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Coppie miste: cubano aggredisce la ex e suo padre

Non accetta la fine della storia d’amore con una 38enne di Magliano di Tenna, si presenta nell’abitazione del padre della donna e aggredisce entrambi.
Con l’accusa di lesioni lievi e atti persecutori ai danni dell’ex fidanzata i carabinieri arrestano un 47enne cubano residente a Pollenza.
L’uomo, secondo quanto ricostruito dai militari, non accettando la decisione della donna di porre fine alla loro relazione, si sarebbe presentato a casa del padre di lei ed avrebbe aggredito prima verbalmente e poi fisicamente sia la 38enne che il padre. Per questo il cubano dovrà ora rispondere anche del reato di violazione di domicilio.

http://www.viverefermo.it/index.php?page=articolo&articolo_id=407391

66MILA EURO PER I ROM? NE BASTEREBBERO 200! SCANDALO … – Legnanonews

66MILA EURO PER I ROM? NE BASTEREBBERO 200! SCANDALO
Legnanonews
Caro direttore, leggo su una bacheca Facebook un commento a un articolo di Legnanonews sul Consiglio comunale, sulla questione del Progetto di sicurezza e coesione sociale, e specificamente in relazione alla presenza rom a Legnano: “Quattro taniche di

Le opposizioni sul campo nomadi – BuongiornoAlghero.it – BuongiornoAlghero.it


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Le opposizioni sul campo nomadi – BuongiornoAlghero.it
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Sulla questione del trasferimento del campo Rom dell'Arenosu intervengono tre consiglieri comunali dell'opposizione, Marco Tedde del Pdl, Alberto Zanetti dei Riformatori e Alberto Bamonti dell'Unione di Centro. "In relazione alla vicenda Rom
Rom, sgombero entro 6 agosto. Atto notificatoAlghero Notizie

tutte le notizie (5) »

Xenofilo cade nel tranello dei Rom: ricattato dà 80mila a Zingare

Sempre più arroganti

Vidigulfo, 26 marzo 2013 – Quasi 80mila euro in meno di tre mesi. E’ la cifra pagata da un 60enne pensionato di Vidigulfo a una o più donne del campo nomadi di Vairano. La minaccia: mettere a conoscenza i parenti della comunità nomade di una presunta relazione con l’uomo, paventando violente reazioni. La vicenda ha portato all’arresto per estorsione, ieri mattina, di Marika Viola, 30 anni, ma i carabinieri non escludono ulteriori sviluppi. Per ovvi motivi di tutela della vittima, molti particolari della vicenda non possono essere resi pubblici, anche perché alcuni aspetti devono ancora essere appurati dalle indagini. I militari della stazione di Landriano e della Compagnia di Pavia, comandata dal capitano Claudio Arneodo, sono entrati in azione ieri mattina, a seguito di indagini avviate su segnalazione di parenti della vittima, per cospicui e ingiustificati ammanchi dal conto corrente bancario del 60enne, che vive solo, non è sposato e non ha figli.

Forse, proprio la solitudine lo aveva spinto a entrare in contatto con le persone che si sono poi approfittate di lui, spingendolo prima forse a elargire somme di denaro come generoso aiuto a situazioni di difficoltà, poi chiedendogli invece i soldi per pagare il silenzio su una relazione che in realtà non esisteva. La donna arrestata ieri, uscita dalla casa del pensionato con 100 euro contanti e un assegno da 500 euro, lo avrebbe minacciato di raccontare al marito e ad altri parenti del campo nomadi che tra loro c’era una relazione, esponendolo a reazioni presumibilmente violente.

Una vera e propria minaccia, che ha fatto configurare l’ipotesi di reato di estorsione. Dalle indagini dei militari, negli ultimi tre mesi l’uomo avrebbe pagato quasi 80mila euro, un po’ in contanti un po’ con assegni. Ma la vicenda si protrarrebbe da un paio di anni. Sarà il prosieguo delle indagini a verificare il totale della somma estorta al pensionato, non solo dalla 30enne arrestata ma anche da altre giovani donne. Le indagini procederanno anche attraverso la verifica dei destinatari degli assegniemessi dalla vittima del raggiro: i carabinieri si aspettano anzi che chi abbia qualcosa da raccontare al riguardo si presenti spontaneamente alla stazione di Landriano o alla Compagnia di Pavia per offrire collaborazione.

