Tag: venditori

Vendere merce rubata? A Roma si può

Se ti piacciono le mafiette che poi lasciano immondizia x tutti, difendi pure il mercato abusivo

La vicenda del mercato abusivo in via della Vasca Navale è una tipica storia romana dei nostri giorni. Era dal 2010 che nella zona del cinodromo, tutti i venerdì e i sabato notte, venditori rom o immigrati di varia origine esponevano merce di provenienza che definire dubbia è davvero poco: telefonini nuovi di fabbrica offerti a quattro soldi, televisori che sul retro hanno ancora l’intonaco del muro da cui erano stati staccati, borse firmate, elettrodomestici… Ad approfittare dei buoni affari correvano anche tanti romani cosiddetti perbene, c’era chi si alzava all’alba per non farsi sfuggire le migliori occasioni. Il mercato era amministrato da un boss che assegnava i posti a tariffe prestabilite, tra i 20 e i 40 euro. In una città normale quello spaccio illegale sarebbe durato pochi giorni. Invece tre anni dopo il mercatino era ancora là, sebbene l’ottavo municipio avesse più volte richiesto al Comune l’intervento della polizia municipale. All’epoca della prima richiesta – spiega il presidente del municipio Andrea Catarci – il mercato contava una trentina di banchi, tre anni dopo si era arrivati a quattrocento postazioni.

Infine quest’anno, prima delle elezioni e soprattutto dopo, i vigili hanno finalmente cominciato a intervenire, tra lo stupore generale. I più stupiti forse sono stati proprio i rom, che hanno pure organizzato una manifestazione di protesta. La domanda che sorge spontanea è: perché i vigili non potevano arrivare prima? Certo, gli agenti sono pochi e si devono dedicare alle priorità. Ma si può sapere quale priorità era più prioritaria di questa?

http://www.ilmessaggero.it/roma/senzarete/vendere_merce_rubata_a_roma_si_pu_senza_rete/notizie/327899.shtml

Rimini: vigili costretti a usare spray urticanti per difendersi dai venditori abusivi

Rimini, 26 agosto 2013 – Si è sfiorato lo scontro fisico tra venditori abusivi e polizia municipale ieri mattina al bagno 115. Gli agenti hanno sequestrato alcuni borsoni di merce, in quattro diverse tornate. «Oltre 130 capi sequestrati — spiega l’ispettore Carla Tavella —, in parte contraffatti, soprattutto borse, portamonete, cinture di note griffe. Più altri capi rinvenuti». I venditori non si aspettavano forse ‘la mossa’ e – quando si sono accorti delle intenzioni degli agenti – hanno reagito duramente. Al che la municipale ha sfoderato non – per fortuna – le pistole Glock delle quali è in dotazione da qualche tempo (non tutti gli agenti), ma gli ugualmente micidiali spray al peperoncino urticante. Certo, strumenti difensivi meno cruenti ma molto efficaci. I venditori sono rimasti momentaneamente ‘accecati’ e gli agenti hanno avuto tempo di battere in ritirata con il malloppo di merce sequestrata. «E’ la prima volta che li vedo fare un sequestro da inizio estate — ironizza un marinaio di salvataggio — sarà una strategia». Sembra che, almeno sull’arenile, non si è puntato primariamente sui sequestri di merce.

