Tag: popolo

Tunisini arrestati per rapina: “Italiani di m… carabinieri razzisti, vi ammazziamo”

PADOVA 12 febbraio 2014 –  Una rapina conclusa con l’arresto di due malviventi e gli insulti ai carabinieri, accusati di «razzismo». È accaduto nella notte attorno all’1 quando al 112 arrivava la chiamata di un trentenne di Limena che era appena stato rapinato da due individui in corso del Popolo a Padova. Lo hanno strattonato e gettato a terra e gli hanno strappato dalle mani lo smartphone. Due auto dei carabinieri sono subito arrivate sul posto e si sono messe a caccia dei rapinatori, individuati in pochi minuti. Si tratta di Slim Rhimi, 24 anni, e Sami Rhimi 27 anni, due fratelli domiciliati a Padova. Una volta arrestati uno dei due ha urlato ai militari: «Italiani di mer…, razzisti di mer… Vengo con altri tunisini e vi ammazzo». Sono stati portati nel carcere Due Palazzi di Padova

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2014/02/12/news/tunisini-arrestati-dopo-la-rapina-in-corso-del-popolo-carabinieri-razzisti-1.8653613

Spaccia davanti ai bimbi: arrestato – Reggionline


Reggionline

Spaccia davanti ai bimbi: arrestato
Reggionline
REGGIO EMILIA – Un tunisino di 32 anni, Ouni Bilel, senza fissa dimora, è stato arrestato sabato sera mentre spacciava ai giardini pubblici del Parco del Popolo vicino all'area giochi dei bambini. I carabinieri gli hanno sequestrato oltre mezzo etto di 

Alfano: «Gli Stati di provenienza paghino il vitto e l’alloggio degli … – Corriere della Sera

Alfano: «Gli Stati di provenienza paghino il vitto e l'alloggio degli
Corriere della Sera
Almeno il vitto e l'alloggio dei detenuti immigrati facciamolo pagare agli stati di provenienza»: è quanto propone al meeting di Cl il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. «Siamo un popolo accogliente, accogliamo i migranti vicino a Malta

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IUS SOLI – Minorenni albanesi seviziano e uccidono un cane: “Rompeva troppo”

Rovigo, 21 agosto 2013 – PRIMA PESTANO un cane fino a togliergli la vita. Poi pubblicano la foto su Facebook dell’animale morto sul ciglio della strada, con tanto di battute agghiaccianti e promesse oscene, del tipo «Domani stessa cosa a un gattino, ma facciamo il video». E ancora: «Non è colpa nostra, l’abbiamo ucciso perché rompeva troppo… Ah ah ah ah». E così via, con una serie di battute da far inorridire il pubblico più cinico. In pochi minuti, alcuni minorenni di origine albanese,residenti a Boara Polesine, vengono ricoperti di insulti dal popolo della rete, fino a che qualcuno non ha pensato bene di denunciarli alle autorità competenti. Sollevando un caso che avrà sicuramente conseguenze.

«Prima di chiamare le autorità abbiamo chattato con i ragazzi in questione — spiega Federico, uno dei giovani che non ha sopportato la visione della povera bestiola pestata a morte su Facebook —. Gli abbiamo chiesto se fossero veramente loro i responsabili della morte dell’animale. E loro, ridendo con arroganza, l’hanno confermato: non ci ho più visto. Con un amico abbiamo chiamato subito l’assessore all’ambiente, Andrea Bimbatti, perché intervenisse. Devono pagare per ciò che hanno fatto». Bimbatti conferma la storia: «Sono subito andato su Facebook per controllare la veridicità dei fatti: i tre minorenni, molto conosciuti in paese, avevano realmente postato queste oscenità e la foto dell’animale morto. Ho subito contattato la comandante dei vigili, Sabrina Pattanella, che ha chiesto il coinvolgimento della polizia postale, e la presidente della Lega del cane, Isabella Ghinello, per verificare se l’animale fosse realmente morto a causa dei ragazzini e cosa fosse successo. Di sicuro, se tutto corrisponde al vero, i tre minorenni saranno denunciati e pagheranno le conseguenze per il loro gesto terrificante. E anche se si trattasse di una bravata su internet, fotografando un cane morto per altri motivi, saranno richiamati per un fattore educativo: ‘bullarsi’ per aver trucidato un animale è un comportamento che va punito a prescindere. E si tratta di un fatto molto grave».

http://www.ilrestodelcarlino.it/rovigo/cronaca/2013/08/21/937383-cane-seviziato-baby-gang-facebook.shtml

E’ un modo per integrarsi.