Una vicenda che è emersa solo grazie all’attenzione dei famigliari della vittima, che da sola avrebbe faticato ad ammettere di essere appunto vittima di un raggiro finalizzato ad estorcergli denaro. L’attenzione dei carabinieri è anche rivolta ad altre possibili vittime di simili reati, che spesso per vergogna tendono a non ammettere neppure di essere finite nel mirino di aguzzini che, con crescenti richieste e un’escalation di minacce, dapprima velate e poi sempre più insistenti, si approfittano di persone sole ma con disponibilità economiche.

http://www.ilgiorno.it/pavia/cronaca/2013/03/26/864381-soldi-marito-relazione-nomade-arrestata-estorsione.shtml

Tunisino violenta una 16enne, la fa drogare e la costringe a spacciare

Perugia, 10 mar. – L’ha avviata al consumo di cocaina e crack e poi ha iniziato a farle fare solo quello che voleva lui. Lui le diceva come vestire. Lui le diceva con chi parlare, pena punizioni fisiche che non sono tardate ad arrivare. La feriva con un coltello o le spegneva le sigarette sulle braccia, la costringeva a trasportare dosi di droga per la vendita al minuto, gliele faceva trasportare in bocca e la costringeva a subire violenze sessuali.

A gente come questa il Pd vuole svendere la cittadinanza

Un autentico inferno a cui una minorenne perugina di 16 anni è stata costretta per mesi da un giovane tunisino che finalmente, venerdì scorso, è stato arrestato dagli uomini della Sezione criminalità diffusa della squadra mobile di Perugia. Si tratta di K. W. del ’92, senza fissa dimora, clandestino, privo di reddito e stabilmente inserito nell’ambiente dello spaccio cittadino. A lui, abituale frequentatore della zona della stazione, sono contestati sei gravissimi reati per avere ripetutamente e senza alcuno scrupolo indotto alla tossicodipendenza, violentato, minacciato e picchiato una minorenne perugina.
I fatti risalgono agli ultimi mesi dello scorso anno e sono stati denunciati quando i genitori della ragazza, raccogliendo le sue confidenze, hanno convinto la minore, dopo alcuni tentativi infruttuosi, ad essere assistita dai servizi sociali, a denunciare alla Questura quello che le era accaduto e ad essere trasferita in una struttura protetta per curarsi.
E’ dai suoi terribili racconti che è emerso come il giovane tunisino, con cui la ragazza aveva iniziato una relazione sentimentale, dopo averla avviata alla tossicodipendenza fino a condurla al consumo abituale di cocaina e crack, l’aveva indotta a un rapporto di sottomissione, arrivando a proibirle di vestirsi secondo i suoi gradimenti e di parlare in pubblico se non autorizzata, sotto pena di minacce di morte.
Le denunce presentate e la collaborazione della minore nel riconoscere l’indagato, avvenuta solo dopo alcuni mesi, proprio per lo stato di paura provato dalla minorenne, sono state scrupolosamente riscontrate dagli accertamenti compiuti dagli investigatori della squadra mobile che hanno consentito al pubblico ministero di richiedere e ottenere dal gip un’ordinanza di custodia in carcere nei confronti dello straniero.
Le ricerche del giovane, infruttuose per qualche giorno, si sono concluse venerdì pomeriggio, quando è stato notato dagli agenti della sezione Criminalità Diffusa in via Martiri dei Lager; ai suoi polsi sono quindi scattate le manette per il suo arresto, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere e il suo trasferimento a Capanne.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Sedicenne-picchiata-violentata-e-costretta-a-vendere-droga-arrestato-laguzzino_314265778737.html

Sono i “profughi” delle “primavere arabe”, quelli che paghiamo per stuprare e spacciare a casa nostra. Ovviamente chiunque avesse avvisato la ragazzina sarebbe stato tacciato di razzismo. Se i genitori le avessero – come avrebbero dovuto fare – impedito di frequentare il Tunisino, alte grida di discriminazione si sarebbero levate dai sacerdoti della società multietnica.

Direnzione Nazionale Antimafia: droga ed estorsioni in mano agli Zingari

Non solo il monopolio del traffico di droga, ma anche le estorsioni e chissà quant’altro. La criminalità di etnia rom   “comanda” a Catanzaro: l’ennesima conferma giunge dall’ultima relazione della Direzione nazionale antimafia. «La criminalità che gravita intorno alla città – si legge nel documento – è caratterizzata dalla presenza di associazioni costituite da soggetti di etnia rom che hanno il sostanziale monopolio del traffico di sostanze stupefacenti». Le dinamiche però sono in continuo sviluppo, fra «la tradizionale vicinanza dei soggetti di etnia rom alle cosche mafiose dell’area del crotonese», l’intensificarsi di «atti intimidatori anche nei confronti di attività economiche di rilevante importanza, come la Torrefazione Caffè Guglielmo » e le «propalazioni circa l’attuale mutamento degli equilibri dei sodalizi di ’ndrangheta». Sul fronte dell’azione di contrasto, la Dna lamenta la mancanza di uomini e mezzi.