Anche per questo ieri i venditori sono stati presi di sorpresa. Ma visto quel che era accaduto poco prima ai ‘colleghi’,molti altri vu’ cumprà se la sono data a gambe lasciando parte della merce abbandonata in spiaggia (di qui quelli che tecnicamente si chiamano ‘rinvenimenti’). Insomma, l’ultimo giorno della presenza dei 60 ‘sceriffi’ alias vigilantes, o guardie private, e di 70 su 90 agenti della polizia di Stato nel Riminese, si è contraddistinto per un intervento deciso degli agenti della polizia municipale. E adesso che succede, resterete soli o quasi a fronteggiare gli abusivi? «Le disposizioni che abbiamo — spiega un ispettore — restano al momento le stesse, concordate con la Prefettura: la nostra zona di competenza va dal bagno 90 al bagno 120. Poi vedremo se ci saranno aggiustamenti». «I vigilantes avevano le mani legate — commenta Massimo Pasini, titolare del bagno 123 — e i venditori ridono che s’ammazzano. Sono però calati i furtarelli. Serve una strategia seria, va decisa d’inverno. Se no è solo teatrino. Ho avuto clienti tedeschi e svizzeri che sono partiti in anticipo e non torneranno». «Gli italiani invece comprano — fa eco Giovanni Balducci, bagno 121 —. Anzi, chiedono dove sono oggi i vu’ cumprà se non li vedono al mattino».

http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/2013/08/26/939736-abusivi-cacciati-a-colpi-di-spray-urticante.shtml

Rimini sotto assedio: venditori abusivi del Sindacato occupano la spiaggia e scacciano bambini

cgilcgilRIMINI. Rissa sfiorata in spiaggia, al Bagno 85A ‘Luca e Dea’, dopo che i venditori abusivi, disposti intorno alle 10,30 già in doppia fila, hanno impedito ad alcuni bambini di costruire castelli di sabbia sulla riva, e a una giovane animatrice di intrattenere sul bagnasciuga un gruppo di piccoli di 4-5 anni.
«Io cerco sempre di avere un profilo basso e molto tollerante con i venditori abusivi — spiega Luca Salvatori, titolare dello stabilimento balneare — anche perché questi sono molto politicizzati, pagano la tessera sindacale, non sono clandestini, e se gli dici qualcosa reagiscono in malo modo». (…)
Cosa le ha detto il commercianti irregolare quando è arrivato?
«Mi ha detto ‘se me lo chiedi il passaggio forse te lo concedo’. Io ho pensato che il mondo si è capovolto. Una volta se li mandavi via ti chiedevano scusa. Adesso ti aggrediscono, dicendo che gli italiani emigrano in mezzo mondo e non li può vedere nessuno, dalla Svizzera all’America». (…)

http://www.libertas.sm/cont/news/rimini-abusivi-impediscono-a-bimbo-di-giocare-quasi-rissa-in-spiaggia-il-resto-del-carlino/81833/1.html#.UhIfjdJYeuJ

Interessante questo passo:Adesso ti aggrediscono, dicendo che gli italiani emigrano in mezzo mondo e non li può vedere nessuno, dalla Svizzera all’America.

Abusivi con la tessera sindacale…Gli invasori si abbeverano alla fonte della propaganda dei vari Saviano e C. E utilizzano ormai le medesime ‘argomentazioni’ farlocche. Sono come scimmiette ammaestrate – e ogni riferimento è puramente voluto – dagli xenofili. Consiglio ai titolari degli stabilimienti: il ‘profilo basso’, anche detto ‘novantagradismo’, lasciatelo ai politici, reagite.

“Sono immigrato, la spiaggia è mia”: venditore abusivo pesta donna

CERVIA – Brutta avventura per Natascia Zoffoli, proprietaria del bagno Touring di Milano Marittima. Insieme ad un dipendente la donna sarebbe stata aggredita mercoledì pomeriggio da un venditore abusivo, che dopo essere stato invitato ad abbandonare il lettino su ci si trovava, avrebbe aggredito entrambi. L’episodio è stato denunciato ai Carabinieri.
L’Ascom di Cervia ha inviato una lettera alla famiglia Zoffoli in cui ha espresso ai due piena solidarietà “per l’incresciosa aggressione”.
“Siamo rammaricati per il motivo che, nonostante l’impegno quotidiano delle forze dell’ordine, sia ancora presente sul nostro arenile il fenomeno dell’abusivismo che prolifera, in particolare, nelle zone meno soggette ai controlli – si legge nel documento-. Non è accettabile che i venditori abusivi, già gravemente in difetto nei confronti della legge, giungano addirittura a compiere atti di intimidazione e di violenza verso operatori come voi che esercitano la propria attività con serietà e professionalità.
Ci auguriamo che l’episodio avvenuto nel vostro stabilimento resti un caso isolato e che tutti voi possiate proseguire il lavoro con serenità, ma nel contempo ci impegniamo come associazione ad evidenziare alle autorità competenti l’assoluta necessità di elevare il livello della sicurezza”.

