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Immigrata “seduce” 82enne e distrugge una famiglia: anziana picchiata e umiliata

CATTIVI MAESTRI

LA STORIA TRISTE DI UN’OTTANTENNE VITTIMA DELLA CARITAS, DI RICCARDI E DELLA LORO IDEOLOGIA DEMENZIALE

ANCONA – Lascia la moglie, sua coetanea, per una immigrata di 20 anni più giovane in cerca soldi, lei non si rassegna e continua a cercare di svegliare il marito ormai rimbambito: la nuova “coppia” la aggredisce, la umilia, la minaccia e finisce sotto processo per maltrattamenti in famiglia.

Il rinvio a giudizio dell’ex marito e della convivente, una polacca di 60 anni, è stato disposto ieri dal gup del Tribunale. La faida familiare, sfociata prima nel tradimento e poi nei soprusi, è avvenuta a Camerano, dove fino al 2008 i coniugi, entrambi di 82 anni, imprenditori artigiani in pensione, sposati da 60 anni, erano andati d’amore e d’accordo.

Un rapporto solido spezzato 4 anni fa dall’arrivo improvviso della straniera. La donna era stata presentata al nonnino come una povera bisognosa di aiuto. Così l’uomo l’aveva accolta in casa per offrirle
un pasto caldo e un piccolo sostegno economico. E dalla frequentazione della villa è nata l’affettuosa amicizia con il vecchietto. Fino a febbraio 2011 quando i due avrebbero allacciato una vera e propria relazione.
La polacca trascorreva la notte con il suo nuovo partner, mentre la moglie era stata invitata a trasferirsi al piano superiore della villa. Folle di gelosia, l’anziana che non riusciva ad accettare di essere stata messa da parte avrebbe cercato di riconquistarlo. La nonnina scendeva tutti i giorni al piano di sotto pretendendo di trascorrere ogni istante della giornata con il coniuge e la nuova convivente. Così la novella coppia l’avrebbe bistrattata, offesa, aggredita. «Se non ci lasci in pace, lui ti caccia di casa» le avrebbe detto più volte la polacca, facendola andare su tutte le furie.
Erano stati mesi e mesi di insulti e liti, che avevano spinto l’anziana a sporgere varie querele e i carabinieri a numerosi interventi nella villa per cercare di calmare gli animi. Poi a ottobre 2011 la decisione del marito di rivolgersi al Tribunale e di chiedere la separazione, concessa nonostante la moglie non ne volesse sapere. Le discussioni erano proseguite anche dopo il provvedimento del giudice. E ieri l’oramai ex marito e la compagna sono stati rinviati a giudizio per maltrattamenti. Lui dovrà anche affrontare un processo per mancata corresponsione degli alimenti all’ex moglie e alla figlia di 54 anni, che abita con lei.

http://www.ilmessaggero.it/marche/ancona_tradimento_amore_sesso/notizie/245123.shtml