http://www.gazzettadelsud.it/news//35063/La-criminalita-di—etnia.html

Ferisce la compagna alla gola con una bottiglia, arrestato albanese – Faxonline


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Ferisce la compagna alla gola con una bottiglia, arrestato albanese
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carabinieri-1 GIOIA – Non si era rassegnato alla fine della loro relazione. Sabato pomeriggio l'ennesima discussione tra i due ex amanti si trasforma in tragedia. Lui, un 28enne di origini albanesi, raggiunge la sua ex convivente, una ragazza di 22

Picchia lei e minaccia di sgozzare la figlia: arrestato Tunisino

Picchia lei e minaccia la figlia: arrestato
LIVORNO – La perseguita inseguendola e picchiandola, e arriva a minacciare di morte la figlioletta di lei di appena un anno. Tutto per un rifiuto. Un tunisino di 36 anni è stato arrestato mercoledì dai carabinieri per stalking. Vittima una livornese di 29 anni che aveva avuto con lui una relazione di qualche mese, poi finita per volere di lei. Lui non ha accettato la separazione e ha perso la testa, dimostrando tutta la sua aggressività. La situazione è precipitata a fine anno quando lui per tre giorni di seguito l’ha fermata per strada picchiandola. Prima l’ha sbattuta contro un muro, intimandole di tornare con lui. Poi l’indomani, il 29 dicembre, l’ha sbattuta contro una saracinesca, l’ha trascinata per qualche metro in mezzo alla strada per poi puntarle un coltello alla schiena. Poi l’ha picchiata procurandole anche dei tagli alla gola.

Infine, il 30 dicembre l’ha bloccata per strada mentre lei era col passeggino con la figlia di 1 anno: come accertato dai carabinieri e denunciato dalla vittima, il tunisino ha accarezzato la testa della piccola, dicendo alla mamma: «Se non torni con me l’ammazzo». La donna s’è sentita male ed è stata costretta ad andare in ospedale dove le hanno dato 21 giorni di prognosi per le ferite e lo stress. A quel punto la vittima s’è convinta a fare denuncia. I carabinieri della stazione Livorno centro, dopo intense indagini, hanno rintracciato il 36enne e, ottenuto dal pm il provvedimento di custodia cautelare il carcere, l’hanno arrestato.

Italiana trucidata in casa dall’ex fidanzato marocchino

Una donna italiana di 47 anni è stata uccisa nella sua abitazione in Viale monte Grappa a Bernareggio (Monza e Brianza). L’omicidio è avvenuto poco prima delle 20. I carabinieri hanno subito interrogato il suo convivente, un uomo di nazionalità marocchina di 45 anni, peraltro presentatosi in caserma spontaneamente, che ha confessato il delitto poco dopo.

La vittima si chiamava Antonia Stanghellini, 47 anni originaria di Cremona, e a ucciderla con un coltello, per motivi ancora da chiarire, è stato Mustafà Hashuani, con cui la donna aveva avuto una relazione. L’uomo si è presentato spontaneamente alla stazione dei Carabinieri che si trova non lontano dal luogo dell’omicidio.
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/articoli/1077983/brianza-donna-uccisa-in-casa-a-coltellateil-compagno-confessa-lomicidio.shtml

Clandestino molesta ragazza e picchia padre

UDINE – Molestava la ex fidanzata e fuggiva prima dell’arrivo della polizia. Un ex soldato brasiliano di 30 anni, R.B.T., ben addestrato, è riuscito a sfuggire a lungo alle ricerche fino a quando la squadra mobile non è riuscita ad individuare dove si nascondesse e, riscontrato lo stato di irregolare in Italia, non l’ha accompagnato a Malpensa da dove è stato immediatamente imbarcato su un volo per San Paolo.

L’uomo era giunto in Italia a luglio con permesso turistico di tre mesi, proprio per raggiungere la ragazza 22enne di origini argentine, da tempo residente in città. La relazione, però, è finita presto e lui non ha accettato la situazione e ha cominciato a tempestare la ragazza con sms, appostamenti, scenate di gelosia. In un’occasione ha anche sferrato un pugno al padre della giovane che, il 17 dicembre, lo ha denunciato.

La ragazza più volte ha chiesto l’intervento delle forze dell’ ordine ma R.B.T. è sempre riuscito a dileguarsi. Ieri, però, la polizia ha scoperto il suo domicilio, a Udine e, denunciato per lo stalking, è stato accompagnato a Malpensa e imbarcato. Il proprietario di casa è stato indagato per favoreggiamento per immigrazione clandestina.

 

http://www.gazzettino.it/province/nordest/molesta_la_ex_fidanzata_e_aggredisce_il_padre_espulso_30enne_brasiliano/notizie/242990.shtml