Vignola: rapina impropria ai danni di una coppia di vignolesi …
Sassuolo 2000 Nelle prime ore di domenica 30 giugno, i Carabinieri della Tenenza di Vignola, procedevano all'arresto di due giovani tunisini, responsabili di rapina impropria ai danni di una famiglia di vignolesi. I magrebini, approfittando del sonno notturno delle … |
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Vignola: rapina impropria ai danni di una coppia di vignolesi … – Sassuolo 2000
Terrore: famiglia sequestrata in casa e rapinata
TRENTO. La famiglia di un imprenditore trentino è stata aggredita e rapinata la scorsa notte nella propria villa alle porte di Borgo Valsugana da tre malviventi armati di pistola e coltello. Grazie all’intervento dei carabinieri, uno dei malviventi è stato bloccato e arrestato, gli altri due sono riusciti a scappare e sono attualmente ricercati.
Secondo una prima ricostruzione, la famiglia è stata sorpresa nel sonno dai rapinatori. Questi hanno legato marito, moglie e figli e, sotto la minaccia delle armi, hanno costretto il capofamiglia a consegnare i soldi contenuti in una cassaforte, alcune migliaia di euro. Quindi sono scappati. Il tutto è durato un paio di ore. Nel frattempo l’imprenditore è riuscito ad avvertire i carabinieri i quali sono riusciti ad intercettare i fuggitivi. Uno di loro, un pregiudicato, è stato arrestato con l’accusa di rapina in villa e sequestro di persona. La refurtiva è stata recuperata.
Sono rimasti per due ore in balia dei rapinatori i componenti della famiglia di Fabrizio Ferretti, imprenditore edile e immobiliarista di Villa Agnedo. Rapina in villa per la quale è stato arrestato dai carabinieri, dopo un inseguimento nella notte, uno dei componenti della banda, Burkart, un operaio di 57 anni di Pergine Valsugana. Il capofamiglia è stato ammanettato, mentre la moglie e la figlia quattordicenne sono state incappucciate. Mentre due rapinatori con il viso travisato, armati di pistola, coltello e manganello tenevano a bada le donne, sedute sul divano dove erano state sorprese mentre stavano guardando la televisione, uno dei rapinatori ha costretto l’imprenditore ad indicare i luoghi in casa dove erano nascosti gioielli e contanti.
Dopo essersi impossessati di 3.000 euro in contanti e gioielli per un valore di 100 mila euro, i malviventi sono fuggiti a bordo di due moto. Il capofamiglia, nonostante le manette, è riuscito a telefonare al ’112’. È quindi scattata la caccia ai rapinatori lungo la statale della Valsugana, in direzione Trento. Due di loro, in sella a due moto, sono riusciti a far perdere le loro tracce; il terzo rapinatore, con la refurtiva in uno zainetto, è stato inseguito fino a Calceranica al Lago dove, raggiunto dai carabinieri, è caduto dalla moto e quindi è stato bloccato. Oltre alla refurtiva i carabinieri hanno recuperato una delle pistole usate per il colpo, una automatica calibro 9.
Bergamo: la ragazza stuprata dall’immigrato ha perso il bimbo
Ha perso il bambino: la 24enne aggredita nella notte del 4 gennaio in borgo Santa Caterina a Bergamo, era incinta e per lo choc subito non è riuscita a portare avanti la gravidanza.
La giovane è in ospedale, come racconta Il Giorno, e non riesce a darsi pace per questa conseguenza terribile a un fatto subito già tristissimo.gravidanza.
Ricordiamo cos’ era successo quella notte, intorno alle 2: la giovane, uscita da un locale, si stava dirigendo verso la sua auto, nei pressi del liceo Mascheroni. Era con un’amica che l’ha lasciata per salire sulla proria vettura. In quel frangente è stata assalita da un uomo, un kosovaro di 32 anni che è stato arrestato, si trova ai domiciliari prorio nel quartiere del fattaccio, e ha ammesso l’aggressione senza però aver consumato la violenza sessuale.
Un episodio che ha impaurito la città che ha organizzato una fiaccolata per dire no alla violenza sulle donne.
Ma che ha scatenato la rabbia di un gruppo di ultrà atalantini che si sono recati sonno l’abitazione dell’aggressore minacciandolo di vendetta.
La violenza ha avuto anche uno strascico polemico per via delle parole del procuratore di Bergamo Francesco Dettori che ha invitato le donne a non uscire da sole, provocando la reazione di tanti e di tante che chiedono alle istituzioni sicurezza più che consigli.
http://www.bergamonews.it/cronaca/violenza-citt%C3%A0-la-giovane-aggredita-perde-il-bambino-170072
Massacro Capello: è stato un Romeno
Svolta nell’omicidio di Michael Capello, il giovane accoltellato lo scorso 11 dicembre nel suo appartamento di Caselle Torinese. In serata i carabinieri hanno fermato Ciprian Prihoanca, romeno di 24 anni, arrestato pochi giorni dopo il delitto per il possesso di 80 grammi di droga. Ancora non chiarito il movente del delitto. La vittima colpita con 55 coltellate.
Le manette sono scattate dopo il lungo interrogatorio in procura nel corso del quale è stato sentito anche l’ex convivente romeno della vittima. Quest’ultimo, indagato quale atto dovuto per consentire agli investigatori di svolgere gli accertamenti del caso, sarebbe estraneo al delitto. Prihoanca, già sottoposto all’obbligo di firma per reati contro il patrimonio e per spaccio di stupefacenti, era noto a Caselle, dove è avvenuto il delitto, per il suo carattere violento.
Alcuni degli amici della vittima, carrozziere che aveva 22 anni, lo avevano indicato tra i principali sospettati. Ora è accusato di avergli inferto 55 coltellate, le prime delle quali alla nuca, probabilmente dopo averlo sorpreso nel sonno, tra l’1 e le 4 della notte dell’11 dicembre.
La mattina successiva, la sorella della vittima, lo ha trovato in casa. La porta era chiusa dall’interno e non c’era alcun segno di effrazione, segno che l’assassino era conosciuto dalla vittima oppure che era in possesso delle chiavi.
Le indagini si erano concentrate fin da subito sull’ex convivente, un panettiere, e sull’amico comune, Prihoanca, che proprio nel corso dei controlli per l’omicidio era stato sorpreso con la droga e per questo arrestato. Entrambi erano stati indagati quale atto dovuto. Prihoanca si è sempre difeso sostenendo che la notte dell’omicidio si trovava in casa col padre.
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/piemonte/articoli/1076185/caselle-torinese-risolto-il-caso-del-22enne-massacrato-in-casa-arrestato-un-romeno.shtml