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Diffonde video hard di lui e la ex fidanzata per vendicarsi: arrestato

Dopo la fine della loro relazione, per un anno non ha fatto altro che chiamarla e spedirle messaggi nel tentativo di convincerla a tornare insieme. Il protagonista è un 25enne originario del Bangladesh, come la sua vittima. Il giovane non si è limitato a tempestarla di chiamate ma ha coinvolto anche la sua famiglia e la comunità bengalese spedendo a tutti foto e video hard girati durante la loro relazione. Sperava così, facendo pressioni sulla famiglia, di convincerla a rimettersi con lui. Ma lei non è ci è cascata. Fino a quando l’altra sera il 25enne non si è presentato sotto casa della giovane impedendole di rincasare.

Chiamati i poliziotti, gli agenti hanno condotto il 25ene in caserma dove ha raccontato loro: “Siamo stati insieme e ora lei deve essere mia”. Il giovane bengalese ha anche mostrato ai poliziotti un video erotico girato da un altro fidanzato della ragazza, compagno di cricket dell’ex molestatore. A quanto pare l’ultimo tentativo era quello di fare pressioni sulla comunità bengalese perché fosse applicata la legge tradizionale, vale a dire la lapidazione. Il 25enne è stato quindi arrestato per stalking e atti persecutori.

 

http://www.bsnews.it/notizia/40120/17_04_2015_Diffonde_video_hard_di_lui_e_la_ex_fidanzata_per_vendicarsi_arrestato_25enne_

Bologna fuori controllo: due donne aggredite in poche ore

BOLOGNA, 22 APR – Due donne, un’anziana e una giovane, sono state rapinate in strada la scorsa notte nella zona universitaria di Bologna. Una 79enne è stata scippata da due uomini col cappuccio in testa in via Petroni, verso le 23.30. Poco dopo mezzanotte, in via Centotrecento, una 20enne è stata minacciata con una bottiglia rotta da un uomo, probabilmente magrebino, che si è fatto consegnare la borsa ed è scappato. Indaga la Polizia.

“Aggredire giovanissimi ed anziani indifesi e deboli è da vigliacchi senza scrupoli”, dice il procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini, coordinatore gruppo criminalità comune della Procura. “Serve lo sforzo di tutti per arginare il fenomeno. Chiunque veda o senta qualcosa chiami subito le forze dell’ordine e si metta a loro disposizione. Tutti insieme possiamo individuare e punire questi delinquenti”.

http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2015/04/22/due-anziane-rapinate-in-strada-a-bologna_631c8869-af79-4543-a5d1-cef353546844.html

I delinquenti non vanno fatti entrare, dopo è già tardi.

Roma invasa, 9 borseggiatori in poche ore: 3 Rom, 2 Peruviani, 1 Egiziano, 1 Albanese, 1 Cileno, 1 Iraniano

Nove persone arrestate per borseggio a Roma dai carabinieri in poche ore. Sono finiti in manette un cittadino egiziano di 46 anni, arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Parioli, sorpreso in piazza del Colosseo, subito dopo aver rubato lo zaino ad una turista americana.

Poco dopo è stata la volta di una 23enne nomade, arrestata dai Carabinieri della Stazione Roma Nomentana. La ladra, all’interno della fermata metro Termini, ha sfilato il portafogli dalla borsa di una donna.

Due cittadini romeni, lui di 19 anni e lei di 25, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione Roma piazza Dante. La coppia, in piazza Vittorio Emanuele, è stata sorpresa dopo aver asportato il portafogli con 100 euro a un turista straniero.

Un cittadino albanese di 36 anni e uno iraniano di 27 sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Scalo Termini perché sorpresi in via Nazionale, a bordo del bus “64”, dopo aver alleggerito del portafoglio contenente 350 euro un turista austriaco.

Due cittadini peruviani rispettivamente di 41 e 53 anni sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina. I due borseggiatori sono stati sorpresi in via Catania, a bordo del bus 490, dopo aver alleggerito del portafogli un viaggiatore romano.

L’ultimo a finire nella rete dei Carabinieri è stato un cittadino cileno di 40 anni, arrestato dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro. L’uomo è stato bloccato in via dei Fori Imperiali, dopo aver rubato lo zaino ad un turista tedesco.

In tutti i casi la refurtiva è stata interamente recuperata e riconsegnata ai legittimi proprietari. Gli arrestati sono stati trattenuti in attesa di essere sottoposti al rito direttissimo.

http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/roma_furti_arresti_borseggi_carabinieri/notizie/1305180.shtml

Rom rubano auto e si schiantano contro Audi coppietta

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Peschiera del Garda hanno denunciato per resistenza a pubblico ufficiale una coppia di nomadi, a conclusione di un inseguimento.