http://www.ravenna24ore.it/news/cervia/0035456-cervia-aggrediti-un-venditore-abusivo

Tirrenia: turisti in fuga dagli immigrati

Avevano prenotato un soggiorno di 15 giorni a Tirrenia, ma sono fuggiti dopo appena mezz’ora perchè costretti ad un vero e proprio slalom tra la merce di ogni tipo stesa a terra dai venditori abusivi. L’episodio, che ha per protagonista una famiglia russa composta da quattro persone, è riportato da Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Pisa, che fa il punto sullo stato del turismo nella città della Torre.

“Siamo d’accordo sul fatto che Pisa debba finalmente avere un piano industriale del turismo, basato su precise strategie e obiettivi raggiungibili. In questo contesto, nessuno può discutere la professionalità e il coraggio degli imprenditori, ma occorre che l’intero contesto faccia però la propria parte fino in fondo. Si parla sempre di attrarre – afferma Pieragnoli – sarebbe già un passo in avanti riuscire a non fare andare via i turisti che scelgono la nostra città. Episodi come quelli della famiglia russa sono il segno preciso che bisogna partire dalle cose essenziali”.

“Dobbiamo smettere di continuare a parlare, dobbiamo iniziare a fare cose concrete, cercando di sbagliare il meno possibile – prosegue il direttore di Confcommercio – i commercianti e gli operatori del turismo sono pronti a fare accoglienza come si deve, continuano ad investire soldi nonostante la crisi feroce di questi tempi, una burocrazia soffocante e dispersiva, una tassazione superiore al 68%. Il Comune di Pisa ha introdotto la leva fiscale della tassa di soggiorno, che porta molti soldi nelle casse comunali: si parta proprio da quelle risorse, per iniziare a ragionare di turismo come si deve”.

Potrebbe interessarti: http://www.pisatoday.it/cronaca/turismo-pisa-confcommercio.html

La colpa è ovviamente dei turisti razzisti. Subito la Bonino ne chieda l’estradizione a Putin per processarli per mancata ‘socializzazione’ con gli immigrati.

Jesolo: commando di immigrati abusivi pesta vigilanti, osarono allontanarli dalla spiaggia

Jesolo luglio 2013 – Si sarebbero organizzati per dare una lezione ai vigilantes della spiaggia. Un vero e proprio “commando” composto da cinque cittadini di origine marocchina per una spedizione punitiva a Jesolo. E’ avvenuto venerdì pomeriggio, tra via Carducci e via Zara, zona lido, e a farne le spese sono stati tre stewards. Calci, pugni, sberle e insulti: a far parte del drappello di violenti c’era anche un 20enne cacciato il giorno prima perché vendeva merce abusivamente e invadeva la spiaggia senza autorizzazione. Sembra essere stata quella la scintilla che ha fatto incendiare gli animi dei cinque nordafricani. Il ragazzo era in compagnia del padre e di altre tre persone, tutti venditori abusivi, che si ritenevano “oppressi” da quelle misure restrittive sulle spiagge. Come spiega La Nuova, il ragazzo era stato cacciato, forse anche in modo piuttosto rude da alcuni stewards della “Ams”, società di Federconsorzi a Jesolo.

