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Cercava di spendere banconote false: patteggia due anni il romeno … – Il Vostro Giornale


ANSA.it

Cercava di spendere banconote false: patteggia due anni il romeno
Il Vostro Giornale
Savona. Due anni di reclusione. E' questa la pena patteggiata questa mattina da Marius Mantaluta, il romeno ventiduenne finito in manette sabato scorso dopo che aveva tentato di utilizzare delle banconote false a Pietra Ligure. Il giovane, residente
Paga con 100 euro falsi, arrestatoANSA.it

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Perchè il campo "nomadi" è una bomba ecologica? – Alghero Notizie

Perchè il campo "nomadi" è una bomba ecologica?
Alghero Notizie
Per quali motivi i "nomadi" hanno trasformato questa zona in una pericolosa bomba ecologica? E possibile che gli organi preposti si trovino con le mani legate e non riescano a sanare questa situazione. ALGHERO – Ancora fiamme nel campo "nomadi"

Violenze tra immigrati

 

Pescara, 5 ago. – Rissa tra quattro giovani, tutti stranieri e di eta’ compresa tra i 25 e i 27 anni, ai ‘Gemelli’ di Montesilvano. I 4 sono stati denunciati dai carabinieri della localita’ in provincia di Pescara. L’episodio e’ successo questa mattina, alle 8, in via Lago di Bomba, nei pressi del complesso di palazzi denominato Gemelli. Due uomini e una donna di nazionalita’ rumena e un macedone sono venuti alle mani con un altro gruppo di cinque persone. Secondo le prime ricostruzioni un primo litigio e’ avvenuto a Pescara intorno alle 5 di questa mattina e la situazione e’ degenerata in una lite piu’ violenta a Montesilvano, dove vivono i giovani denunciati. Nel corso della rissa sono volate anche bastonate.
  All’arrivo dei carabinieri, avvertiti dai residenti, il gruppo composto da cinque persone e’ riuscito a fuggire. Si indaga per risalire ai motivi della lite.

http://www.agi.it/l-aquila/notizie/201208051402-cro-rt10043-montesilvano_rissa_tra_giovani_quattro_denunciati

Savona, albanesi arrestati per aggressione a due connazionali … – Il Vostro Giornale

Savona, albanesi arrestati per aggressione a due connazionali
Il Vostro Giornale
Savona. Sono stati interrogati questa mattina in tribunale Emirion Lala, 24 anni, e Maksut Cela, di 32, i due albanesi arrestati questa mattina in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di lesioni aggravate per un
Tentato omicidio per un pestaggio ai giardiniGenova OggiNotizie

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Donna segregata e schiavizzata da Senegalese

Genova. L’ennesima violenza subita, anche questa volta davanti al figlioletto di appena due anni, l’ennesimo ricovero in ospedale e una nuova bugia ai dottori per giustificare le ferite. L’evidenza però è innegabile e la donna, una cittadina senegalese di 28 anni, dopo un colloquio con una psicoterapeuta del nosocomio, peraltro già conosciuta durante gli scorsi ricoveri, si è convinta a denunciare il marito.

L’uomo, un connazionale di 44 anni, già da diversi anni la costringeva ad uno stato di sottomissione totale, negandole qualsiasi contatto con altre persone, punendo la “disubbidienza”con atti di violenza fisica e anche psicologica.

La vittima coraggiosa è stata messa in contatto con un centro antiviolenza, mentre il marito è stato denunciato dalla polizia per il reato di maltrattamenti in famiglia.

http://www.genova24.it/2012/07/genova-ridotta-in-schiavitu-e-picchiata-davanti-al-figlio-di-due-anni-denunciato-il-marito-36475/

Quando importi Africani, ne importi inevitabilmente anche gli usi e costumi. Più Africani faremo entrare in Italia, più questa nostra terra somiglierà all’Africa: le nostre città agli slum africani, e la società ad una società misogina e ottusa.

Anziano legato e picchiato dalla sua ex badante

 
L’ha legato e picchiato la sua ex badante
Il Tirreno
Con questa accusa, nei giorni scorsi, gli investigatori della squadra mobile hanno arrestato Miktoriya Holushko, 33 anni, ucraina, e il suo convivente Kikija Florenc, 30 anni, albanese, entrambi con già conosciuti dalle forze dell’ordine. La donna

Criminali tunisini

Un tunisino questa notte è stato aggredito da un gruppetto di persone: ha riportato lesioni giudicate guaribili in pochi giorni ed è stato derubato del cellulare e delle scarpe. L’uomo ha chiesto l’intervento dei Carabinieri che hanno subito cominciato le ricerche, individuando uno degli autori sulla via Emilia, che alla vista dei militari ha tentato la fuga. L’uomo, A. M.,  anche lui tunisino, classe ’81, residente a Massa Lombarda, aveva addosso gli oggetti rubati ed è stato arrestato.

http://www.ravenna24ore.it/news/faenza/0027170-aggressione-faenza-arrestato-tunisino

Immigrati “vampiri”

