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“Ora sei islamica, non puoi uscire di casa”: pesta la moglie e pitbull contro la polizia

 

Botte alla moglie e pitbull contro la polizia: arrestato un tunisino a

Esasperata e impaurita, la donna ha chiesto aiuto alla sorella e ai propri genitori che sono riusciti a farla uscire di casa e a chiamare il 113. Una volta giunti sul posto, il tunisino ha lanciato contro gli agenti il proprio cane, ma alla fine è
Botte a moglie e aizza cane agli agentiANSA.it

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“Sono migrante, la tua auto è mia”: e aggredisce proprietario

Tenta di rubare l’auto, colto sul fatto aggredisce proprietario

Arrestato a Sesto San Giovanni un marocchino di 29 anni. L’uomo stava rubando una vettura, ma quando era pronto per metterla in moto ecco l’arrivo del proprietario. L’intestatario dell’automobile, di professione guardia giurata, ha cercato di bloccare il ladro che però ha reagito violentemente per poi darsi alla fuga.
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Sul posto, in via Balilla, sono venuti i carabinieri che, dopo aver ascoltato la vittima, hanno iniziato le ricerche del criminale. I militari hanno individuato l’uomo e arrestato. Il marocchino dovrà rispondere dell’accusa di rapina con aggressione. 

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PD lo fa uscire dal Cie: clandestino dalla ‘bocca cucita’ terrorizza e devasta quartiere

marocchino
ROMA, 30 DIC – Alla vigilia di Natale nel Cie di Ponte Galeria a Roma aveva partecipato alla protesta delle “bocche cucite”, la scorsa notte, libero ed ubriaco, a calci ha scaraventato a terra 19 motocicli, ribaltato 16 bidoni dei rifiuti in ghisa e danneggiato alcune centraline della rete elettrica. Infine, ha aggredito i carabinieri. L’immigrato, un palestinese 31enne, con precedenti ed irregolare in Italia, è stato arrestato a Roma per danneggiamento continuato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
La domanda è: perché un clandestino era stato fatto uscire dal Cie invece di essere espulso?

Svuotacarceri: stupra donna, lo liberano e tenta stupro su ragazzina

Subisce una violenza sessuale in pieno pomeriggio, in una zona trafficata e davanti a diversi passanti. Nessuno interviene, se non con una telefonata ai carabinieri che arrivano sul posto e arrestano l’aggressore.

La vittima è una studentessa minorenne di circa 15 anni che, come tante sue coetanee, vive in una città vicina e frequenta la scuola a Corato.
Il fatto è accaduto qualche sera fa, ma la storia è venuta faticosamente a galla solo dopo alcuni giorni.
Erano circa le 18.30 quando la ragazza stava attendendo l’arrivo di alcune amiche nei pressi del semaforo all’incrocio tra l’estramurale e via Paolucci, il viale che porta alla stazione.
In quel momento le si è avvicinato uno straniero, presumibilmente nord africano, che ha attaccato bottone ed ha inziato a parlarle. All’improvviso, l’aggressione.
L’extracomunitario – visibilmente ubriaco – le ha messo le mani addosso ed ha iniziato a toccarle le parti intime, baciandola con la forza e impedendole, così, di gridare aiuto.
Non solo. Dopo alcuni istanti l’aggressore ha spinto a terra la ragazza e le si è messo sopra, continuando a palpeggiarla.
Nonostante il luogo trafficato e l’orario centrale, l’unico intervento di chi ha assistito alla scena è concretizzato in una telefonata ai carabinieri.
Una chiamata comunque provvidenziale, visto che la “gazzella” è arrivata in fretta ed ha consentito ai militari di arrestare l’extracomunitario in flagranza di reato con l’accusa di violenza sessuale.
La ragazza, comprensibilmente spaventatissima e in lacrime, non ha riportato ferite. Perlomeno fisiche.

