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Maltrattamenti alla convivente, convalidato l’arresto del marocchino – Savona news


Savona news

Maltrattamenti alla convivente, convalidato l'arresto del marocchino
Savona news
Convalidato l'arresto per N.S. il marocchino 24enne accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Il fatto risale al 16 dicembre scorso quando tra il marocchino e la compagna convivente é scoppiato l'ennesimo un litigio che questa volta ha

Segragata in casa e pestata dal marito marocchino

Cuneo 28 agosto 2013 – Una impiegata 34enne di nazionalità marocchina, dopo aver subito per mesi botte e violenza fisica ma anche psichica ad opera del marito, un operaio 47enne suo connazionale, si è decisa a presentare denuncia ai Carabinieri della Compagnia di Alba. Le violenze poste in essere dal marocchino ai danni della moglie sono iniziate quando la donna, tramite il suo legale, gli ha fatto recapitare una raccomandata in cui lo avvertiva che stava intraprendendo le pratiche per la separazione legale in quanto aveva scoperto che lui aveva da tempo una relazione con una donna italiana (non è l’espressione adatta, evitate di offendere le donne italiane, ndr). Lui però non ne voleva sapere di separarsi dalla consorte e pretendeva però di continuare anche la relazione con l’amante.

Per indurre sua moglie a lasciar perdere la separazione e restare con lui la prendeva spesso a schiaffi, la rinchiudeva in casa dopo il lavoro non facendola uscire e la minacciava continuamente di fargli del male se avrebbe insistito con la separazione. L’altra sera però la donna, al termine dell’ennesimo litigio col marito, ha richiesto l’intervento dei Carabinieri sul numero d’emergenza 112 raccontando tutto ai militari intervenuti sul posto e poi formalizzando in caserma la denuncia nei confronti del marito. I Carabinieri hanno tempestivamente informato dei fatti il Magistrato di turno il quale ha richiesto ed ottenuto dal Giudice, considerata anche la pericolosità sociale del soggetto che non poteva più coabitare con moglie e tre figli minori, un divieto di ritorno a casa. L’indagato, denunciato dai militari per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, è stato quindi fatto uscire di casa e si è trasferito presso un suo parente fuori città con l’obbligo di non avvicinarsi a moglie e figli.

http://www.targatocn.it/2013/08/28/leggi-notizia/argomenti/cronaca-1/articolo/alba-non-accetta-la-separazione-botte-e-violenze-sulla-moglie.html#.Uh3Ysxvxpco

Lei vuole vivere «da occidentale» il padre la picchia – Trentino Corriere Alpi

Lei vuole vivere «da occidentale» il padre la picchia
Trentino Corriere Alpi
Lei vuole vivere «da occidentale» il padre la picchia. Violento litigio in una famiglia di pakistani bloccato dall'intervento dei carabinieri. Lei ora è in una comunità. maltrattamenti · denunce · religione. TRENTO. Lei ha 19 anni. Le sue origini, le

«La rissa per una partita a cricket» – Corriere della Sera


Corriere della Sera

«La rissa per una partita a cricket»
Corriere della Sera
BARI – Un litigio durante una partita di cricket, così è nata la maxi rissa nel Cara che ha causato la morte del 26enne curdo, Haimane Hajar. La Squadra mobile di Bari, coordinata nelle indagini dal pm Renato Nitti, ha arrestato i due presunti autori 
Immigrati: omicidio in Cara Bari, rissa nata da dispetti durante partitaLiberoQuotidiano.it
Immigrati: omicidio in centro accoglienza Bari, terzo fermoLa Repubblica Bari.it

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Marocchino la aggredisce con cavatappi

Caronno Pertusella,  4 Giugno 2013 – Litiga con la moglie e la ferisce con un cavatappi: arrestato marocchino per lesioni personali aggravate. I carabinieri di Caronno Pertusella sono intervenuti in  via Silvio Pellico, dove era stata segnalata l’aggressione di una donna.

Sul posto i militari hanno accertato che i protagonisti del movimentato episodio erano due coniugi, formalmente residenti a Cadorago (CO), di fatto separati da poche settimane, sposati da circa sette anni, entrambi marocchini, 50enne lui e 47 anni lei, incontratisi  per caso vicino alla stazione ferroviaria di Caronno Pertusella. La donna stava raggiungendo l’abitazione di un’amica per chiedere ospitalità, avendo lasciato il tetto coniugale dopo le continue liti  con  il marito che avevano reso difficile la convivenza, mentre l’uomo era davanti ad un bar.

Percorrendo un tratto di strada assieme, il marito ha chiesto più volte alla moglie di tornare a casa, ed ai ripetuti e continui rifiuti della donna, il dialogo è  sfociato in un  litigio. Dopo varie minacce ed offese alla moglie, al culmine del lite, l’uomo ha estratto dal marsupio un cavatappi con coltellino multiuso ed ha colpito la donna con più fendenti all’addome. La vittima si è accasciata al suolo ed è stata soccorsa dal personale del 118 che l’ha trasportata all’ospedale di Garbagnate Milanese  dove è stata ricoverata con ferite guarbili in 30 giorni.

