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Bergamo: la ragazza stuprata dall’immigrato ha perso il bimbo

Ha perso il bambino: la 24enne aggredita nella notte del 4 gennaio in borgo Santa Caterina a Bergamo, era incinta e per lo choc subito non è riuscita a portare avanti la gravidanza.

La giovane è in ospedale, come racconta Il Giorno, e non riesce a darsi pace per questa conseguenza terribile  a un fatto subito già tristissimo.gravidanza.

Ricordiamo cos’ era successo quella notte, intorno alle 2: la giovane, uscita da un locale, si stava dirigendo verso la sua auto, nei pressi del liceo Mascheroni. Era con un’amica che l’ha lasciata per salire sulla proria vettura. In quel frangente è stata assalita da un uomo, un kosovaro di 32 anni che è stato arrestato, si trova ai domiciliari prorio nel quartiere del fattaccio, e ha ammesso l’aggressione senza però aver consumato la violenza sessuale.

Un episodio che ha impaurito la città che ha organizzato una fiaccolata per dire no alla violenza sulle donne.

Ma che ha scatenato la rabbia di un gruppo di ultrà atalantini che si sono recati sonno l’abitazione dell’aggressore minacciandolo di vendetta.

La violenza ha avuto anche uno strascico polemico per via delle parole del procuratore di Bergamo Francesco Dettori che ha invitato le donne a non uscire da sole, provocando la reazione di tanti e di tante che chiedono alle istituzioni sicurezza più che consigli.

http://www.bergamonews.it/cronaca/violenza-citt%C3%A0-la-giovane-aggredita-perde-il-bambino-170072

Minorenne pestata, umiliata e stuprata da un sudamericano: “Sei roba mia”

Violenza sulle donne: una ragazzina di 17 anni è stata costretta per due anni a subire la barbarie del “fidanzato” immigrato dal sudamerica. L’immigrato l’ha umiliata, picchiata selvaggiamente e stuprata più volte. Qualche sindaco avrà sicuramente intenzione di conferirgli la cittadinanza onoraria.

A 17 anni è stata picchiata, umiliata e anche costretta a subire rapporti sessuali dove e quando lo decideva lui. Il “lui” è un 20enne sudamericano che dopo due anni da incubo è stato alla fine prima denunciato alla polizia – sia dalla vittima che dagli amici di questa – ed ora deve rispondere delle accuse in processo al Tribunale di Perugia. L’uomo, dopo aver picchiato la minore-fidanzata plagiata, obbligava ad utilizzare pesante trucco per nascondere lividi sul volto. Per coprire quel plagio violento di cui sarebbe l’autore. Ma neanche un po’ di carcere ha fermato l’uomo nel continuare le violenze: anche durante il processo ha continuato a minacciare e persino a mettere in moto degli approcci con la giovane. D’altronde era convinto che quella povera ragazza – difesa dall’avvocato Maria Antonietta Gonfalonieri – era solo “roba mia”.
http://www.perugiatoday.it/cronaca/violenza-sessuale-pugni-vittima-minorenne-perugia.html