Tag: nave

Quartu: le due rom in fuga con i gioielli – L’Unione Sarda


Casteddu on Line

Quartu: le due rom in fuga con i gioielli
L’Unione Sarda
Avevano svaligiato alcuni appartamenti in via Austria, a Quartu, e stavano lasciando la Sardegna a bordo di una nave della Tirrenia, ma sono state scoperte e bloccate dalla Polizia. Ecco i dettagli e le novità. I gioielli recuperati dagli agenti del
Quartu, prese le Rom terribili: rubavano borse e vestiti per neonatiCasteddu on Line

tutte le notizie (6) »

Invasione: sbarcati altri 200 africani da mantenere

PALERMO 23 settembre 2013 – Un barcone in legno, di circa 10-12 metri di lunghezza, con 184 clandestini africani, somali ed eritrei, è stato soccorso a circa 25 miglia a sud di Lampedusa da due motovedette della guardia costiera dopo l’avvistamento da parte della nave Vega della Marina Militare. Gli invasori sono giunti nel porto di Lampedusa all’1.40 di stamane, tutti in discrete condizioni di salute.

http://www.gds.it/gds/edizioni-locali/agrigento/dettaglio/articolo/gdsid/289490/

Immigrati/ Bloccata nave madre a Catania, 15 arresti – Affaritaliani.it

Immigrati/ Bloccata nave madre a Catania, 15 arresti
Affaritaliani.it
E' stata intercettata e bloccata la nave madre che secondo indagini della Dda di Catania gestiva un traffico di immigrati dall'Egitto alla Sicilia. E' un cargo di 30 metri che unita' del sistema europeo di controllo Frontex, in particolare della

altro »

Invasione: altri 116 invasori traghettati dagli scafisti costieri

Soccorsi 116 invasori in Canale Sicilia
Un gommone alla deriva è stato indivi-
duato e soccorso ben 100 miglia al largo di
Lampedusa.

A bordo 116 clandestini 96 uomini e 19
scudi umani.

La nave Corsi della guardia costiera li
ha trasbordati per portarli a Lampedu-
sa.

http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=923857&pagina=801&sottopagina=4

Non se ne perdono uno!

Invasione: altri 500 sbarcano in forze, vivranno al Quirinale?

Nuova ondata di sbarchi sulle coste della Sicilia. Oltre 90 invasori sono stati soccorsi verso l’una di questa notte da una motovedetta della checche costiere 50 miglia a largo di Pozzallo, nel Canale di Sicilia. Si tratta di sedicenti ‘profughi’ di origine eritrea, somala e maliana. Si trovavano a bordo di un gommone.  
 
Un altro atto di collaborazione con gli scafisti è avvenuto 40 miglia a sud di Lampedusa. La nave Bettica della marina militare ha intercettato un barcone di legno che trasportava 195 clandestini, fra le quali una donna – e allora? -, si presume di nazionalità subsahariana. Di queste ben 17 avevano bisogno di cure mediche – a spese nostre – quindi sono state fatte salire a bordo di una motovedetta classe 300 della Guardia costiera e sono arrivate a Lampedusa verso le 3 del mattino. Gli altri 178 migranti si trovano sulla nave militare e approderanno probabilmente nel porto di Augusta in tarda mattinata. 
 
Intanto la squadra mobile di Reggio Calabria e i baschi verdi hanno sottoposto a fermo due uomini turchi, uno di 32 anni e l’altro di 45, per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I due sono ritenuti fra i responsabili dello sbarco di 160 invasori sulle coste calabresi. Le indagini hanno consentito di appurare che i fermati, conducendo dalle coste della Turchia verso il territorio dello stato italiano un motoveliero di circa 25 metri blu, con 2 alberi, privo di bandiera e denominazione, hanno compiuto atti diretti a procurare l’ingresso illegale nel territorio dello Stato Italiano di 154 extracomunitari di origine afghana, siriana e iraniana. L’imbarcazione è stata sottoposta a sequestro e momentaneamente ormeggiata presso la banchina di Levante del porto di Reggio Calabria a disposizione dell’autorità giudiziaria competente. Dall’attività investigativa è emerso che il motoveliero sarebbe partito da una imprecisata costa della Turchia, circa una settimana prima dell’arrivo nel territorio nazionale, e che ogni singolo clandestino avrebbe corrisposto per il viaggio una somma di 2.500 euro per i minori e 5.500 euro per gli adulti. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria. 

http://www.lastampa.it/2013/08/17/italia/cronache/nuovi-sbarchi-sulle-coste-della-sicilia-xwlyov3moRmLKhREp0An3H/pagina.html

Gli scafisti da arrestare sono a Roma. Si chiamano Letta, Alfano e Napolitano.

