Tag: moglie

Picchia la moglie, e poi cerca di buttarsi dal balcone

Picchia la moglie. Poi cerca di buttarsi dal balcone: in manette
ParmaToday
Nella notte appena i Carabinieri di Parma sono intervenuti presso un’abitazione in seguito alla chiamata di alcuni vicini di casa di una famiglia marocchina. Secondo la ricostruzione fatta dai militari l’uomo, un operaio 35enne, con alle spalle alcuni

Pesta a sangue la moglie e quasi le stacca retina: fermato albanese


IMPERIAPOST
DIANO SAN PIETRO. PICCHIA A SANGUE LA MOGLIE, FERMATO
IMPERIAPOST
Diano San Pietro – Il Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Imperia ha fermato un trentenne albanese che questa mattina, nella sua abitazione di Diano San Pietro, ha malmenato violentemente sua moglie. A chiedere l’intervento dei militari sarebbe stata 
Picchia così violentemente la moglie che quasi le stacca la retina Riviera24.ittutte le notizie (2) »

Perugia: romeno picchia moglie e figlio, denunciato

Picchia moglie e figlio, denunciato
ANSA.it
Picchia moglie e figlio, denunciato (ANSA) – PERUGIA, 27 GEN – La polizia ha denunciato a piede libero per percosse un romeno di 41 anni accusato di avere picchiato la moglie, sua connazionale, e il figlio quindicenne. A segnalare la vicenda alla  

“Non potete uscire di casa”: tunisino segregava moglie e figlie


ANSA.it
Tunisino 50enne picchia moglie e figli costringe…
InfoOggi
VERONA, 15 GENNAIO 2014 – Arrestato dai carabinieri di Verona per sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e lesione personale aggravata, un tunisino di cinquant’anni ritenuto responsabile di aver più volte costretto la moglie in casa, e di
Padre-padrone arrestato a VeronaCrimeblog.it (Blog)
Picchiava e sequestrava in camera moglie e figli, arrestato Corriere della Sera
Moglie e figli picchiati e sequestrati, arrestatoTgVerona
AGI – Agenzia Giornalistica Italia –ANSA.it
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Coppie miste e violenza: picchia e accoltella la moglie sudamericana

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Capodanno choc, picchia la moglie e poi l’accoltella
PERUGIA – La follia esplode fra le mura domestiche di un appartamento in zona via della Pescara nel primo giorno dell’anno: un marito violento prima picchia la moglie e poi l’accoltella.

E’ iniziato nel peggiore dei modi il 2014 per una donna di 33 anni, originaria dell’Ecuador, vittima della violenza del compagno nel primo pomeriggio di oggi. Secondo quanto riferisce l’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera, per motivi che i carabinieri stanno accertando l’ uomo ha assalito la donna con calci e pugni, facendo anche uso di un’arma da taglio con l’obiettivo di ferirla al volto.

Trasportata in ospedale dagli operatori dl 118, alla donna sono state riscontrate lesioni al volto, dietro l’orecchio sinistro e al naso con frattura delle ossa nasali con necessario intervento chirurgico. La prognosi è di 30 giorni e la donna è stata ricoverata presso la clinica di Otorino laringoiatria.

 

‘Femminicidio’: Massacra di botte moglie davanti ai bambini

 
Picchia la moglie davanti ai figli, arrestato a Genova
AGI – Agenzia Giornalistica Italia
(AGI) – Genova, 26 dic. – Un 31enne ecuadoriano e’ stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile per i maltrattamenti a cui aveva sottoposto la moglie, sua connazionale di 32 anni, nell’appartamento dove i due vivono con i quattro figli in via 
Picchia moglie davanti a figli,arrestatoANSA.it
Picchia la moglie davanti ai suoi bambini, arrestato dai carabinieriPrimocanale
Sampierdarena: picchia la moglie davanti ai figli il giorno di NataleGenovaToday
La Prima Pagina
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Imperia: albanese prende la moglie a ‘colpi di Tv’

Un albanese di 40 anni, H.I., che nel corso di un’accesa lite con la moglie, a Imperia, ha lanciato il televisore contro quest’ultima, ferendo di striscio la figlioletta di tre anni, è stato arrestato dagli agenti della Questura di Imperia. I poliziotti, dopo aver prestato le prime cure alla piccola (che è stata successivamente portata in ospedale) ed aver tranquillizzato la donna e gli altri due figli minori che avevano assistito all’ormai consueto comportamento violento del padre, hanno proceduto all’immediato arresto dell’uomo, che ha diversi precedenti. Il gip del Tribunale di Imperia ha poi convalidato l’arresto, disponendo la scarcerazione dell’albanese, che è stato sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla moglie e ai figli. 

Lo pesta per farlo studiare

Schiaffi e insulti al figlio per farlo studiare, mamma imputata al tribunale di Macerata.

