Il Giorno |
Minaccia titolare alimentari per farsi consegnare i soldi Arrestato un …
Il Giorno In manette anche un peruviano di 19 anni arrestato per furto di capi d'abbigliamento in un centro commerciale a Olgiate Olona. Movimentato invece l'arresto di un brasiliano di 26 anni sorpreso dai carabinieri alla guida in stato di ebbrezza. Il … Busto Arsizio Week end di lavoro per i carabinieri: tre arresti e 9 … |
Tag: guida
Minaccia titolare alimentari per farsi consegnare i soldi Arrestato un … – Il Giorno
Evade le tasse ma difende il rom assassino (e ci denuncia) – il Giornale (Blog)
Evade le tasse ma difende il rom assassino (e ci denuncia)
il Giornale (Blog) Ricordate? Un giovane rom senza patente alla guida di un suv investì volontariamente e uccise un vigile urbano di Milano. Era il 12 gennaio del 2012. Poche settimane fa il ragazzo è stato condannato a 15 anni di reclusione, una pene lieve se paragonata … |
Furti e guida in stato d’ebbrezza 9 denunce e 1 arresto nel weekend – La Nuova Provincia – Asti
AT news |
Furti e guida in stato d'ebbrezza 9 denunce e 1 arresto nel weekend
La Nuova Provincia – Asti Ad Asti è stata denunciata una moldava 15enne, sorpresa alla guida di un'autovettura di proprietà del fidanzato 22enne senza aver mai conseguito la patente di guida. Denunciati anche un moldavo 19enne residente ad Asti e un astigiano 59enne sorpresi … Intenso lavoro dei carabinieri di Asti nel week-end: un arresto e … |
IMMIGRATI: IN 2 NEL DOPPIOFONDO DEL FURGONE, UN … – AGI – Agenzia Giornalistica Italia
IMMIGRATI: IN 2 NEL DOPPIOFONDO DEL FURGONE, UN …
AGI – Agenzia Giornalistica Italia Un tunisino di 30 anni e' stato arrestato sulle banchine del terminal traghetti a Genova, accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. L'uomo e' stato fermato da personale dell'agenzia delle dogane mentre era alla guida di un furgone. |
IMMIGRATI : IN 2 NEL DOPPIOFONDO DEL FURGONE , UN … – AGI – Agenzia Giornalistica Italia
IMMIGRATI : IN 2 NEL DOPPIOFONDO DEL FURGONE , UN …
AGI – Agenzia Giornalistica Italia Un tunisino di 30 anni e' stato arrestato sulle banchine del terminal traghetti a Genova, accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. L'uomo e' stato fermato da personale dell'agenzia delle dogane mentre era alla guida di un furgone. In … |
Arrestato clandestino albanese domiciliato ad Asti, consegna alla … – AT news
AT news |
Arrestato clandestino albanese domiciliato ad Asti, consegna alla …
AT news Nella notte, agenti di polizia di Casale Monferrato nel corso di un servizio di controllo notavano un'autovettura Alfa Romeo 147 il cui conducente cercava di invertire la marcia per evitare di essere “fermato” dalla Volante. Alla guida dell'auto si … Con patente falsa e nome nuovo albanese beffa la giustizia L'automobilista “indisciplinato” aveva i documenti falsi |
Pestata, rapita e stuprata brutalmente: in carcere due nordafricani
Reggio Emilia, 16/04/2013 – Insanguinata e con la maglietta strappata si è presentata ai carabinieri di Bagnolo in Piano raccontando l’orribile vicenda: violentata da due uomini. Uscita di casa per andare a comperare una ricarica telefonica si è messa alla guida dell’auto del fidanzato: una Golf dietro di lei non faceva altro che lampeggiare. Credendo che la volessero sorpassare si è fermata ignara di “firmare” la sua condanna.
La Golf posizionava di traverso impedendole di proseguire la marcia. Quello che aveva visto alla guida della Golf le apriva lo sportello colpendola con due pugni in faccia mentre il complice la raggiungeva e puntandole un coltello si sedeva in macchina con lei intimandole di seguire la vettura. In prossimità di un campo di mais veniva brutalmente violentata.
Quella vissuta il pomeriggio del 7 luglio dello scorso anno è stata per la vittima, una 30enne residente nella Bassa reggiana, un’orribile esperienza che ha visto i militari riuscire a raccogliere incontrovertibili elementi di responsabilità a carico dei fratelli Mokhtar El Anbar, 37 anni, e Abdelali 35 anni, entrambi residenti a Cadelbosco Sopra arrestati e poi, dopo la convalida rimessi in libertà dal Gip del tribunale di Reggio la cui decisione è stata impugnata dal sostituto titolare delle indagini. Il tribunale della libertà di Bologna ha, infatti, accolto il ricorso del pm Maria Rita Pantani – che coordina l’inchiesta dei carabinieri di Bagnolo – e disposto la misura cautelare in carcere per i due fratelli nordafricani.