Alle ore 22 di ieri sera a Peschiera del Garda i militari hanno intimato l’alt a una Fiat Stilo che si aggirava con fare sospetto in una zona residenziale, vigilata attentamente a causa di alcuni furti in appartamento avvenuti recentemente. Alla vista dei Carabinieri l’autovettura si è data alla fuga ma è stata inseguita dai militari fino a Castelnuovo del Garda, dove altre pattuglie sono prontamente sopraggiunte. Vista bloccata la via di fuga, l’inseguito giunto in via Milano ha effettuato una manovra folle, impattando frontalmente con un’Audi dove a bordo si trovava una coppia incolpevole.

A seguito dell’impatto il conducente della Fiat Stilo, un 18enne pregiudicato del campo nomadi di Strada La Rizza a Verona, ha riportato la frattura del femore, con successivo ricovero in ospedale, mentre la sua compagna 17enne ha riportato la distrazione del rachide cervicale, così come le due persone a bordo dell’Audi. Tutti e tre i feriti sono stati poi medicati e dimessi con cinque giorni di prognosi.

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Abusivo ruba auto e investe una donna: aveva rifiutato di ‘acquistare merce’

MANCIANO. Che non si possa più stare tranquilli nemmeno a casa propria è una frase che si sente dire molto spesso e, forse, quello che è successo a Manciano nei giorni scorsi può esserne considerata la prova.

Era una giornata come tante e come tante altre volte un cittadino di Manciano è andato a prendere la moglie al lavoro e l’ha riportata a casa. È entrato nel cortile della sua abitazione e ha parcheggiato la sua auto davanti alla sua casa, dentro una proprietà privata.

L’uomo ha lasciato l’auto aperta con le chiavi nel quadro. «Quella macchina la usiamo tutti in famiglia – dice – non sta molto ferma davanti casa». E così, sapendo di doverla riprendere di lì a poco è entrato in casa senza nessuna preoccupazione.

Mentre i due coniugi sono entrati in casa, il campanello ha suonato e all’altro capo c’era un venditore ambulante che ha cercato di vendere la sua merce alla donna. La signora ha rifiutato, il venditore ha insistito, la donna è stata ferma nella sua decisione e l’uomo è andato via. Peccato, però, che il venditore non sia andato via da solo.

Sarà che, come dice il proverbio, l’occasione fa l’uomo ladro, fatto sta che il venditore dopo il rifiuto della donna ha deciso di allontanarsi a bordo dell’utilitaria parcheggiata nel cortile. Nessuno ha fatto caso alla scena, nemmeno i proprietari dell’auto che a tutto pensavano tranne che a una cosa del genere.

Il mancianese, dopo essersi intrattenuto in casa alcuni minuti, è uscito e sulla porta di casa tanto è stato il suo stupore quando ha visto che la macchina era sparita, volatilizzata nel nulla. «Non ho pensato me l’avessero rubata – dice ancora incredulo pensando all’accaduto – ho pensato a uno scherzo e sono andato a guardare nel parcheggio davanti casa ma nulla, la macchina non c’era».

L’uomo non ha fatto subito l’associazione “venditore ambulante – furto” ma piano piano nella sua mente l’ipotesi ha preso piede ed è andato a denunciare il fatto ai carabinieri di Manciano.

La conferma che l’auto era stato sottratta dal venditore il mancianese l’ha avuta solo verso le 20.30 della sera quando ha ricevuto una chiamata dai carabinieri di Scansano che lo avvertivano che la sua macchina era stata ritrovata.

Il fuggiasco era, infatti, arrivato fino a Scansano e qui, non pago del furto, aveva anche provocato un incidente: ha investito una donna del posto che è rimasta lievemente ferita. L’incidente ha permesso ai carabinieri di fermarlo e di accertare che l’auto fosse quella rubata fra le 14 e le 15 a Manciano. L’uomo è risultato essere un marocchino di 24 anni residente a Scansano. Agli esami alcolemici, l’uomo è risultato positivo. E’ stato denunciato.

Morale della favola, una macchina portata via sulla quale è stato fatto un danno da circa mille euro, un incidente, per fortuna, senza gravi conseguenze, una tappezzeria con un forte odore di alcool e una convinzione: «Mai più le chiavi nel quadro della macchina nemmeno nel parcheggio di casa mia».

