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Rom caccia povero italiano: “Qui non puoi stare!”

CREMONA – Decine di passanti, clienti e commesse hanno assistita alla scena: da una parte un italiano, curato, dallo sguardo sofferente ma dignitoso, che si avvicina a passo lento a chiunque transiti davanti al supermercato, per chiedere aiuto; dall’altra una giovane rom che si avvicina all’uomo che chiede l’obolo e che gli dice senza mezzi termini che se ne deve andare da lì, che quella non è la sua zona, che quello è il posto dove staziona una sua parente.

http://www.laprovinciacr.it/news/cronaca/76976/Lite-tra-questuanti–la-rom.html

Firenze: anziana pedinata e scippata da un “migrante”

Firenze 18 agosto 2013 – L’hanno pedinata in due fuori dal supermercato Esselunga di via Milanesi, a Firenze, poi, quando una donna di 74 anni, che si allontanava con la spesa rincasando, ha raggiunto un punto piu’ defilato, piazza Muratori, uno dei due malviventi che la seguivano le ha scippato il portafogli con i soldi dalla borsa del carrellino della spesa. La stessa anziana ha dato l’allarme al 113 e una volante ha cominciato a pattugliare la zona finche’ ha notato un romeno di 26 anni seduto su una panchina. Il giovane straniero, vedendo la polizia, ha cominciato a fuggire a passo svelto ma la pattuglia della questura lo ha raggiunto in via Romagnosi e controllato: dentro il calzino sinistro aveva i soldi scippati. Il romeno ha confessato dicendo anche di aver gettato il portafoglio coi documenti in via Vittorio Emanuele, cosa vera che ha permesso agli agenti di recuperarlo e restituirlo insieme al denaro alla proprietaria. Con lui c’era un complice: l’anziana ha infatti raccontato di esser stata pedinata alternativamente dai due, che lungo il tragitto si davano il cambio, finche’ il 26/enne non ha deciso che era arrivato il momento piu’ adatto per scipparla.

http://www.ilsitodifirenze.it//content/733-anziana-pedinata-e-poi-scippata-gaetano-milanesi-un-arresto

Donna presa a pugni e sputi da immigrato che frequenta mensa Caritas davanti casa sua

Ancona, 26 luglio 2013 – AGGREDITA sul portone di casa sua in corso Mazzini, in pieno giorno. E’ accaduto mercoledì mattina a Fabiola Zolotti, impiegata, mentre stava rientrando nella sua abitazione dopo aver parcheggiato la sua Toyota Yaris in via Padre Guido, a due passi dalla mensa dei poveri. Un colpo alla testa, uno sputo in faccia. Il tutto davanti ad Antonella Bartozzi, titolare del negozio sull’altro lato della strada.
E’ solo l’ennesimo episodio di cui si rendono protagonisti alcuni frequentatori della mensa.
«Erano circa le 11,30 e stavo rientrando a casa in auto — racconta Fabiola Zolotti —. Purtroppo non trovando posto a volte sono costretta a parcheggiare l’auto vicino a casa, ma ho il permesso di transito in corso Mazzini. Dunque ho cercato e trovato posto in via Padre Guido, che percorro sempre a passo d’uomo. Non ero ancora scesa dall’auto che quest’uomo dall’accento dell’est si è avvicinato al finestrino e mi ha detto: ‘Hai visto cosa mi hai fatto? Mi hai colpito al braccio’. Sono espedienti, episodi che si verificano spesso in quella zona. Io ho cercato di sminuire la cosa, gli ho risposto: Sta tranquillo, non è successo niente, vai a pranzo. Quindi mi sono avviata verso casa pensando di aver risolto la cosa, ma lui dopo pochi secondi mi ha seguito, e quando sono entrata nel portone lui lo ha trattenuto e mi ha detto: ‘Ehi tu, non mi hai sentito?’ e ha ricominciato con quella storia. Gli ho detto che se ne doveva andare e che avrei chiamato la polizia. A quel punto mi ha detto: ‘No chiamo io la polizia’, invece mi ha colpito alla testa e mentre cercavo di spingerlo all’esterno del portone mi ha sputato in faccia».

CONFERMA tutto Antonella Bartozzi, testimone dell’episodio di violenza: «Mi trovavo fuori dal negozio e stavo parlando con un’amica. Quel tizio lo conosco di vista perché lo vedo passare tutti i giorni e guardavo verso Fabiola perché mi chiedevo cosa stesse facendo. Poi ho visto che l’ha seguita, e stavo andando anch’io verso di lei per capire meglio cosa stava accadendo, quando ho visto che l’ha colpita e le ha sputato. Già in passato abbiamo raccolto delle firme per fare spostare la mensa da qui, c’è già una struttura preposta e pronta. Sono episodi inqualificabili, che penalizzano il centro storico, i suoi abitanti, i suoi frequentatori».
Così conclude Fabiola Zolotti: «Se la struttura della mensa fosse adeguata magari questi episodi non si verificherebbero. Il problema si crea perché queste persone stazionano lì davanti sin dalle 11, finché non mangiano, perché dentro non c’è lo spazio per accoglierle».

http://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/2013/07/26/925344-donna-aggredita-vicino-mensa-padre-guido.shtml