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Picchia la figlia davanti a scuola. "Sei vestita troppo all’occidentale" – Libero News


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Picchia la figlia davanti a scuola. "Sei vestita troppo all'occidentale"
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Picchia la figlia davanti a scuola. "Sei vestita troppo all'occidentale". Venerdì, 1 marzo 2013 – 08:53:00. Picchiata e umiliata. Davanti ai suoi compagni di scuola. Brutti momenti per un ragazzina di 14 anni di origini marocchine ma residente a Padova.
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Figlia troppo "occidentalizzata": padre aggredisce 14enne in stradaPadovaOggi

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Insegnante 67enne picchiata e rapinata da un dominicano, per 30 euro

Noi siamo la Resistenza

La Spezia – Si è barricato nella scuola, nascondendosi nei bagni, dopo aver rapinato e percosso un’insegnante che stava entrando a lavorare nell’Istituto Pia Casa Misericordioso in Scalinata Quintino Sella. Il responsabile è stato arrestato, si tratta di un venticinquenne dominicano che questa mattina, alle 7.40, ha aggredito e rapinato una donna di 67 anni. L’insegnante stava entrando nella scuola quando l’immigrato l’ha aggredita alle spalle. Il malvivente l’ha strattonata, percossa e le ha strappato via la borsa, lei ha reagito con tenacia nonostante il rapinatore non volesse mollare la presa. Nel tentativo di recuperare la borsa, il dominicano continuava a picchiarla e le portava via trenta euro, che la donna teneva dentro una tasca munita di cerniera. Le grida dell’insegnante hanno allarmato la suora che presidiava la portineria e le due donne unite hanno fatto fuggire l’aggressore che si è come trovato in un vicolo cieco, perchè non poteva più uscire dalla porta principale.  Il venticinquenne ha cercato riparo all’interno dell’edificio. In quei momenti concitati è giunta sul posto la volante della Polizia, sulla quale operava l’ispettore Capo Alessandro Ferrari, che ha battuto palmo a palmo tutta la scuola. La ricerca serrata degli agenti si è conclusa in un bagno del piano terra dove l’immigrato era rannicchiato, forse nell’attesa del momento giusto per scappare.  Così non è stato, il giovane è stato identificato e portato in Questura: si tratta di un cittadino dominicano, residente alla Spezia, con il permesso di soggiorno scaduto. Il Pm Lottini ha disposto l’ordinanza di custodia e il ragazzo verrà processato per direttissima; per lui è scattata anche una denuncia per clandestinità. La vittima della rapina dopo la brutta vicenda è stata accompagnata in Pronto Soccorso, poi in Questura per denunciare quanto accaduto. L’insegnante ha subito lesioni a un ginocchio e a una spalla, le sue ferite guariranno in cinque giorni.

http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Cronaca/Rapina-e-picchia-insegnante-per-trenta-125823.aspx

Scuola di rapina in un campo nomadi a Roma – La Repubblica

Scuola di rapina in un campo nomadi a Roma
La Repubblica
Nelle immagini girate dalle telecamere di sorveglianza nel campo autorizzato de La Barbuta a Roma e diffuse dalla polizia municipale della capitale si vedono alcuni giovani nomadi che maneggiano una pistola. In altri fotogrammi i ragazzi sembrano

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Rissa sanguinosa tra immigrati davanti a scuola in mezzo ai bambini

Rissa davanti a scuola in mezzo ai bambini
La Stampa
Una rissa furibonda, schizzi di sangue e l’arrivo di un’ambulanza a sirene spiegate: tutto davanti agli occhi dei bambini della scuola elementare. E’ successo  a Fontanetto Po, quasi sul portone della scuola primaria “Giova Battista Viotti” poco prima che suonasse la campanella. Alle 8,30 due padri che accompagnavano i rispettivi figli a scuola hanno dato vita ad una scena da far west che ha lasciato attoniti bimbi, genitori e mastre che si apprestavano ad entrare in aula. I protagonisti della vicenda sono extracomunitari di cittadinanza marocchina residenti in paese. Da tempo sembra che la situazione tra le famiglie, tra l’altro imparentate, fosse tesa. Il sindaco Riccardo Vallino già nel pomeriggio si è incontrato a Vercelli con il viceprefetto Giovanni Icardi per chiedere la massima attenzione delle istituzioni sulla vicenda. “Si è passato il segno – spiega il primo cittadino – Fontanetto Po non è il far west e soprattutto è scandaloso che questo spettacolo sia andato in scena davanti a dei bambini. Questa storia deve finire qui, in caso contrario saranno presi provvedimenti: a Fontanetto Po ci sono delle regole, chi non le rispetta se ne deve andare. Non ce l’ho con gli immigrati: ho parlato con la comunità marocchina che si è detta fortemente imbarazzata, ma altri episodi simili non saranno più tollerati”.