Meno di un mese fa un altro straniero venne arrestato dalla polizia per aver violentato in pieno giorno una donna all’interno di un negozio.

http://www.coratolive.it/news/Cronaca/257234/news.aspx?utm_source=twitterfeed&utm_medium=facebook&fb_source=message

Camionista straniero guida ubriaco e aggredisce ‘colleghi’

Fuori di sé dall’alcol ingerito, un 30enne moldavo, autista, è stato arrestato alle 13 di martedì dalla polizia per resistenza e lesioni, nonché denunciato per ubriachezza molesta.

I FATTI. A chiamare il 113 sono stati i colleghi dopo che l’uomo, in via Svezia, era salito sulle cabine di tre tir dicendo che si trattava del proprio, picchiando sonoramente chi vi trovava all’interno, agevolato dalla propria stazza. In realtà il suo camion si trovava nelle vicinanze. Il camionista ha reagito con forza anche nei confronti degli agenti intervenuti sul posto, assestando una gomitata a un poliziotto che se la caverà con 5 giorni di prognosi.

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Nessun limite: razziano anche i cimiteri

SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA. Ennesimo furto di rame in un cimitero dello spilimberghese. Ad essere preso di mira, questa volta, il camposanto di Pozzo di San Giorgio della Richinvelda.
Ad accorgersi dell’accaduto una donna, residente nella frazione sangiorgina, la quale, recandosi a portare un saluto ai propri cari, s’è trovata dinanzi ad uno spettacolo inqualificabile. Fiori sparsi lungo il camposanto, soprattutto – ed è l’elemento che ha destato il maggior sconcerto – alcune lapidi distrutte per prelevare i vasi in rame.
Come se non bastasse, i malviventi hanno avuto tutto il tempo per sottrarre da diversi loculi anche i portafiori in rame contenuti nei vasi, tralasciando quelli in plastica. Non è andato a buon fine, invece, il furto delle grondaie di alcune tombe di famiglia, le quali, dopo essere state parzialmente sbullonate, sono state lasciate sul posto.
Alla donna non è rimasto altro da fare che lanciare l’allarme. Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Spilimbergo, agli ordini del maggiore Francesco Dotto.
Dai primi accertamenti, appare molto probabile che l’intrusione dei ladri-vandali possa risalire alla notte tra giovedì e ieri. I malviventi si sono introdotti nel luogo sacro consci di poter agire senza particolari problemi, trattandosi di un area isolata e scarsamente illuminata. Ma non è tutto. Stando ad una ricognizione degli addetti comunali, qualcosa sembrerebbe essere stato sottratto anche dal cimitero della frazione di Cosa.
Sul posto anche il sindaco Michele Leon, il quale si è detto «costernato e rammaricato per l’accaduto». Il primo cittadino sangiorgino ha aggiunto: «I danni sono ingenti. Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine e la collaborazione del Comune e degli stessi cittadini, continuano a verificarsi questi incresciosi episodi che, al di là del danno economico, sono degli odiosi atti sacrileghi».
Su suggerimento dei carabinieri, il primo cittadino ha dato piena disponibilità a farsi portavoce nei confronti di quanti avessero subito danni dal raid, per formulare una denuncia collettiva. Gli interessati possono comunicare i danni all’ufficio anagrafe comunale.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/09/28/news/pozzo-cimitero-devastato-per-rubare-le-parti-in-rame-1.7825778

Tentativo di stupro, individuato autore: è un immigrato marocchino

VITTORIO VENETO 28 settembre 2013 – Tentata violenza sessuale: questa l’accusa a carico di un giovane marocchino di 19 anni, K.G., nullafacente, residente a Miane. I carabinieri lo hanno denunciato a piede libero dopo il riconoscimento fotografico di quella che avrebbe dovuto essere la sua vittima, una studentessa di 22 anni, F.G, nata in Germania ma residente in città. Il suo tentativo, avvenuto ancora lo scorso 26 aprile, fortunatamente è stato inibito, e dolorosamente per lui, proprio dalla ragazza che gli ha scaricato sul volto e negli occhi un potente liquido urticante, quando il giovane ha tentato di metterle le mani addosso.
K.G. aveva atteso quella notte, erano le 2.30, la ragazza di ritorno da una serata musicale nell’impianto di atletica, sulla pista ciclabile lungo il Meschio. La studentessa aveva denunciato il giorno dopo di essere stata raggiunta da un giovane extracomunitario nordafricano che l’afferrava per i polsi e la spingeva contro un muro facendogli delle proposte oscene.

