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Perugia: ormai è guerra tra bande di immigrati all’ombra del Pd

Via Gallenga, guerriglia tra stranieri: si rifugiano in un ristorante

Due bande di stranieri si sono fronteggiate a colpi di spranga, lancio di bottiglie e anche botte da orbi. Una situazione di guerriglia urbana che ha costretto alcuni “sconfitti” a rifugiarsi all’interno di una pizzeria-ristorante l’Orto del Frate, addirittura nascondendosi dietro dei tavoli e prendendo dei posacenere come armi da scagliare contro l’altro gruppo qualora fosse entrato nel locale. Una situazione assurda, in mezzo ai clienti, che ha obbligato il gestore del ristorante a chiamare immediatamente la Polizia per fermare i due gruppi prima che il locale fosse distrutto.

Poco dopo infatti sono entrati due nordafricani, uno dei quali armati di mazza da baseball e sono state anche impugnate delle bottiglie, Per fortuna la Volante è intervenuta in tempo fermando il secondo tempo della guerriglia dato che gli stranieri “armati” di mazza si sono dati alla fuga. Gli agenti, dopo un breve inseguimento, sono riusciti a fermare uno dei due: si tratta di S.F., tunisino, del 1992, munito di permesso di soggiorno e soprattutto della mazza da baseball, mentre l’altro è riusciti a fuggire.

Fermati anche alcuni componenti dei gruppo “perdente” che si erano rifugiati nel ristorante: un romeno – G.N.B., anno 1994 – e due ecuadoregni – F.M.G.A., anno 1989, e B.L.S.V., anno 1993 – che hanno affermato di essere stati aggrediti senza motivo dai tunisini e che il fatto è iniziato davanti al piazzale di un noto centro commerciale della zona (La Coop). Tutti sono stati denunciati per rissa aggravata; la mazza da baseball è stata sequestrata. Due sono stati portati al Pronto Soccorso per ferite alla testa e alle mani

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Immigrati danno auto alle fiamme: disordini etnici a Vigevano


La Provincia Pavese
VIGEVANO. Scontri tra una quindicina di immigrati maghrebini è scoppiata venerdì sera, poco prima di mezzanotte, in via Trivulzio, a pochi passi dal centro storico.

Un gruppo si trovava già nella strada vigevanese, vicino a un locale, quando è stato raggiunto dai rivali. Motivo del contendere, a quanto sembra dalle prime ricostruzioni dell’accaduto, una questione di soldi. Un affitto non pagato per molto tempo da uno degli stranieri a un altro connazionale che lo aveva ospitato per alcuni mesi in un appartamento in città.

Quando le due formazioni rivali si sono affrontate è bastato poco per far scoppiare la scintilla. Sono volati pugni calci e, a quanto pare, anche qualche sprangata. I residenti e i passanti della zona, allarmatissimi, hanno chiesto subito l’intervento delle forze dell’ordine e del 118 di Pavia. Sul posto sono arrivate una volante della polizia, una gazzella dei carabinieri e una pattuglia della polizia locale, oltre a due ambulanze della Croce Rossa Vigevano e della Croce Azzurra Vigevano. Più tardi è stato necessario anche l’intervento dei vigili del fuoco, perché qualche ora dopo, un’auto su cui, stando ai primi riscontri della polizia, era arrivato il gruppo di stranieri, un’Alfa 156, ha preso fuoco poco distante, in via Roggia Vecchia, sotto un palazzo che confina con via D’Avalos: non è stato trovato un punto d’innesco, ma le fiamme hanno raggiunto anche altre due auto di privati posteggiate vicino. Quasi una scena da guerriglia urbana. All’arrivo delle forze dell’ordine, con le auto a sirene attivate, una decina di stranieri è fuggita, dileguandosi. A terra sono rimasti due immigrati egiziani, di 24 e 26 anni, contusi per le botte che hanno preso. Sono stati portati in ospedale e ricoverati per precauzione, per le lesioni riportate alla testa, ma se la caveranno con 10 e 20 giorni di prognosi. Le indagini sono affidate al commissariato di polizia, guidato dal dirigente Anna Leuci. Per ora non ci sono denunce.

 

 

Mantova: scontri etnici tra bande di stranieri

Inserisci Titolo: sassaiola in centro a Mantova a colpi di sampietrini tra tunisini e rumeni Inserisci Link e Articolo: http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2013/01/04/news/scontro-tra-bande-di-minorenni-sassaiola-in-piazza-broletto-1.6296816

Urla disperate, gente in fuga, negozi danneggiati e paura, tanta paura. Ma oltre a quella, anche la rabbia di chi deve convivere ogni giorno con una violenza sempre più dilagante. I commercianti di piazza Broletto sono esasperati.

L’ultimo episodio in ordine di tempo è quello avvenuto nel primo pomeriggio di mercoledì, quando una rissa scoppiata tra due romeni e un gruppo di tunisini, ha assunto le caratteristiche della guerriglia urbana con lancio di sassi e bottiglie. Sotto i portici la gente si è data alla fuga urlando. Una donna è anche rimasta ferita e due negozi sono stati danneggiati. La polizia, alla fine, ha bloccato quattro dei cinque giovani coinvolti, due dei quali minorenni e li ha denunciati per rissa e danneggiamento. Ma le conseguenze potevano essere molto più gravi.

Matteo Cicala, titolare del negozio “Mango”, racconta che due grossi sassi sono stati scagliati all’interno del suo locale. Potevano colpire chiunque. «E se avessero centrato un bimbo in carrozzina, se avessero colpito la testa di qualche cliente? Una signora è entrata da noi piangendo perché era rimasta ferita. Siamo veramente esasperati. Abbiamo paura di uscire alle otto di sera. Ma è mai possibile? Invito il sindaco Sodano a farsi un viaggetto a Verona – gli pago io le spese – per imparare come gestire la sicurezza nel centro storico. Qui, ripeto, la situazione è insostenibile. Ci sono risse ogni giorno, siamo al degrado. Dov’è la polizia locale?».

Ma veniamo all’episodio di mercoledì pomeriggio. Mancano pochi minuti alle quattordici quando nel cuore di Mantova, d’improvviso, scoppia la rissa. Due romeni e tre tunisini si prendono a sfottò. Ma non è che l’inizio. I nordafricani reagiscono passando dalle parole ai fatti. Si armano di sanpietrini che tolgono dalla piazza nei pressi del Mc Donald’s e cominciano a lanciarli. Volano sassi ovunque, sfiorando la gente che passeggia sotto i portici. Uno di questi va a colpire la vetrata del “Tandem” calzature, mandandola in frantumi. I due romeni, sentendosi in pericolo, scappano e si rifugiano nel negozio “Mango”.

Le porte sono aperte e le pietre arrivano all’interno. «Ho sentito un botto – racconta la contitolare – pensavo si fosse staccato un faretto. In realtà era una grossa pietra. Fortunatamente non colpisce nessuno. Le commesse si mettono ad urlare e i due fuggitivi sono costretti ad uscire. I nordafricani, che nel frattempo hanno spaccato sui muri della piazza alcune bottiglie di vino e di birra, tornano a inseguirli. Il caos è totale e la situazione esplosiva se non fosse per l’arrivo di due Volanti della polizia che riescono a bloccare quattro dei cinque coinvolti nella rissa, all’imbocco di piazza Sordello. Il quinto si dà alla fuga.

Si tratta di tre giovani tunisini. Due sono minorenni e dopo l’identificazione vengono affidati ai genitori. Il quarto è un romeno di 22 anni, Tutti quanti dovranno rispondere di rissa e danneggiamento.