L’uomo ha raccontato il fatto proprio per portare l’attenzione sul fatto che, anche in un paese tranquillo come Manciano, forse non si può più pensare di comportarsi come un tempo.

http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2015/04/18/news/ruba-l-auto-e-causa-un-incidente-preso-1.11258619

Rom prende a pugni neonato

Un gruppo di “zingari” è sceso da bus e ha aggredito un coppia. La donna aveva in braccio un neonato che, purtroppo, ha ricevuto un cazzotto durante lo scontro fisico. Botte da orbi e fuggi-fuggi sotto gli occhi terrorizzati di mamme che a quell’ora stavano accompagnando i loro figli in una scuola che è situata nella zona. I passanti preoccupati per la sorte del piccolo colpito nella rissa hanno subito chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Al momento non si conoscono le cause della zuffa.

L’episodio di ieri è il segnale di un degrado assoluto. Da tempo viene denunciata la presenza di “zingari” in tutti i quartieri , accattoni che fermano ripetutamente i passanti ad ogni angolo. I cittadini, esasperati, sono quasi inseguiti e le loro segnalazioni esasperati trovano conferma . In centro rom e accattoni, negli altri quartieri e nei rioni periferici giovani africani col cappellino in mano che chiedono l’elemosina si appostandosi soprattutto davanti ai market.

http://www.tarantobuonasera.it/taranto-news/cronaca/364385/news.aspx

Perugia: bottigliate tra immigrati alla stazione

PERUGIA – Fontivegge come il Bronx! Quante volte lo abbiamo scritto e oggi pomeriggio, verso le 15, il quartiere della stazione ancora preda di sagnue e violenza. Alcuni stranieri, dembra di origine magrebina, se le sono suonate di snata ragione. Come al solito non usando solo le mani. Uno di loro, da quanto si apprende da fonti non ufficiali, ha afferrato una bottiglia e l’ha data in testa al suo avversario. L’uomo è stramazzato in terra sanguinando dal capo. La rissa, avvenuto sembra nel parcheggio della stazione del Minimetro’ di Fontivegge a Perugia, ha fatto scattare l’allarme alle forze dell’ordine. Sulk posto, prima di tutti la Polizia locale del comune di perugia, e subto dopo gli agenti della Squadra volante della Questura di Perugia.

http://www.umbriajournal.com/cronaca/finisce-a-bottigliate-tra-stranieri-a-fontivegge-a-perugia-un-ferito-157313/

Egiziani rapinano passanti con sbarre di ferro

Agivano con dei veri e propri blitz. In cinque, armati di spranghe di ferro si sono avvicinati ad ignari passanti, e, dopo averli circondati e minacciati, si facevano consegnare denaro e telefono cellulare. Rapine in piena regola, messe in atto da cinque giovani cittadini egiziani che ieri sono stati sottoposti a fermo di Polizia Giudiziaria, dopo essere stati individuati due notti fa dagli agenti dei Commissariati Viminale e Celio e del Reparto Volanti.

Fatale l’ultimo colpo a Testaccio. In via Monte Testaccio un uomo ha riferito di essere stato rapinato da 5 uomini armati di spranghe. Nell’immediato tutte le Volanti intervenute effettuando una “battuta” della zona si sono messe alla ricerca dei malviventi in funzione anche delle descrizioni fornite dalla vittima. Durante le ricerche un’altra persona ha fermato poco distante una pattuglia dicendo di aver subito anch’egli una rapina ad opera di 5 persone.

Proseguendo nel giro di controllo i poliziotti hanno notato in piazzale Ostiense 4 giovani somiglianti alle descrizioni fornite dalle vittime, e li hanno fermati.
Perquisiti sono stati trovati in possesso di una considerevole somma di denaro contante del quale non erano in grado di fornire la provenienza. Proseguendo nella ricerca del quinto autore delle rapine, i poliziotti hanno individuato un giovane – anch’egli egiziano – in piazza dei Cinquecento, il quale alla vista della Polizia ha cercato di fuggire.

Inseguito è stato raggiunto e bloccato. Indosso gli agenti gli hanno trovato due telefoni cellulari e oltre 300 euro in contanti. Tutti accompagnati negli uffici di Polizia sono stati identificati e sottoposti a Fermo, in quanto oltre alle 2 rapine commesse nella notte, è stata accertata anche la loro responsabilità per un’altra rapina. Uno dei telefoni cellulari in loro possesso era infatti stato rapinato ad un’altra persona lo scorso 30 marzo.

