Ruba furgone a S.Croce sull’Arno (PI) e aggredisce Vigili Urbani …
Piemmenews Ma questi non sono gli unici precedenti a carico dell’immigrato che dopo l’arresto è finito in carcere al Don Bosco a Pisa in attesa del processo fissato per l’8 marzo. Dopo la convalida dell’arresto, effettuato da carabinieri e polizia municipale, il … |
Tag: polizia municipale
Immigrato ruba furgone a S.Croce sull’Arno (PI) e aggredisce Vigili
Prato: clandestino guidava senza patente
È successo ieri in tarda mattinata, una pattuglia pedonale del Reparto Territoriale della Polizia Municipale, durante un normale controllo nella zona di piazza San Domenico, ha fermato un veicolo condotto da D. R., cittadino brasiliano, che a richiesta degli agenti ha esibito una patente di guida brasiliana. La pattuglia ha subito avuto il sospetto che qualcosa non fosse regolare ed ha pertanto accompagnato D. R. al Comando per tutte le verifiche del caso. Dai controlli, proseguiti fino al pomeriggio, è emerso che D.R. si trovava sul territorio nazionale senza essere in possesso del permesso di soggiorno e che la patente di guida esibita era falsa. Il soggetto è stato pertanto accompagnato alla Questura per essere fotosegnalato ed una volta terminata la procedura è stato denunciato per guida senza patente, per uso di documento falso e perché si trovava sul territorio dello Stato senza essere munito del prescritto permesso di soggiorno. Il veicolo è stato sottoposto a fermo per tre mesi.
Nomadi, a scuola di rapina – Il Messaggero
RomaToday |
Nomadi, a scuola di rapina
Il Messaggero ROMA – Una scuola di rapina per ragazzi nomadi: è quanto mostrano delle immagini girate dalle telecamere di sorveglianza nel campo autorizzato de La Barbuta a Roma. Nel video – diffuso dalla polizia municipale della capitale – si vedono due … Blitz a sorpresa nel campo La Barbuta: sequestrata una pistola LA BARBUTA: CIARDI (PDL), RISPETTO REGOLE E … |
Operazione “erotikus”: immigrata gestiva bordello di prostitute e trans
Bordello con puttane e trans in corso del Popolo a Mestre
Ha favorito e sfruttato la prostituzione di tre ragazze ungheresi di età compresa tra i 28 e i 34 anni, una ragazza romena di 38 anni e due transessuali ungheresi di 20 e 25 anni: sono queste le accuse mosse a H.N., cittadina ungherese di 28 anni, arrestata mercoledì pomeriggio dagli agenti del Nucleo di polizia giudiziaria della polizia municipale. Le operazioni denominate “Sito Erotikus” erano iniziate verso la fine dello scorso anno. Gli inquirenti, infatti, avevano iniziato proprio a dicembre a tener d’occhio il via vai di persone davanti all’appartamento in corso del Popolo 58, preso in affitto per 720 euro mensili dalla proprietaria, residente a Chioggia, del tutto ignara delle attività illecite consumate all’interno.
Le prostitute coinvolte esercitavano sia in strada, nei pressi di via Fratelli Bandiera e via Piave, sia nell’appartamento. Ma le segnalazioni dei condòmini fioccavano: arrivavano clienti a ogni ora del giorno e della notte. C’erano sei numeri telefonici che pubblicizzavano la struttura, che venivano inseriti negli annunci a pagamento su giornali e siti internet. Si promettevano “prestazioni preliminari al naturale”. Era la donna ungherese arrestata ad aggiornare personalmente le inserzioni e il sito “Erotikus”, che ha dato poi il nome all’indagine. Da dicembre, quindi, sono scattati i pedinamenti e i servizi di appostamenti, oltre che lo stretto monitoraggio dei siti finiti nel mirino.
L’irruzione del 30 gennaio scorso, avvenuta verso le 18.30 a seguito dell’uscita dell’ennesimo cliente, ha quindi portato all’arresto della tenutaria e al sequestro preventivo dell’appartamento. Sono inoltre stati requisiti una decina di telefoni cellulari e tre personal computer. Nell’abitazione a luci rosse sono stati trovati anche 300 euro, ritenuti provento dell’attività di sfruttamento della prostituzione. Com’è normale che sia gli agenti hanno requisito anche creme, centinaia di preservativi, materiale pornografico e tutti gli oggetti di piacere che si possono immaginare in un luogo del genere.