Oggi si è aperto il processo per una donna romena di 43 anni, che vive a Tolentino, e che è accusata di abuso di mezzi di correzione. Secondo il pm Francesca D’Arienzo, la donna, in più di una occasione, avrebbe colpito con schiaffi il figlio (che all’epoca aveva dieci anni) e gli avrebbe tirato i capelli per motivi che erano legati allo studio.
La donna, sempre secondo l’accusa, lo avrebbe insultato ripetutamente, dandogli del deficiente e causandogli, a causa delle botte, lesioni personali in un caso giudicate guaribili in 8 giorni, in un secondo caso in 5 giorni (gli avrebbe causato una contusione al volto).
 La cosa era stata denunciata dal padre del ragazzino, che era separato dalla moglie. Queste le accuse per la donna per fatti che sarebbero avvenuti dal 2008 e fino al novembre del 2009. La donna è difesa dall’avvocato Umberto Sanarighi. “Si tratta di un episodio sporadico, dovuto ad un momento di crisi. Non è stato un maltrattamento, e spero che questo venga compreso dai giudici” dice l’avvocato Sanarighi.

http://www.cronachemaceratesi.it/2013/12/12/picchia-il-figlio-perche-non-studia-mamma-finisce-sotto-processo/410333/

Zingari: ancora caccia al rapitore delle gemelline Schepp

Alessia e Livia Schepp, le due gemelline italo svizzere rapite dal padre, poi morto suicida nel Foggiano, potrebbero trovarsi in Sardegna. La Dda ha aperto un’inchiesta. Le bambine erano scomparse nel gennaio del 2011. Si era da subito temuto che il padre le avesse uccise per vendicare così la separazione dalla moglie: “Non vedrai più le nostre figlie”, le aveva scritto nella lettera in cui annunciava il suicidio.

Una segnalazione dettagliata accompagnata da un nome, quello del nomade di un campo rom in Sardegna cui sarebbero state consegnate da Matthias Schepp le due figlie, Alessia e Livia, prima di raggiungere Cerignola in Puglia e togliersi la vita: una rivelazione fatta da un detenuto al suo legale e poi da quest’ultimo ai magistrati della Dda di Cagliari ha riacceso la speranza di ritrovare vive le due gemelline di sei anni scomparse dal 2011.

Una fiammella subito soffocata dopo il blitz effettuato dai corpi speciali dei carabinieri all’interno di un campo nomadi tra le province di Oristano e Nuoro. I militari hanno passato al setaccio il campo alla ricerca delle due gemelle e di indizi che possano in qualche modo confermare almeno il loro passaggio in Sardegna, ma non sarebbe stato trovato nulla.

L’inchiesta della Dda di Cagliari, coordinata dal sostituto procuratore Alessandro Pili, è stata aperta alcune settimane fa quando il legale ha raccontato agli inquirenti quanto gli era stato rivelato dal suo assistito: mentre si trovava in carcere avrebbe sentito parlare dei nomadi della consegna delle bambine. A giugno Alessia e Livia, secondo quanto sentito dal detenuto, sarebbero finite in mano a una famiglia rom che le avrebbe accudite in un campo nomadi tra Oristano e Nuoro. Gli accertamenti e le perquisizioni, purtroppo, non hanno dato gli esisti sperati.

Non è la prima volta che le due gemelle vengono “avvistate” in Sardegna. Adesso è arrivata questa segnalazione dettagliata e ritenuta attendibile dagli inquirenti. La notizia della nuova pista ha colto di sorpresa la famiglia di Irina Lucidi, madre delle gemelline che ancora ieri nel primo pomeriggio non era stata informata. “Attendiamo di avere informazioni ufficiali da parte della Polizia svizzera – ha detto all’ANSA lo zio delle bambine Valerio Lucidi – Vogliamo affrontare questa storia lunga e difficile lontano dai media”.

Ma nemmeno gli inquirenti svizzeri sapevano nulla del blitz: “E’ rassicurante vedere come tutte le piste, anche poco credibili, siano verificate – ha detto Jean-Christophe Sauterel, portavoce della polizia di Vaud -. Ad oggi, non disponiamo di alcuna prova tangibile che ci consenta di sapere se le due piccole sono in vita”, ha aggiunto. Nessuna pista sarda anche per la squadra mobile di Foggia: “Non abbiamo nessun indizio in questo senso nell’ambito dell’attività investigativa esplicata a suo tempo”, ha sottolineato il dirigente Alfredo Fabbrocini. L’inchiesta cagliaritana però è stata appena stata aperta e le indagini, assicurano gli inquirenti, non si fermeranno.

Pescara, furto al bar sventato da una donna ricoverata in ospedale – CityRumors.it

Pescara, furto al bar sventato da una donna ricoverata in ospedale
CityRumors.it
Gli agenti hanno scavalcato e arrestato il moldavo, con ancora indosso uno zaino zeppo di arnesi da scasso e nelle tasche le chiavi di una Mercedes Classe C 220. Solo arrivando all'automobile, intestata alla moglie del 35enne, la polizia è riuscita a