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Immigrati clandestini rapinavano e pestavano a sangue i passanti, per divertimento

Legnano, agosto 2013 –  Avevano circondato un passante per poi buttarlo a terra e massacrarlo di botte. Il tutto per rubargli pochi spiccioli. Così un gruppo di tunisini, senza fissa dimora, clandestini e pregiudicati, verso sera si divertiva a rapinare chi passava verso la zona della stazione, attorno a via Gaeta.

Scene forse ripetute nel tempo, come sospettano gli uomini del commissariato di Legnano che ne hanno arrestati tre. Si tratta di M.Z. classe 1995, G.R. dell’86 e B.A. del ’93. I tre hanno tutti precedenti per rapina, spaccio, ricettazione ed altro. Il gruppetto si trovava nelle zone dell’oltrestazione, in piazza del popolo, vicino alla fermata Fs ed in via Gaeta spesso e volentieri, insieme ad altri nordafricani, sulle cui tracce c’è la polizia di Legnano. La vittima, un legnanese classe 1986, è stato giudicato guaribile in cinque giorni.

http://www.ilgiorno.it/legnano/cronaca/2013/08/02/928917-bote-spiccioli-gruppo-nordafricani-oltrestazione-arresti.shtml

Bergamo, capotreno pestato e umiliato da immigrati africani

Bergamo 12 mag 2013 – Quando ha notato il loro atteggiamento un po’ strano, mentre camminavano sulla banchina della stazione di Romano, ha chiesto loro cosa stessero facendo, perché sembrava che lo tenessero d’occhio per vedere su quale vagone salisse e, forse perché senza biglietto, salire così su un altro convoglio. E, di tutta risposta, un capotreno trentenne è stato preso prima a sputi, poi a schiaffi e pugni in faccia. Gli autori dell’aggressione sarebbero almeno due giovani extracomunitari, sulle cui tracce c’è già la polizia locale di Romano, che sta vagliando le immagini della videosorveglianza esterna alla stazione ferroviaria: nelle riprese i due si vedrebbero molto meno in viso e sarebbero già stati identificati, ma non ancora rintracciati. Questione, comunque, di ore. 

"I "nuovi italiani" sono una risorsa"

“I “nuovi italiani” sono una risorsa”

L’aggressione risale a sabato pomeriggio 11 maggio, attorno alle 16. A quell’ora è infatti giunto alla stazione di Romano il treno Verona-Milano, che effettua appunto una fermata allo scalo ferroviario della Bassa pochi minuti prima delle 16. Il capotreno, di 30 anni, è sceso dal mezzo come di consueto e si è messo a camminare lungo la banchina. Gli si sono avvicinati alcuni ragazzi di colore (di quale colore non è dato sapersi), tra i quali i due poi ripresi dalle telecamere. I giovani, un po’ su di giri, hanno iniziato a tenere d’occhio il capotreno intento nel suo lavoro e, pare, anche a prenderlo in giro. Forse il gruppetto, senza biglietti, stava aspettando di vederlo salire sul convoglio per imbarcarsi a loro volta sul treno in un vagone più distante, probabilmente per evitare eventuali controlli. Il capotreno ha però chiesto al gruppetto di giovani cosa stessero facendo. In un attimo i due gli sono piombati addosso: per prima cosa gli hanno sputato in faccia, poi lo hanno ripetutamente colpito, in particolare al viso, con pugni e sberle. Dopodiché se ne sono andati, lasciando la stazione e senza salire sul treno.

Per soccorrere il capotreno si sono subito fatti avanti alcuni passeggeri che stavano a loro volta salendo sul treno. È stato chiesto l’intervento del 118, che ha inviato alla stazione un’ambulanza. Il dipendente di Trenitalia è stato portato in stato di choc all’ospedale di Romano, dove è stato medicato al Pronto soccorso e poi trattenuto dai medici in osservazione: ha riportato diverse ecchimosi per il pestaggio, oltre a un grosso spavento per l’improvvisa aggressione. Nel frattempo sulla banchina sono giunti gli agenti della polizia locale, che hanno avviato gli accertamenti per risalire agli autori dell’aggressione. Fondamentali si stanno rivelando le riprese delle telecamere della videosorveglianza.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/374709_sputi_e_pugni_a_romano_capotreno_finisce_in_ospedale/

Picconate ai passanti, strangolamenti e stupri di donne, pestaggi di onesti lavoratori italiani: fino a quando dovremo sopportare tali orrori “migranti”?