Islam: bimba picchiata in casa dalla famiglia

L'integrazione "funziona"

Per la ragazzina di origini pakistane non rispettare le tradizioni islamiche ha avuto conseguenze molto pesanti: botte dai suoi famigliari e il conseguente trasferimento in una comunità protetta (a spese nostre). La vicenda è diventata pubblica dopo la denuncia delle sue insegnanti. Ora il fascicolo del caso di maltrattamenti finisce in Procura: al centro delle indagini ci sono i genitori e il fratello maggiore.

Martedì mattina la bambina si è recata a scuola, come ogni giorno. Le sue insegnati della scuola media si sono subito accorte che qualcosa non andava. A insospettirle le lacrime e i lividi presenti sul corpo della fanciulla. Scatta così la segnalazione ai servizi sociali di Darfo e ai carabinieri. L’undicenne viene accompagnata al vicino ospedale di Esine. La prognosi dei medici è di sette giorni: sono state riscontrate contusioni a braccia e a spalle. Segni, forse, degli strattonamenti subiti in famiglia. La bambina avrebbe manifestato, anche in precedenza, il malessere che si portava dentro.

http://www.giornaledibrescia.it/in-provincia/valcamonica/bimba-picchiata-in-casa-voleva-una-vita-normale-1.1443824

Romeno con coltello picchia e minaccia i compagni di scuola del figlio

PADOVA – Paura, ieri intorno alle 13.15, all’esterno di una scuola media situata nella zona nord-orientale della città. Il padre di uno studente romeno ha aspettato di fronte all’istituto, appena terminate le lezioni, i compagni di classe del figlio. Ce l’aveva con i “bulletti” che secondo lui avrebbero vessavato e offeso il suo ragazzo che un paio di giorni fa era rientrato a casa piangendo e con alcuni graffi al volto.

Il genitore, inferocito, ha affrontato subito il più alto e muscoloso dei ragazzini. Lo ha inseguito, colpito e gettato a terra. Secondo alcuni testimoni, almeno un paio di genitori di altri studenti della scuola, l’uomo lo avrebbe anche picchiato. Poi avrebbe estratto dalla tasca dei pantaloni un coltello con cui ha minacciato gli altri compagni di scuola.

«Se toccate ancora mio figlio ve la vedrete con me» ha urlato ai ragazzini impauriti. Quindi ha preso il figlio e se ne è andato. La tensione davanti alla scuola era altissima. La scena è stata vista anche da alcuni insegnanti. I docenti hanno deciso di chiamare il “112” e all’istituto è arrivata una pattuglia dei carabinieri del Radiomobile. Gli uomini dell’Arma hanno ascoltato i racconti dei docenti, di alcune mamme e dei presunti “bulletti” minacciati dal padre infuriato.

I genitori dei presunti bulli nelle prossime ore potrebbero presentare una denuncia ai carabinieri per lesioni e minacce nei confronti dei loro figli.

http://www.ilmattino.it/lealtre/padre_giustiziere_picchia_il_bullo_a_scuola_se_tocchi_ancora_mio_figlio_ti_accoltello/notizie/230846.shtml

Spacciavano hashish agli studenti all’uscita della scuola, arrestati … – MarsicaLive


MarsicaLive

Spacciavano hashish agli studenti all'uscita della scuola, arrestati
MarsicaLive
Vengono sorpresi vicino alla stazione mentre stanno per vendere hashish sostanze stupefacenti ad un gruppo di studenti: arrestati, in flagranza di reato, due cittadini extracomunitari di origine marocchina, A.N. di 21 anni, in regola per quanto
SPACCIANO FUORI LA SCUOLA, DUE ARRESTI AD AVEZZANOAbruzzoweb.it

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Milano: casette e “servizio taxi” gratis per 110 Zingari

 

Il concetto è semplice e piuttosto scandaloso: se sono Italiano, pago le tasse e sono in difficoltà, mi arrangio. Se invece sono uno Zingaro romeno che “abita” a Milano da pochi mesi o anni, allora il Comune mi regala una bella casetta e mi “reinserisce”. Ovviamente per i miei figli, se fossi uno Zingaro: pullmino privato e gratuito.
MILANO – Giovedì mattina, come annunciato in anticipo agli occupanti, è stato sgomberato il campo nomadi abusivo di via Rubattino, ex Cesi e via Caduti di Marcinelle. Erano 142 gli occupanti dei diversi insediamenti dell’area, tra cui 55 minori. In 110 hanno scelto il percorso di inserimento offerto dal Comune, avranno casa e lavoro a spese dei contribuenti: questi sono stati accompagnati in via Barzaghi, presso la Protezione civile, dove saranno accolti per questi primi giorni di emergenza. «Abbiamo operato secondo le modalità di intervento scelte da questa Amministrazione per quanto riguarda l’occupazione abusiva delle aree. In questo modo viene garantita dignità alle persone, contrasto agli insediamenti abusivi e riqualificazione delle aree abbandonate insieme al settore Urbanistica del Comune», ha dichiarato il ridicolo assessore alla in-Sicurezza Marco Granelli. Nella cui foto a destra possiamo notare

