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Marocchino molesta gruppo di donne sull’autobus

Sono i "nuovi italiani" della Boldrini

RODIGO. Ha offeso e molestato un gruppo di donne sull’autobus e alla fine è riuscito a palpeggiare una ragazza di vent’anni. Grazie all’autista che ha contattato le forze dell’ordine, a Grazie è stato bloccato e arrestato dagli agenti della polizia locale di Curtatone. Azzedine Ouahhabi, 31 anni, di origine marocchina, residente a Rodigo, è stato processato ieri pomeriggio per direttissima con l’accusa di violenza sessuale. Il giudice ha convalidato l’arresto e ha acconsentito alla richiesta di patteggiamento a un anno e cinque mesi. Il giovane è stato rimesso in libertà in quanto incensurato, anche se è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine. E non solo. A Rodigo negli ultimi mesi si era reso protagonista di numerosi episodi di vandalismo; sempre ubriaco, aveva spaccato la vetrata di un bar, rotto le sedie di un altro e molestato diverse ragazze del paese, suscitando le proteste delle famiglie. Una volta aveva anche fatto irruzione in consiglio comunale, recuperando una serie di denunce tuttora al vaglio della magistratura. Stavolta davanti al giudice ci è finito per direttissima. L’episodio è avvenuto venerdì pomeriggio poco prima delle sei sull’autobus Apam della linea 13, il Mantova–Asola. La giovane e l’uomo erano saliti alla stessa fermata, in viale Risorgimento a Mantova. La ragazza si è seduta in fondo all’autobus vicino ad altre conoscenti. Durante il viaggio, soltanto dieci minuti dopo la partenza, il marocchino, completamente ubriaco, ha cominciato a pronunciare frasi offensive al suo indirizzo, parole sconce. La ragazza è andata subito a segnalare la circostanza al conducente, che ha consigliato a lei e alle sue amiche di cambiare posto per andarsi a sedere vicino a lui. Il molestatore non si è dato per vinto e ha rivolto le sue attenzioni e le sue parolacce ad un’altra donna che a sua volta ha cambiato posto.

Ad un certo punto la ventenne si è accorta che una delle amiche era rimasta seduta in fondo al bus e si è alzata per invitarla a spostarsi.

A quel punto è partita la manolesta del giovane che le ha alzato il giubbino e infilato la mano fino alla natica. Il conducente a Rivalta ha fermato il bus e ha chiamato sia la centrale dell’Apam che la polizia, prima di proseguire per Grazie. Qui sono saliti i controllori che hanno verificato la mancanza del biglietto e gli agenti della polizia locale di Curtatone che lo hanno arrestato.

http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2013/03/29/news/palpeggia-una-ragazza-sul-bus-1.6787536

Nigeriana vuole il bus la porti davanti casa: aggredisce l’autista e tenta di dirottarlo

Forlì, aggredisce autista perché vuol scendere prima: panico sul bus

I "nuovi italiani"

Momenti di panico martedì mattina a bordo di un autobus. Tutto è cominciato quando una trentenne nigeriana, incinta all’ottavo mese e con due figli di 2 e 4 anni con lei, ha cominciato a pretendere di scendere prima della fermata in viale Risorgimento. La donna ha cominciato a gridare, mettendo paura ai passeggeri a bordo, e allo stesso tempo prendendo a ceffoni il conducente che si era rifiutato di fermarsi anzitempo.

L’extracomunitaria ha persino messo le mani sul volante, sterzando e creando una situazione di pericolo. L’autista, nonostante avesse incassato un paio di schiaffi, è riuscito a mantenere il sangue freddo e gestire la situazione, riprendendo il controllo del bus e fermarsi. Contemporaneamente alcuni passeggeri hanno allertato il 113.

Sul posto sono intervenute le Volanti della Questura di corso Garibaldi, che hanno raccolto la testimonianza anche dei passeggeri. La donna ha rimediato diverse denunce: oltraggio e violenza a pubblico ufficiale ed interruzione di servizio pubblico. L’autista si è poi recato al pronto soccorso per le cure del caso: referto in mano, la trentenne rischia anche l’accusa di lesioni aggravate. Ma non è stata neanche arrestata.

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Ci portano “ricchezza”. L’unica cosa che sanno fare è sfornare figli che pesano sul nostro welfare e che rubano il posto ai nostri figli negli asili.