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Tentò di stuprare una mamma davanti alla bimba piccola: condannato, ma lui non c’è più

Voghera, 27 settembre 2013 – Una condanna per tentato stupro. Ma il colpevole è irreperibile. Ieri mattina i giudici del Tribunale di Voghera, che è stato chiuso il 13 settembre ma gode di una proroga di sei mesi per terminare alcuni procedimenti in corso, hanno decretato per Ionel Manolache una pena di cinque anni e dieci giorni di reclusione. L’accusa è di tentata violenza sessuale. Manolache, cittadino romeno, ha precedenti penali, sembra anche nel suo Paese d’origine per reati contro il patrimonio. I fatti che gli sono contestati risalgono al 2 luglio 2009. Una donna di 30 anni residente a Bressana Bottarone quel giorno era sul balcone in costume da bagno, per via del grande caldo. Con lei c’era la sua bambina.

Manolache abitava un piano sotto alla signora, nella stessa palazzina. Notandola, è salito a citofonarle con l’intenzione di entrare in casa. Quando lei gli ha aperto, lui le si è avventato contro spingendola contro la parete. L’uomo ha cercato di baciare la donna, palpeggiandola, lei ha cercato di resistere urlando e divincolandosi e lui l’avrebbe presa a schiaffi. Poi lui l’ha sbattuta a terra per tentare di abusare di lei. Ma un provvidenziale camion in transito sulla vicina strada ha fatto rumore e ha spaventato l’aggressore, che, temendo di poter essere scoperto, è subito fuggito via lasciando la donna a terra ferita e in lacrime per lo choc. E pare che per tutto il tempo della tentata violenza la bambina fosse in casa. La signora si è fatta forza. Pochi giorni dopo l’accaduto si è recata al Pronto soccorso raccontando che cosa le era successo. I medici hanno riscontrato ferite fortunatamente non gravi. Munita di referto, la vittima è andata poi a sporgere denuncia ai carabinieri del paese. Ma quando i militari dell’Arma hanno cercato il responsabile per convocarlo in caserma non l’hanno trovato. A casa sua alloggiava il cugino, solo, che non sapeva dove si trovasse Manolache. Tuttora è irreperibile. Il processo si è svolto in contumacia.

http://www.ilgiorno.it/pavia/cronaca/2013/09/27/956550-Tentato-Stupro-Voghera.shtml

La società multietnica è una fogna a cielo aperto. Ovviamente chi non vuole ‘migranti’ nel proprio condominio è ‘rassista’. Ma almeno è tranquillo.

Li manda Francesco: due africani rapiscono bambina di 4 anni

ARENA PO. Due uomini di origine liberiana residenti a Sant’Angelo Lodigiano, hanno rapito una bambina, strappandola dalle braccia della nonna. È accaduto ad Arena Po, in via Convento. I due sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Stradella e della stazione di Santa Maria della Versa, guidati dal capitano Francesco Spera. Prince Carlet Dowen, un 33enne con precedenti penali, e Nuruden Adetayo, di 40 anni, sono accusati di sequestro di persona. Nei prossimi giorni saranno interrogati dal magistrato e, dal carcere di Voghera dove sono stati rinchiusi, potranno dare la loro versione dei fatti.
Questa, invece, la ricostruzione dell’accusa, basata sul racconto della nonna della bambina e sulla testimonianza di un vicino di casa, che ha sentito il trambusto nell’appartamento e ha chiamato i carabinieri. In base agli accertamenti, tutto sarebbe partito da una trattativa tra i due indagati e Lucretia Barbu, una donna romena di 41 anni che abita in un appartamento ricavato da un vecchio cascinale in via Convento, alla frazione Ripaldina di ArenaPo, dove si trova agli arresti domiciliari.
La donna si era accordata con i due liberiani per vendere loro alcuni televisori usati che sarebbero stati poi portati all’estero. Un accordo verbale, sancito dal versamento di una caparra di 100 euro, ma che non era stato possibile portare a termine. Dopo il versamento della caparra, infatti, la donna era finita nel mezzo di un’indagine della Forestale, che aveva sequestrato i televisori e gli altri elettrodomestici accumulati in una zona della casa.
I due liberiani però non si sono dimenticati dell’accordo, e mercoledì pomeriggio sono andati a casa della donna per chiederle la restituzione dei soldi. Di fronte al rifiuto della 41enne, uno dei due avrebbe afferrato la bambina, tra le urla e la disperazione della nonna, l’avrebbe caricata sull’auto e si sarebbe allontanato. Un rapimento in piena regola. Il complice, nel frattempo, avrebbe malmenato la donna, minacciandola di non farle più vedere la nipotina se non avesse restituito i soldi. Questa, disperata, avrebbe dato la garanzia della restituzione dei soldi. Solo in quel momento i due hanno fatto dietro front riportando la bimba a casa. Ma sono stati incastrati dalla telefonata del vicino di casa, che nel frattempo aveva avvertito i carabinieri. Poco dopo per i due liberiani sono scattate le manette.

Voghera, due arresti per la violenza di gruppo sul treno

I carabinieri del Nucleo radiomobile di Voghera e i colleghi della stazione di Casorate hanno arrestato, dopo lunghi pedinamenti, il 24enne Denis Costel Hrimiuc, romeno domiciliato a Casorate il 20enne connazionale Alexandru Cristian Grigor, residente a Pavia. Sono accusati di violenza di gruppo su una ragazza cinese, i fatti sarebbero avvenuti sul treno in arrivo a Voghera dalla stazione Centrale di Milano. Già detenuto e ora ai domiciliari un terzo romeno, il 23enne Alexander Popescu. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Giovanni Benelli.

http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2013/04/10/news/voghera-due-arresti-per-la-violenza-di-gruppo-sul-treno-1.6859119