Sotto assedio: barconi, velieri e gommoni – arrivano con qualunque mezzo

Tre barconi con a bordo, complessivamente, 280 immigrati, sono stati soccorsi tra ieri sera e l’alba di stamane nel Canale di Sicilia. Centosei immigrati sono stati salvati a circa 90 miglia a sud di Lampedusa, dopo che in nottata il fratello di un clandestino ha telefonato alla centrale operativa di Roma della Guardia costiera, segnalando che un gommone si trovava in difficoltà, fornendo anche il numero di un telefono satellitare presente a bordo. La Guardia costiera è stata in grado di localizzare l’unità e ha inviato un pattugliatore d’altura, la nave Peluso, e dirottato un mercantile di bandiera turca, l’Ayse A, che navigava in zona. Grandi le nostre ‘checche costiere’ che collaborano con gli scafisti.
Il pattugliatore ha fornito ai migranti la prima assistenza, in attesa che giungesse il cargo turco per prendere a bordo i 106 migranti, tutti dell’Africa subsahariana. La nave ha fatto rotta su Lampedusa dove giungerà nella tarda serata.

Ieri sera altri 76 invasori quasi tutti eritrei, e tra loro 6 scudi umani donne, sono stati soccorsi nel Canale di Sicilia dal pattugliatore della Guardia costiera, che ha poi trasbordato gli immigrati sul mercantile italiano C Dry White. L’emergenza era scattata dopo la Direzione marittima di Cagliari aveva ricevuto una segnalazione telefonica circa la presenza di un natante in difficoltà. Sempre grazie a un telefono satellitare è stata localizzata l’unità, a circa 40 miglia da Tripoli. Gli invasori sono sono stati gentilmente condotti nel porto di Pozzallo. I famosi disperati con il satellitare.

Un altro soccorso è stato portato a termine dalla nave mercantile Patroclus, di bandiera maltese. L’allarme era giunto telefonicamente alla Guardia Costiera di Palermo. 98 migranti (tra i quali 11 donne e 2 bambini) sono stati presi a bordo. Il cargo ha fatto rotta su Trapani.
Alcuni bagnanti collaborazionisti presenti sulla spiaggia in località Morghella del comune di Pachino, nel siracusano, hanno aiutato la Guardia costiera per trarre in salvo circa 160 invasori, ma non se li sono portati a casa.
La segnalazione è stata effettuata tramite il numero per le emergenze in mare 1530 da un bagnante, che ha avvisato la Guardia costiera circa la presenza di un barcone a pochi metri dalla riva. Sul posto sono state inviate due motovedette e due gommoni della Guardia costiera, oltre che una pattuglia da terra.

È intanto giunto nel porto di Reggio Calabria il veliero di venti metri con a bordo 160 immigrati di sedicente nazionalità siriana a afghana. L’imbarcazione era stata rintracciata ieri sera e rimorchiata dai mezzi del comando del Reparto aeronavale della guardia di finanza di Vibo Valentia.

MUORE UN COLLABORAZIONISTA – Il Comandante dei vigili urbani di Reggio Calabria, Cosimo Fazio, di 56 anni, è morto per infarto mentre coordinava le attività di soccorso per gli immigrati sbarcati stamane nel porto. Fazio, in servizio presso la scuola allievi carabinieri con il grado di Tenente Colonnello, aveva avuto da 10 giorni l’incarico di dirigere la polizia municipale di Reggio Calabria.
Durante le operazioni di sbarco degli immigrati il comandante dei vigili urbani ha avvertito un malore e si è accasciato a terra. È stato immediatamente soccorso sia dal personale del servizio 118 presente sul posto e sia da altre persone ma è deceduto poco dopo. Il corpo è stato portato presso l’ospedale di Reggio Calabria.

Ricercate per furto e rapina in tutta Italia Due rom arrestate a … – L’Unione Sarda


L’Unione Sarda

Ricercate per furto e rapina in tutta Italia Due rom arrestate a
L’Unione Sarda
I militari della Guardia di Finanza hanno arrestato al porto di Cagliari due donne ricercate, di etnia Rom. In manette sono finite Lela Radulovic, di 30 anni, e Valentina Risteski, di 20. Le due erano appena sbarcate da una nave della Tirrenia

altro »

«Sono immigrato, non mi potete fermare» : e aggredisce agenti

Fermato per un controllo allo sbarco della nave proveniente da Genova, è andato in escandescenza aggredendo i poliziotti della Squadra mobile – sezione antidroga. Omar Diaye, 35enne senegalese, è stato arrestato sabato mattina per violenza e resistenza a P.U. e lesioni personali.