La decisione è stata a sua volta impugnata in Cassazione dai legale dei due indagati “congelando” la carcerazione dei due fratelli. Quest’ultima impugnazione è stata rigettata dalla Suprema Corte con il provvedimento restrittivo di natura cautelare che quindi è divenuto esecutivo. I carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano a cui l’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata trasmessa per l’esecuzione, si sono subito messi alla ricerca dei due fratelli uno, ovvero il 37enne Mokhtar, è stato rintracciato ed arrestato a Cadelbosco Sopra mentre il 35enne Abdelali è stato raggiunto e fermato al porto di Genova mentre era in procinto di imbarcarsi su una nave diretta in Marocco. I due sono quindi stati trasferiri in carcere.
Due nomadi raggirano anziana ad Alba, fermate e denunciate
targatocn |
Due nomadi aggirano anziana ad Alba, fermate e denunciate per …
targatocn Sono due pregiudicate originarie di Siracusa, nomadi di etnia “camminanti – siciliani”, rispettivamente di 40 e 26 anni con precedenti specifici per reati contro il patrimonio che attuano, preferibilmente in danno di anziani soli alla guida, la … |
Catturata la bestia di Velletri: è un immigrato tunisino lo stupratore seriale
A quanto sembra l’incubo è finito, finalmente l’immigrato è stato arrestato. Le donne di Velletri potranno tornare a girare tranquille dopo settimane di paura. Sabato sera gli agenti della Questura hanno eseguito un fermo nei confronti del tunisino Djebali Maher, di 26 anni. L’uomo, da tempo residente ai Castelli Romani, è considerato il responsabile dei brutali stupri avvenuti a Velletri il 2 e il 10 febbraio ai danni di due giovani donne. Episodi che hanno scatenato il panico nella cittadina.
La sera del 10 febbraio una studentessa si trovava a bordo della propria autovettura parcheggiata nella centrale piazza Garibaldi, per fare rientro a casa dopo una serata trascorsa con le amiche, quando è stata aggredita da un uomo piuttosto alto, sicuramente straniero, con il volto parzialmente travisato dal collo del maglione, il quale, minacciando la ragazza con un coltello, è salito a bordo dell’autovettura della donna ponendosi alla guida, colpendola violentemente con un pugno al volto e costringendola a rannicchiarsi sul pianale lato passeggero. Lo straniero ha guidato per un breve tratto raggiungendo un parcheggio ubicato su via dei Volsci dove si è fermato, ha violentato la ragazza e le ha rubato un telefono cellulare. Al termine della brutale violenza, l’aggressore si è rimesso alla guida e dopo aver fatto un largo giro, allo scopo di confondere la vittima è sceso dal veicolo ed è fuggito a piedi.
La violenza presentava delle analogie con un altro episodio avvenuto qualche giorno prima, il 2 febbraio, a una donna aggredita, di pomeriggio, sempre all’interno di un parcheggio, da uno straniero. L’immigrato, dopo essere salito a bordo della vettura, minacciando la donna con un coltello, l’ha costretta a guidare per chilometri, fino ad un luogo in aperta campagna dove l’ha stuprata brutalmente e rapinata della fede nuziale e di alcune decine di euro. Concluso lo stupro, il tunisino si è fatto ricondurre in auto a Velletri, facendosi lasciare dalla vittima in una via poco distante dal cimitero comunale. L’indagine condotta dagli investigatori della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura di Velletri, ha interessato entrambe le brutali aggressioni facendo emergere i vari punti di contatto. Importante il lavoro investigativo svolto utilizzando le tecniche più avanzate per poter rintracciare il cellulare rapinato alla seconda vittima. L’apparecchio è stato rintracciato e trovato in possesso dell’immigrato marocchino Fadir Aziz, di 35 anni, anch’egli da tempo abitante ai Castelli Romani, amico del violentatore tunisino. Anche lui è stato arrestato sabato per il reato di ricettazione. Oggi il GIP presso il Tribunale di Velletri ha convalidato i fermi eseguiti dalla Polizia Giudiziaria accogliendo le contestazioni formulate dalla Procura.
Per giorni gli investigatori hanno studiato il comportamento dei due immigrati, i quali erano soliti uscire di sera da soli, specie il sabato, girovagando fino all’alba ed intrattenendosi in alcuni bar e locali di Velletri, ritrovi abituali di “migranti” magrebini. Luoghi nei quali, evidentemente, si elaborano i piani per violentare le italiane: donne bianche, cristiane e occidentali che molti Nordafricani considerano meritevoli di stupro. E’ la loro “cultura”, ricordatevelo quando vedete i barconi in arrivo.
http://www.romatoday.it/cronaca/stupratore-velletri-arrestato.html