L’uomo è stato arrestato per lesioni volontarie aggravate ed il cavatappi, ancora sporco di sangue, trovato nel suo marsupio, è stato sequestrato. Il marocchino è ora in carcere a Busto Arsizio in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del Gip.

http://www.ilgiorno.it/varese/cronaca/2013/06/04/898993-caronno-pertursella-aggredisce-moglie-cavatappi.shtml

Litigio fra due romeni: gli strappa l’orecchio a morsi – Mattino Padova


Mattino Padova

Litigio fra due romeni: gli strappa l'orecchio a morsi
Mattino Padova
A questo punto l'aggressore si scaglia contro il ragazzo che cerca di difendere la giovane moldava. Prima Rosu prova a ferirlo con il coltello, quindi lo bracca e con un Marian Rosu adesso si trova in manette e non è la prima volta visto che già in

Famiglie “migranti”: Peruviano ammazza il padre a coltellate

Se fosse in vigore la legge targata Pd, questo crimine sarebbe stato commesso da "italiani"

UCCIDE IL PADRE A COLTELLATE ARRESTATO OPERAIO DI 29
La Provincia di Como
LURAGO MARINONE Omicidio la notte scorsa in un’abitazione in piazza Roma a Lurago Marinone. Un operaio di 29 anni, di origine peruviana, ha ucciso il padre peruviano con un coltello da cucina dopo un litigio. Poi è stato arrestato dai carabinieri.
Uccide padre nel Comasco, arrestatoTicinOnline.ch

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Meticci di lusso: Schelotto pesta la ex-fidanzata

Il post-partita di Juve-Atalanta, perso per tre goal a zero dai neroazzurri, finisce in ospedale per la ex fidanzata di Ezequiel Schelotto, centrocampista neroazzurro, dopo un acceso litigio con il calciatore.

L’atleta originario dell’Argentina , di chiare sembianze amerinde e con oscure origini italiane è stato fermato per un controllo ieri sera a Milano, intorno alle tre di notte, mentre si trovava con la ex ragazza.

Un tentativo di ricucire i rapporti finito non troppo bene, se è vero che, appena usciti dal Just Cavalli, diretti verso un secondo locale, i due hanno iniziato a litigare e la 24enne della provincia di Bergamo è finita al Fatebenefratelli, con quattro giorni di prognosi.

La ex di Schelotto ha raccontato di essere stata schiaffeggiata dal calciatore, quando il loro litigio – piuttosto acceso – ha richiamato l’attenzione delle forze dell’ordine. Il giocatore atalantino nega tutto, anche se gli agenti raccontano di averlo trovato “molto infastidito dal controllo”. E dalla richiesta di esibire i documenti, perché “personaggio noto”.

Rissa etnica tra Italiani e Nigeriani

Maxi rissa  tra italiani e nigeriani: cinque arresti

Castel Volturno, litigio a colpi di mazze da baseball e coltelli: due persone hanno dovuto far ricorso al medico

Maxi rissa  tra italiani e nigeriani: cinque arresti

Castel Volturno, litigio a colpi di mazze da baseball e coltelli: due persone hanno dovuto far ricorso al medico

CASERTA – Una maxi rissa è scoppiata a lunedì sera Castel Volturno, nel Parco Saraceno, struttura residenziale dove molti appartamenti risultano occupati abusivamente da immigrati e in cui convivono inquilini italiani ed extracomunitari, in particolare africani.  I carabinieri della stazione di Pinetamare e del terzo Battaglione Lombardia, sono intervenuti per sedare il litigio e, alla fine, hanno arrestato cinque persone, tra cui tre italiani appartenenti ad un unico nucleo familiare e due nigeriani, che vivevano nel vicino appartamento. Si tratta di Vincenzo Marotta, 42 anni, del figlio Giuseppe di 22 e della moglie Rosa Ferro di 46 anni, e dei nigeriani Bob Odiase di 28 anni e di David Cordella Goldwin di 24.  I cinque si sono affrontati per motivi di vicinato a colpi di mazze da baseball e coltelli; in due sono stati medicati presso la clinica Pineta Grande per ferite lacerocontuse ma nessuno è grave.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/12-giugno-2012/maxi-rissa-italiani-niferiani-cinque-arresti–201568888759.shtml

Sintomi di guerra etnica. Le fasce sociali più deboli della popolazione italiana sono abbandonati alla mercé e alla concorrenza dell’immigrazione. Con buona pace dei Saviano che considerano i loro amichetti africani di Castel Volturno , vittime della Camorra. Quando invece ne sono complici.