Tag: slava

Roma: insediamenti abusivi e stupratori di bambini

Roma 26 agosto 2013 – Carabinieri e polizia locale erano impegnati in un’operazione congiunta di contrasto degli insediamenti abusivi a Villa Pamphili, quando si sono imbattuti in un 37enne di nazionalità slava. Identificato, l’uomo è risultato essere ricercato per il reato di ‘abusi sessuali con minorenne’. L’uomo è stato immediatamente arrestato e portato nel carcere di Rebibbia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

I militari, tuttavia, si trovavano a Villa Pamphili per effettuare ulteriori controlli, dopo la scoperta risalente a venerdì, di una vera e propria baraccopoli. Ieri, assieme alla polizia locale, sono state fermate e identificate ben 55 persone. Il gruppo era composto interamente da cittadini di nazionalità peruviana, intercettati prima che potessero accamparsi.

http://www.romatoday.it/cronaca/arresto-stupro-minori-villa-pamphili.html

 

Omicidio georgiano, blitz contro le mafie slave – La Repubblica Bari.it


Internazionale

Omicidio georgiano, blitz contro le mafie slave
La Repubblica Bari.it
Vittima un cittadino georgiano, finito nel mirino – si scopre oggi – di una banda criminale transnazionale, sgominata dalla polizia: 15 gli arresti nel blitz degli agenti contro le mafie slave operanti in Italia. Gli uomini del Servizio centrale
Sgominata banda transnazionale, 15 arresti in Italia e all'esteroInternazionale
Mafie slave in Italia: arresti anche a Viareggio ed Empoligonews
Mafia slava: 15 arresti in Italia e all'esteroCrimeblog.it (Blog)
ilCiriaco.it –AGI – Agenzia Giornalistica Italia –La Valle Dei Templi
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Cagliari, addosso un kit da scasso Denunciate due donne nomadi – L’Unione Sarda


L’Unione Sarda

Cagliari, addosso un kit da scasso Denunciate due donne nomadi
L’Unione Sarda
Due donne nomadi sono state denunciate dalla Polizia: quando sono state fermate dagli agenti avevano addosso il kit per svaligiare le case. Le due donne, una 21enne slava e una 22enne domiciliata in Piemonte, portavano con se un vero e proprio kit da

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Piccoli paesi assediati: anziani aprono la porta di casa e tre slave fanno irruzione

Fino a non molti anni fa i piccoli borghi italiani erano delle oasi di pace e tranquillità, regnava la legalità e l’armonia tra i cittadini i quali si fidavano gli uni degli altri e non vi era timore ad aprire la porta a chiunque avesse bisogno di aiuto. L’immigrazione e la proliferazione dei campi nomadi, da cui probabilmente provenivano le tre slave protagoniste di questo odioso crimine, hanno distrutto tutto.

SOLETO (Lecce), 16/01/2013 – Aperta la porta ad una sconosciuta che chiedeva indicazioni, la loro buona fede è stata tradita, e così sono stati costretti a subire un furto, escogitato con tecnica semplice e già collaudata in altri casi di ruberie e persino rapine. Vittime, due 70enni di Soleto, marito e moglie, pensionati, che ieri sera, intorno alle 19, hanno visto entrare nella loro abitazione che si affaccia su via Caduti Soletani, nel centro del paese, una donna, che si esprimeva in un italiano un po’ stentato, con inflessione straniera, forse slava, (zingare?) seguita da altre due complici. Tutte erano vestite di nero. La prima donna ha letteralmente circuito con le parole i due anziani. Ha chiesto indicazioni su una via da raggiungere, per trovare alcuni parenti, e nel frattempo anche una penna per annotare tutto su di un foglio. Il tutto, scandendo le parole in più occasioni, perché gli anziani stentavano a comprendere il suo italiano. E mentre la prima donna portava avanti la messinscena con gesti teatrali, le altre due, leste, s’infilavano nel piccolo appartamento, girando le stanze e rovistando in alcuni cassetti, fino a racimolare del denaro contante, non più di 150 euro. Ma, al di là del valore, è proprio il tipo di furto a creare allarme: in questo caso, le ladre hanno sottratto pochi soldi, in altre situazioni, la razzia potrebbe essere ben superiore, quindi è bene fare molta attenzione a frodi e raggiri, e, come sempre, è sconsigliabile aprire la porta a persone sconosciute, che già dall’atteggiamento (spesso tradiscono nervosismo ed una certa fretta) possono apparire sospette. Tant’è. Tutta l’azione, in questo caso, è durata pochi minuti, quelli necessari per rovistare e fuggire con il bottino. La vicenda è stata denunciata ai carabinieri della stazione locale, che hanno avviato le indagini.

http://www.lecceprima.it/cronaca/scusate-un-indicazione-le-ladre-s-infilano-in-casa-scappando-con-i-soldi.html