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Rissa davanti al bar, esplosi tre colpi di pistola – Nuova Venezia


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Rissa davanti al bar, esplosi tre colpi di pistola
Nuova Venezia
La discussione degenera in rissa, spunta una pistola, esplodono alcuni colpi, almeno tre. E poi la fuga, a tutta velocità, in auto prima dell'arrivo della polizia. Per terra restano i bossoli, alcuni vetri, e null'altro. Poche anche le testimonianze
Lite davanti al bar a Chirignago, spunta la pistola: esplosi tre colpiVeneziaToday

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Pistola alla schiena dopo lo shopping

Pistola alla schiena dopo lo shopping, rubati i vestiti nuovi Città Giardino, trentacinquenne aggredito da tre giovani che gli hanno portato via i costosi abiti appena acquistati in centro 

PADOVA – L’hanno seguito, gli hanno puntato una pistola alla schiena e poi rapinato. Stavolta, però, non erano i soldi l’obiettivo. Un trentacinquenne di Curtarolo è stato aggredito da tre ragazzini che gli hanno rubato le borse che contenevano i vestiti appena acquistati: capi d’abbigliamento Gucci, Dolce & Gabbana e Louis Vuitton. È successo ieri sera, poco prima delle 20 in via Cadorna, nel cuore di Città Giardino. Un agguato in piena regola quello messo a segno ai danni di F.C., arrivato da Curtarolo, che dopo una giornata dedicata allo shopping si stava dirigendo all’auto parcheggiata. I tre giovani, molto probabilmente africani, jeans tre taglie più grandi e cappuccio in testa, l’hanno assalito alle spalle, puntandogli la pistola alla schiena. Non ci hanno nemmeno provato a chiedere soldi: hanno preteso solamente le borse con i vestiti acquistati nel pomeriggio. Il valore della merce rubata ammonta a circa tremila euro. La vittima della rapina ha dato immediatamente l’allarme alla questura anche se l’intervento è stato poi diramato ai carabinieri. Sul posto è accorsa una gazzella del nucleo Radiomobile dei carabinieri. I militari si sono fatti dare una prima descrizione dei tre rapinatori che, a quanto riferito dalla stessa vittima, potrebbero essere ragazzini poco più che maggiorenni. La pattuglia ha poi battuto a tappeto le vie di Città Giardino: Thaon di Revel, Configliachi, IV Novembre, Santa Maria in Vanzo. Ma anche dopo un’ora di perlustrazione nulla da fare. Il sospetto è che i tre giovani abbiano tenuto d’occhio il trentacinquenne mentre girava in negozi del centro e che l’abbiano seguito fino al punto in cui aveva parcheggiato la vettura, decidendo di entrare in azione nel’angolo più buio di via Cadorna e nel momento in cui per strada non passava nessuno. Gli investigatori dell’Arma nei prossimi giorni controlleranno anche se le telecamere di qualche villa in via Cadorna abbia per caso ripreso l’agguato della banda. Ma quella di ieri è stata una giornata non proprio da incorniciare per alcuni visitatori giunti in città per approfittare del periodo dei saldi. Tra mattina e pomeriggio infatti sono stati registrati numerosi borseggi, sia a bordo del tram che al mercato di Prato della Valle. Più di qualcuno si è presentato nella stazione dei carabinieri che si affaccia nella piazza simbolo della città proprio per denunciare il furto del portafoglio. Il fenomeno si ripete quasi ogni anno in questo periodo, stavolta però sembra si manifesti con una preoccupante frequenza: quasi sicuramente anche a causa della profonda crisi economica. I militari della stazione di Prato della Valle hanno cercato di raccogliere tutti i particolari utili per avviare un’indagine mirata a scoprire i malviventi.

Come a Treviso: anziani pestati in casa da banda di minorenni

Baby gang di immigrati aggredisce coppia in casa “Ci servivano soldi per Capodanno”

In manette due pakistani e un 17enne ‘italiano’ di nuovo conio. Denunciati i complici

Stanno creando una società caotica

Carpi, 2 gennaio 2013 – DI GIORNO i bravi ragazzi del quartiere Osteriola, simbolo della politica riccardiana di ‘inclusione’ , di notte rapinatori senza scrupoli capaci di picchiare e minacciare con le pistole in pugno una coppia di anziani. L’avrebbero fatto per avere qualche soldo in più da spendere l’ultimo dell’anno: anziché chiederli ai genitori, la sera del 30 dicembre hanno organizzato una rapina in una villetta del loro stesso quartiere, in via Villanegro. Ma sono dovuti scappare a mani vuote e poche ore dopo erano già in carcere.

