Torino: Zingari padroni, protestano i lavoratori Amiat aggrediti

06-06-2012

Minacce di sciopero Amiat in via Germagnano: “I nomadi ci stanno rovinando la vita”

La notizia è di quelle destinate a far discutere ma  anche riflettere. I dipendenti Amiat stufi delle continue aggressioni  da parte dei nomadi del campo di via Germagnano starebbero pensando di indire  uno sciopero. Gli atti vandalici dell’ultima settimana avrebbero, infatti,  finito per stufare un ambiente che da anni convive con situazioni al limite  dell’assurdo. Parliamo di finestrini delle auto spaccati, specchietti  danneggiati, personale minacciato e addirittura lanci di bottiglie contro i  vetri. Giusto per fare qualche esempio.
Qualcuno ha persino  pensato di rubare le targhe o di sostituirne alcune mettendo in grossi  pasticci gli operatori che hanno così deciso di denunciare l’ennesimo sopruso.  “Viviamo in condizioni molto difficile – racconta una delle vittime -. In  passato qualcuno dei nostri è stato sia minacciato che aggredito. E noi stiamo  cominciando ad essere stufi di tutto ciò”.
Gli operatori  dell’Amiat hanno già provveduto a chiedere un incontro con i sindacati.  La richiesta è sempre la stessa, una lettera al sindaco di Torino e al prefetto  con richiesta di interventi immediati. “Se non avremo risposte concrete  passeremo dalle parole ai fatti – spiegano alcuni dipendenti -. Per noi non è  ammissibile tutto ciò”. Una storia che ricorda molto da vicino quella del canile  Enpa. I volontari lo scorso dicembre avevano chiesto di innalzare una recinzione  fino ai 4 metri di altezza oltre a ripristinare i due cancelli all’ingresso  dell’area parcheggio e del campo di concessione. Senza dimenticare  l’eliminazione del cancello di entrata ed uscita del campo che dà sulla strada  che conduce al civico 8.

Le frasi razziste e le  svastiche comparse sui muri del campo e sulla palizzata che separa i nomadi di  via Germagnano dal rifugio Enpa sono state rimosse dalla squadra della  manutenzione circoscrizionale. Un’opera che porterebbe la firma di alcuni  ragazzi del campo infastiditi per l’arrivo del cancello che da giorni sta  dividendo la strada.

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Come mai i Sindacati tacciono, e i lavoratori non trovano solidarietà nelle organizzazioni sindacali di categoria che da mesi si rifutano di incontrarli?
Ormai la figura del sindacalista è la figura del parassita  interessato soltanto alla propria poltrona e in totale sintonia con i Padroni.
Si ripete lo stesso schema del problema “canile”, con le associazioni animaliste silenziose davanti ai soprusi commessi dagli Zingari ai danni dei volontari.
Nota finale: gli Zingari sanno come “solleticare” la stupida xenofilia degli antirazzisti, e così si auto-disegnano le svastiche intorno al Campo abusivo.

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