Operazione “erotikus”: immigrata gestiva bordello di prostitute e trans

Bordello con puttane e trans in corso del Popolo a Mestre

Ha favorito e sfruttato la prostituzione di tre ragazze ungheresi di età compresa tra i 28 e i 34 anni, una ragazza romena di 38 anni e due transessuali ungheresi di 20 e 25 anni: sono queste le accuse mosse a H.N., cittadina ungherese di 28 anni, arrestata mercoledì pomeriggio dagli agenti del Nucleo di polizia giudiziaria della polizia municipale. Le operazioni denominate “Sito Erotikus” erano iniziate verso la fine dello scorso anno. Gli inquirenti, infatti, avevano iniziato proprio a dicembre a tener d’occhio il via vai di persone davanti all’appartamento in corso del Popolo 58, preso in affitto per 720 euro mensili dalla proprietaria, residente a Chioggia, del tutto ignara delle attività illecite consumate all’interno.

Le prostitute coinvolte esercitavano sia in strada, nei pressi di via Fratelli Bandiera e via Piave, sia nell’appartamento. Ma le segnalazioni dei condòmini fioccavano: arrivavano clienti a ogni ora del giorno e della notte. C’erano sei numeri telefonici che pubblicizzavano la struttura, che venivano inseriti negli annunci a pagamento su giornali e siti internet. Si promettevano “prestazioni preliminari al naturale”. Era la donna ungherese arrestata ad aggiornare personalmente le inserzioni e il sito “Erotikus”, che ha dato poi il nome all’indagine. Da dicembre, quindi, sono scattati i pedinamenti e i servizi di appostamenti, oltre che lo stretto monitoraggio dei siti finiti nel mirino.

L’irruzione del 30 gennaio scorso, avvenuta verso le 18.30 a seguito dell’uscita dell’ennesimo cliente, ha quindi portato all’arresto della tenutaria e al sequestro preventivo dell’appartamento. Sono inoltre stati requisiti una decina di telefoni cellulari e tre personal computer. Nell’abitazione a luci rosse sono stati trovati anche 300 euro, ritenuti provento dell’attività di sfruttamento della prostituzione. Com’è normale che sia gli agenti hanno requisito anche creme, centinaia di preservativi, materiale pornografico e tutti gli oggetti di piacere che si possono immaginare in un luogo del genere.

Dalle dichiarazioni delle prostitute, sentite fino a notte fonda, grazie all’aiuto delle operatrici linguistiche e delle psicologhe della Direzione politiche sociali del Comune, è emerso che le stesse dovevano pagare ciascuna un affitto giornaliero di 15 euro, oltre a versare il 50% dell’importo della prestazione. È la prima volta, hanno dichiarato gli agenti, che viene registrata in città la presenza di trans di nazionalità ungherese i quali, tra l’altro, esercitavano in casa di giorno e in via Piave di notte.

 Link  Articolo: http://mestre.veneziatoday.it/centro/bordello-trans-corso-popolo-mestre.html

Appello all’Onu e all’Unione europea: fermare le politiche anti-Rom . Ma quali?

Appello all'Onu e all'Unione europea: fermare le politiche anti-Rom
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Il Gruppo EveryOne lancia un drammatico appello affinché abbia fine la persecuzione del popolo Rom in Italia. Dal 2007 a oggi l'Italia è stata colpita da migliaia di sgomberi, nei quali si sono verificati innumerevoli abusi. Maltrattamento di uomini

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