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Racket dell’elemosina: zingara residente in campo nomadi del Comune schiavizzava questuanti

Sfruttava i mendicanti-disabili arrestata dai vigili urbani
L’operazione in piazza Carducci La donna li portava in strada li controllava e poi si prendeva i soldi in cambio di qualche fetta biscottata

Il mercato della pietà aveva una sfruttatrice. Sorvegliava i disabili piazzati agli angoli delle strade per fare soldi con l’elemosina, «succhiava» i loro soldi e ricambiava con qualche fetta biscottata e un bicchiere di latte. Ieri mattina, gli agenti del Nucleo Nomadi della polizia municipale hanno arrestato Tunde Hamzo, 37 anni, romena come i disabili sfruttati e ridotti in schiavitù. Loro sono stati soccorsi, in due interventi a distanza di qualche giorno.
Il primo è avvenuto a San Salvario. Una pattuglia della polizia municipale aveva notato un uomo che faticava a stare in piedi. Appena viste le divise, aveva pure cercato di nascondersi. Gli agenti lo hanno soccorso, accompagnato in ospedale. Senza bastoni o stampelle, era riuscito a trascinarsi fino a San Salvario, nemmeno lui sa quanta strada è riuscito a fare. Ha descritto la sua aguzzina. L’identikit corrispondeva alla donna arrestata ieri .

Gli agenti del Nucleo Nomadi avevano ricevuto varie segnalazioni di un uomo sulla sedia a rotelle che chiedeva l’elemosina, tra piazza Carducci e le Molinette. Ieri mattina, si sono appostati in zona per controllare. Alle 7,30 erano già in zona, la donna è arrivata un’ora dopo, spingendo la carrozzina del disabile. E’ un uomo di 36 anni, soffre di una malattia genetica che gli rende impossibile muovere braccia e gambe, persino parlare è un’impresa. Lei ha piazzato un bicchierino di plastica in grembo al suo «raccoglitore» di elemosina e si è messa sotto la pensilina del bus poco distante per controllare. Ogni tanto, si avvicinava e svuotava il bicchierino. Tutto fotografato e filmato dalla polizia municipale per un paio d’ora, prima di intervenire. E mettere fine a quell’inferno.

Firenze multietnica: rissa in autobus, disabile romeno massacra nigeriano usando stampella

Firenze 18 luglio 2013 – Picchiato con una stampella da un invalido in carrozzina, ieri sera in piazza Adua, a Firenze, intorno alle 22 sull’autobus della linea 28, nel corso di una rissa scaturita dopo che aveva protestato prima di cedergli il posto sul bus. L’uomo, 45 anni, nigeriano ha riportato la frattura della prima vertebra cervicale. Secondo quanto appreso, rischierebbe la paralisi. E’ stato denunciato per rissa dai carabinieri insieme all’uomo in carrozzina, 41 anni, romeno e a un amico di quest’ultimo, un suo connazionale trentottenne. In base a quanto riferito, il nigeriano aveva protestato prima di cedere all’uomo in sedia a rotelle lo spazio a lui riservato sull’autobus, fermo al capolinea di piazza Adua. Ha poi lasciato libero il posto dopo l’intervento del conducente, ma quando il bus e’ partito la discussione tra i due e’ continuata fino a sfociare in una rissa, cui ha preso parte anche il 38enne romeno. L’autista, accortosi di quanto stava accadendo, ha fermato il bus, ha fatto scendere i passeggeri e ha chiesto l’intervento dei carabinieri e del 118. Il nigeriano e’ stato trasportato all’ospedale di Santa Maria Nuova, dove si trova ricoverato in prognosi riservata, mentre i due romeni hanno rifiutato le cure mediche. Sequestrata dai carabinieri una stampella sporca di sangue, usata dall’uomo in sedia a rotelle per colpire il nigeriano.

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