Dalla testimonianza rilasciata alla polizia da una delle vittime è emerso che i cinque erano anche armati, con spray urticanti e coltelli. La rissa poteva quindi sfociare anche nel dramma. Due dei tre controllori sono dunque finiti al Pronto soccorso. Sono stati dichiarati guaribili in 5 giorni. Ora è attesa l’eventuale denuncia per lesioni aggravate. A seguito dell’episodio la Federconsorzi e il consigliere Daniele Bison stanno valutando l’opportunità di portare in Consiglio comunale una proposta per allargare i poteri concessi agli steward.

http://www.veneziatoday.it/cronaca/aggressione-steward-spiaggia-jesolo-marocchini.html

 
 

Brescia, catturati 11 Zingari di etnia sinti: rapine, truffe e furti

Si è conclusa all’alba una vasta operazione della polizia di Brescia che ha portato all’arresto dei componenti di un gruppo criminale dedito a rapine, furti e truffe. Undici i nomadi di etnia sinti (questi zingari di etnia sinti avevano la cittadinanza italiana, a dimostrazione del fatto, se ancora ce ne fosse bisogno, che la cittadinanza e l’identità sono due cose distinte e non sempre corrispondenti tra loro) raggiunti da ordinanza di custodia cautelare del Gip del Tribunale di Brescia, su richiesta della Procura; una ventina, invece, le vittime della banda, residenti nelle province di Mantova, Bolzano, Sondrio, Milano, Bologna, Ravenna, Modena, Verona e Venezia. Effettuate perquisizioni in abitazioni e in campi nomadi a Brescia e in provincia, a Rezzato, Corte Franca e Desenzano del Garda.

I malviventi sceglievano le proprie vittime tra chi pubblicava su siti web inserzioni per la vendita di auto, camper e roulottes. La banda faceva contattare le vittime da un minorenne, sotto falso nome, che doveva indurle ad accettare gli incontri. Durante le finte trattative, i nomadi riuscivano ad impossessarsi dei mezzi o con l’inganno o con minacce e violenza. Effettuati i passaggi di proprietà dei veicoli in comuni della zona del Garda, i malviventi provvedevano poi alla loro immediata radiazione e trasporto all’estero. Ai proprietari dei mezzi non rimaneva che denunciare l’accaduto alla polizia o ai carabinieri. Le indagini ora continuano per verificare eventuali responsabilità di complici all’estero, in particolare in Francia e in Bulgaria, e per accertare se altre vittime siano
incappate nella rete dei nomadi.

http://www.bresciaoggi.it/stories/dalla_home/496283_sgominata_la_gang_delle_truffeai_venditori_di_auto_on_line/

Varese: è allarme mendicanti violenti, ma il comune ha deciso che devono essere tollerati

VARESE – La Pasqua si avvicina e, come nel periodo natalizio, aumenta il numero di questuanti in città. Rom, uomini con cartelli che parlano di disoccupazione e povertà, venditori di rose e accendini, persone che dicono “auguri” e poi porgono il cappello nella speranza di ricevere una moneta.
In tre giorni di controlli a tappeto sul territorio, la polizia locale di Varese ha effettuato 12 violazioni amministrative agli incroci e 25 interventi di allontanamento.
«Abbiamo riscontrato una presenza massiccia di zingari, che hanno preso il posto dei cingalesi – dice Carlo Piatti, assessore alla Polizia Locale – Rispetto al passato sono diventati più aggressivi. Per esempio entrano in chiesa a San Vittore e pretendono la carità, anche con la “forza”». Nello specifico, entrano in chiesa e aggrediscono verbalmene i fedeli, puntando sul senso di colpa e di pietà. Dicono cose tipo, «se sei un bravo cristiano devi darmi i soldi perché io non ho da mangiare». Nella basilica di San Vittore una vecchietta è stata strattonata per un braccio per farsi dare i soldi. E il suo caso non è destinato a rimanere isolato visto che, complice la crisi, il fenomeno della questua è in forte aumento.
«Nel centro storico la questua non è perseguibile – spiega Piatti – Il Comune ha deciso che la questua nel centro storico, se non è pedante, deve essere tollerata. Ai semafori, invece, va combattuta. Detto questo, la questua in città sta diventando insistente e aggressiva. La carità viene fatta con coercizione mentale». «Noi facciamo i controlli anche con agenti in borghese – scandisce l’assessore – Una volta intercettato il questuante, dopo che lo si è sanzionato e che gli è stato confiscato il guadagno, ritorna al suo posto. Il tutto avviene in appena mezzora, cosa che la dice lunga su come sia difficile combattere il fenomeno». E dunque che fare? «L’invito che faccio è quello di non dare mai denaro» ribadisce l’assessore, ripetendo un consiglio dato anche nel periodo natalizio.