NESSUNA TENSIONE – L’allontanamento, avvenuto in presenza di Polizia locale, Polizia di Stato, personale dei Servizi sociali del Comune di Milano e Protezione civile, si è svolto senza che avvenissero disordini. Tutte le famiglie che erano presenti sono di recente insediamento, rom provenienti dalla Romania. Il 90% dei bambini andava a scuola, per questo il percorso di inserimento è molto importante.

LE ASSOCIAZIONI – Nei giorni precedenti l’allontanamento erano state concordate con le solite associazioni a delinquere che prosperano sul business immigrazione presenti nel campo, Sant’Egidio e una sedicente “Mamme di via Rubattino”, alcune tappe. Fra queste il Comune garantisce la continuità scolastica e, vista la situazione emergenziale, per ora i bambini continueranno a frequentare gli attuali istituti )per la gioia dei compagni) grazie a un pulmino che li accompagnerà, sempre a spese nostre, da via Barzaghi a scuola.

LE DIFFERENZE – «Noi siamo presenti a Rubattino dal 2007: le aree occupate sono sempre le stesse, in particolare sono ben noti gli sgomberi del 2009 e del 2010 – dice ovviamente soddisgatto Stefano Pasta della Comunità di Sant’Egidio -. Rispetto a quei fatti, ci sono grandi analogie, ma anche grandi differenze». In particolare, Pasta – nomen omen –  dice che «lo sgombero è stato annunciato, così le persone sono state preparate e tutto è avvenuto in un clima decisamente migliore». Inoltre non c’è stata «quella violenza verbale che aveva contraddistinto gli interventi precedenti, quando per esempio le baracchine venivano buttate giù anche davanti ai bambini». Altra grande novità è che «la giunta riconosce l’unità familiare, che è stata offerta a a tutte le persone del campo, mentre prima i membri di una stessa famiglia venivano divisi in strutture diverse». Altro tema importante per Sant’Egidio è quello della continuità scolastica. «Via Barzaghi è lontanissima dai quartieri Feltre-Lambrate, dove i bambini frequentavano le scuole (asilo, elementari e medie, uno anche le superiori), ma per questo verrà garantito un servizio bus con un pulmino che accompagnerà i bambini a scuola».

Insomma, le tasse che i Milanesi pagano, Pisapia le spende per un “servizio taxi” gratuito per gli Zingari. Perché non sia mai che non vadano a scuola.

Tanto, i nipoti di Pisapia, vanno in quelle private. E anche quelli dell’assessore.
Milao – Sgomberato il campo rom di via Rubattino, nessun disordineOggiNotizie
Sgombero in via Rubattino: allontanati circa 200 nomadiMilanoTodaytutte le notizie (8) »

Fornì la droga per la festa a scuola Arrestato pusher marocchino – Il Giorno


Il Giorno

Fornì la droga per la festa a scuola Arrestato pusher marocchino
Il Giorno
Al 19enne, incensurato, piaceva guadagnare facile. E ostentare il denaro. Esibirlo con degli autoscatti celebrativi, fatti col telefonino. Da li sono partiti i
In casa droga e migliaia di euro Arrestato il pusher del FlorianiIl Cittadino di Monza e Brianza
Vimercate: preso il pusher del Floriani. In casa aveva 15mila euroMBnews

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Allarme Tubercolosi: alunni immigrati infettano una scuola

Cornigliano. Quattro alunni di una scuola di Cornigliano sono risultati positivi alla tubercolosi. Il tutto è emerso dopo il ricovero all’ospedale San Martino di una donna peruviana di 35 anni, madre di due giovani studenti dell’istituto “Domenico Ferrero” in via Cervetto.

I due figli della donna contagiata sono in terapia all’ospedale Gaslini, per gli altri alunni e per i professori la Asl 3 ha subito attivato le misure di profilassi.

Integriamoli come dicono i politici, peccato che i figli dei politici vadano nelle scuole private. Dove immigrati non ce ne sono.

http://www.genova24.it/2012/06/tubercolosi-allarme-in-una-scuola-di-cornigliano-due-alunni-positivi-34171/