Dalle dichiarazioni delle prostitute, sentite fino a notte fonda, grazie all’aiuto delle operatrici linguistiche e delle psicologhe della Direzione politiche sociali del Comune, è emerso che le stesse dovevano pagare ciascuna un affitto giornaliero di 15 euro, oltre a versare il 50% dell’importo della prestazione. È la prima volta, hanno dichiarato gli agenti, che viene registrata in città la presenza di trans di nazionalità ungherese i quali, tra l’altro, esercitavano in casa di giorno e in via Piave di notte.
Link Articolo: http://mestre.veneziatoday.it/centro/bordello-trans-corso-popolo-mestre.html
Cancro cinese a Prato/2: tutti in nero e sei su sette clandestini in “azienda” tessile cinese
Sequestrato magazzino di cinesi a Tavola
Sei clandestini su sette operai identificati, nessuno dei quali era in regola dal punto di vista previdenziale e contributivo. E’ quanto scoperto dalla squadra interforze coordinata dai carabinieri della Stazione di Iolo che, insieme alla polizia municipale e agli altri enti, ha eseguito in settimana controlli a Tavola all’interno di un magazzino annesso a civile abitazione.
Gli immobili sono risultati in uso a ditta di confezione di abbigliamento gestita da imprenditrice di nazionalità cinese che utilizzava il magazzino ad uso produttivo e l’attigua abitazione come alloggio per i lavoranti. La proprietaria degli edifici, anch’essa cittadina cinese, risiede con la propria famiglia nella stessa casa che è risultata di fatto frazionata in due distinte porzioni. Il magazzino, originarimente di piccole dimensioni, è stato ampliato abusivamente mediante la costruzione di un manufatto in muratura allestito con cucitrici mentre la casa è stata completamente tramezzata al fine di ricavare ulteriori vani ad uso dormitorio. La proprietaria dei fabbricati si è riservata un’unica stanza della casa che ha resa autonoma con la creazione di un bagno abusivo delimitato da pannelli coibentati e scarichi non regolamentari, suddividendola ulteriormente in due angusti vani dormitorio e, addirittura, in un laboratorio allestito con cinque cucitrici in condizioni igienico-sanitarie inesistenti. Nelle stanze l’odore era nauseabondo e la quantità di materiale ammassato impediva sia di accedere all’interno dei vari cubicoli che di permanervi.Ca
Sono stati sequestrati gli immobili abusivi ed i 25 macchinari complessivamente rinvenuti mentre l’attività imprenditoriale è stata immediatamente sospesa da parte degli Ispettori del Lavoro.
La polizia municipale ha inoltre eseguito controlli amministrativi presso laboratori di confezione in zona Badie riscontrando irregolarità nell’azionamento dei macchinari e violazioni per circa 9.000 euro con conseguente sequestro di 80 cucitrici.
Link Articolo: http://www.notiziediprato.it/2013/02/sequestrati-magazzino-e-asa-a-tavola-a-nero-tutit-e-sette-gli-operai-sei-erano-anche-clandestini/
Torrevecchia: sgomberato campo nomadi tra via Sfondrati e Bastogi – RomaToday
RomaToday |
Torrevecchia: sgomberato campo nomadi tra via Sfondrati e Bastogi
RomaToday Un vasto campo nomadi abusivo che si estendeva nei terreni tra via Sfondrati (Torrevecchia) e via Piolti De' Bianchi (Bastogi) è stato sgomberato. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale S.P.E. (Sicurezza Pubblica Emergenziale … |
Torino, incendio nel campo nomadi di lungo Stura Lazio – Però Torino
Torino, incendio nel campo nomadi di lungo Stura Lazio
Però Torino Le fiamme hanno distrutto sette baracche all'inizio del campo. Gli agenti del Nucleo Nomadi della Polizia Municipale, che erano sul posto per i normali controlli, hanno allontanato le persone presenti mentre alcune squadre di Vigili del Fuoco … Torino: incendio al campo nomadi distrugge 7 baracche, nessun ferito |
Senegalese ubriaco alla guida: un morto
Incidente mortale di Capodanno: 7 in un’auto e l’autista ubriaco
Saranno le indagini della Polizia municipale di Pescara, tuttora in corso, a dover fare piena luce sul tragico incidente stradale verificatosi in via Alento che la mattina del 1 gennaio ha funestato l’arrivo del nuovo anno.
L’incidente è costato la vita a una giovane di 39 anni, mentre altri tre ragazzi sono ricoverati in ospedale per le varie fratture, e tre sono stati dimessi.
