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Spaccia coca nei boschi di Vanzago: arrestato marocchino – Il Giorno


Il Giorno

Spaccia coca nei boschi di Vanzago: arrestato marocchino
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Parabiago, 24 aprile 2013 – Spacciava cocaina nei boschi, arrestato giovane marocchino. I carabinieri della Stazione di Parabiago, con l'ausilio dei carabinieri della Stazione di Arluno, hanno arrestato 25enne marocchino all'interno del bosco di
Vanzago, spacciava nei boschi: arrestatoMilanoToday
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Assessore Legnano risponde alle ridicole minacce dell’UNAR


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DIFFIDA RAZZIALE A PARABIAGO: L’ASSESSORE ALLA
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Il recente drammatico episodio che ha visto protagonista l’Avv. Girolami che per difendere la propria famiglia, ha sparato e ferito il ragazzo di Etnia Rom, agli arresti domiciliari in un campo nomade per precedenti, ripropone l’esigenza di sicurezza da parte della nostra cittadinanza.

Come Assessore alla Sicurezza sono impegnato, dall’atto della mia nomina a cercare di garantire la legalità sul territorio, senza la quale, la sicurezza è impossibile. Voglio ricordare i ripetuti sgomberi effettuati nel rispetto della legge e della sensibilità umana (4 sgomberi in meno di un anno), il rafforzamento delle pattuglie della Polizia Locale, il pattugliamento negli orari notturni da parte di un corpo di vigilanza privata e il supporto nell’attuazione del Controllo del Vicinato. Non sono altro che iniziative portate avanti dal sottoscritto atte a limitare appunto il fenomeno principe degli episodi di microcriminalità dei giorni nostri, i furti in abitazione.

Sono azioni dovute, richieste dalla popolazione che vive nella paura e che hanno anche lo scopo di evitare che l’esasperazione porti ad un vero conflitto razziale.

Sono convinto di agire con correttezza, senza fini diversi da quelli che il mio compito di Assessore pretende, ma sia io che il Sindaco Borghi, qualche mese fa, abbiamo ricevuto una diffida dalla Presidenza del Consiglio – Dipartimento Pari Opportunità, che ha ravvisato un comportamento che stimola all’odio razziale, esattamente opposto alle nostre intenzioni.

L’accusa sostiene di aver identificato nei Rom, una comunità esclusa per motivi di “razza”.

A priori, non escludo nessuno, ma non posso accettare chi non si comporta o non accetta le regole della nostra cultura. Se sono di etnia Rom chi occupa abusivamente o commette reati, lo dico e lo scrivo perché ciò corrisponde al vero. Farei lo stesso se gli abusivi fossero di altra Etnia o Nazionalità.

Diffidare lo scrivere la verità è peggio che impedire la libera opinione. Se mia intenzione è allertare o consigliare i miei cittadini su alcuni comportamenti da tenere lo faccio in virtù di informazioni che ricevo e non certo per il gusto di discriminare qualcuno.

Da Amministratore Locale mi aspetto un aiuto dallo Stato, non degli ostacoli.

Lo Stato può legiferare, ha la possibilità concreta per arginare e combattere chi non rispetta la legge. Ma non solo è carente nell’attuare misure restrittive, ma diffida chi , con le poche risorse e con i pochi poteri a disposizione, cerca di fare il possibile per tutelare i propri cittadini. Resta sottinteso che l’attenzione da parte mia continuerà a rimanere alta.

A Parabiago l’illegalità non è tollerata. Questo è ciò che la maggioranza dei miei cittadini richiede a gran voce. Alcuni dati a nostra disposizione dicono che i furti in abitazione nella nostra città sono diminuiti. Sono convinto però che sono molti coloro che hanno rinunciato alla denuncia. Invito quindi tutta la cittadinanza a denunciare qualsiasi episodio di violazione della proprietà privata perché solo in questo modo è possibile avere sotto controllo la situazione e poter agire di conseguenza.

La richiesta di avere una maggiore presenza di forze dell’ordine, ad esempio, dipende soprattutto da questi dati.As

Assalto in villa: lo Zingaro era ai domiciliari. In un Campo Nomadi…

Giù le mani

Milano, 4 febbraio 2013 – «Il rapinatore che è stato colpito dall’avvocato di Parabiago era agli arresti domiciliari al campo nomadi di via Martirano». Sembra una contraddizione in termini. Un nomade costretto alla detenzione domestica in un accampamento rom. Ma così è. Via Martirano è uno dei sette campi cosiddetti «regolari o autorizzati». Fra quelli più antichi, con un centinaio di ospiti, per la maggioranza sinti di origini italiane. Uno dei siti che in questo periodo sono particolarmente monitorati dalle forze dell’ordine soprattutto dopo l’esplosione di violenza nell’insediamento di via Idro di martedì scorso. Per una faida interna, due gruppi si erano fronteggiati a colpi di pistola, e un’auto era stata data alle fiamme. L’indomani i poliziotti si erano presentati ed erano stati accolti a sassate. E torniamo al nomade fuggitivo.

Franco M. K., 29 anni, è sospettato di essere uno dei responsabili dell’assalto in villa di sabato sera a Parabiago: entrato nella casa a due piani con un complice, prima ha immobilizzato la padrona di casa, poi è salito al secondo piano e nel corridoio si è imbattuto nel marito della donna. Che, armato, gli ha sparato addosso cinque colpi. Senza ucciderlo ma mandandolo in rianimazione al San Carlo. Mezz’ora dopo l’assalto, il nomade è stato scaricato da una macchina — forse una piccola Peugeot — al pronto soccorso. Chissà cosa sarebbe accaduto se il professionista non fosse stato armato. In genere, l’obiettivo è estorcere ai padroni di casa la combinazione della cassaforte.
 

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Milano: controlli antispaccio, tre arresti nel week end nel legnanese – LiberoQuotidiano.it


MilanoToday

Milano: controlli antispaccio, tre arresti nel week end nel legnanese
LiberoQuotidiano.it
Il secondo, un pregiudicato marocchino di 25 anni, senza il permesso di soggiorno, e' stato arrestato a Sedriano, dove i militari, dopo un inseguimento ad alta velocita' partito da Parabiago, lo hanno trovato in possesso di 50 dosi di cocaina, 17 di
Parabiago, Arluno e Nerviano: tre arresti per drogaCittà Oggi Web
Pugno duro contro lo spaccio: tre arresti nel fine settimanaMilanoToday

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