All’alba di lunedì sono finiti in manette due pakistani di 17 e 20 anni e un ‘nuovo italiano’ di 17 anni. Altri due minorenni, di nazionalità italiana e pakistana, sarebbero stati denunciati. I carabinieri li hanno trovati in poco tempo perché le vittime, i coniugi Wainer Zapparoli e Giliola Vaccari, di 79 e 74 anni, hanno riconosciuto uno di loro che abita a poca distanza dalla villetta.

DOMENICA sera erano da poco passate le otto. «Hanno suonato alla porta, pensavo fosse mia figlia — racconta l’anziana sotto choc — mio marito è andato ad aprire e sono entrati in casa in due, avevano il volto coperto con dei cappucci e una pistola», probabilmente un’arma giocattolo o scacciacani. Senza esitare hanno sfoderato una violenza degna delle bande più feroci.
«Mi hanno spinto contro il muro e mi hanno buttato per terra puntandomi contro la pistola — racconta Zapparoli, il volto e le mani coperti di ematomi così come il corpo — il ‘piccolo’ è rimasto con me e mi dava calci e pugni». Mentre l’anziano cercava di difendersi e restituire i pugni, il rapinatore più robusto si accaniva contro la donna.

«Mi ha puntato la pistola al petto e poi in fronte, non sapevo se era vera o finta, era una grossa rivoltella. Mi urlava ‘ti ammazzo’ e io gli ho detto guardandolo negli occhi ‘sparami pure, tanto i carabinieri lo sanno chi siete’. Non so dove ho trovato il coraggio per dire quelle parole, credevo che sarei morta». Non solo Giliola Vaccari ha risposto ma ha preso il libro che era sul tavolo, l’ultimo volume natalizio di Dante Colli ‘Carpi di ieri’ (un bel tomo) e l’ha tirato in testa al rapinatore. «Non so cosa mi abbia preso — continua a ripetere in lacrime — continuavo a picchiarlo con il libro. É stato terribile, mi viene addosso tutta la paura che ho provato».

I banditi si sono trovati spiazzati e quando hanno capito che potevano essere riconosciuti se la sono data a gambe. Il ragazzo che ha aggredito Zapparoli nel trambusto ha perso il cappuccio, l’anziano l’ha visto in faccia e mentre scappavano hanno anche perso in strada un portafoglio con i documenti.
Prove schiaccianti raccolte dai carabinieri. «Abbiamo riconosciuto il pakistano nella fototessera — spiegano i coniugi — abita qua vicino e spesso passa davanti a casa nostra». I carabinieri hanno cominciato da lui, sono andati a prenderlo a casa e l’hanno portato in caserma assieme ai genitori. Ha parlato quasi subito e nel giro di qualche ora il quadro dei complici si è chiarito. Nell’abitazione sarebbero entrati i due pakistani, mentre il ‘nuovo italiano’ sarebbe rimasto fuori.
Avevano studiato il colpo per giorni, facendo anche delle ‘prove’.

«DA NATALE avevamo notato cose strane — racconta Vaccari — una sera abbiamo trovato la corrente staccata, un’altra volta ho trovato i panni stesi fuori tutti per terra. La mattina di Santo Stefano un vicino di casa mi ha detto che un ragazzo era uscito dal mio cortile scavalcando il cancello. E poi passavano sempre qua davanti, ci guardavano». Perché questi bravi ragazzi dell’Osteriola, appartenenti a famiglie semplici, siano diventati rapinatori è ancora da chiarire. Avrebbero detto ai carabinieri che volevano ‘fare un pò di soldi’ per festeggiare Capodanno. «Anche se sono giovani sapevano quello che facevano — dice Giliola Vaccari — sono dei delinquenti».

http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/provincia/2013/01/02/824178-baby_gang_aggredisce_coppia_casa.shtml