, dopo l’aggressione era stato costretto a farsi visitare dai medici del 118, mentre la donna aveva reagito mordendo a una mano uno dei banditi. Entrambe le vittime hanno riconosciuto Kalfaoui, tradito anche dai segni del morso alla mano sinistra. In accordo con il Pm Giampiero Nascimbeni, che ha coordinato le indagini, la questura ha diffuso le foto dei due fermati, affinché eventuali altre vittime di recenti aggressioni a scopo di rapina possano riconoscerli. Oltre a ricercare i complici dei due tunisini, la polizia ha predisposto per le prossime settimane un potenziamento dei servizi antirapina e per prevenire tutti i reati contro il patrimonio, che solitamente aumentano con l’avvicinarsi delle festività natalizie. Ci saranno dunque più ‘volanti’ e più agenti in strada, soprattutto nel centro storico e nelle aree di maggiore criticità, come le zone Bolognina, San Donato e Cirenaica.
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