La giovane, molto sveglia, capito cosa stava succedendo ha preso tempo, fingendo di assecondare l’aggressore. Ciò ha permesso alla studentessa di estrarre repentinamente dalla borsetta lo spray urticante. Ha spruzzato tutto il contenuto sul volto dell’extracomunitario che ha accusato nettamente il colpo, ha iniziato a urlare, accecato dal dolore, fuggendo verso la vicina via De Nadai, e facendo perdere momentaneamente le tracce. Sulla base della descrizione fornita dalla vittima agli investigatori, sono state avviate subito le indagini, sul posto dell’aggressione e non trascurando una capatina al pronto soccorso, pensando che il giovane potesse ricorrere alle cure mediche per le ferite procurate agli occhi.

E infatti è stato accertato che proprio K.G., la sera seguente si era presentato in ospedale per problemi agli occhi. Non è stato possibile inchiodarlo subito perché nel frattempo la ragazza vittima della tentata aggressione era tornata in Germania dove è rimasta fino a pochi giorni fa per motivi di studio. Al rientro, nei giorni scorsi, è stata chiamata per una individuazione fotografica che ha permesso dunque di identificare con certezza K.G. come il responsabile della tentata violenza sessuale e quindi denunciarlo alla magistratura.

Fonte: gazzettino.it

«Virgolo, no al campo nomadi al posto del distributore gpl» – Alto Adige

«Virgolo, no al campo nomadi al posto del distributore gpl»
Alto Adige
Già da questo si comprende come la decisione di cancellare definitivamente dalla città questo distributore di carburante, per realizzare un campo nomadi non abbia senso. Vorremmo capire perchè il Comune di Bolzano ha sfrattato gli attuali gestori, 

Cortona: tunisino arrestato per stalking – ArezzoWeb.it


ArezzoWeb.it

Cortona: tunisino arrestato per stalking
ArezzoWeb.it
I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Cortona hanno tratto in arresto per atti persecutori e lesioni personali un 38 enne tunisino, residente in valdichiana. Nella giornata del 14 settembre scorso l'uomo aveva posto in essere dei

Roma: turisti accerchiati e borseggiati, arrestati cinque immigrati

Roma 17 settembre 2013 – Fine della corsa per la banda di borseggiatori del tram 8. Sono infatti finiti in manette cinque borseggiatori di età compresa tra i 42 e i 53 anni, diventati famosi per agire e depredare le proprie vittime a bordo del tram che collega Casaletto con Piazza Venezia. A finire in manette quattro uomini e una donna, tutti di nazionalità romena. La tecnica usata era sempre la stessa: entravano sul mezzo pubblico anche da porte diverse, adescavano la preda (spesso turisti) e dopo uno  scambio di segnali, preventivamente concordati, la accerchiavano. A quel punto era un 5 contro 1 e con estrema facilità, agevolati anche dalla folla presente, si assicuravano il bottino frugando nelle tasche o negli zaini e borse delle vittime di turno. Ieri pomeriggio a guastargli la festa sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante, in borghese, che dopo averli pedinati fino a bordo del mezzo pubblico hanno notato che la banda aveva accerchiato due turisti riuscendo a rubargli portafogli, denaro in contanti e documenti personali. A quel punto i militari dell’Arma sono intervenuti e, con l’aiuto delle altre pattuglie sopraggiunte sul posto, li hanno ammanettati ed accompagnati in caserma. La refurtiva è stata restituita alle vittime mentre gli arrestati, accusati di furto con destrezza, saranno giudicati con il rito per direttissima.

http://www.romatoday.it/cronaca/banda-tram-8-borseggiatori.html