L’uomo era noto agli agenti in servizio perché già fermato lo scorso 13 marzo. In quella occasione era stato trovato in possesso di banconote false. Apparendo sospetta la presenza di Diaye a bordo, anche in considerazione del fatto che il suo nome non era presente nella lista dei passeggeri e ritenendo quindi che avesse viaggiato sotto falso nome per ragioni legate al trasporto di sostanze stupefacenti, è stato subito fermato e invitato a mostrare un documento d’identità. L’uomo è stato invitato a prendere posto nell’auto di servizio per completare il controllo e l’identificazione presso gli uffici della Questura, ma è andato in escandescenza e ha subito la fuga. Percorsi pochi metri, però, è stato raggiunto e bloccato dagli agenti che sono stati aggrediti anche con violenti morsi.

L’uomo è stato quindi ammanettato e portato in Questura. E’ stato sottoposto a perquisizione, quindi controllato il trolley che portava con sé ma non sono state trovate sostanze stupefacenti, così come hanno poi confermato gli esami radiologici per verificare se avesse ingerito droga. Il fermato era sprovvisto di un suo documento d’identità, ma aveva con sé una Carta Nationale d’identitè emessa dalla Rèpublique du Mali, intestata ad altra persona, documento sicuramente utilizzato per l’acquisto del biglietto di viaggio nominativo e che è stato sequestrato al fine di accertarne la provenienza. Gli agenti aggrediti dal 35enne senegalese sono stati visitati e medicati presso il Pronto Soccorso riportando diverse lesioni, Diaye invece è stato arrestato e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma presso la Questura di Sassari.

http://www.buongiornoalghero.it/contenuto/0/11/49478/aggredisce_poliziotti_durante_controllo_in_manette_senegalese.aspx

Lampedusa: in arrivo centinaia di invasori

E’ allerta sbarchi a Lampedusa. Le motovedette della Capitaneria di porto stanno soccorrendo un barcone intercettato a 50 miglia a Sud di Lampedusa, a bordo del quale ci sarebbero circa 80 invasori. Un altro barcone è stato intercettato a 40 miglia da Malta ed è stato soccorso dalle autorità maltesi. La nave mercantile “Havva Ana” ha invece aiutato – in cambio di cosa? – circa 90 clandestini che si trovavano a 120 miglia a Sud dell’isola di Lampedusa, dove stanno intervenendo le motovedette italiane: tra gli extracomunitari trasbordati sul mercantile ci sarebbero anche 20 donne. Ed ancora, una zattera di salvataggio gonfiabile è stata trovata da un’altra motovedetta della Guardia costiera nei pressi dell’isolotto di Lampione.

http://www.agrigentonotizie.it/cronaca/sbarchi-avvistamenti-lampedusa-10-aprile-2013.html

Invasione: centinaia sbarcano con la complicità della Guardia Costiera

Quattro barconi con a bordo in totale 355 invasori, sono stati soccorsi tra ieri e oggi nel Canale di Sicilia, con il coordinamento della centrale operativa della Guardia costiera di Roma. Il primo intervento e’ scattato quando due rimorchiatori italiani l”Asso 25″ per primo e poi l'”Hamal”, hanno avvistato un gommone di circa 15 metri con a bordo 104 clandestini, tutti uomini. Informate le autorità libiche, la centrale operativa ha disposto che gli immigrati fossero presi a bordo dal rimorchiatore “Hamal” per fare rotta verso Lampedusa e incrociare due motovedette della Guardia costiera salpate dall’isola. Ma prima di completare il trasbordo, queste unita’ sono state dirottate verso un’imbarcazione con 132 coloni a bordo dopo la richiesta di soccorso di uno dei passeggeri con un telefono satellitare. A quest’intervento ha partecipato anche un altro rimorchiatore italiano, l'”Asso 29″, che si trovava nella zona. Un’altra chiamata da telefono satellitare, giunta alla sala operativa della Capitaneria di Porto di Palermo, ha segnalato 29 persone su un natante sempre in navigazione verso l’Isola delle Pelagie. A prenderli a bordo, e’ stata la nave “Bettica” della Marina Militare. Il quarto s.o.s, di nuovo alla Capitaneria di Palermo, da parte di uno straniero residente in Italia, a sua volta contattato da un familiare che si trovava su con altre 90 persone, si trovava su un barcone. Lo scafo e’ stato localizzato in acque di Malta le cui autorita’, avvisate, hanno inviato un aereo e un pattugliatore . Sia in Italia che a Malta la pattuglia degli stupratori è così cresciuta di 355 unità.

http://www.agi.it/cronaca/notizie/201303282234-cro-rt10394-immigrati_4_barconi_soccorsi_in_canale_sicilia_355_a_bordo

Cronaca disgustosa. Disperati coi telefoni satellitari e un apparato di salvataggio che ci sarà costato centomila euro. Pochi, rispetto a quelli che spenderemo per mantenere questi individui a casa nostra.