Tutti sono di nazionalità straniera e, peraltro, tre di essi sono piantonati in ospedale e in Questura in quanto privi del permesso di soggiorno e dunque già colpiti da provvedimenti di via obbligatorio.
«Per l’automobilista della vettura, uno dei tre giovani ricoverato in ospedale, è già scattata anche la denuncia per omicidio colposo, dopo che il ragazzo si è anche rifiutato di sottoporsi agli accertamenti per verificare il tasso alcolemico nel sangue subito dopo l’incidente», ha riferito il presidente della Commissione consiliare Sicurezza del Territorio Armando Foschi informato dell’incidente.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, operata dal Nucleo infortunistica della Polizia municipale, coordinata dal maggiore Ballone, l’incidente si è verificato intorno alle 7.55: il veicolo, una Y10, in cui viaggiavano in 7, due sui sedili anteriori, cinque su quelli posteriori, stava percorrendo via Alento, in direzione nord-sud, quando, mentre costeggiava la Casa Circondariale di San Donato, alla semicurva, il mezzo ha inspiegabilmente sbandato, su una strada praticamente deserta visto che la città dormiva ancora dopo i festeggiamenti del Capodanno, e, dopo essersi messa di traverso, si è ribaltata finendo la sua corsa con la fiancata destra, quella del lato passeggero, schiacciata contro un albero.
Sul sedile anteriore del passeggero viaggiava la giovane donna morta sul colpo, Kanyshay Kalilova, 39 anni, originaria della città di Sokuluk, in Kazakistan, ma residente a Silvi.
Dopo i primi interrogatori, alla guida del veicolo è risultato M.N., 32 anni, originario del Senegal, e residente a Bergamo, in via Morino: l’uomo, all’arrivo dei soccorsi e della Polizia municipale, ha rifiutato di sottoporsi all’alcoltest, e contro di lui, ora ricoverato nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale civile di Pescara in prognosi riservata, è già scattata l’accusa di omicidio colposo.
Ricoverato in Ortopedia con una prognosi di 40 giorni anche N.M., anch’egli 32 anni, originario del Kenya, senza domicilio, ma in possesso del permesso di soggiorno; ricoverata in Ortopedia anche una seconda donna, S.W.N., 21 anni, originaria del Kenya, con frattura del bacino, una dei tre priva di permesso di soggiorno e ora piantonata in ospedale.
Infine è stato medicato e rimandato a casa, a Pescara, con una prognosi di 7 giorni, N.N., originario del Kenya, di 26 anni; mentre sono piantonati in Questura in quanto privi di permesso di soggiorno, una terza ragazza, G.K., di 26 anni, ed E.M.N., uomo, 23 anni, entrambi del Kenya, usciti illesi dal drammatico incidente, e ora colpiti da provvedimento di Via.
Intanto la Polizia municipale ha rintracciato tramite la Farnesina e il Consolato del Kazakistan i parenti della giovane donna deceduta: la sorella, che conviveva con lei a Silvi, e la madre, che era venuta in Italia per trascorrere il Natale con le due figlie, sono già venute all’ospedale civile per il triste rito del riconoscimento della salma, mentre le Autorità hanno già eseguito la prima ricognizione cadaverica.
http://www.primadanoi.it/news/cronaca/536349/Incidente-mortale-di-Capodanno–auto.html
Immigrati ubriachi alla guida aggrediscono agenti
RICCIONE – Due coniugi moldavi, rispettivamente di 33 e di 43 anni, sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale. I due verso le 23 di ieri sera sono finiti contro un marciapiede con la loro Seat Ibiza, distrazione dovuta con tutta probabilità al loro stato di ubriachezza. Sul luogo dell’incidente è intervenuta una pattuglia della Polizia Municipale che, visto l’atteggiamento aggressivo dei due, si è trovata costretta a chiamare in soccorso i Carabinieri dell’aliquota Radiomobile di Riccione i quali richiedevano ai due moldavi di esibire i documenti. A seguito di tale richiesta, l’uomo è fuggito a piedi e una volta raggiunto dai carabinieri, li ha ripetutamente spintonati. Alla vista di ciò, la donna è intervenuta in aiuto del marito, spintonando energicamente anch’ella i militari, pertanto entrambi i coniugi sono stati bloccati e portati in caserma, dove sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza del Comando Compagnia Carabinieri di Riccione in attesa del rito direttissimo.
http://www.romagnanoi.it/news/rimini/740049/Coniugi-ubiachi-finiscono-fuori-strada-e-picchiano-carabinieri.html