Sono da poco passate le quattro di questa notte quando una chiamata al 113 avverte di un furto in atto in via Pesenti. Sul posto confluiscono, inviate dalla Sala Operativa, le Volanti della Questura che notano un’autovettura Wolkswagen Passat procedere lentamente. Gli agenti intimavano l’ALT ai tre occupanti e, mentre uno si da alla fuga a piedi attraverso i campi gli altri due vengono bloccati dai poliziotti. Sul sedile posteriore dell’auto viene recuperata una tanica contenente circa 25 litri di gasolio, un tubo di gomma, una bottiglia sagomata a maniera di imbuto ed arnesi atti allo scasso. Immediatamente la Polizia rintraccia il mezzo sul quale era stato prelevato il carburante: un trattore stradale Renault “740” di proprietà di una ditta trasporti che rende denuncia in Questura.  Il sopralluogo sul veicolo ha evidenziato che il tappo del serbatoio era stato forzato e rotto in più punti tanto da renderlo inservibile. Poiché per commettere il furto è stata usata violenza sulle cose consistita nell’aver rotto il tappo del serbatoio del veicolo e per aver usato il mezzo fraudolento ossia il tubo utilizzato per aspirare il carburante e travasarlo nella tanica, si è proceduto all’arresto dei due cittadini rumeni identificati per D.P. di anni 43 e A.A. di anni 26 entrambi domiciliati in città. Questa mattina il processo per direttissima che ha condannato, rispettivamente D.P. a mesi 8 mesi di reclusione e 300 da scontare in carcere in quanto con precedenti specifici; A.A. alla pena di mesi 4 di reclusione e 300 euro di multa.

http://questure.poliziadistato.it/Pisa/articolo-6-406-43825-1.htm

Massacrato da due immigrati: Alessio è morto

PASIANO. È deceduto ieri pomeriggio all’ospedale di Treviso Alessio Prosdocimo, 26enne figlio di Agostino Prosdocimo, titolare della ditta di traslochi “Roiatti”con sede a Pordenone. La notizia si è sparsa in un lampo gettando tutta la comunità di Meduna di Livenza, dove Alessio viveva con la famiglia, nella tristezza.

Alessio aveva solo 26 anni, compiuti il 26 febbraio, e tanta voglia di vivere e di superare le difficoltà. Nel settembre scorso era stato vittima di un brutale pestaggio.

«Siamo tutti stravolti – ha commentato a caldo il sindaco Marica Fantuz –. Abbiamo peso un amico di soli 26 anni ed è davvero devastante. Tutta Meduna, ma vorrei dire tutto il mondo, ha perso una persona straordinaria. Ora il pensiero va ai genitori e alla sorella Claudia che devono fare i conti con questa triste perdita. Questa sera (ieri per chi legge, ndr) incontrerò gli amici più cari di Alessio che sono piegati dal dolore e si ritrovano insieme per non passare questa lunga serata da soli».

Gli amici di Alessio non riescono a capacitarsi della sua morte. In tre erano stati a trovarlo sabato in ospedale, senza poter immaginare che quella sarebbe stata l’ultima volta. «Alessio era uno spettacolo”. – commenta a fatica uno degli amici che vuole restare anonimo -. Non l’ho mai visto fare niente di male a nessuno. Era forte, era un guerriero: con gli amici, a casa, soprattutto nel lavoro, ma anche nelle manifestazioni di paese e nella beneficenza. Con lui trascorrevamo il tempo sempre in allegria, giocando a calcetto. Era un grande appassionato di calcio, e organizzava feste, grigliate e cene. Sabato siamo andati a trovarlo: lui era tranquillo, un po’ stordito dalle medicine, ma assolutamente presente. Abbiamo parlato di lavoro, un po’ di tutto. Non avevamo capito che stesse così tanto male».

Alessio era stato vittima di un brutale pestaggio il 20 settembre: costretto a salire su un’automobile mentre passeggiava nel parco San Bellino in centro a Meduna, era stato condotto nelle campagne di Pasiano, a una quindicina di chilometri da casa. Era stato picchiato e abbandonato a terra dai suoi aggressori, fuggiti dopo avergli sottratto i due cellulari. A novembre i carabinieri avevano arrestato i due rumeni autori del pestaggio, Ionut Onisor Ivanciu e Gheorghe Spiridon, i quali, con le loro confessioni, avevano poi portato a febbraio all’arresto del mandante, Fernando Abate, napoletano che, secondo gli inquirenti, avrebbe ordinato il pestaggio del giovane per punire il padre.

Durante una serata sulla legalità a Meduna, Valerio Marra della Compagnia dei carabinieri di Conegliano che indagavano sulla vicenda aveva affermato: «Abbiamo condotto le indagini in maniera scrupolosa in modo da dare al pm un quadro indiziario solido per assicurare alla giustizia i colpevoli del pestaggio di Alessio».

Questa è l’immigrazione, fonte di manovalanza criminale della peggior specie per la criminalità organizzata. Sono pronti a tutto e senza scrupoli, materiale ideale per le mafie.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/06/01/news/aggredito-e-malato-muore-a-26-anni-1.5187542