http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Homepage/362460_questuanti_anche_in_basilica_attenti_sono_molto_aggressivi/

Pontedera: anziani aggrediti da parcheggiatori abusivi all’ospedale

Immigrati che sono soliti stazionare, ai parcheggi ospedalieri del Nosocomio ” Lotti “. Questa volta vittime di un palese tentativo di ” estorsione con minacce “, due anziani coniugi, che sono dovuti fuggire impauriti e minacciati da decine di venditori abusivi che pretendevano l’ acquisto della loro merce contraffatta. Questi episodi, condannano in toto, la politica della maggioranza di sinistra che guida il comune di Pontedera, una politica tipicamente dello ” struzzo “, che non vuole vedere, i danni di questa immigrazione incontrollata e senza regole a Pontedera. E’ vergognoso infatti che cittadini, anziani, malati che si recano ai parcheggi ospedalieri, debbano pagare pure il ” pizzo ” estorsivo a queste bande di criminali d’ importazione. Vergognosa e’ la latitanza delle Istituzioni a Pontedera, che finora hanno permesso queste situazioni di palese illegalita’ e criminalita’ in aree ospedaliere, che al contrario dovrebbero essere maggiormente sorvegliate in quanto ” obiettivi sensibili “. Ma che la situazione ordine pubblico a Pontedera, viaggi sempre piu’ verso il caos, lo dimostra la recente apertuta di un posto permanente di polizia municipale alla stazione centrale di Pontedera. Dubitiamo che con qualche vigile urbano in piu’, il quartiere della Stazione, torni un luogo sicuro, e scompaiano nella zona, prostitute spacciatore e balordi di ogni genere, che provocano spesso risse moleste. Per far tornare la convivenza civile a livelli accettabili a Pontedera e dintorni, occorrerebbe che la politica, le amministrazioni, revocassero molte ” residenze ” facili verificando se vi sono realmente i requisiti di permanenza sul territorio nazionale. E controlli sugli affitti al nero , per scovare sia evasori fiscali e di Imu, che affittano e subaffittano monolocali ed appartamenti a decini di immigrati , verificando pure le condizioni igieniche. E magari come prevede la legge, agli evasori fiscali confiscare gli immobili….E controlli andrebbero fatti nel settore artigianale e commerciale per verificare la presenza di lavoratori stranieri al nero, ma qui le leggi sono troppo permissive sia per datori di lavoro che per immigrati clandestini. Basti ricordare che in Francia e Germania, l’ imprenditore che assume al nero clandestini, si vede chiudere la propria attivita’ e per lui si aprono le porte del carcere… , ci sembrano ovviamente leggi piu’ dure ed efficaci per combattere la clandestinita’.

http://ilmonitoretoscano.blogspot.it/2013/03/pontedera-ancora-vergognose-aggressioni.html

Arrestato marocchino per spaccio di droga – La Gazzetta di Lucca


La Gazzetta di Lucca

Arrestato marocchino per spaccio di droga
La Gazzetta di Lucca
I fatti partono da lontano, nel pieno della scorsa stagione estiva. Nei maggiori centri di spaccio della Lucchesia, i carabinieri svolgono controlli a tappeto, pedinamenti e posti di blocco a orari improbabili, allo scopo d'identificare venditori e