Quattro di loro – tutti cittadini egiziani – dopo gli accertamenti di rito, sono stati accompagnati presso il carcere di Regina Coeli, mentre il quinto – minorenne – è stato portato all’Istituto Penitenziario Minorile di via Virginia Agnelli. Sono in corso ulteriori indagini da parte degli investigatori del Commissariato Viminale per accertare se i fermati si siano resi responsabili di ulteriori fatti criminosi, con lo stesso modus operandi.

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Sequestrato 1 milione e 316 mila euro a famiglia Rom

Nella mattinata di ieri la Polizia di Stato in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha eseguito la confisca di beni mobili ed immobili per un valore complessivo di 1 milione e 316 mila euro.

L’ingente patrimonio, che apparteneva alla famiglia di etnia rom degli S. – avente più componenti con diversi trascorsi criminali – è costituito da due fabbricati siti in Pescara, da un compendio sito in Civitella del Tronto (TE) composto da 3 unità immobiliari, con annesse pertinenze, e da n. 7 autovetture dei membri della stessa famiglia.
L’operazione è il risultato di un articolato lavoro investigativo espletato dal personale della Polizia di Stato appartenente alla Divisione Anticrimine della Questura di Pescara in collaborazione con il personale del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pescara in relazione al disposto di cui al decreto legislativo n. 159 del 6 settembre 2011 noto come “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione”.
Il Questore della Provincia di Pescara, vagliati gli esiti della sinergica attività investigativa, formulava all’A. G. la proposta di adozione delle descritte misure di prevenzione patrimoniale, nonché di ulteriori misure di prevenzione di carattere personale. Il Tribunale di Pescara determinava quindi l’emissione dei decreti di confisca in parola. Il D. Lgs. n. 159 / 2011 come noto, non è limitato ai soli indiziati di appartenenza ad associazioni per delinquere di stampo mafioso od a sodalizi criminali tradizionalmente ritenuti ‘più pericolosi’, ma può essere esteso a tutte quelle persone che rientrano nella categoria della criminalità comune purché risulti dimostrata la loro pericolosità sociale nonché la sproporzione tra il valore dei beni posseduti ed i redditi dichiarati, sì da far ritenere che tali beni siano, in tutto o in parte, frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego.
I soggetti colpiti dai provvedimenti di confisca sono risultati gravati da precedenti penali e segnalazioni di polizia per traffico di stupefacenti, truffa in danno di anziani e reati di tipo predatorio. Per lo Stato erano tutti privi di attività lavorativa lecita. Il Tribunale di Pescara in relazione alla proposta di adozione di misure di prevenzione di carattere personale, disponeva altresì per cinque soggetti la misura della “Sorveglianza Speciale” con obbligo di soggiorno nel comune di Pescara per tre anni.
La descritta attività ha visto intensificare in maniera decisiva le attività sinergiche finalizzate all’aggressione dei patrimoni accumulati illecitamente da parte di componenti di famiglie di etnia rom stanziate della provincia e dedite alla commissione di reati di varia natura (furti, estorsioni, usura, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti).
L’incisività di tale mirata azione, nell’ambito di diverse operazioni effettuate fin dal 2007 ha consentito di sequestrare e confiscare beni per oltre 37 milioni di euro ed applicare la misura della sorveglianza speciale in capo a 127 persone.

http://questure.poliziadistato.it/Pescara/articolo-6-395-80067-1.htm

Sfruttavano ragazze romene,tre arresti

Se le ragazze che erano costrette a prostituirsi provavano a ribellarsi venivano picchiate a sangue. Oppure i loro sfruttatori le minacciavano: «Ti getto in faccia dell’acido e ti sfiguro». I carabinieri di Leini sono riusciti a smantellare un’organizzazione di romeni che costringeva, da almeno cinque anni, giovani ragazze a prostituirsi. In carcere sono finiti Constantin Ciuhan detto «Costica», 39 anni, ritenuto il capo della banda, insieme a Marius Ciprian Benta, 38 anni e Stefan Daniel Caciulan, 19enne, Tutti sono residenti a Torino. I tre sono anche ritenuti responsabili di estorsioni ai danni delle loro decine di connazionali che recuperavano dalla campagna romena e portavano a Torino con la promessa di una vita migliore. Invece le giovani finivano sui marciapiedi della città e di Comuni della cintura torinese.

http://www.lastampa.it/2015/04/09/cronaca/sfruttavano-ragazze-romenetre-arresti-oxiR2VY1I5g7ugUtUpGRNJ/pagina.html